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Topics - Michele Gelli

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Prima tre annunci annuncio “istituzionali”.

  • La Creatura nella sua edizione italiana avrà 5 carte in più di quella inglese / polacca. Merito di un foglio di stampa più grande e del fatto che sono riuscito a ritagliarmi un attimo di tempo per coordinare questa operazione;
  • la carta delle carte sarà la bella pergamenta già apprezzata su Montsegur 1244;
  • inoltre ho appena finito di fare i “downloads” della creatura tutti i materiali di gioco. Troverete sia il Creaturarium che un Diario “pronto all’uso”.
Poi dismetto i panni dell’editore per condividere alcune riflessioni personali. Qui, in attesa di un mio blog, più e più volte millantato (ma prima o poi ….). Sono fresco della fine di un’altra partita.

Assieme a Undying, seppure per ragioni completamente differenti, La Creatura è il gioco che più mi ha colpito nell’ultimo paio di anni. E che mi ha ridato slancio e voglia di giocare. Non che ce ne fosse più necessità di tanto, ma una bella “scossa” ogni tanto può solo fare bene.

Scrivere carte nuove ha voluto dire essere costretti a pensare ad argomenti “scomodi”. Lo fa anche il gioco, ma in maniera più soft. Per scrivere le carte ho dovuto avere davanti TUTTE quelle vecchie per fare in modo che quelle che creavo fossero diverse che non si “sovrapponessero” come tono o argomento. E quando le avevo davanti, una parte del cervello lavorava al progetto, l’altra rispondeva alle domande.

Tutte.

Contemporaneamente.

A scrivere cinque carte ci ho messo una eternità. Vero che ne ho scritte una dozzina[1] e ne ho scelte cinque, ma pur sempre di diverse ore stiamo parlando – contro gli stimati “ma che ci vorrà? In cinque minuti ne scriverò un centinaio”. E non si è trattato (almeno non solo) di una crisi di eccesso di ottimismo.

Perché avessero senso nel gioco, le situazioni che proponevi con le carte dovevano essere in qualche modo problematiche. E non doveva essere nulla che facesse pensare “Ahhhh… che teneruccio/a! <sospiro>”.

E mentre lavoravo, ho capito perché i designer sono stati tanto geniali e come far il gioco a prenderti tanto.

Da un certo punto di vista, nell’equilibrio del gioco la Creatura serve a mettere abbastanza Nirasawa nel cervello per impedire l’ingresso di Lando Buzzanca (neopatentati usate wikipedia). Setta un mood abbastanza chiaro, per impedire che il diario diventi un pornazzo fine a se stesso o una commedia scollaciata.

Da un altro punto di vista, La Creatura serve a creare distanza, per poter giocare con tranquillità. Ho scritto che “gli/le ho preso X e ci ho fatto Y”, ma non è che domani arriva il Mostro/a Scaglioso/a dalla Dimensione Z e posso essere chiamato a una “prova sul campo”. Non solo sono cose private che dirò fra me e me. Non solo sono fantasie. Sono fantasie irrealistiche e – anche volendo – irrealizzabili.

Purtuttavia, man mano che ne scrivevo, mi rendevo conto che in un certo senso la Creatura non è proprio una Creatura. Ed è proprio per questo che il gioco è tanto emotivamente inteso.

La tua ex Tizia [2] – ovviamente (almeno si spera) – a non si sarà mangiata il tuo amico Pippo a colazione succhiandogli le ossa con una cannuccia, ma avrà trovato comunque un modo di escluderlo dalla tua vita. E di farti sentire in colpa per questo. “Uffa, che seccatura. Ma dobbiamo proprio andare a trovare Pippo?”, “Ma devi proprio invitare Pippo? Poi vi mettere a parlare di J o K e io mi annoio a morte.”, “Pippo? Grazie, ma no, grazie. Le sue ragazze sono una peggio dell’altra.”

La tua ex Caia non ti ha forse fatto soffrire talmente tanto che avresti preferito nettamente che ti avesse messo il cuore in un tritacarne? E magari anche adesso porti le cicatrici delle ferite che ti ha fatto e le devi nascondere in qualche modo?

E la tua ex Sempronia? Non aveva quell’abitudine strana? A pensarci ora, a mente fredda, era davvero disgustosa, ma ci passavi sopra perché lei ti mandava talmente su di giri che avresti trovato eroticamente attraenti anche le macchie di grasso sulle piastrelle dell’ingresso?

Vi lascio con la più classica delle domande per non dormire: erano le vostre ex disumane, o la creatura è più umana e meno aliena di quanto non sembri a una prima occhiata?

1 = che magari userò per future carte bonus, chi lo sa?
2 = scuserete se faccio esempi con ex donne, ma la mia esperienza personale (che è quello di cui si parla) è quella di maschio etero. Non sono ragionevolmente sicuro che non cambi più di tanto in ogni “combo” di sesso e genere che possiate immaginare.

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Faccio un minimo il punto delle iniziative / uscite di Narrattiva per la prossima edizione di Lucca. E terrò anche aggiornato questo post con tutte le eventuali variazioni in corso d’opera.

