SCRIVERE DI GETTO
E' un pò che vorrei scrivere queste mie riflessioni sul big model. Le vorrei scrivere in maniera coerente. Ma sono un tipo pigro e so che se mi metto a scriverle offline poi non le posterò mai.
Quindi scriverò di getto (o almeno relativamente) direttamente online.
COS' E' UN MODELLO?
Non so se il Big Model sia definibile come un modello. In senso teorico. Fra l' altro credo non ci sia nenache una assoluta concordanza su cosa sia un modello. E probabilmente a seconda del settore nel quale ci si trova la definzione cambia.
Per quel che ci concerne comunque credo possiamo dire che il big model è una serie di idee e affermazioni che tali idee esprimono che descrive qualcosa. Quel qualcosa è l' attività del gioco di ruolo. O almeno questo credo sia l' intento della comunità che si è riunita negli anni intorno a The Forge. Almeno l' intento riguardante l' elaborazione teorica. Poi ci saranno altri intenti che ora non mi interessa affrontare (la discussione sulla distribuzione, suscitare una certa consapevolezza in chi fa game design ecc. ecc.).
Non pretendo di considerare quello che ho scritto come una "definizione" di modello. Piuttosto è un' indicazione utile a illustrarvi le seguenti idee.
Prenderò comunque ciò che ho scritto come significato genercio di modello.
LA VERITA' E' FALSA E LE NOSTRE AFFERMAZIONI NON SONO REALI
In particolare mi concentrerò sulle Creative Agenda (o intenti creativi in italiano).
Credo di aver più o meno capito di cosa si parla quando si parla di Creative Agenda. Sicuramente che io abbia capito di cosa si parla è utile al discorso che farò. Ma non è necessario (o almeno così penso).
Una partita o una serie di partite, secondo il forge model, possono avere una particolare creative agenda. Un gioco con le sue regole, sempre secondo il forge model, può favorire partite che abbiano una particolare Creative Agenda. Per semplificare, in questo contesto, userò l' espressione, imprecisa, "un gioco ha una certa Creativa Agenda" intendendo però le frasi precedenti a quest' ultima.
Ora ciò su cui voglio portare l' attenzione è che il fatto che un gioco abbia una certa creative agenda è un' affermazione "non reale" (attenzione non falsa, "non reale" ..cercherò di spiegarmi nelle prossime righe).
In generale che un' affermazione fatta da un modello non corrisponda alla realtà delle cose è probabilmente suggeribile anche nel caso dei modelli della fisica. Ma in quell' ambito il discorso è assai più complesso. E non è certo il caso di affrontarlo in questo contesto (ne so poco anche io a dire il vero).
Nell' ambito delle discipline umanistiche e sociali la cosa è ancora più vera. Non so dire in che campo ricada esattamente il forge model. Se sociale o umanistico (o altro). Sicuramente posso dire che in qualsiasi campo ricada ha delle affinità con i problemi che sorgono per i modelli del campo sociale.
Mi riferirò quindi ad ambiti del genere parlando del forge model.
Un modello fa certe assunzioni. Una volta fatte certe assunzioni descrive l' oggetto del proprio studio da uno specifico punto di vista.Quindi una certa affermazione fatta con l' ausilio del modello corrisponde alla realtà solo in parte. In verità ciò che viene descritto non si comporta realmente e completamente come il modello dice.
Ad esempio nel famoso testo
"L' Etica Protestante e lo Spirito del Capitalismo" di Max Weber l' autore lega la nascita del capitalismo ad alcuni aspetti della religione protestante e alla presenza di essa in certe zone.
E però è un modo di vedere il fenomeno. Non è che è ciò che è "ralmente" successo. Spero di riuscire a farmi capire. Il fenomeno reale avrà avuto comportamenti ben più complessi e noi usiamo un modello (o più d' uno) per poterlo capire. Sicuramente esistono molti altri testi su questo argomento che sostengono questa tesi. Alcuni saranno terribilmente imprecisi nel descrivere i vari aspetti del fenomeno. Altri saranno più precisi. I modelli più precisi saranno "tutti veri" nello stesso tempo. E magari qualcuno sarà incompatibile con un altro. Ma entrambi saranno "veri".
Ecco stesso discorso, credo valga per i giochi di ruolo e per il forge model. Quando diciamo che un gioco ha una creative agenda narrativista facciamo un' affermazione, basata sul big model, utile e descrittiva dell' oggetto in questione. Ma non è un' affermazione "vera". E' vera finchè rimaniamo all' interno delle ipotesi e assunzioni del big model.
Se guardiamo il gdr da un' altro punto di vista non è più "vera".
Voglio fare una precisazione per poter essere il più chiaro possibile. Non mi sto riferendo ad un' altro modello che consideri un gdr solo, ad esempio, dall' aspetto del libro. I due modelli probabilmente non sarebbero neanche in contrasto. Anche se magari un gioco ottimo per uno sarebbe pessimo per l' altro.
Sto parlando proprio di un' altro modello che si occupi proprio degli stessi argomenti di cui si occupa il forge model e che se ne occupi in maniera completamente diversa. I due modelli saranno entrambi "veri". E magari su alcune cose molto in disaccordo fra di loro.
