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Gioco Concreto / Asimmetrie in Dubbio
« il: 2010-11-11 14:37:44 »
Splitto da qui. Ma nella citazione c'e' praticamente tutto il contesto necessario a questo thread, fidatevi.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: p[/cite][p]da questo punto di vista vedrei come un piccolo difetto il fatto che l'unica altra cosa che e' fissata, riguardo al "background", sia il dettaglio irrilevante delle professioni: puo' finire per mettere distanza e/o distrarre temporaneamente[/p]
[p]Non credo sia irrilevante: fa sì che ci sia lo spettacolo, che fa da contraltare a quanto stanno vivendo, e che questo spettacolo sia - che lo odino, che lo amino, che adorino farlo o che lo facciano controvoglia - rilevante nelle loro vite.[/p]


Giusta osservazione.

A dire il vero non avevo proprio per la mente la professione di attori di Tom e Julia, che essendo io stesso amatore e avendo diversi amici professionisti mi risulta piuttosto close to home, ma i personaggi di Peter e Nicole, che fanno due lavori con cui ho meno dimestichezza. (e IMHO abbastanza brutti da mettere in uno spettacolo, ma tant'e')

L'espediente dello spettacolo - o meglio, del "metaspettacolo" - cioe' del fare in modo che una delle due storie sia uno spettacolo dentro l'altra, ha sicuramente effetti in gioco, ma non mi ha mai entusiasmato, forse per qualche mio errore nel valutarli (che questo thread e' qui per correggere).

Un contrappunto, un confronto implicito su cui i giocatori possano lavorare, magari inconsciamente, lo si ha gia' "gratis", semplicemente giustapponendo le due storie, alternando le scene. Il fatto che la storia di Peter e Nicole sia lo spettacolo di Tom e Julia, permette agli ultimi due personaggi di trarre paralleli diretti ed espliciti, proprio nei loro dialoghi, tra la propria situazione e quella dei primi. Puo' essere interessante (e comodo). Ma lo permette a loro e solo a loro (senza fare lievi forzature da parte del giocatore, tipo: "Peter: - Sto leggendo un libro, parla di questo Tom e di questa Julia...", che del resto si potevano usare senza mettere attori e spettacoli nel gioco ), e questa asimmetria mi sembra che tolga qualcosa.

Oltre al vostro parere su questa, mi piacerebbe sentirlo anche sulle altre asimmetrie volontarie nel design di Dubbio (i monologhi, ad esempio, o al fatto che chi giochi Peter e Nicole abbia un range piu' ampio di ruoli secondari da coprire)...

A voi.

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General / Previous Occupants e sessualita'
« il: 2010-07-13 12:54:57 »
Spilt dal thread del sabato sera di Chiz Jeep.

Contrariamente a Dubbio, che e' un "gioco eterosessuale" essenzialmente per ragioni combinatorie, Gengangere (mi piace il riferimento a Ibsen, che una volta tanto e' piuttosto appropriato, ma si perde nella versione inglese del titolo) secondo me si presta abbastanza bene ad hack in chiave omosessuale.

La coppia "giovane," in particolare, potrebbe essere sostituita da una coppia di omosessuali che hanno scoperto da poco il proprio orientamento, e non sono ancora riusciti ad accettarlo del tutto. L'eterosessualita' prende il posto qui del matrimonio in bianco come norma sociale con cui il rapporto della coppia e' in conflitto.

EDIT (si', prima ancora di postare :P): Ho riletto il manuale e mi sono reso conto che nell'originale l'osservanza religiosa e' piu' un espediente per giustificare che la coppia sia arrivata vergine fin li' che un elemento di conflitto interiore ("Ho deciso cosi', voglio cosi', ma sara' giusto farlo?"). Non me lo ricordavo, anche perche' a me piace di piu' diversamente (cioe' che sia un elemento di conflitto). Mi piace di piu' perche' lascia aperta la possibilita' che l'influenza dei fantasmi non sia soprannaturale ma follia fatta scattare dal senso di colpa - possibilita' che tra l'altro mi sembra piu' in linea con quella che viene venduta come una delle premesse del gioco: "people are scarier than ghosts."

Vantaggi:
- Non si deve decidere chi gioca l'uomo e chi gioca la donna.
- Nessun quarantenne italiano di cento chili, con barba, bestemmia facile e vasta collezione di pornazzi nascosta dietro il poster del Che dovra' rappresentare una leggiadra fanciulla svedese di strettissima osservanza religiosa.
- C'e' piu' liberta' sui personaggi, come eta', formazione culturale, eccetera. Uno o entrambi potrebbero persino avere una famiglia o una relazione "normale" parallela.
- L'omosessualita' come tabu' e' un retaggio della cultura cristiano-cattolica molto, ma molto piu' radicato nella nostra societa' dell'arrivare vergini al matrimonio. (*)

Svantaggi:

- L'omosessualita' come tabu' e' un retaggio della cultura cristiano-cattolica molto, ma molto piu' radicato nella nostra societa' dell'arrivare vergini al matrimonio. (*)
Da cui conseguono: rischio di maggior disagio da parte dei giocatori, con conseguente blocco o trasformazione della partita in farsa. Pero' dipende anche molto dai giocatori: per esempio, io credo che un Rafu avrebbe fortissime difficolta' a restare serio trovandosi assegnato un fervente cattolico :P

Sono convinto, come Moreno e per motivi molto analoghi se non identici, che tra giocatori eterosessuali sia sicuramente preferibile avere un gruppo misto.
Ma in mancanza del gruppo misto, mi sembra una possibilita' praticabile, se non addirittura preferibile, a patto appunto che non scatti lo svantaggione, che e' molto pericoloso. Dipende molto dai giocatori.

Personalmente penso - da etero - che avrei meno, e non piu', difficolta' a giocarlo cosi'. Gli atteggiamenti teneri da tenere con l'omaccione a fianco me restano anche se appioppiamo a me o a lui un nome femminile. Cosi' come resta un po' il rischio di macchiette e stereotipi: in fondo, la ragazza che si nega fino a quando non vede l'anello di fidanzamento e' uno stereotipo.

Commenti? Riflessioni?
Soprattutto da parte di chi l'ha gia' giocato/arbitrato.


(*) checche' abbia capito Tobias dai commenti post-partita alla internoscon. Anche su questo sono curioso di sentire chi c'era: cosa gli avete detto? Davvero cosi' non credo: anche tra i "cattolici praticanti" che conosco, sono davvero molto pochi quelli che considerano problematico il sesso pre-matrimoniale...

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Sotto il cofano / Definizione di Character Advocacy
« il: 2010-02-17 10:31:31 »
Sul suo blog, nel post the pitfalls of narrative technique in rpg play, segnalato da Moreno in questo thread, Eero Tuovinen enuncia (dandola per condivisa) una definizione di Character Advocacy diversa da quella data da Jesse Burneko, che peraltro mi sembra anche quella comunemente in uso - qui in primis.

A me sembrerebbe piu' corretta - non tanto per eta' e probabilie paternita' quanto per consistenza con la lingua inglese - quella di Jesse (che peraltro funziona meglio anche nel discorso di Eero, essendo piu' direttamente collegata al principio di Czege), ma questo non esclude che nelle discussioni su The Forge per un qualche motivo abbia assunto il significato espresso dalla definizione di Eero.

Insomma, quale bisogna prendere per buona?

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