Cominciamo con le uscite (in ordine alfabetico)


Annalise 2° Edizione
http://www.narrattiva.it/it/shop/libro/annalise-2-edizione/

Il capolavoro di Paoletta, esaurito da qualche mese, torna disponibile in una edizione rinnovata con cover Wrap Around di Michela Da Sacco


La Creatura
http://www.narrattiva.it/it/2016/10/la-creatura-in-uscita-a-lucca-comics-games-2016/

Un gioco eroticamente inquietante per un giocatore.
Una relazione carnale con una creatura aliena e inumana. Segreti nel buio. Un diario. 21 giorni che ti spingeranno nei lati oscuri della tua mente. E della tua anima. Sei pronto per La Creatura?


Undying
http://www.narrattiva.it/it/shop/fantasy/undying/

Undying - "Black Bible" edition
http://www.narrattiva.it/it/shop/fantasy/undying-black-bible-edition/

Undying - "Back in Black" edition
http://www.narrattiva.it/it/shop/fantasy/undying-back-in-black-edition/

Vampire: The Masquerade incontra Il Mondo dell’Apocalisse e Dungeon Wolrd. I Vampiri banchettano nel sangue degli umani, ma sono a loro volta prede, attori in un conflitto eterno fatto di morte e sangue. Chi sarà il padrone della notte?


In prevendita

Gli ultimi giorni di Anglekite
http://www.narrattiva.it/it/2016/10/dungeon-world-gli-ultimi-giorni-di-anglekite/

Una nuova espansione per Dungeon World, che introduce atmosfere high fantasy e decandenti che non mancheranno di affascinare gli appassionati di Warhammer (Martelli da Guerra), Elric di Melniboné e IlRichiamo di Cthulhu.


Sempre sui giochi, altre notizie

Non scordiamo che ci sarà anche Avventure in Prima Serata 2° edizione
http://www.narrattiva.it/it/shop/fantasy/avventure-in-prima-serata-2-edizione/

Saranno anche disponibili le Deluxe, per l’ultima volta. È stata realizzata una picola(issima) tiratura di Cani nella Vigna deluxe e di La mia Vita col Padrone deluxe. Abbiamo consumato tutti i materiali rimasti. Se le volete, è proprio l’ultima occasione.

Dove Saremo

  • Stand:  G27, padiglione Carducci (e non A1 come erroneamente comunicato). Siamo a ridosso dell’entrata: non potete non vederci
  • Indie GDR Palace: come da tradizione all’interno del San Luca Palace hotel, via San Paloino
  • Room Escape: all'incrocio di Via della Caserma e Corso Garibaldi. Quest’anno la Malus, Inc. mobilita CryptoLOCKED, DUE Room Escape (solo su prenotazione) in durata da 30’ e 60’. Per info e prenotazioni www.rimini-escape.it

C'entra poco, ma sabato sera a Lucca ci sono i Folkstone. Sarò irraggiungibile per tutta la durata del concerto ;-)


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Gioco Concreto / [Avventure in Prima Serata] Care Cops
« il: 2015-09-13 19:17:05 »
Mi è capitato ieri, dopo tanto tempo, di fare una demo di Avventure in Prima Serata. Sinceramente, non ricordavo quanto fosse bello! Tanto che – stranamente – ho trovato la voglia di scrivere due righe sulla serie che ne è uscita.

I titoli citati erano tanti (perché i giocatori erano tanti): Matrix, V for vendetta (il film), Beaking Bad, Titanic, Big Bang Theory, Hannibal, i Mercenari, Forrest Gump, i Goonies, The Mask, The Truman Show, Big Hero 6. Un gruppo abbastanza eterogeneo.

La serie risultante è
Care Bears Cops

In un futuro distopico, nel regno di Zukemberghia, nella ridente Like City, una squadra di polizia super specializzata (a la I Mercenari) ha combinato un “pasticcio” enorme e deve da un lato affrontare gli affari interni, dall’altro rifarsi l’immagine. A questo scopo dall’altro gli viene appioppata una troupe televisiva che deve riprenderli mentre lavorano per far vedere che non sono poi tanto male. E, sempre allo scopo, gli viene data una divisa “da orsetto” della mascotte della polizia. Il delegato della produzione, però, non vede l’ora di liberarsi del contratto che lo lega a questo show, e deve fare in medo che  tutto vada a rotoli (anche se ovviamente non deve essere colpa sua) per poter andare a fare un altro lavoro.
La città era fatta di cerchi concentrici rotanti, che eliminavano la necessità di automobili.
Un’ondata di suicidi misteriosi colpisce Like City. Le vittime vengono trovate impiccate, presumibilmente suicide, con una maschera verde in faccia. E scritte fatte con la vernice verde “Jim wash ere” ed altre cose deliranti.
Un poco intricato, ma molto affascinante. Non citate esplicitamente, ma hanno aleggiato a lungo sulla serie,sono state le  Dirty Pair. Ed anche Boris, che però è stato nominato.

