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Gioco Concreto / [AW] Bruciare velocemente e grandiosamente come una meteora
« il: 2014-09-19 00:14:24 »
È emerso alcuni giorni fa, nel mio gruppo, che avremo due sessioni di stop, legate all'assenza di un giocatore.
Cercando cose da fare in queste due - non di più, non di meno - sessioni, abbiamo optato per la scelta più assurda: una mini-campagna di Apocalypse World, giocata spingendo sull'acceleratore come degli indemoniati, così da vedere quante più cose possibili in due sole sessioni, per poi abbandonarla.
L'MC sono io, e cercando idee ho deciso che tantovaleva proporre, per questa apocalisse, qualcosa di mai visto prima: al tavolo avrei proposto solamente un numero limitato di libretti, cosa che a molti piace fare ma che a me proprio non va giù, di solito. Corollario di ciò: ho scelto 6 libretti, per quattro giocatori, chiedendo tra l'altro che due di essi (i primi due di quelli che sto per elencare) entrassero tassativamente in gioco.
I libretti proposti sono stati:
Pur essendo ottimista, clamorosamente, circa la sua possibilità di brillare in una partita così allestita, ho implorato gli altri giocatori di considerare l'Arsenale come un "paraculo", nel caso in cui proprio non reggessero gli altri libretti proposti. Questa doveva essere un'occasione per sfruttare dei libretti di solito mai visti in gioco.
Alla fine, dunque, il gruppo si è composto del Behemoth, dello Space Marine Mammal, del quarantine e del Juggernaut.
Passo velocemente in rassegna ai libretti in questione, considerato quanto sono inusuali: il Behemot è praticamente il libretto per giocare i kaiju, scritto da Jonathan Walton un annetto fa, poco dopo l'uscita di Pacific Rim al cinema. Lo Space Marine Mammal è un delfino dentro ad un'armaturona da combattimento, arrivato sulla terra assieme alla sua razza, anticamente scappata nello spazio, per riconquistarla. Si tratta di un libretto limitato ufficiale. Il Quarantine, anch'esso libretto limitato ufficiale, è un soldato che ai tempi dell'apocalisse è stato ficcato dentro ad una capsula di stasi; oggi, dopo 50 anni, la capsula si è aperta e lui sta recuperando la memoria piano piano, col rischio continuo che gli si frigga il cervello a causa dei danni-Ψ , causati dall'esposizione al malstrom psichico del mondo, al quale non è abituato. Rischio che peraltro corre anche il delfino. Il Juggernaut invece è un tizio legato tramite legami neurali ad una macchina; può essere una specie di Jaeger in stile Pacific Rim, ma in verità questa macchina può essere qualsiasi cosa.
XX-2, il Behemoth.
Ha l'aspetto di un tartarugone alto come un palazzo e capace di camminare bipede (simile dunque a Gamera, ndm). È stato creato una trentina d'anni fa, ma non ricorda nè sa null'altro di chi l'ha creato e con quali scopi. È possibile che ci siano altri mostri giganti come lui altrove nel mondo, ma lui non ne ha mai visti altri nel suo territorio, che effettivamente non è vastissimo ed è sostanzialmente composto da questa collinetta boschiva, dentro cui sorge un piccolo villaggio ("Tortuga"), costruito principalmente con pezzi delle scaglie del suo guscio; i villici lo idolatrano e gli portano spesso delle offerte di cibo, carretti pieni di roba edibile in generale. La collinetta stessa è sorta perchè lui è rimasto in letargo per quindic'anni circa, e gli alberi gli sono praticamente cresciuti addosso. In qualche modo c'è finita pure della terra. Fatto sta che quando si è risvegliato lui ha scavato verso il basso, e il bosco è rimasto lì dov'era. Si è dunque formata una collinetta con sopra un bosco e con sotto una caverna, dentro la quale lui rimane di solito rintanato. Click per l'immagine.
