GCG

Ho letto l'idea del gioco e i vari topic aperti fin'ora, e come detto, il concetto delle riunioni con votazione finale mi sembra interessante e innovativo. Però c'è una cosa che mi stona: dici che lo scopo dei pg è ottenere voti dai PNG. Questo significa che prevedi poca interazione tra i personaggi, che invece si concentreranno sul "lavorarsi" i png? Ci saranno due fazioni opposte, o tutte quelle che i giocatori riterranno "necessarie"?

Esatto. I PG non possono convincersi a vicenda tra loro con prove di Diplomazia alla D&D. Al massimo il PG può cambiare idea di testa propria dopo aver riflettuto sul problema.

Questo non vuol dire che non ci sarà interazione. Esempio. Tizio e Caio, con due idee diametralmente opposte, vanno ad incontrare Sempronio, un indeciso, per convincerlo della loro idea. L'interazione tra Caio e Sempronio in sarà alta direi.

Le fazioni saranno quelle necessarie, non forzatamente due. Esempio. Dobbiamo convincere il Presidente del Consiglio a far nominare chi ci pare a noi a Governatore della Banca d'Italia. Fazioni: pro Bini Smaghi, pro Saccomanni, pro Grilli e pro Visco. Chi ha tirato i dadi migliori tra le fazioni ha fatto vincere Visco! (Questo gioco sarebbe un ottimo sistema di decisione all'interno delle associazioni ludiche: ti fai una serata di gioco ed esci con una decisione)

Per spiegare perchè lo chiedo, parto da un discorso un po' più ampio. Qualche tempo fa ho letto un romanzo intitolato Ragazze Lupo. è un urban fantasy che stringi stringi tratta di licantropi. Nonostante non sia l'argomento principale, una delle trame secondarie del romanzo è la disputa per l'elezione del nuovo Signore dei Lincatropi: nel più potente clan di Lupi Mannari, muore il capofamiglia, che lascia due figli maschi. Il Consiglio deve eleggere il nuovo Signore, ma la cosa è praticamente solo una formalità, dato che per tradizione viene eletto il primogenito. Ma la vedova e Signora dei Lupi preferisce di gran lunga il figlio più govane, e quando il maggiore alla prima riunione del consiglio non raggiunge la maggioranza assoluta di voti, parte una serie di trame, complotti e ricatti da parte della donna per far eleggere il figlio più giovane. Verasa, così il nome della madre dei due contendenti, lecca un po' di qui, corrompe un po' di là, minaccia un po' a destra e scambia un po' favori a manca, mentre il maggiore difende il suo legittimo titolo con vari mezzi, ad esempio sfidando il fratello minore apertamente. Non dico come va a finire l'elezione, fatto sta che il consiglio deve riunirsi più volte, e quello che succede tra una "riunione" e l'altra è sicuramente determinante, così come anche il tempismo: cose del tipo "Se solo avessi avuto una settimana in più prima della riunione, sarei riuscita a lavorarmi per bene il Barone tal dei tali", oppure "Se solo avessi aspettato ancora qualche giorno prima di farti vedere in giro ubriaco, ora saresti il nuovo Capoclan!", e cose del genere.

La vecchia storia di Giacobbe ed Esaù, insomma. Con qualche lupo mannaro in più che non ci sta mai male.

Ora, quanto di quello che ho descritto si addice al gioco che hai in mente e quanto no? Cioè, ho capito che vuoi fare un gioco sulle "riunioni condominiali", ma che tono vuoi che abbiano?

Il tono sarà serio o scherzoso in base a come si vorrò fare il tavolo. Tendenzialmente serio però.
Esempio 1. Siamo il Parlamento e dobbiamo discutere dell'introduzione dell'eutanasia. Caspita, argomento serio!
Esempio 2. Mettiamo sul tavolo 5 barzellette e noi siamo all'interno della giuria che deve decidere la migliore. Argomento decisamente più rilassato.

C'è aperta sfida tra i pg? tra i pg e i png?

C'è sfida tra coloro che avranno idee diverse. Tra PG e PNG di idee identiche non ci saranno tensioni, così tra PG che hanno idee identiche. Tra PG con idee differenti ci saranno tensioni, sperando che non si arrivi alle mani al tavolo tra i giocatori... Se al tavolo creiamo tutti i PG con lo stesso pensiero tra noi non ci saranno tensioni.

