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Topics - Iacopo Frigerio

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Ho cominciato questa riflessione l'altro giorno, leggendo di un feedback ad Elar sulla Tana del Goblin, se non erro da parte di Antonio (tra l'altro sono contento di vedere che sempre di più, da chi lo gioca arrivino commenti di apprezzamento del gioco, come editore e come autore sono cose che ripagano e che infondo voglia di andare avanti anche quando essa viene meno)...
 
L'Ambientazione di Elar è ricca e corposa, non è un caso che sia percepito come Indie atipico con un manuale composto per 2/3 da ambientazione...
In fondo al cuore mi sono sempre detto che era qualcosa di diverso da... (chessò una ambientazione che amo e corposa come quella di) Exalted, ma effettivamente non ho mai avuto in mano una prova provata di questa sensazione...
 
Erano anni diversi, quelli in cui mi stavo dedicando a Elar, forse chi ora mi conosce come creatore di giochi o playtester (e pensa che un po' di talento ce l'abbia) stenterà a crederlo, ma erano tempi in cui nonostante qualche tentativo iniziale e collaborazione parziale (le regole per i fantasmi, le storie horror... patrimonio del system.05) lasciai completamente lo sviluppo del sistema in mano a Davide.
Certo con Davide non è semplice collaborare e in fondo Elar è sempre stato il "suo" gioco, ma il motivo principale di questa scelta si riassume in una frase che dissi all'epoca "io non sono un sistemista, io non ci capisco niente di sistemi, meccaniche e altro", ed era vero non ci capivo proprio nulla, per me i motivi (legati alle meccaniche e al sistema) per cui Cani era diverso e migliore continuavano a sfuggirmi...
I tempi cambiarono dopo, con il primo playtest che feci (a Psirun, che bel gioco!) e con Ravendeath... Ma sto divagando!
A quell'epoca ero comunque un talento potenziale (anche adesso in fondo sono più un talento potenziale che qualcosa di espresso), avevo pur vinto due "oscar" del teatro della mente del FC (e provateci voi a vincere due "oscar", mica era roba semplice, e con giochetti freeform che ancora adesso giudico "di qualità", Eschaton e X-men Dhampir saga), quindi presumevo con un po' di superbia di poter essere utile alla causa di Elar.
Mi concentrai sull'ambientazione, aiutando sulla parte "non elfica", in particolare quella umana.
Se adesso leggete della Sheen & Lloyd, sappiate che deriva soprattutto da me, e la mia patria è la Comunidad Esperanciana, anche se i miei genitori erano di Svenoblia...
Sono ancora adesso molto attaccato alle cose che ho scritto e prodotto per Elar, proprio come un padre...
Ma finalmente ho capito cosa c'è di diverso (E qui arrivo al punto di questo piccolo viaggio)!
 
Se chiedete a me, l'autore, che cosa succede dopo a Svenoblia, che cosa succede a Damon della Sheen & Lloyd, se scatterà una nuova guerra al porto di Labonne, io non vi so rispondere, io non lo so...
Non ne ho la minima idea... Tutto ciò che ho sviluppato (tutto ciò che ha sviluppato il team di Elar) è solo una statica fotografia di partenza... Nessuno sa davvero cosa succede dopo, perché quella parte è interamente a carico dei giocatori di Elar, che nelle loro storie hanno il diritto di fare quel cavolo che gli pare.
C'è un rapporto diverso tra autore e fruitore (giocatore), fin dall'inizio l'autore non instaura un rapporto per cui il fruitore rimane in attesa di scoprire "gli sviluppi futuri della storia fichissima che hai creato" (che poi a mio avviso si riproduce nel livello inferiore con il giocatore che aspetta di ricevere "gli sviluppi futuri della storia fichissima che il master ha creato"), bensì un rapporto di completo affidamento "questo è tutto, e funziona tutto, non c'è altro, 'rangiàs! (termine dialettale che significa arrangiati)"
 
Grazie della riflessione Antonio... Ma ora, picchia un po' la testa e vedi di capire quale è il segreto per cui Ravendeath è un bel sistema!

