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Gioco Concreto / Re:[KaGaymatsu] L'Isola della Luna Nuova
« il: 2015-07-02 09:18:04 »
Scena 7 siamo ormai alla fine del gioco, il mio pg e quello di Manuela (Kioshi) sono a Paura 0, mentre quello di Davide (Natsume) ha 3.
Decido quindi di provare a ottenere il segno d'affetto che porta alla fine del gioco: Una promessa fatta.
Busso sullo stipite della porta scorrevole e quando Isàmu mi invita ad entrare, lo trovo che sta preparando i bagagli. Ha quasi finito e poche cose restano fuori dalle varie sacche.
Io non dico nulla per un po', lo osservo e basta, non riesco a pensare a niente che valga la pena dire.
Lui mi guarda e dice che avrebbe salutato tutti prima di andarsene e che io sarei stato l'ultimo a cui avrebbe fatto visita.
Sorride, ma non davvero. Adesso che lo conosco meglio, noto che in realtà ogni sorriso è velato di tristezza. Parliamo e gli dico che ho preso una decisione.
“Affronterò la dea. Non intendo aspettare di raggiungere i quarant'anni e essere preso da lei. Se devo morire preferisco farlo alle mie condizioni.”
Isàmu mi guarda come si guarda un folle, cerca di convincermi a lasciar stare.
Ha paura della dea, eppure è tornato sapendo che avrebbe scatenato la sua ira.
Tiriamo e Stefano annuncia di aver ottenuto tre 6.
Il 6 non si conta come valore ai fini del tiro, ma ogni 6 viene messo nelle Caselle Ombra, quando uno dei due giocatori riempe tutte e tre le caselle ombra la scena viene interrotta dalla minaccia.
L'interruzione è narrata dal giocatore che ha ottenuto i 6.
Sto per dire qualcosa, quando la terra inizia a tremare. La casa è scossa violentemente e fuori altre abitazioni crollano. Dal centro della foresta si alza un boato tremendo, come se l'intera isola si stesse spaccando in due.
Una voce potente e terribile si innalza arrivando ovunque e grida il nome di Isàmu. È lei che lo sta chiamando.
Corro fuori per cercare di aiutare gli altri ragazzi, sperando che non ci siano feriti.
Decido quindi di provare a ottenere il segno d'affetto che porta alla fine del gioco: Una promessa fatta.
Busso sullo stipite della porta scorrevole e quando Isàmu mi invita ad entrare, lo trovo che sta preparando i bagagli. Ha quasi finito e poche cose restano fuori dalle varie sacche.
Io non dico nulla per un po', lo osservo e basta, non riesco a pensare a niente che valga la pena dire.
Lui mi guarda e dice che avrebbe salutato tutti prima di andarsene e che io sarei stato l'ultimo a cui avrebbe fatto visita.
Sorride, ma non davvero. Adesso che lo conosco meglio, noto che in realtà ogni sorriso è velato di tristezza. Parliamo e gli dico che ho preso una decisione.
“Affronterò la dea. Non intendo aspettare di raggiungere i quarant'anni e essere preso da lei. Se devo morire preferisco farlo alle mie condizioni.”
Isàmu mi guarda come si guarda un folle, cerca di convincermi a lasciar stare.
Ha paura della dea, eppure è tornato sapendo che avrebbe scatenato la sua ira.
Tiriamo e Stefano annuncia di aver ottenuto tre 6.
Il 6 non si conta come valore ai fini del tiro, ma ogni 6 viene messo nelle Caselle Ombra, quando uno dei due giocatori riempe tutte e tre le caselle ombra la scena viene interrotta dalla minaccia.
L'interruzione è narrata dal giocatore che ha ottenuto i 6.
Sto per dire qualcosa, quando la terra inizia a tremare. La casa è scossa violentemente e fuori altre abitazioni crollano. Dal centro della foresta si alza un boato tremendo, come se l'intera isola si stesse spaccando in due.
Una voce potente e terribile si innalza arrivando ovunque e grida il nome di Isàmu. È lei che lo sta chiamando.
Corro fuori per cercare di aiutare gli altri ragazzi, sperando che non ci siano feriti.