la squadra:
  • Rock (ma tutti lo chiamano “Rookie” o “hei, tu”): tiratore provetto, giovincello e testa calda. È il pivellino del gruppo, e il suo problema è che si dopa per essere all’altezza dei suoi colleghi.
  • Alan McGawer, capo della squadra, tecnico ad un passo dalla pensione (interpretato da Michael Clarke Duncan). Il suo problema  è “è colpa mia”. O, meglio, non posso escludere che sia colpa mia. I suoi agenti lo hanno salvato dagli affari interni, ma non dalla sua coscienza … ma sarà davvero colpa sua?
  • Non ho trovato le schede degli altri due componenti della squadra, che erano però modellati sul Sergente Debbie Callahan di Scuola di Polizia. Il suo problema era dimostrare di essere migliore di un uomo in generale e in particolare di Alan, che accusa non solo del fattaccio ma anche di averli inguaiati.

La troupe
  • Malcom (modellato su Alessandro, lo stagista di Boris), stagista presso la clickbait media, è lo stagista a cui è stata affidata la produzione dello show.
  • Maria (interpretata da una rapper di cui non ricordo il nome) è una cameraman pessimista, con il problema di essere una maniaca del controllo.

Ci sono state alcune scene da oscar. Malcom si è recato in un bar “da motociclisti” con la sua cameraman alla ricerca di retroscena scottanti sulla squadra che facessero chiudere lo show. Ha provato a difendere la Maria dalle avances, ma quando è stato picchiato ha detto “prendete pure mia sorella”… (cuor di leone). Non male è stato anche l’incontro di Alan con gli affari interni (che è stata una scena davvero molto “tirata”) e comparsa di Rock – Noodles alla mano – sulla scena di un crimine apostrofando la vittima “chi è la vecchia?” davanti alla famiglia esterrefatta.

Abbiamo dovuto tagliare (io dovevo farmi Milano – Forlì, e guidare), ma sarei davvero stato curioso di vedere come andava avanti…

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Segnalazioni e News / [PLAY] Il programma di Narrattiva
« il: 2014-04-04 08:56:50 »
Come tutti gli anni, Narrattiva sarà presente alla fiera di Play Modena (Padiglione A, stand A39) con un suo stand ricco di novità e iniziative.

DUNGEON WORLD

Cominciamo con la novità principale: Dungeon World edizione italiana il best seller campione di incassi di cui tutti parlano è vicino a esaurirsi. È ancora disponibile un piccolo quantitativo di copie logo oro (si tratta di quello che in gergo verrebbe definito un warehouse finding) e una modesta quantità di copie “normali”.

Finite queste copie, l’edizione attuale non verrà più ristampata. Ancora è in fase di studio se portare il formato al canonico A5 o fare una ristampa in brossura morbida. L’unica cosa sicura è che chi desidera questa particolare edizione cartonata di Dungeon World, ha una delle ultimissime occasioni di acquistarlo.

MONTSEGUR 1244: L’espansione

La novità della fiera sarà l’Espansione di  Montsegur 1244: 4 nuovi personaggi, 8 carte scena ed 8 carte  storia per soli € 4,90. Solo in occasione di Play, chi acquisterà Montsegur 1244 (il gioco base) riceverà in omaggio l’espansione (offerta non cumulabile con altri sconti e offerte).

LE DIMOSTRAZIONI

A seguire, l’abituale – e intenso – programma delle demo. La prenotazione (via mail all’indirizzo staff@narrattiva.it) è estremamente gradita. In occasione di Play abbiamo anche una simpatica iniziativa in corso assieme a ITASA, che prevede una serie di demo “a base di telefilm” presso il loro stand.

Sabato SLOT 1 (ore 10:30 ~ 13:30 circa)
Dungeon World c/o stand Narrattiva
Dungeon World c/o stand Narrattiva
Dungeon World c/o stand Narrattiva

Piombo c/o stand ITASA

Sabato SLOT 2 (ore 14:00 ~ 16:30 circa)
Dungeon World c/o stand Narrattiva
Dungeon World c/o stand Narrattiva

Il Mostro della Settimana c/o stand ITASA
Avventure in Prima Serata c/o stand ITASA

Domenica SLOT 1 (ore 10:30 ~ 13:30 circa)
Dungeon World c/o stand Narrattiva
Dungeon World c/o stand Narrattiva

Avventure in Prima Serata c/o stand ITASA

Domenica SLOT 2 (ore 14:00 ~ 16:30 circa)
Dungeon World c/o stand Narrattiva

Piombo c/o stand ITASA

Su richiesta, disponibili anche demo di Kagematsu, Montsegur 1244, Il Gusto del Delitto, Shahida, Fantasmi Assassini, Bacchanalia da concordarsi in loco. Come al solito, se desiderate provare un gioco che non figura in elenco, avete già un gruppo di amici e ci contattate per tempo, faremo del nostro meglio per organizzarvi una “demo su misura”

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Comunicazioni di Servizio e Regolamento / Nuovo moderatore
« il: 2013-12-21 08:18:17 »
Una veloce comunicazione di servizio.