Ci sono complotti e macchinazioni, minacce velate e non, o la cosa è più tranquilla?

Dipende dal tipo di Consiglio che ci si appresta a giocare.
Esempio. Il capo della Cupola Mafiosa è stato beccato, chi gli succederà? Probabilmente per avere l'appoggio necessario a far eleggere il proprio capo clan si passerà a gambizzazioni, intimidazioni, minacce, guerra di mafia...

C'è la pressione temporale, c'è tensione, o la cosa è più rilassata?

Ci saranno due pressioni temporali: una di gioco e una reale.
Durante le fasi preliminari del gioco si dovrà decidere quando avverrà la votazione nel gioco e nella realtà.
Esempio. Ai PG arriva la convocazione della riunione di condominio da parte dell'amministratore tra una settiamana che toccherà il tema dell'installazione di pannelli solari. Al tavolo i giocatori decidono che la votazione dovrà avvenire alle 23 circa di questa sera perchè la prossima sessione vogliono giocare a Cani nella Vigna.
Abbiamo una doppia tensione temporale: una dei giocatori che guardano l'orologio, una dei PG che devono sbrigarsi ad incontrare quanti più PNG indecisi e ostili alla loro posizione per portarli dalla loro parte. Chi otterrà più millesimi nella riunione per far prevalere la propria posizione?
Certamente potrebbero esserci situazioni della serie "Se avessi avuto più tempo!".

Tra non molto spero di riuscire a caricare in rete la prima versione abbozzata del manualetto.

Sto procedendo con la stesura di The Council, ma ora ho un dubbio circostanziato e molto forte da sanare e desidero vostri consigli.

In fase di preparazione dovranno essere decisi un tipo di Consiglio da giocare (riunione di condominio, Consiglio d'Amministrazione, Parlamento, Conclave, ecc...) e un argomento su cui il Consiglio dovrà votare.
Il gioco termina con una votazione finale e lo scopo dei PG è quello di ottenere che il Consiglio faccia prevalere la loro posizione.

Durante il gioco i PG dovranno quindi convincere i PNG a votare come loro mediante un sistema che appena avrò finito di buttare su un file vi posterò.

Il gioco lo pensavo articolato in scene. Ogni giocatore a turno chiama una scena e dice chi c'è in scena, un po' in stile AiPS. In particolare dovrà esprimersi su quali PG sono in scena e chi si vuole influenzare (uno o più PNG).
Secondo me capitarà spesso che in scena ci sia solo uno personaggio, o al massimo due.
Cosa fanno però i giocatori che non hanno un personaggio in scena nel frattempo? Una partita di freccette?
Chiedo consiglio quindi per trovare un metodo che coinvolga i giocatori che non hanno personaggi in scena.

Vi chiedo gentilmente di tenere un linguaggio abbastanza terra terra oppure, se usate tecnicismi, abbiate la bontà e la pazienza di spiegarmeli. Inoltre conosco pochissimi giochi indie (direi solo Cani nella Vigna e Avventure in Prima Serata), quindi se fate qualche paragone con altri giochi magari spiegatemi brevemente anche la regola dell'originale, altrimenti la risposta rischia di risultare completamente inutile.

Grazie mille a tutti coloro che vorranno intervenire.

Ieri sera giocando con alcuni miei compari mi è sorto un dubbio.

I personaggi rinchiudono in prigione un paio di ragazzi per lo stupro di alcune giovani della città.
Uno dei Cani preferisce stare davanti alla cella a sorvegliarli.

Ora, il Cane non aveva dei gran dadi nei conflitti verbali, mentre uno dei due PNG li aveva (eccome).

Avrei potuto cercare un conflitto con la posta "fammi uscire da questa cella"?
E se il Cane non avesse escalato e avesse perso il conflitto doveva lasciar uscire il PNG di prigione?
Se il personaggio avesse abbandonato il conflitto e se ne fosse andato per non ascoltare il malvivente avrebbe comunque perso la posta? In pratica prima di andarsene avrebbe dovuto aprire la cella del prigioniero se avesse lasciato la posta?

Scusate se il dubbio è stupido, tuttavia faccio fatica a comprendere come un PNG in una posizione di netta inferiorità (dietro le sbarre) potesse farsi aprire la prigione da colui che poco tempo prima ve lo aveva fatto rinchiudere. Mi pare poco plausibile.

