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Post - Claudia Cangini

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Gioco Concreto / Re:Piacere di Testa
« il: 2012-12-13 11:53:19 »

In Psi*Run, secondo me, scaturisce molto dall'uso che si fa delle domande, che rendono "di default" sia un approccio fluido, molto "play to see what happens", sia il lasciare che gli altri dicano cose del tuo personaggio, prendano le tue idee, le smontino, le girino, le rielaborino. Il risultato è che il tutto diventa superiore alla somma delle parti, perchè ci si arricchisce e reinterpreta a vicenda.

Anche questo è un tema molto interessante: i giochi che più favoriscono questo tipo di piacere.

A mia sensazione e per la mia esperienza direi quelli con setting da definire o di cui comunque esiste solo una descrizione ad ampie pennellate. Cose che ti lasciano lo spazio per inserire elementi tuoi (i powered by the apocalypse, per esempio, aips, sporchi segreti, spione e tanti altri)

E quelli in cui le autorità narrative non sono ferree e rigidamente divise ma hanno bordi sfumati, tipo quelle in cui i giocatori possono inserire dettagli nell'ambientazione dell'MC o in cui loro e l'MC possono mettere le mani nei personaggi altrui.

E' come se il gioco ti mettesse davanti una porzione di tela ancora bianca e ti ficcasse in mano un pennello intriso di vernice: come resistere? Poi è chiaro che le reazioni degli altri ai tuoi scarabocchi ci mettono il carico da venti:)


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Gioco Concreto / Re:Piacere di Testa
« il: 2012-12-13 09:19:32 »

Matteo, sono d'accordo con te nell'identificare il tipo particolare di piacere e nel riconoscere che in quella giocata ce n'è stato a pacchi. Tutti quanti ci siamo sbizzarriti a contribuire dettagli che rendevano la fiction complessiva particolarmente colorita, caratterizzata e memorabile.


Ho qualche dubbio sul chiamarlo "di testa" perché un nome simile mi fa pensare a qualcosa di razionale e pianificato.
Invece, quello che abbiamo fatto noi è stato applicare la nostra creatività in modi che a tratti sono stati quasi poetici.


Un altro importante elemento di quella giocata è stata la fortissima sintonia che si è creata tra tutti noi quando si è stabilito che gli spunti inseriti da tutti venivano apprezzati dagli altri, tanto da incorporarli e costruirci sopra del proprio (che è il massimo attestato di apprezzamento che si può dare).


Sono però d'accordo che questo tipo di creazione condivisa sia un piacere diverso da quello del giocare senza guanti anche se finisce per supportarlo.
Voglio però sottolineare come secondo me tutto si tiene: in quella giocata abbiamo messo molta creatività nel colorare la fiction, quindi si è creato un mondo affascinante e una sintonia nel gruppo quindi, con questa atmosfera tra i giocatori, si sono potuti usare guanti più sottili.

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le meccaniche del corteggiamento sono relative ad un'ambientazione in cui le donne cercano la protezione del ronin, e quindi ero perplessa sulla possibilità di riportarle invariate nella vita reale.


A beneficio di chi stesse leggendo questa discussione senza conoscere il gioco vorrei sottolineare che in Kagematsu possono nascere infiniti tipi di corteggiamento estremamente verosimili.


Giocando ho visto passioni adolescenziali assolute ed ingenue, amori adulti nati dalla sofferenza e dall'accettazione, seduzioni fatte di calcolo e volte solo al proprio vantaggio personale, ecc.
Il tema del gioco è molto specifico ma le possibilità sono infinite (e secondo me parecchio realistiche nella rappresentazione dei sentimenti).

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Guarda, non voglio dopilare, ma dalle mie parti si dice "se fai quello che hai sempre fatto, otterrai i risultati che hai sempre ottenuto"

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Gioco Concreto / Re:Cosa proporre a gente difficile
« il: 2012-12-04 19:44:13 »


Il difficile è proprio questo, mettiamola così, in una serata fiacca fra amici vi lanciate nel proporre di fare qualcosa di diverso, cosa proponete? considerate persone con interesse medio/basso per cinema, lettura, animazione (praticamente delle persone normali :o ).