Da oggi abbiamo un nuovo moderatore. Filippo (alias Pippo Jedi) ha deciso che per almeno un mesetto proverà a vedere se riesce a conciliare moderazione e impegni privati vari e assortiti.

Diamogli quindi un caloroso benvenuto e auguriamogli buon lavoro!

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All’inizio era il narraforum.

Era un poco "l’assitenza giocatori" di Narrattiva. Fu tirato su a tempo di record da Michele con phpbb e pagato da Shadow (o da Narrattiva o da Michele, tanto alla fine sempre dallo stesso portafolgio escono). Poi arrivò vanilla. Più persone si alternarono a fare assistenza tecnica, ma il server sempre Shadow lo pagava. Per di più, il server ebbe più volte la necessità di essere “irrobustito”. Sempre a spese di Shadow. 

Poi è arrivato GenteCheGioca, il “distacco” da Narrattiva. La piattaforma è cambiata, ora il server è su una macchina in Francia ancora più tosta che ospita solo questo sito ed un altro progetto (praticamente) “pro bono”. Sempre a spese di Shadow. 

È vero che i costi sono solo "seccanti" e non "proibitivi", ma sempre seccanti restano. Per cui abbiamo deciso che inseriremo un banner che – se anche difficilmente sarà sufficiente a coprire i costi - almeno riporterà quelli vivi da "seccanti" a "trascurabili". Se dovessimo avere un successo di portata ragguardevole (e attualmente proprio non prevedibile), utilizzeremmo l’eccedenza di cassa per finanziare la prossima INC (presumibilmente i costi degli ospti - voli, alberghi, ristoranti, etc.) e abbassare così a tutti il biglietto.

Il banner (come le pagine di promozione sull’INCbook) sarà a disposizione di sponsor terzi. Però con qualche limitazione.

  • Non ci saranno contenuti in violazione del manifesto e del regolamento;
  • Accetteremo solo sponsor “a tema”, con qualche eccezione ad esempio per le eccellenze alimentari (in sintonia con lo spirito di INC, GNOCCOcon, etc.);
  • Abbiamo già rifiutato più volte di cedere alle lusinghe di gambling e azzardo (offerte che sono arrivate, anche invitanti), e si tratta di una linea che saremmo intenzionati a seguire*;
  • Controlleremo i contenuti: niente gif animate moleste, finti messaggi di sistema, “boli” da quaranta giga ed ogni altra che possa inquinare l’esperienza complessiva di GcG;
  • Troveremo uno spazio dove mettere il banner e buona li. Non faremo come altri siti e non trasformeremo GcG in una vetrina dove dare la caccia ai post fra una pubblicità a l’altra. Se la situazione dei costi dovesse per qualche ragione (imprevista ed imprevedibile, allo stato delle cose) precipitare, affronteremo il problema e troveremo una soluzione che non sia inquinare la vita degli utenti.

Partirà come sponsor Narrattiva, che ha pagato i conti fino ad ora (e in assenza di novità pagherà anche quelli futuri), e farà un test run che ci permetterà di fare un trariffario ragionato. Chi volesse prenotare uno spazio può contattarmi ai soliti indirizzi.

* = Nota di Michele: proprio per questa ragione difficilmente faremo un buon risultato economico. Ma mi si rivolta lo stomaco quando sento che “il gioco è vietato ai minori di 18 anni” invece di “il gioco D'AZZARDO è vietato ai minori di 18 anni”: diventare complice di questo scempio proprio no.

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Pattumiera / Test, scusate
« il: 2013-05-11 09:30:15 »
hghghg

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Allora… anche se in conflitto di interessi (nel senso che propongo un evento praticamente in ogni slot) volevo dare alcuni suggerimenti su cosa fare.

Il laboratorio sulle maschere (sabato mattina e pomeriggio). Da fare *assolutamente*. Che dico. ASSOLUTAMENTE. È un’esperienza veramente forte. Vi fa vedere cosa vuole dire fare o creare un personaggio. Sul serio. È illuminante su n-mila livelli. Provare per credere.


Panel “contagio creativo” (domenica sera). Meg è una sagoma. Raphael è un genio, che peraltro arriva da altri ambiti ed esperienze. Se questa INC è “infection”, molto lo dobbiamo a Raphael.


Deve essere estremamente interessante anche il panel dei Licaoni (sabato pomeriggio). Verranno a girare lo spot della INC. Giocheranno con noi. Andranno a casa contagiati. Ma sono fondamentalmente filmmakers (loro il geniale “corso di cazzotti del Dr. Johnson”) e ci spiegheranno cosa del linguaggio cinematografico possiamo “portare a casa” e fare nostro.


Se vi capita provate “THE QUIET YEAR”. Ce ne repliche sono tre in tre slot differenti. È un gioco / esperimento di Joe “Cuori di Mostro” Mcdaldno. Se poi volete farvi uno “Sporchi Segreti”…

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Internoscon 2013: Infection / Cosa porto io
« il: 2013-04-26 22:15:23 »
Io porterò


Venerdì Sera: The quiet Year
Sabato Mattina: Sporchi Segreti
Sabato Pomeriggio: Hot guys making out
Domenica Mattina: Bacchanalia


A breve compariranno gli eventi.