Inoltre mi è nato un dubbio sull'uso di alcuni tratti.
Nel PbF di Fort Mask avevo letto un tratto "1d4 - Si gratta la testa quando non capisce una cosa". Mi piaceva per un PNG, ma poi l'ho esasperato a 2d10.
Possibile che un PNG che non capisce una cosa e si gratti la testa abbia ben 2d10 in un conflitto? Non è un po' troppo generico?

Aspetto risposte alle mie domande, commenti e critiche, ma spiegate con parole semplici perchè non conosco termini tecnici e non ho molta dimestichezza con il gioco.

Per inaugurare questa sezione dedicata a The Council seguirò i consigli di Davide dati nell'apposita discussione.
Diciamo che ci proverò, poi ovviamente che ci riesca è un altro discorso.

Prima di tutto: specificate bene di cosa parla il vostro gioco.
Il gioco è incentrato su di un Consiglio di qualsiasi tipo che si riunisce per votare su di un argomento. I PG sono componenti del Consiglio e devono indurre gli altri componenti a votare come votano loro.
La votazione si terrà alla fine del gioco, ma tutti i componenti del Consiglio sanno in anticipo che dovranno votare su una determinata questione. Nel periodo che intercorre tra il fissare la votazione e la votazione effettiva i PG dovranno cercare in tutti i modi di convicere i PNG a votare come loro.
Esempi ottimi di Consigli possono essere il Parlamento, una riunione di condominio, un Conclave, un Consiglio di Amministrazione. Possono esserci però anche Consigli non dichiarati, come ad esempio il braccio di ferro per la scelta del Governatore della Banca d'Italia di questi giorni. Più fazioni si "affrontano" e vogliono portare la decisione dalla loro parte.

Secondo: identificate bene le cose specifiche che contraddistinguono il vostro gioco.
Regole. Per buona parte non le ho ancora pensate. Ho diverse idee, ma non le ho ancora messe per iscritto e sono qui sul forum appunto per chiedere consiglio a voi che di gdr ne sapete a pacchi più di me.
Setting, procedure, personaggi. Il setting sarà abbastanza libero e deciso da ogni gruppo in modo autonomo a inizio partita. Le procedure di preparazione saranno sempre uguali, ma i personaggi saranno una conseguenza del tipo di Consiglio scelto. La preparazione del setting l'ho abbastanza pronta, ma ne parlerò meglio in futuro. Vogliamo giocare un Conclave che sceglie il nuovo Papa (siamo dei Cardinali). Vogliamo essere in una riunione di condominio dove si deciderà se installare o meno i pannelli fotovoltaici sul tetto dell'edificio (siamo dei condomini). Vogliamo essere un Consiglio di Amministrazione che deve decidere se aprire un nuovo stabilimento industriale (siamo degli azionisti). Vogliamo essere il Senato della Repubblica chiamato a legiferare sulle cellule staminali (siamo dei Senatori).

Terzo: se non siete sicuri del linguaggio tecnico, non usatelo.
Non conosco il linguaggio tecnico se non in pochissimi termini e non ne sono nemmeno certo al 100% del significato. Per questo non lo userò.
Anche in questo chiedo un aiuto grosso al forum e a coloro che conoscono il Big Model. Se vorrete consigliarmi sarò veramente felice perchè ho molte perplessità su diversi fronti. Vi chiedo però gentilmente di tenere un linguaggio abbastanza terra terra oppure se usate tecnicismi abbiate la bontà e la pazienza di spiegarmeli.

Quarto: se avete avuto ispirazioni da altri sistemi, ditelo.
Cani nella Vigna. Decisamente. Ho però provato a ribaltare alcune questioni. Avete presente quando in Cani nella Vigna Baker dice che i PNG proveranno a tirare dalla loro parte i PG? Bene, quì funziona a rovescio, ossia che i PG devono provare a tirare dalla loro parte gli altri PNG componenti il Consiglio per ottenere la forza necessaria a vincere la votazione finale.

Quinto, e questo è un consiglio riciclato: spiegate perché avete scelto una tecnica e non un'altra.
Ok, ci proverò. Non sempre sarà semplice, ma ci proverò.

Sesto: ACTUAL PLAY.
Il gioco è veramente in fase embrionale. Al momento è una serie di idee con ben poche regole.
In ogni caso posterò le mie esperienze e vi chiedo di fare altrettanto se qualcuno avrà voglia di aiutarmi nel testare il gioco.