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Approfitto dell'occasione (propiziata purtroppo da un ecatombe di auto) di aver potuto far giocare questo gioco al di fuori delle mie solite conoscenze strette per farci un po' di pubblicità.
 
Sì sa che io stravedo per Joe Prince (e forse un po' chi adesso sta giocando o leggendo Contenders mi sta comprendendo...) ma davvero ritengo un dovere morale fare cassa di risonanza per questa altra grandissima perla del mio autore inglese preferito...
 
Si tratta del gemello dell'Irlandese Hell for Leather (sicuramente da noi più conosciuto e apprezzato) di Sebastian Hickey.
Certe cose si sa, nascono da affinità elettive, ed era già scritto che il mio autore preferito si occupasse di uno dei miei temi preferiti, la vendetta!
Esatto, Hell 4 Leather tratta di storie di vendetta.
E lo fa facendovi usare (BENE) i tarocchi (e anche qui è secondo me una lezione per tutti i designer l'elegante uso delle meccaniche che ne fa).
 
Il fulcro del gioco parla di bande di motociclisti satanisti (anche se spesso Joe Prince stesso lo fa spostare anche su altri focus, come le bande di fuorilegge del west... L'importante è che siano un gruppo, siano canaglie senza speranza e che ci sia sempre una insistente puzza di zolfo). Ad un certo punto qualcuno del gruppo (ma anche tutti) decidono di far fuori il nostro protagonista, piccola visita all'inferno, in tempo per passare dal Diavolo ad ottenere un visto di libera uscita per una notte (merito delle buone azioni maturate in una vita dedita all'omicidio o peggio) e la nostra storia di vendetta è ben servita calda!
 
Giochiamo io, Mario, Smot e Tronk, in realtà indecisi se giocare a quello o Condenters (decidono i tarocchi per noi)...
Mario fin da subito si propone come fucina di idee, sul cui lavoro impostiamo noi i nostri abbellimenti.
 
Seguiamo lo schema e in due pennellate fissiamo lo sfondo...
Polverosa Arizona, caldo, orizzonti sconfinati e accecanti, molta lotta dell'uomo contro la natura
Un po' di spolverata indiana (in realtà alla fine rimasta un po' inutilizzata) e un po' di spolverata messicana.
 
Poi il sistema ci permette di prendere alcuni tarocchi tra quelli dedicati (l'imperatore, l'imperatrice, il papa, la papessa, l'eremita, il bagatto) e di delinearci sopra con poche frasi un personaggio, una Giacca di Pelle (in RavenDeath diremmo un Antagonista), uno dei personaggi che in questa giocata subiranno la furia del Protagonista.
 
Ed ecco che ne escono alcuni personaggi interessanti, Ginger la padrona di un pub (e madre di un altro delle giacche di Pelle); White Smile, un nero, amante del Jazz, che è il meccanico del gruppo; Un simpatico giovane ragazzo, che monta una enduro e non una custom e adora la dinamite e l'adrenalina; una ragazza punk, presa direttamente dagli anni d'oro dei Ramones, Clash e Sex Pistols, dura e pura fino al midollo, nonché fidanzata del redivivo protagonista.
 