Più ci penso più credo che Bacchanalia sia l'unica scelta :-\

Bacchanalia è FATTO APPOSTA per reggere bene in queste circostanze. Sarò biased ma secondo me ci hai preso.

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ArCONate 2012 / Re:A cosa abbiamo giocato
« il: 2012-12-03 11:36:35 »
Questi due giorni di gioco non stop mi ci volevano un sacco! Ringrazio organizzazione e partecipanti, gli amici che ho potuto riabbracciare e tutti quelli che hanno giocato con me. A questa con io ho giocato a:


Playtest del mio gioco da 2 persone che usa le carte di Bacchanalia (è un uccello, un aereo, un hack? Boh!)
Con un caldo ringraziamento a Lavinia devo dire che sono soddisfatta di questo giochillo: si è confermato puccioserrimo come lo volevo. Devo finire di tarare la matematica per essere sicura che gli amanti corrano rischi concreti ma nella giusta misura, fare qualche ritocchino e metterlo giù in maniera comprensibile per qualcuno che non sono io e poi siamo pronti per il blind playtest  ^o^
Di buono c'è che mi sto divertendo un sacco a playtestarlo che a giocare queste storie d'amore melense io mi diverto un botto.


1.000 fanmail a Paolo (era stato lui, vero?) per avere giustamente identificato il genere del mio gioco in "BHWI" (Beautiful HearthWarming Interaction) XD


Ribbon Drive
Delizioso. Condivido le cose dette da Fabio. Mi sono proprio affezionata alla nostra famiglia scalcagnata. Grazie ancora a chi ha giocato con me con tanto trasporto (e scusa, Marco se ti ho smanacciato per tutta la partita :P)


L'Amore al Tempo della Guerra
Non so cosa dire su questo. E' stato bellissimo e mi sono fatta malissimo.
Marco, Ezio, vi voglio tanto bene.


Io con questo gioco ho un conto in sospeso...  >.>


Shahida
Bello. Voglio rigiocarci. Con calma, dal vivo, preparando prima la partita.
Voglio giocarlo in due slot e non nell'ultimo dell'ultimo giorno della con. E senza mal di testa, possibilmente. ^^


Voglio anche rigiocare con Girolamo (alla qualsiasi, non solo a questo ^^), che è stato una di quelle belle scoperte che si fanno a volte alle con.






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Gioco Concreto / Re:Bravura e Divertimento
« il: 2012-11-30 13:46:56 »

Per quanto mi piaccia l'idea che ci si possa allenare ad essere spontanei... si può imparare (del genere: una lista di trucchetti, più che delle istruzioni, che quelle vanno contro la spontaneità) ad essere spontanei "più in fretta"?

No. Non esistono "trucchetti" per questo. C'è solo onesto olio di gomito interiore.


Basically what Luca Maiorani says.

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Gioco Concreto / Re:Perché preferire i tradizionali
« il: 2012-11-30 13:07:29 »
Ron Edwards broke their group, insomma U.U

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Gioco Concreto / Re:[CNV] Backstory?
« il: 2012-11-30 13:06:08 »
Secondo me la faccenda non è banale: ci troviamo davanti a uno dei casi in cui le autorità narrative sfumano l'una nell'altra.


Intendo dire che il passato di un PG, compreso il tipo di background da cui proviene, è una sua libera scelta. D'altro canto il manuale suggerisce di mettere congiunti dei PG come PNG nelle città che si creano.


Secondo me un conto è se metti il prozio Ezechiele che lo ha visto l'ultima volta quando aveva 6 anni. Se ci metti suo padre credo sarebbe una buona idea scambiare prima due parole col giocatore per sapere come se lo immagina (come dice anche Lavinia).


Perché è vero che l'autorità sui PNG ce la ha il master ma è anche vero che l'autorità su PG ce la hanno i giocatori e nel momento in cui vai a rappresentare suo padre stai mettendo le mani nel suo personaggio (che va bene, però devi anche rispettare la sua caratterizzazione).

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Gioco Concreto / Re:Bravura e Divertimento
« il: 2012-11-30 12:58:41 »

Ho letto una serie di cose giustissime in questo thread, tipo il discorso del "sì e..." che faceva Simone.
E confermo che la spontaneità, oltre che perderla, si può pure impararla (e a questo punto mi corre l'obbligo di citare "Impro" di Keith Johnstone che sull'argomento è un testo ottimo).


