[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
I giocatori di boardgames sono in genere persone tranquillissime con un attività sociale molto superiore a quella degli asociali di cui sopra.
non ho detto ne che i boardgamer hanno una vita grama ne ho espresso giudizi su nessuna categoria di giocatore. ti prego di non quotarmi dando per giungere a queste tue personalissime conclusioni
io credo che l'attitudine alla vita sociale non dipenda dall'appartenenza a una categoria di giocatori, semmai è vero il contrario.
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
L'associare il "tirare dadi" ai nerd non è che un altro aspetto della "occupazione di forza" di cui parlavo prima. I giochi di dadi sono attività divertenti per tutti, non solo per loro. E ho visto altrettanti sfigati all'ultimo stadio giocare, in percentuale, a Vampiri come a D&D. Non vedo molta differenza fra quelli che ti vogliono raccontare del loro vampiro Tremere e di come ha fregato a livello diplomatico (gentile dono del GM) i suoi superiori, e quelli che ti vogliono raccontare di come hanno ucciso un drago rosso con la loro spada vorpal + 5
non mi pare di aver contrapposto vampiri o di avelo portato modello.
comunque il problema sta in quei giocatori/persone che ripetono in modo pedissequo le cose di cui hanno padronanza. in questo senso non trovo differeza tra i sistemisti di D&D e i dotti che citano il Sacro Verbo del Big Model, sempre ovunque e anche quando non è necessario.
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
e ci sono invece regole e consuetudini nate in ambiti sociali disfunzionali che, anche se non provocano da sole disfunzionalità (visto che ci sono gruppi perfettamente funzionali che le usano)
è esattamente il contratto sociale di cui parlava davide qualche thread fa, cito anche l'inizio della tua risposta:
[cite] Moreno Roncucci:[/cite][cite] khana:[/cite]Hmm... il Social Contract è una definizione implicita di un rapporto tra enti sociali.
Questo anche in politica.
Questo SOLO in politica.
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Niente a che vedere con la (ridicola) differenziazione fra "roll-players" e "role-players", una differenziazione nata solo per le varie "status wars" di quell'ambiente disfunzionale, chiuso e asociale ben rappresentato da quella pubblicità.
anche qui non facevo riferimento a nessun "glossario specifico nato in seno ad alcuna status wars" semplicemente era mia intenzione (mi scuso se non abbastanza palese) identificare alcuni giocatori come "coloro che giocano per il senso di potere dato dall'aspetto aleatorio" e "gli altri" .
non attribuire alle mie parole significati che non hanno, nel dubbio chiedi.
sono sempre disponibile a rettifiche