Crossposting pauroso, temo (se non ho capito la definizione).
Da giocatore di gruppo SIRE provo a mettere un attimo di esperienza e considerazione del gruppo per vedere queste questioni:
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Il problema, almeno secondo alcuni degli intervenuti qui, è che il master non potrà mai sapere cosa vorrebbero i giocatori; quindi "il bene della storia", "la buona riuscita della storia", "la storia finale venga bene" sono in realtà "il bene della sua storia", "la buona riuscita della sua storia", "la sua storia finale venga bene". Il master è una persona, non sa cosa pensano e vogliono tutti gli altri.
[cite]Autore: khana[/cite][p]Ancora una volta: dov'è l' "insieme"?[/p]
Da come la vedo io, almeno nella situazione nostra di gruppo dipende da persona a persona: negli estremi abbiamo il giocatore con forte individualità e allo stesso tempo concezione teatrale, che quindi segue uno stile portato a crearsi nuovi spazi, arrivando a volte a separarsi dal gruppo per portare avanti i propri obiettivi (con una certa idea di 'sfida al GM', almeno così la penso), e il giocatore di combattente più 'classico' che tende più a seguire che proporre e trova gli highlight di gioco nelle battaglie in cui il suo PG sa fare il meglio. E 'in mezzo' siamo quattro giocatori che a seconda di circostanza e parere del momento, chi più chi meno, seguono il filo di trama più evidente o cercano vie alternative. Abbiamo sicuramente, come base comune, una certa idea di 'legame col personaggio', tanto da accettare tranquillamente la presenza di segreti di ambientazione/plot di base perchè ci piace l'idea dello stupore nello scoprire assieme ai personaggi.
C'è backstory, tanta. Ci sono tanti PNG che partono muovendosi in determinati modi. Ci sono parecchi segreti non noti. In questo ho probabilmente sbagliato a parlare di sandboxing (o uso male il termine), perchè l'idea SIREsca di ambientazione è molto sul "cosa sta succedendo ora in ogni parte del mondo?", quindi in ogni posto c'è già una situazione di partenza. E un possibile
sviluppo sommario di questa situazione, o meglio dei fatti che il Gm farà avvenire già da quando i PG interagiscono con la situazione. In questo credo siamo lontani, per esempio, dalla Città in CnV. Quindi il lavoro di partenza, appunto, è massiccio: sta poi a noi giocatori essere portati avanti dalla situazione come 'si svilupperebbe' o decidere al contrario di stravolgere le cose.
(C'è illusionismo dietro per 'contenere' le nostre scelte? Se è illusionismo è per sua natura occultato: mi limito ad essere sicuro che c'è molto tentativo GMico, prima e durante la sessione di gioco, di essere adattabile ed evitare il railroading. Quello posso dirlo con sicurezza.)
Non parlo di CA perchè è un concetto che ho scoperto da troppo poco per poterci 'analizzare' il mio gruppo. Forse da questo caso è variabilissima o proprio non coerente ?
Ad ogni modo, beh: mi limito ad assentire sul fatto che la visione da GM di Simone è molto incentrata su responsabilità e 'professionalità' (il "quando è stipendiato, ha anche senso." di Domon mi ha fatto sorridere senza malizia, appunto su questo), sull'idea di partenza "deve sapersi adattare a tutti, a prescindere da età, esperienza e attività/passività" (se vorrà poi esplicare meglio questa sua idea è invitato), e all'estremo dare la storia se i giocatori si mostrano passivi o disinteressati a uscire dai binari, e reagire ai nuovi spunti creati se al contrario c'è chi ha espressa voglia di mettere la sua forte voce in capitolo.
Spero di dare il mio nichelino in modo comprensibile. Non faccio il difensore d'ufficio, non pugnalo alle spalle, provo giusto a fare il testimone.
E appunto vedremo se anche qui da Monza si riusciranno a fare prove pratiche. Nel mentre non mi dispiace avere (e leggere) anche del confronto 'sul sesso degli angeli', finchè è tranquillo.