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Gioco Concreto / [AiPS] Il dilemma del frullatore
« il: 2013-02-21 13:31:29 »

Questo messaggio deve essere inteso come complemento di questi articoli


http://www.gentechegioca.it/smf/?topic=9
http://www.gentechegioca.it/smf/?topic=133


Lo scrivo perché mi sono reso conto che nei vari tutorial manca una chiara descrizione di come presentare il gioco: chiarificare cosa fa AiPS affinché si possa creare nei giocatori le giuste aspettative è probabilmente la mossa in assoluto più importante per ottenere un buon pitch e – come conseguenza – una buona partita di AiPS.


Come presentare il gioco ai nuovi / futuribili giocatori? Con questa immagine:





Non dite alla gente che giocherete uno specifico telefilm X (o, ancora peggio, “il gioco Z ma con le regole di AiPS”***). Il Pitch (e ancora di più AiPS nel suo complesso) è e deve essere a tutti gli effetti un frullatore. Prenderà tutti gli elementi che gli mettete dentro e ne farà una cosa nuova ed originale.


Dite alla gente di arrivare al tavolo magari con un’idea, una sensazione, una qualche preferenza MA con la consapevolezza che tutti i loro input verranno messi nel frullatore per produrre qualcosa di nuovo ed originale. Per capirci: anche se riempite il frullatore prevalentemente di banane, il prodotto finito saprà di banana ma non sarà una banana. Uno dei maggiori punti di fascino del gioco è appunto mettere nel frullatore banane, caffè e rum e vedere che sapore ha il frullato che viene fuori.


Se i vostri giocatori voglio giocare al telefilm X, solo al telefilm X e null’altro che al telefilm X, AiPS non è il gioco che fa per voi anche se ottenete un consenso entusiastico al tavolo. Non lo userei per esempio per “giocare a Lost* dalla puntata Y, io faccio Jack, tu fai Kate e lei fa Charlie”. Dirò di più: se anche uno solo dei giocatori si presenta al tavolo con questo “mood” (X, solo X, nient’altro che X), cambiate gioco. AiPS non vi offre nessuna rete per proteggervi da questo tipo di atteggiamento.


Poi come suggeriva Claudia fate il giro dei giocatori (produttore incluso) ed a turno dite un telefilm** che vi è piaciuto / vi ha emozionato / vi ispira mettere nel frullatore. L’unica cosa importante a questa fase è che tutti al tavolo lo conoscano: non accettate nulla che non sia conosciuto da tutti.


E fatevi spiegate perché.  Che chi propone un titolo vi dica quale aspetto in particolare lo ha affascinato. Non accettate il titolo e basta. Non accettate nemmeno risposte evasive come “tutto” o “non lo so”. Non accettate neppure risposte come “le storie ambientate in Francia dal 1 gennaio 1231 al 22 febbraio 1233”. Nel primo caso il giocatore sta tentando di svicolare la domanda, e non avrà investimento emotivo sul risultato, non sentirà (anche) SUA la serie. Nel secondo caso un giocatore sta tentando di intasare il frullatore con un ingrediente talmente enorme che impedisca l’ingresso di altri (che è un modo disonesto di dire X, solo X, nient’altro che X). Accettate solo elementi di fascino ampi, pennellate larghe.


Se avete “Ken il guerriero” e “Magnum PI” e “Lo chiamavano Trinità” potreste essere in un certo imbarazzo a fare una sintesi. Ma se i punti di fascino sono rispettivamente “le atmosfere dopobomba”, “le storie d’azione con inseguimenti” e “gli eroi improbabili che raddrizzano i torti” non ci vuole nulla ad immaginare dei personaggi alla Trinità a Bambino che proteggono un convoglio di poor innocent a bordo di veicoli tipo Mad Max in un deserto radioattivo, magari alla ricerca delle ultime oasi.


Se non avete specificato BENE la faccenda del frullatore, è in questo punto che diventerà macchinoso (e probabilmente insoddisfacente) fare il Pitch.


Contrariamente a Claudia, io faccio sempre fare almeno due “spunti” a persona, anche se ci sono tanti giocatori. È vero che si rischia di avere nel complesso una cacofonia che va dall’Uomo Ragno al Posto delle Fragole, ma è anche vero che ci sarà più scelta. L’essenziale è prendere almeno uno spunto da tutti i giocatori. Avere più scelta negli ingredienti aiuta a fare una selezione “sensata” di ingredienti che aiuta ad avere – almeno sulla carta – un frullato dal sapore gradevole. Ma non fatevi spaventare più di tanto e sperimentate: pepe nero, peperoncino e cioccolato e uova può non sembrare esattamente un buon mix, ma ci si toglie fuori un gelato niente male.


Detto questo mi riallaccio ai post di Claudia.