MA ALTRI MODELLI NON CI SONO (FORSE)
Ad oggi un altro modello abbastanza approfondito del gdr da tavolo io non lo conosco e credo anche che non esista. Sì ci sono alcune elaborazioni delle "scuole" scandinave o comunque del nord Europa ma le ritengo decisamente differenti dal big model come approfondimento e tematiche affrontate (ma magari mi sbaglio solo per scarsità di conoscenza).
Credo che non esista nulla del genere, non perchè, il forge model abbia detto tutto ma piuttosto perchè l' ambiente del gdr è piccolo, l' avvento del web come facilitatore di scamnio di opinioni è relativamente recente e in se l' ambiente del gdr, almeno in certe zone del mondo, è un' ambiente che non favorisce l' analisi teorica (e mille altre ragioni ci saranno).
LE RAGIONI DEL DISCORSO
Questo discorso che ho fatto è sicuramente rivolto a chi spesso su altri forum, ma anche qui, insiste sui concetti del forge model ritenendo le sue affermazioni "ontologiche" (e mi scuso se ho usato in maniera imprecisa il termine ma credo di averlo usato in maniera corretta relativamente a ciò che voglio dire). Ovviamente ritengo che siate liberi di farlo. E di farlo nelle modalità che più vi aggradano. Però volevo portare alla vostra attenzione questo punto di vista. Che non è detto sia giusto ovviamente
.
Ah non ho neanche problemi a fare i nomi delle persone. Anche perchè non è che abbia qualcosa di particvolare contro di loro. Che mi crediate o no, sono anche persone di cui ho una certa stima, almeno virtuale vuisto che non ci conosciamo o ci conosciamo giusto di vista.
Parlo di Moreno, Spiegel, Korin. Si c'è anche il Domon ma mi piace così tanto lo sitle con cui trolla che lo escluderei da questa lista
.
Comunque in questa lista per certi interventi figuriamoci c'è perfino il Khana. E mi scuso con chi non ho citato e non può mettere la tacca sul fucile
.
Però, detto questo, non vorrei che la discussione diventasse "personale". Volevo solo spiegare una delle motivazioni che mi ha spinto a scrivere perchè poi non si pensasse che mi nascondo dietro un dito (che fra l' altro dovrebbe essere piuuttosto grosso
).
Una delle altre motivazioni che mi ha spinto a scrivere è il semplice fatto di voler condividere le mie idee.
I MODELLI SONO BELLI!
Vorrei chiarie che questo discorso non è "contro" i modelli. Anzi essi sono uno strumento fondamentale (l' unico?) tramite cui possiamo comprendere ciò che avviene attorno a noi. Solo che dobbiamo essere consapevoli dei loro limiti.
VI INVITO: DON' T FEED THE TROLL E DON' T BE INSISTONT (che fa rima)
Un' altro discorso collegato solo marginalmente a questo argomento è quello del conoscere di cosa si parla. Spesso sui forum la gente parla, in questo caso del forge model, senza sapere neanche di che cosa che parla. Questo è un dato di fatto. D' altronde ritengo che non è che per forza si debbano convincere della bontà del big model. Gli si spiega, se vogliono. Una volta spiegato, il mio atteggiamento sarebbe di dire: pace. Vi assicuro il modo migliore per non far risaltare affermazioni false, fatte ovviamente da singoli individui e non da organizzazioni..sarebbe un altro paio di maniche, è rispondergli al massimo una volta. Poi fregarsene.
"I giochi narrativisti sono giochi fatti per creare tutti insieme una storia?". Io spiegherei, se ne avessi voglia ovviamente...ma mi manca, che non è così. Poi che si dica quel che si vuole. Vedrete quel topic morirà di inedia ben presto. E magari voi potrete spiegare in tutta tranquillità in un altro topic cose che ritenete utili. Non è detto sta cosa funzioni sempre ma, in determinate circostanze la ritengo uno dei migliori atteggiamenti che si può adottare.
D' altra parte ritengo che comunque non giovi essere insistenti e ripetere mille volte una cosa (ok ritengo che il buon
Goebbles avesse ragione* ma lui operava in un altro contesto
). Anzi lo trovo un atteggiamento piuttosto noiso, ancorchè legittimo.
Se mi avete letto altre volte sapete però che ho un discreto fastidio verso chi parla di un qualsiasi argomento, ad esempoio il gdr, come se sapesse già tutto e magari l' ha solo visto marginalmente ma dato che gli piace ritiene di esserne un esperto. In questo caso mi riferisco esplicitamente a chi magari avendo giocato solo giochi tradizionali si ritenga un super esperto del gioco di ruolo. E magari non solo ignora le ultime evoluzuioni che in parte è anche giustificabile. Ma magari si rifiuta anche di interessarsene dopo che glin sono state presentate. E continua comunque a sostenere di essere un super esperto. Non che gli chiederei di condividere il big model. Ma di conoscerlo, o almeno al minimo conoscere i giochi usciti da the forge, sì.
Sperando di non aver tirato troppi sfondoni, che facciano storcere il naso agli gnoseologi e agli epistmologi di professione (che sicuramente saranno felicemente a mendicare ad un angolo di strada
**) ho finalmente finito.
* Una bugia detta infinite volte diventa verità
**
Ho in verità infinito rispetto di chi pratica la filosofia.