L'inizio cattura subito, complice una meccanica che (a mio parere) acchiappa subito....
Uno (io) a caso distribuisce tre carte: Il matto, la morte, il diavolo.
Chi prende il matto diventa il giocatore del Protagonista... E ce lo descrive, in poche taglianti frasi che ce lo descrivono e dettagliano all'apice della sua vita terrena.
Tocca a Smot, che ci descrive un uomo senza scrupoli, un killer nato, direttamente uscito da Sons of Anarchy. Lo vediamo mentre fa la benzina alla moto, appena dopo aver freddato il benzinaio. La fidanzata gli fa fretta, ma lui trova il tempo per entrare nell'ufficio, rompere il registratore e rubare i soldi. Un solo dettaglio viene aggiunto, su suggerimento di Mario, si vedono due placche militari emergere dal suo petto, una sua e una di chissà chi...
Poi si svela chi ha preso la morte, che ci racconta come il Motociclista ha lasciato la Vita... è la volta di Mario, che ci fa attendere molto, quasi la quiete prima della tempesta... Ci descrive un paesaggio crepuscolare, col motociclista che attende sul luogo di un appuntamento (mi ero qui distratto per rileggere alcune regole, potrei essere impreciso), attende ma ad un certo punto, un colpo di fucile, in petto, da dietro. Nessuna speranza, il Motociclista si accascia e con gli ultimi attimi di luce negli occhi vede un gruppo di moto E un pick up...
Per ultimo io Diavolo, essendo rosso di capelli non poteva essere altrimenti, Tronk rivela la sua carta e ci racconta di un paesaggio infernale e del Diavolo... Egli pare seccato del fatto che già il Motociclista sia sceso all'Inferno, è troppo presto... Ma, a quanto pare, è un fan sfegatato del Motociclista e, siccome non gli è andata giù, gli concede una notte, per farsi riaccompagnare da tutti gli amici che lo hanno tradito.
 
Comincia la prima di 6 scene, L'Appeso, il funerale del Motociclista... Come da regole è Smot ad aprire le danze...
E il resto ve lo racconterò, se state cominciando a pensare che Hell 4 Leather potrebbe essere una piccola perla...

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Generale / Maledico Mario
« il: 2011-04-08 03:12:58 »
Non ho tempo per cose più serie come un AP...
 
ma dato che questa ossessione mi ha accompagnato sino al sonno e ripreso da sveglio, devo fare outing...
 
Dannata sia l'anima di Mr. Mario, reo di avermi fatto divertire a Poison'd (che tra l'altro, l'ho anche giocato male, essendo la prima volta)...
 
E chi se la toglie la voglia di continuare le gesta del capitan Miguel "Mano de petra"?
 
gran gioco, davvero, mi ha letteralmente folgorato sulla via di damasco, ma al posto della santità mi converto alla pirateria :-P

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Ebbene sì, come da oggetto per lavoro mi sono trasferito a Castell'Arquato
 
Cerco quindi giocatori della zona per giocare o per unirmi a loro o per attirarli da me (la mia casetta è più grande e confortevole di quanto immaginassi).
Posso giocare durante le sere della settimana, volendo anche la domenica sera, in effetti però tornerò alla mia arconate durante il week end.
 
Ovviamente posso giocare un po' di tutti, pur avendo le mie preferenze ed essendo specialista di giochi coyote
 
Eventualmente, potete anche suggerire giocatori vicini a cui io posso rivolgermi
 
saluti
Iacopo

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Board Games, Card Games & Videogames / Pandemia (pandemic)
« il: 2011-03-01 15:09:06 »
Chi l'ha giocato me ne parla?
ce l'ho, già acquistato, ma non ancora giocato, vorrei solo capire bene le sue specifiche per vedere se proporlo in certi incontri con amici :-)

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Sotto il cofano / [5x2] I Bassifondi della mente
« il: 2011-02-23 17:34:03 »
Prendendo spunto e facendo collage tra varie frasi presenti sul testo dell'autore:
è un gioco di ruolo Noir, sulla ricerca di un uomo che ha perso gran parte dei suoi ricordi e che si aggrappa alla sola speranza di riavere il suo passato e la sua vita. il protagonista è un maschio, non ricorda nulla, probabilmente appena risvegliatosi da una sbronza colossale. Si ricorda solo due cose:
è in pericolo
sa che non può fidarsi di nessuno e che dovrà abbandonare in fretta la città
sa che il suo passato è strettamente legato a una persona, l'unica importante per la sua vita, se riuscirà a trovarla ritroverà i suoi ricordi e la sua felicità.

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Sotto il cofano / [5x2] Per chi suona la Campana
« il: 2011-02-23 15:31:50 »
Inoltro qui la presentazione che ha creato ad hoc proprio Fealoro, che ringrazio contesemente del favore.