* = Per dire un titolo come un altro, lo stesso vale per “Magun PI, io faccio Magnum, tu Higgins lei TC”
** = Ricordate inoltre che la fiction di riferimento è quella dei telefilm “moderni” (Lost, Casalinghe disperate, etc.); se anche nel pitch potete accettare elementi di altri media (film, libri, fumetti, etc.) il risultato sarà sempre e comunque un “telefilm moderno”.
*** = La fiction di riferimento è il “telefilm moderno”, e il risultato del gioco sarà un “telefilm moderno”, non un qualche tipo di emulazione dell’esperienza di un altro gioco.

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Ad Arconate ho fatto tre partire di Bacchanalia (di infilata) di cui due come giocatore e una come facilitatore (per permettere alla gente di finire per tempo).  Le partite mi hanno ispirato un paio di consigli ulteriori per coloro che vogliono spremere dal gioco il massimo divertimento possibile.


Partite preoccupati
Non siete col vostro Amans e la cosa NON è regolare. Magari non è particolarmente drammatica, ma è in qualche modo preoccupante. Siete soli per un motivo anche banalissimo come “è andato a prendere un panino”? Siete *come minimo* alla fase “quanto cavolo ci mette?” e sull’orlo di arrivare a quella “non gli sarà successo qualcosa?”. Appena il baccanale sorpassa i limiti della folcloristica fiera paesana e/o si vedono in giro i primi soldati, la preoccupazione e la fretta di riunirsi devono diventare tangibili.
Ricordare sempre che dalla terza apparizione delle Parche, i miles accoppano la gente. Fretta ne avete e nella storia questo si deve vedere.


Trovatevi una donna
Anche se le partite di cui sopra hanno smentito che si tratti di una regola generale, ho potuto notare che in linea di massima giocare fra soli uomini porta a liberare il piccola Lando Buzzanca che alberga nel profondo di ognuno di noi.  Questo non obbligatoriamente è un male, ma tende a rendere la vicenda estremamente scollacciata e molto monocorde. La presenza di una ragazza *sperimentalmente* porta una varietà maggiore nelle situazioni che vengono raccontate, è un grosso aiuto alla creatività e porta a partite più coinvolgenti.


Non è sempre sesso
“Decadenza” è una parola ampia. MOLTO ampia. Non vuole obbligatoriamente dire sesso: per quello ci sono i satiri. Decadenza è anche vedere i baccanti che non pagano il conto, gli ubriachi accasciarsi (o fare di peggio) per strada, figure di autorità venire meno ai loro ruoli (la matrona che trascura i figli), etc. A seconda delle situazioni può voler dire malcostume, violenza, sregolatezza, dabbenaggine, incoscienza o mille altre cose. Non obbligatoriamente sesso. Esplorate questi sinonimi.


Andate piano. I mean it.
Se al primo giro già raccontate di cenere che piove dal cielo, cani e gatti che convivono, sacrifici umani etc. che farete al terzo? Lo so che è un concetto spiegato a ripetizione nel manuale, ma evidentemente non abbastanza. ANDATE PIANO.
 
Cito a memoria una scena di ieri, che nella sua parte di Pluto è stata *molto* disturbante. Sono rialzi fatti bene, peraltro da due giocatori che guardavano la stessa scena da due punti diversi.
Nella taverna giovinastri schiamazzano alticci a metà pomeriggio (primo segno di baccanale raccontato dal giocatore che ha Bacco) -> in una scena molto Animal House, uno prende di prepotenza l’anfora alla cameriera e attacca a bere al collo, versandosi litri di vino addosso, incitato dai presenti (aumenta decadenza) -> una ragazza sale sul tavolo visibilmente brilla e inizia a ballare (aumenta decadenza)  -> lo stesso ragazzo di prima tenta di salire, ma è fatto come un balcone e cade fra l’ilarità generale (aumentata decadenza) -> alcuni ragazzi, “carburati” dal vino,  vengono alle mani per futili motivi (aumenta decadenza) -> nella foga della lotta, un giovane viene spinto oltre il parapetto nel dirupo e muore sfracellato (Pluto) -> tutti ridono (aumenta decadenza, in maniera assolutamente disturbante ma MOLTO interessante).


Sfioratevi, ma non incontratevi.
Le coppie percorreranno Bertinoro in lungo e in largo. È bellissimo che si sfiorino (Pippo passa esattamente dove un attimo prima Topolino e Minnie sono fuggiti dai soldati), ma non è altrettanto bello che si trovino. Cioè, può essere bello, ma diventa un balletto sulle punte. NON fate interagire le coppie e fate in modo che tutte le descrizioni che fate non leghino (se non in maniera estremamente blanda) gli altri che con voi condividono la location.