Preciso solo una cosa su questo:

Una caratteristica che invece io trovo fondamentale per giocare con qualcuno è l'interesse, l'entusiasmo, la voglia di giocare di quella persona: se una persona ha davvero voglia di giocare, può imparare tutto il resto (spontaneità, tecniche, ...). Se manca, sarà dura (e quì mi ricollego a http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=8432.0)

Hai ragione Patrick. Tra le qualità che cerco nei compagni di gioco questa non la ho nemmeno menzionata perché viene talmente prima da essere quasi scontata. E' proprio la base di tutto.

Come ho detto, io non ho un gruppo. Quindi non gioco a qualcosa che non mi entusiasma solo perché tutti gli altri hanno voglia di farlo e io se voglio giocare devo farlo con quelle persone. Non gioco a qualcosa in cui mi diverto una parte del tempo per lasciare che altri giocatori facciano cose che non mi interessano.
Semplicemente dalle mie parti qualcuno propone un certo gioco in hangout o a una con e chi è interessato alza la manina e dice "io!".

E ci puoi giurare che chi si è proposto lo ha fatto perché ha voglia di giocare a QUEL gioco con QUELLE persone e per nessun'altro motivo.

Un giorno ci arriveremo a rendere scontata questa cosa nel nostro hobby, io voglio crederci ^^

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Il cucchiaio è un'arma ingiustamente sottovalutata U.U

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Gioco Concreto / Re:Bravura e Divertimento
« il: 2012-11-30 00:32:23 »

E credo che la spontaneità si possa anche allenare :)

Abso-fucking-lutely

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Gioco Concreto / Re:Bravura e Divertimento
« il: 2012-11-30 00:19:37 »
Claudia, secondo te quella spontaneità ha influito anche nella nostra partita di stasera al Gusto del Delitto?


Credo sia una cosa che si fa sentire di più in giochi più emotivi :)


Però, in misura minore, anche qui si fa sentire.
A qualcuno potrà sembrare stupido ma, per una persona timida, anche fare l'istrione per prendersi il dado bianco o nero o suggerire un nuovo laido retroscena per un personaggio investigato può non essere banale. Se lo ho fatto senza problemi e divertendomi è merito sia della pratica che ho fatto di queste cose che della compagnia di gente piacevole e like minded che avevo ^^

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Gioco Concreto / Re:Bravura e Divertimento
« il: 2012-11-29 21:02:14 »

Ultimamente sento parlare un sacco di "bravura" di giocatori e master.


Chi è "bravo" per me
Ora, io non credo che i giocatori siano tutti uguali. A me risulta chiaro che con alcune persone faccio carte false per giocarci, mentre di altre vivo benissimo senza.
Le qualità che per quanto mi riguarda rendono ambito un compagno di gioco sono tante. Però, almeno per me, sono molto diverse da quelle che vengono comunemente tenute in considerazione nei giochi tradizionali.


La cosa che io cerco sopra ogni altra nei miei compagni di gioco è una qualità che non necessariamente deriva dall'esperienza.
La si può possedere senza avere mai giocato in vita propria, come si può arrivare a conquistarla facendo un lavoro su se stessi o si può finire col perderla, giocando a lungo, quando vedi premiati altri tipi di comportamenti.


Questa qualità che cerco con tanta ostinazione potremmo forse chiamarla spontaneità.
E' quella che ti fa contribuire al gioco nel modo più sincero, senza preoccuparti troppo di dire la cosa più originale o spettacolare o sorprendente, ma semplicemente quella che senti più autentica e importante per te in quel momento. E' quella che ti fa dire certe parole al tavolo perché sono la cosa giusta in quel momento, anche se magari non ti fanno apparire più cool e finiranno col mettere a nudo una parte di te che non mostri tutti i giorni. E' quella che ti fa accettare di esporti al giudizio dei tuoi compagni di gioco pur di contribuire all'attività che state facendo insieme nel modo più sentito possibile.


Naturalmente ci sono tantissime altre qualità che sono desiderabili in un compagno di gioco: la capacità d'ascolto e la sensibilità verso gli altri, l'inventiva, la capacità di esprimersi, ecc. Ma per me, capacità di ascolto a parte, la sincerità di cui parlo sopra batte tutte le altre a mani basse.