Ovviamente qualsiasi consiglio o parere è ben accetto nei termini descritti sopra.
Per ora questo post non è molto, ma è già qualcosa su cui potete fare domande o esprimere pareri.

Ciao,
chiedo se per piacere potete aprirmi una sezione dal titolo "The Council".

Il gioco è in fase embrionale, ma prima di procedere con una stesura volevo alcuni pareri del forum. Se non è possibile aprire una sezione perchè sono troppo indietro ditemelo tranquillamente che mi farò vivo più avanti.

L'idea è nata da non molto, quindi non ci sono vecchie discussioni da spostare.

Grazie mille.

"e loro, che cosa vogliono?"

Dalla sessione di creazione del pitch è emerso che vogliono una serie investigativa con soprannaturale non troppo spinto. Io ho chiesto di aggiungere un po' di love story e non ci sono state reazioni particolarmente esaltate, anche se hanno accettato anche questo inserimento.

Mi baso su quello che hai scritto e quindi forse ho capito male, ma se è andata così, qui hai già perso il contatto con la realtà immaginaria del gioco. Cosa vuol dire "voglio fermarlo"? Il personaggio ha un superpotere che gli fa esaudire automaticamente i desideri? Si è fermato in mezzo alla strada concentrandosi e pensando "devo fermarlo, devo fermarlo, devo fermarlo" sperando di fermarlo con il potere della sua mente?
[...]
Perdendo il contatto con la fiction, poi sono SEMPRE dolori. Abituati a chiedere sempre "come?" "in che modo?" "come fai?" "come ci provi?" "cosa usi?", finchè non si abituano a parlare come in un gioco di ruolo.
[...]
Il gocatore doveva dire "sparo alle ruote del furgone" prima di pescare le carte. Poi doveva descrivere (se vinceva la narrazione) che succedeva.

Già, ho sintetizzato troppo. La frase più precisamente era "estraggo la pistola e faccio fuoco per fermare il furgone, tipo sparandogli alle ruote". Imprecisione mia nella scrittura del post, scusate.

Citazione

1) Il voler fermare il furgone e il salvare la ragazza sarebbero stati due conflitti diversi il secondo dei quali dovevo far sorgere io (visto che nessuno dei giocatori l'ha chiesto)?

[...]
Non dovevi farlo sorgere tu. Perchè mai il fatto che la ragazza muore dovrebbe provocare un conflitto con qualcuno dei personaggi? Mica vuole ammazzare uno di loro. Saranno loro, se è il caso, a dirti se vogliono impedirlo e se lasciano fare.

Io non sono intervenuto perchè ho pensato "sbagliando s'impara" e dalla risposta di Moreno mi pare d'averci azzeccato in questo caso. Magari nel prossimo episodio potrei inserire qualche gesto di protesta nei confronti dei tre poliziotti da parte della famiglia della vittima per evitare che la prossima volta prendano così alla leggera la faccenda. Può essere una buona idea?

Citazione

2) Se il malvivente non si fosse arreso sarebbe stato un ulteriore conflitto per arrestarlo?

Solo se qualcuno di loro vuole arrestarlo (vedi risposta precedente).  Se lo lasciano andare non c'è nessun conflitto.

Anche qui imprecisione mia. Mi hanno detto chiaramente che volevano arrestarlo.

Citazione

3) Avrei dovuto indagare meglio la volontà dei giocatori facendo loro cambiare la posta da "voglio fermarlo" a "voglio salvare l'ostaggio"? In questo caso però il malvivente nella narrazione sarebbe potuto fuggire? Una posta della serie "voglio salvare la ragazza e fermare il furgone" sono in realtà due poste diverse, giusto?

[...]
Una cosa: insisti a dire "volontà dei giocatori". Mica avranno fatto un conflitto a posta unica? Che succedeva se uno vinceva e l'altro perdeva, il furgone si fermava e non si fermava contemporaneamente?

No, solo un giocatore ha richiesto il conflitto, tutti gli altri non sono intervenuti e non hanno messo poste.
Il caso furgone fermato/non fermato in contemporanea non poteva quindi verificarsi.

Il difficile è smettere di darla, nei giochi in cui non c'è, una volta che hai preso l'abitudine.

Comunque la fanmail il difficile è farla partire, dopo va da sola...

Di questo ero abbastanza certo anche prima di aprire questa discussione, ma se me lo confermate questo mi rincuora.
Spero che il tutto parta con il prossimo episodio.