Se Pippo che è in piazza dice “una signorina balla al ritmo dei musici” e Paperino (che è nella stessa piazza) dice “la danza è sempre più frenetica. La signorina è sempre più sensuale e sudata. Si raduna un capannello di persone.” È ok. Anzi, Paperino ha reincorporato elementi raccontati da Pippo (che è proprio premiato dal gioco).
Ma che Paperino dica “vedo il personaggio di Pippo andare e baciare la signorina” non va proprio bene. È contro le regole. Non potete descrivere quello che fanno PG (personaggio principale e amans) degli altri, neppure se questo avviene attraverso personaggi “terzi” (il soldato pesta a sangue il personaggio di Pippo). Se proprio volete e la situazione lo permette, potete fare una descrizione che in qualche modo “inviti” il personaggio del vostro amico, ma senza forzare la mano.

“Arriva una folla di giovani vocianti che offre da bere a tutti presenti” è ok. Sta poi a Pippo vedere se usare o meno questo spunto. È ok anche dire “la signorina si struscia con gli astanti invitandoli a seguirla nella danza, e si dirige verso il personaggio di Pippo” perché poi Pippo (che magari aveva un’altra idea) può declinare il suggerimento senza uscirne in qualche modo “compromesso”. Ad esempio: “Un giovane mi porge una coppa, ma rifiuto con garbo. Questo mi guarda come se fossi uno che non sa proprio come ci si diverte e offre la stessa coppa al tizio di fianco a me. Io <faccio questo e quest’altro>”  “la ballerina mi prender la mano, accenno un paio di passi ma, prima che mi porti in mezzo al capannello, passo la mano ad un giovane che non aspettava altro. Poi io <faccio questo e quello>”

Quando però ricevete un suggerimento simile, considerate sempre di accettarlo. Chissà dove si può andare a finire partendo da quel filo logico…


Non è una gita allo zoo.
Se prendete il baccanale come una passeggiata in un freak show a vedere le bestie strane, TUTTO vi scivola addosso. E dopo un poco (molto poco) diventa noioso. È come passare da una gabbia all’altra: in taverna c’è la gabbia della gente fa la doccia nel vino. In pizza quella delle signorine ignude che ballano sui tavoli. Nella via laterale quella delle coppiette che fanno le coppiette. Scendendo la collina quella dei sacrifici umani. E via discorrendo. Se il vostro personaggio passeggia fra le gabbie senza essere effettivamente coinvolto, non c’è succo.


Molto meglio se le signorine ignude lo trascinano a forza sui tavoli. E se il personaggio prova a rifiutare di bere, ma un robusto energumeno lo convince che è meglio non rifiutare le offerte. Se viene travolto dal baccanale. O sedotto, chi lo può dire. In ogni caso non deve guardare le scene, ma esserci in mezzo.
Come tutte le cose, anche questa è meglio se non diventa una regola meccanica. Soprattutto all’inizio, prima che gli eventi si mettano in moto, visitare una gabbia o due può dare il tono alla storia ed aiutare a mettere un poco di carne al fuoco. Una visita a una gabbia (nella piazza succede di tutto e di più, ma in un angolino i personaggi fanno questo e quello in relativa calma) può anche servire più avanti a dare un attimo di tregua ai personaggi, che magari devono parlarsi, leccarsi le ferite, rimetter in ordine le idee, etc.


Un’altra cosa che ho visto capitare è che quando si cambia location le persone tendono a creare una situazione completamente differente con personaggi totalmente nuovi (è per questo che mi è venuto da chiamarle “gabbie” allo zoo). Che va bene, per carità, basta che sia chiaro che non è obbligatorio. La gente si può muovere. Gli stessi baccanti che stavano in piazza possono spostarsi in taverna. Gli stessi ragazzi ubriachi che erano nel vicolo buio possono essere ai piedi della collina. La ragazza bionda e/o i soldati possono inseguire il personaggio da una location all’altra.

Interrompete al cliffhanger
Una scena è bello interromperla in un punto che lasci delle domande aperte. Che assolva sì tutti gli obblighi che avete avuto dall’aruspex, ma che non “chiuda” completamente l’episodio. Esempio: vincono i satiri, devo aumentare la decadenza sessuale. “Le due ragazze che nella scena prima erano salite sul tavolo della locanda si lanciano in una danza davvero lasciva. Sono ipnotiche quando si muovono. Quella bionda mi rivolge un ampio sorriso, mi porge la mano e mi invita ad unirmi alla danza.” FINE QUI. Salgo? Non salgo? Il seguito alla prossima puntata!


Keep it simple
Non vi perdete a tentare di fare finezze letterarie, essere sofisticati narratori o costruire trame complesse e raffinate. Cioè, se siete davvero capaci, la cosa non ostacolerà il gioco. Ma ricordate che le carte spingeranno la storia da una parte all’altra anche in maniera ruvida.
Quello che davvero serve per farlo funzionare è creare un personaggio credibile. Anche banale se volete, ma credibile.
Quindi andate con la prima idea che vi viene in testa (che probabilmente è quella migliore), aggiungeteci un dettaglio sensoriale e, se la cosa stuzzica la vostra fantasia o la vostra curiosità, spendete un paio di parole in più su un dettaglio che un altro giocatore possa poi usare.
 
Riprendiamo l’esempio precedente. Salgo? Non Salgo? Supponiamo che il turno successivo dobbiate aumentare la decadenza.