Per chi suona la campana è un gioco sui mercenari in cui il punto focale è la narrazione della storia dei personaggi. Lo scopo dei giocatori è di svolgere la storia, da una parte un direttore di gioco propone delle scene, dall'altra i giocatori svolgono e approfondiscono il proprio personaggio in queste situazioni.
Le meccaniche si basano su una economia di gioco in cui il direttore di gioco cerca di proporre scene in cui i giocatori siano interessati a partecipare, e i giocatori cercano di influenzare l'esito di queste scene tramite le loro caratteristiche ed elementi della trama di cui si possono appropriare, chiamati malinconie e speranze.
Il gioco ha una conclusione naturale in quanto la partecipazione dei personaggi alle scene è limitata da una risorsa che si consuma partecipando e influenzando le scene.

anche qui sono duro, me ne spiacio, ma spero la cosa non demoralizzi, ma incentivi solo a lavorare meglio. Se sono "irritante" ignorami :-)

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Sotto il cofano / [5x2] Sull'Orlo dell'Apocalisse
« il: 2011-02-23 15:02:17 »
Premetto che forse qui sono stato un po' cattivo, non so cosa avessi in testa quando ho dato il giudizio. Soprattutto nelle parti che andrò sottolineando, che penso siano più espressioni di gusto personale e non di valutazione del potenziale di gioco.
Vero però che ho riletto il gioco, ripensato alla giocata e mi sento bene o male di confermare i voti e i giudizi, escludendo appunto solo le parti sottolineate.

Sistema: 1,5
Meccaniche: 1. Semplici e classicheggianti, ha una struttura molto rigida e a mio avviso eccessivamente castrante, da quasi l'idea di una demo di un master che ha già definito una struttura di gioco per una one shot.
Ci sono tentativi di andare oltre a una impostazione di gioco tradizionale, ma a mio avviso sono timidi e imprecisi, come il master a giro (ma che avendo quase tutte le funzioni e le possibilità di un master classico, non crea condivisione, ma solo un effetto "schizofrenia" con un master semi-onnipotente che cambia personalità in ogni episodio.
Alcuni difetti sono ad esempio che trovo poco giustificabile (in un gioco dove sono sempre tutti lì per necessità) che il personaggio del master di turno sia da mettere assente o comunque in ombra, oppure che sia il master arbitrariamente a decidere chi in scena e chi no (serve un qualcosa di più gestibile almeno) considerando che partecipare alle scene per partecipare ai conflitti crea subito forti differenze con chi sta fuori.
Il conflitto è molto semplice e classico, niente di originale. A mio avviso sballato in due punti, è vantaggioso per il master e sballato verso la malinconia (in un conflitto 1 di speranza, n, uguale ai giocatori perdenti, di malinconia).
Anche in questo caso la posta è un buon tentativo di andare oltre e migliorare, ma incompiuto perché non ben definito.
Funzionamento: 2 Diciamo che con un po' di buona volontà e buon senso per girare gira, anche se senza appassionare fino in fondo. Come difetti diciamo che a me pare si senta molto forte l'aura di potere e controllo del master. E anche il senso di railroad per via del percorso prefissato (rimane proprio l'impressione di una one shot). E la cosa è davvero solo in parte mitigata dal master a turno, che anzi, con le differenze di stile tende un po' a confondere. Il conflitto poi si è quasi cercato di evitarlo, perché c'è sempre un forte rischio su molte cose, tra vittoria del master, pareggio che rimanda tutto al caso, forte probabilità di prendere malinconia e forte probabilità di perdere la posta. Un conflitto invece dovrebbe essere il fulcro e quindi sempre ricercato.(questo può non essere vero, dipende da che cosa vai cercando e vuoi riprodurre, ad esempio in Montsegur non c'è "conflitto", mi si perdoni questa sparata).