Come giocano quelli "bravi" per me
Per questo quando gioco a l'Amore al tempo della Guerra con Mario preferisco mille volte sentirlo esitare cercando le parole prima di iniziare la sua "lettera" sentita e partecipe piuttosto che avere un Lui che parte subito a comporre un testo formalmente perfetto. Quelle pause sono musica per me, perché mi trasmettono tutta la sua emozione.
E ben volentieri lascio qualche istante a Paolo che fa Guerra prima di iniziare a frammare la sua scena. E so che forse non sarà la più spettacolare del mondo ma quello che ci metterà dentro sarà qualcosa che lui trova veramente orribile della guerra, non qualcosa che ci ha messo per stupire gli altri giocatori con la sua incredibile originalità. E di certo colpirà di più anche me per questo motivo.


La campagna di Cuori di Mostro appena finita che anche Matteo nomina è stata così bella anche perché siamo stati tutti molto aperti e sinceri nel modo in cui abbiamo giocato. Sono convinta che lo straordinario affiatamento che ne è venuto fuori sia proprio figlio di questa cosa, perché questa disponibilità nei tuoi compagni di gioco si percepisce.(*)


Giocatori di tradizionali alle prese coi bomboloni
Allo stesso modo mi è capitato di giocare bomboloni con persone riconosciute come Bravi Giocatori o Bravi Master in ambienti più tradizionali e restare delusa. Certo, erano "bravi" a loro modo, ossia sapevano tenere la scena, si esprimevano bene, sapevano sempre cosa inventarsi. Però era come se anche loro stessi si guardassero da fuori. Non mettevano se stessi in quello che facevano, non si esponevano, stavano dando spettacolo, recitavano un copione (magari ben scritto).
Queste giocate mi hanno lasciata fredda e indifferente, con la speranza che finissero presto, eppure, a loro modo, per il loro ambiente, queste persone sono considerate "brave" e magari ricercate come compagni di gioco.


E una bombolonara come me?
Di contro io lo so benissimo che il gioco tradizionale non fa per me. Se mi mettete a fare il master potete mungermi le ginocchia da quanto mi diverto, le schede complesse mi mettono l'ansia e ricordarmi tutte le regolette mi fa dormire (sì, lo so, sono uno stereotipo vivente del mio sesso. Esticazzi U.U), ma soprattutto avere tutti i miei contributi filtrati da qualcun'altro mi provoca l'idrofobia.
E nemmeno con tutti i bomboloni sono un fenomeno, eh! Innanzitutto non mi piacciono tutti allo stesso modo e, a parte questo, in alcuni mi accorgo benissimo da sola che i mei contributi sono nettamente meglio che in altri.


La morale della favola
Cosa voglio dire con tutto questo?  Che se io sono un delfino, cosa me ne frega a me che un'aquila mi dica che lei è tanto più brava a volare? A me interessa nuotare veloce coi miei simili delfini e quell'aquila in acqua con noi annasperebbe e basta.


A me interessa giocare con la gente che mi da gusto, e so esattamente chi sono queste persone, quindi a ognuno il suo e poche pippe, in serenità.
Ma soprattutto mi fotte sega di chi considera qualcun'altro bravo finchè i giocatori che preferisco hanno voglia di giocare con me ^_^


(*)
Ah, e per tirare una volta di più acqua al mio mulino (kill the Group!!!), voglio sottolineare che tutte queste persone con cui ho fatto giocate entusiasmanti non fanno parte del mio "gruppo". Io non ho un "gruppo fisso", solitamente gioco con questo o quello di un'ampia cerchia di persone (parliamo di numeri a due cifre) a cui ogni tanto si aggiunge qualcuno di nuovo che conosco alle demo o alle con. Questo per dire ancora una volta che basta volere davvero giocare a quel gioco con quelle persone e farlo con integrità e si possono avere partite eccezionali anche in una o due sessioni e anche con persone con cui giochi 10 sere all'anno. Che si sappia ;)

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Gioco Concreto / Re:Dopo certe partite
« il: 2012-11-26 09:09:29 »
Amen, fratello.

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