Se di pancia vi viene da dire “sì”, salite. «Mi lascio prendere la mano e la ragazza bionda mi aiuta a salire sul tavolo. Balliamo come incoscienti. Il tavolo traballa e scricchiola sotto il nostro peso.  La sua pelle profuma di ginepro, come alla moda in questo momento. Mi sussurra in un orecchio di chiamarsi Lidia. Le sue mani sono sotto la mia tunica e mi accarezzano il  petto con fare complice ed ammiccante. Mi afferra la testa per baciarmi.»


Se di pancia vi viene da dire “no”, non salite. Ci tenete a essere fedeli al vostro Amans (magari siete cristiani!)? State fuggendo dai soldati e non vi ispira dare spettacolo su un tavolo? Non siete interessati all’articolo (magari il vostro Amans è un altro uomo)? Siete semplicemente imbarazzati? Ricordate che la prima risposta che vi passa per la testa è quella giusta, anche se magari è la più banale.


Hint: ogni tanto può essere divertente far fare una scelta al personaggio e quella opposta al resto del mondo. Il personaggio è imbarazzato? « Sorrido garbatamente ma scuoto la testa. La ragazza ha dei bellissimi occhi azzurri che mi fissano con aria di sfida: non sembra voler accettare un "no" come risposta. Scende dal tavolo e comincia a ballare specificamente per me, tentando di provocarmi in maniera molto esplicita. In capo a niente, con movimenti sensuali e aggraziati, si lascia cadere la tunica. Tutta la taverna ci guarda e ci incita a tempo con la musica.»


Non è necessario scrivere un capitolo di un romanzo. Non serve raccontare un evento lungo e complesso. Basta un episodio (anche piccolo) dove succeda qualcosa (preferibilmente ma non obbligatoriamente al personaggio) che mandi avanti la storia in qualche modo.


Come è fatta Bertinoro
È in cima ad una collina talmente alta che si vece il mare. È in una posizione facilmente difendibile. Ha parti piane o comunque abbastanza pianeggianti dove si possa costruire una città. È circondata di vigneti. Ha le terme a due passi.
Non fatevi altri problemi

Quanto è grande Bertinoro? La risposta è sempre “abbastanza”.


Quante persone possono esserci? Tutte quelle che servono. Per quella specifica occasione la collina pullula di gente. Sono baccanti arrivati al seguito del Baccanale? Può essere. Magari ci sono anche facce particolarmente esotiche. Sono tutti gli abitanti delle colline vicine che hanno visto / sentito l’eco della festa e si vogliono aggregare? Può essere. Il clamore del baccanale ha attirato mercanti e carovane dalla Via Emilia? Può essere.


Avete bisogno di un tempio di Giove con relativo sacerdote? Se nessun giocatore ha detto qualcosa in contrario prima, c’è. Magari non il pantheon, magari di legno, ma c’è. Non c’è mai stato un tempio di giove a Bertinoro? Chi se ne frega? Non sono mai esistiti i profumi al ginepro? Doppio “Chi se ne frega?”.


Usare gli dei con parsimonia.
Cioè, nulla vi impedisce di dire che Minerva scende li, di fronte  a voi, con contorno di lampi e botti e vi dice “fai questo, fai quello”. Ma  sono cose da usare con una certa parsimonia. Altrimenti diventa una visita guidata allo zoo. Se proprio volete che gli dei mettano le zampacce negli affari degli amanti in maniera tanto sfacciata, fatelo attraverso le loro “emanazioni”. Segni, simboli, sogni, etc. Altrimenti non solo è una visita guidata, ma i personaggi hanno anche un sacco di ottime scuse per pulirsi la coscienza (me lo ha detto Minerva, che ci posso fare io?)
Questo non toglie che quando ci vuole ci vuole. Ma se lo usate con MOLTA parsimonia, la volta che poi uno degli dei appare effettivamente farà molta più impressione.

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ArCONate 2012 / sabato pomeriggio: bacchanal
« il: 2012-11-26 08:56:52 »
ho già messo tutto sull'organicon. Qualcuno me lo approva?

13
Lucca Comics 2012 / Bacchanalia
« il: 2012-10-09 19:41:54 »
E' arrivato oggi. E' BELLISSIMO.

14
Materiale di ispirazione / Prometeus
« il: 2012-09-22 00:23:19 »
Fa cagare. A spruzzo.


Credo che sia ufficialmente il PEGGIOR film che abbia mai visto. E' un b-movie splatter gore completamente sconfusionato fatto con un sacco di soldi. E' quello che avrebbero fatto gli autori di Bats o Anatomy se fossero stati pieni di grana. Non ha un verso a pagarlo, sconfessa molte delle premesse di Alien, ma in compenso è pomposo, supponente e presuntuoso.


UNA MERDA.

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Ho scoperto che BGG fa un bellissimo servizio di pubblica utilità (che magari potremo replicare come GcG): il thread delle uscite. A pagina 7 c'è anche Bacchanalia!

http://boardgamegeek.com/geeklist/142246/spiel-2012-preview/page/7


Fa un po' strano vederlo li ...

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