Colore: 1,5
Appeal: 1 le prime due righe mi hanno demoralizzato. L'idea poteva anche avere una certa potenzialità, anche se non in assoluto. Ma in realtà io l'ho trovato piuttosto banale, semplice e non originale, iper strutturato. Ma quello che mi fa scendere da un 2 (che forse è più onesto in sé) sono alcune cadute di stile come il discorso dei 2 e 7.. (ok, questo è proprio gusto personale al potere, forse ero solo stufo della serie 4-8-15-16-23-42 o di riferimenti simili in Battlestar. Invece a seconda dei gusti può starci o non starci, il voto non dovrebbe dipendere da questo [io non ho mai valutato Contenders in base all'essere legato alla boxe], resta però che gli altri problemi ci sono, manca il vero appeal a mio parere e tutto è composto un po' come giustapposto, le stesse idee ma sistemate meglio potrebbero dare luogo a un ottimo "shock" :-) )
Coerenza: 2. In fondo in fondo, essendo così rigido e strutturato un certo grado di coerenza e tranquillità la mantiene, almeno sui binari della storia, che volenti o nolenti avanza. Ma si rimane abbastanza sul superficiale, non c'è nulla che guida sui temi portanti, lasciati cadere a vuoto, come le risposte alle domande (non si capisce infatti chi dovrebbe rispondere, e soprattutto in che modo) o come la salvezza o meno dei pg e del genere umano (non mi è chiaro come e quando un PG possa morire, ancora più nebuloso per i png).

Fruibilità 3 Lo scritto è chiaro e ben articolato, ma superficiale nel far capire come gestire le varie situazioni di gioco e le scene, segno questo di una difficoltà a monte, di una non chiarezza sul proprio sistema. Inoltre mancano esempi, spesso anche loro chiarificatori.

Attinenza: 4. Guerra, Malinconia, Speranza, Flashback tutti sì. Frutta no.

Totale: 2,5.

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Sotto il cofano / [5x2] Calipso e Odisseo
« il: 2011-02-16 12:39:46 »
La storia in sé già la sapete
In questo gioco si racconta dell'Odisseo, un uomo, l'archetipo di un uomo declinabile nella forma che più vi aggrada, abbattuto e naufragato dai numerosi perigli affrontati durante il suo viaggio per il ritorno a casa dopo una guerra... E narra di Ogigia, la terra dove trova riposo, e della sua padrona Calipso, che ama Odisseo, dei suoi tentativi di lenire il dolore di un uomo affranto, ma che al contempo teme che una volta guarito, egli decida di nuovo di partire per la sua amata terra.
Il tutto tramite la tecnica del racconto nel racconto....

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Inizio col citare testualmente:
I partecipanti a questo gioco interpretano e gestiscono alcune
valchirie durante il periodo del Ragnarok, cioè la fine del mondo
nordica, con lo scopo di scongiurare, per quanto possibile, i
catastrofici eventi predetti in tempi antichi dalla völva, una veggente
ispirata da poteri superiori. Saranno proprio le valchirie create dai
giocatori a fare la differenza durante la battaglia finale.
Questo gioco è pensato per quattro giocatori: con più giocatori,
diventa potenzialmente più facile, mentre con meno giocatori
diventa più difficile.

Secondo me questa descrizione focalizza abbastanza bene gli intenti, non mi spingo però più in là del dettagliare qualcosa di più, per via delle difficoltà (personali) che ho avuto nel capire ancora di più quale sia il centro peculiare del gioco.
Va da se una considerazione importante, questo gioco non è per nulla da buttare, anzi, non sarei felice se non vedessi una versione aggiornata e rivista. Semmai è da ristrutturare, dopo una attenta riflessione sui temi principali.

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Sotto il cofano / [5x2] I reietti di Eden
« il: 2011-02-16 12:12:45 »
Val la pena citare le parole chiave segnalate dall'autore stesso:
Wuxiapian metropolitano, teotecnologia, tamarraggine emo-punk, POTENZA DI FUOCO allegorica & PIERCING METAFISICI, neo-barocco, gotico postmoderno, Sentiero della Mano Sinistra.

Il gioco secondo me ben rappresenta alcune delle passioni di Rafu, tratta la parte finale della lunga storia che ha condotto gli angeli ribelli e alcuni uomini alla lotta contro Dio e le sue schiere. Ci si sofferma sugli ultimi atti che ci portano alla guerra finale, e si parla dei "reietti" (angeli e umani) e dei loro rapporti, dei loro desideri, delle cose lasciate in sospeso nel passato e, ovviamente, dei preparativi per l'armageddon. Il sistema di gioco è complesso, secondo me il secondo più complesso del contest e si affida(va) a token, diversi dadi (fudge e d6) e tarocchi.

Vi premetto comunque che il gioco è stato in questi mesi fortemente portato avanti e già da ora è un gioco diverso, i miei commenti stessi sanno di stantio di fronte alla nuova versione (che comunque ha bisogno del vostro aiuto per i playtest). Prendete quindi i miei giudizi come un "fatto storico" e nulla più, ormai per quel che valgono

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Sotto il cofano / [5x2] L'amore ai tempi della Guerra
« il: 2011-02-16 11:57:06 »
Cito testualmente, la intro di Luca e Mario è tra le meglio scritte e che meglio rende il gioco:

Due innamorati vengono separati da una guerra che si preannuncia lunga e difficile. Non fanno in tempo a sposarsi. Lui è costretto a partire, ad arruolarsi, ad abbandonare la persona che più ama al mondo. Lei, incinta, lo attende a casa, sperando che l'uomo che ama torni da lei, che il loro bambino possa conoscere suo padre. Tutto ciò che hanno per rimanere aggrappati l’uno all'altra, attraverso la distanza e le mille difficoltà, è affidare le loro parole ad una lettera. È il loro unico possibile contatto, l’unico modo per farsi forza a vicenda. O per trascinarsi l’un l’altra nel baratro.

Vi giuro che questa introduzione vi ha già spiegato metà delle meccaniche di gioco... Ne approfitto per dirlo qui... Loro sono i vincitori del premio speciale "dita negli occhi" per via del fatto che con il font che hanno messo pur di poterci stare io ci ho perso due decimi di vista :-)

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Cito testualmente:
Futuro prossimo. Le città sono in preda al caos e la macro criminalità
tecnologica globale sta diventando giorno dopo giorno sempre più
forte, attrezzata e influente.
Ancora molti faticano ad ammetterlo ma, a conti fatti, è ormai
guerra.
Per qualche ragione del tutto personale hai deciso di provare a
cambiare radicalmente la tua vita partecipando alle selezioni
cittadine per la formazione della nuova Squadra Cibernetica di
Pronto Intervento dell’Agenzia Orbitale. Posti disponibili: 15. Sei
stato preso.
Il Contratto prevede in pratica che tu divenga proprietà dell’Agenzia
per due anni esatti; al termine di tale periodo verrai licenziato e
liquidato come pattuito.
Ti sei caricato di una grande responsabilità, Agente. Tutti gli occhi
sono puntati su di te…

Fondamentalmente il gioco a un color "alla robocop", sei un cyborg addetto alla giustizia in un mondo iperviolento del futuro. Il fulcro del gioco sta ovviamente nel dubbio morale dell'agente, di fronte a missioni sempre più violente, perverse suicide, quanto è disposto a sacrificare se stesso e porre fine al male che piaga questo mondo? Quanto è disposto a piegarsi di fronte agli ordini di una Legge che dovrebbe rappresentare il bene e invece sembra sempre più simile a ciò che vuole combattere? Quanto conta invece il desiderio della parte umana di tornare con la propria famiglia, con i propri amati?

Il tutto confezionato nel tipico e peculiare stile di Rafman

89
Sotto il cofano / [5x2] Banana Replublic
« il: 2011-02-16 11:30:32 »
Il gioco prende spunto (al di là della frutta del titolo) principalmente dai temi guerra, speranza e flashback

Parla di un'isola caraibica dove una rivoluzione partita coi migliori ideali di pace uguaglianza e libertà finisce col tempo con l'istaurare essa stessa un regime dittatoriale non troppo diverso da quello contro cui si era ribellato.

Il gioco prende (con una divisione in ruoli che riprende molto il filone aperto da Polaris) le parti de "Il Partigiano" ossia colui che è diventato il faro di una nuova imminente ribellione. Il dilemma fondamentale  sta nel capire se riuscirà il Partigiano, a confronto con i suoi compagni, i lacché del regime e, soprattutto, con il Presidente (ossia colui che fu leader idealista prima di lui) a mantenere saldi i propri principi o finirà anche lui corrotto dal potere e dai soldi.

(dico bene?)

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Segnalazioni e News / Contest 5x2
« il: 2011-02-11 09:16:58 »
Ebbene ragazzi, sono arrivato alla fine di questa mia cavalcata...
Ho quella che potrebbe essere interpretata come la classifica dei voti e il commento (che in realtà è stato compilato più come giudizio a uso e consumo degli altri giudici che non a uso e consumo degli autori).

Onestamente mi manca da scrivere materiamente il commento a "Il posto delle Fragole", è una questione di tempo.

La classifica in sé, soprattutto nelle posizioni vicine tra loro, è poco significativa. Al massimo possiamo parlare di gruppi. E io divido i giochi in tre zone:
-Il primo gruppo è di giochi che, secondo me, sono fatti davvero male, inconcludenti (in quello che vorrebbero essere) oppure malfunzionanti e spesso anche spiegati molto male, in generale però si tratta di giochi in cui io ci ho trovato (e ripeto che è solo la mia personale e limitata opinione, i giochi non andrebbero mai valutati da una sola persona e in modo così leggero per essere davvero capiti) ci sia poco o nulla da tenere buono, magari bei pezzi ma assemblati talmente male che a quel punto (secondo me) tanto vale scrivere da capo un gioco piuttosto che cercare di mettere a posto quello.
-Il secondo gruppo è di giochi che ho trovato interessanti per alcuni aspetti e che potrebbero anche reggersi sulle loro gambe, ma in cui ho trovato qualcosa che non funzionava. Non cose piccole, cose importanti. La differenza con il gruppo 1 è che secondo me tali giochi possono essere messi a posto se si lavora per superare i problemi che ho trovato (di nuovo, che ho trovato io, ad altri, autori compresi, l'opinione che credono) e quindi sono giochi che vorrei spronare a migliorare!
-Il terzo gruppo è formato dai giochi che mi hanno incantato. In particolare due (che poi sono i primi) mi hanno proprio illuminato, mentre solo di uno ho trovato (comprensibile data la complessità del sistema) alcune meccaniche abbastanza importanti che non funzionavano bene. Tali giochi, vorrei davvero arrivassero al più presto (nei limiti del giusto tempo per provare e collaudare, non voglio indurre a fretta) in una forma pubblicabile. Certo, a mio parere, per ognuno di essi c'è ancora bisogno di tanto playtest, olio e calibramenti, ma questi giochi si distinguono per essere di una classe superiore.

Se i partecipanti sono interessati, oltre a elencarvi (poco funzionalmente) qui la mia classifica, mentre aprirei un thread singolo per ogni gioco (o alternative che volete, a me interessa solo portare avanti il discorso, vorrei soprattutto sentire il vostro parere per capire come). Potremmo discutere qui del come. Io ho un paio di dubbi, sinceramente dei tre che ho "bocciato", ammetto di essere stato molto duro coi commenti, pertanto sono in dubbio se sia utile discutere su commenti duri, oppure sia necessario da parte mia riformulare i giudizi. L'altro dubbio è per il posto delle fragole, non ho ancora messo giù il commento in forma scritta, se gli autori possono darmi tempo cerco di produrlo in una settimana, cosa che magari potrebbe ritardare i tempi rispetto agli altri giochi.


Un ultima cosa, diciamo un P.S., non in veste del giudice (sempre che abbia ormai senso, visto il disimpegno di tutto e la perdita di senso del contest stesso) ma in veste di autore Coyote che aveva promosso la pubblicazione. Per me i 4 giochi del primo gruppo sarebbero quelli per cui implorerei il permesso di "pubblicazione" (volumetto gratuito etc etc), mentre ci sarebbe da discutere (ma sarei positivo e propositivo) per includere anche i 3 giochi del secondo gruppo. Mi sentirei invece di scartare i tre restanti giochi del terzo gruppo, a meno che una versione aggiornata e molto migliorata non lo sostituisca. Ma soprattutto in questo caso la mia opinione conta poco...

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