Alan, lo Space Marine Mammal.
È sostanzialmente un'avanguardia di perlustrazione. Lui e altri cinque delfini sono stati scaricati sul pianeta per preparare la grande invasione prevista per tempi brevi. Alan non sa degli altri cinque delfini; vedremo se questi compariranno effettivamente oppure no. Sappiamo che i diversi tipi di delfini costituiscono diverse divisioni dell'esercito; Alan, in particolare, è un right whale dolfin, i quali sono un po' l'equivalente delle nostre forze speciali. È appena atterrato; degli altri non sa sostanzialmente nulla (parte con -2 verso tutti), e gli altri a loro volta sanno solo che qualcosa di simile a un meteorite è atterrato lì vicino due giorni fa (anche loro hanno un bel -2 verso di lui). La sua armaturona è una cosa bipede e umanoide di 7 metri dentro cui si vede una specie di "acquario" in cui il delfino nuota avanti e indietro.
Jack Johnson, il Quarantine.
Ex marine, ancora non ricorda bene le circostanze e i motivi per i quali è finito nella capsula di stasi, che si è aperta pochi giorni fa. Quel che sappiamo è che ha combattuto nella guerra dell'apocalisse (che è stata praticamente una mega guerra civile causata dalla caduta della civiltà), anche se è finito in stasi quasi subito e non sa come questa si sia effettivamente sviluppata fino a portare all'mondo postapocalittico che c'è ora. Quando la capsula s'è aperta, questa si trovava in mezzo ai boschi, a poca distanza da un villaggio denominato "Tortuga", dove è stato poi ospitato. Il suono della capsula che si apriva (psccccc) ha attirato l'attenzione di Mark IV (il prossimo PG), che stava girando per il bosco, e che si è avvicinato, trovando Jack che usciva.
Mark IV, Il Juggernaut.
Fisicamente è Stephen Hawking: è questo tizio di mezza età affetto dal morbo di Garjizij (non state a googlarlo: ce lo siamo inventati) che se ne sta su una sedia a rotelle motorizzata che controlla tramite una levetta. Figlio del geniale inventore Paul IV, ucciso per non avere voluto utilizzare le sue scoperte a scopo bellico, ne ha ereditato il robottone, un coso bipede alto 3-4 metri, dentro cui riesce effettivamente a stare con tanto di sedia a rotelle. Il robottone viene controllato efficacemente tramite una connessione neurale. Ergo, si infila uno spinotto dietro la testa come se fosse Matrix. Il robottone è equipaggiato con un cannone a rotaia sulla testa.
Il resoconto degli avvicendamenti lo scrivo domani, che ora è tardi e sono stanco.
Cercando cose da fare in queste due - non di più, non di meno - sessioni, abbiamo optato per la scelta più assurda: una mini-campagna di Apocalypse World, giocata spingendo sull'acceleratore come degli indemoniati, così da vedere quante più cose possibili in due sole sessioni, per poi abbandonarla.
L'MC sono io, e cercando idee ho deciso che tantovaleva proporre, per questa apocalisse, qualcosa di mai visto prima: al tavolo avrei proposto solamente un numero limitato di libretti, cosa che a molti piace fare ma che a me proprio non va giù, di solito. Corollario di ciò: ho scelto 6 libretti, per quattro giocatori, chiedendo tra l'altro che due di essi (i primi due di quelli che sto per elencare) entrassero tassativamente in gioco.
I libretti proposti sono stati:
- Il Behemoth
- Lo Space Marine Mammal
- La Marmotta
- Il Quarantine
- Il Juggernaut
- L'Arsenale
Pur essendo ottimista, clamorosamente, circa la sua possibilità di brillare in una partita così allestita, ho implorato gli altri giocatori di considerare l'Arsenale come un "paraculo", nel caso in cui proprio non reggessero gli altri libretti proposti. Questa doveva essere un'occasione per sfruttare dei libretti di solito mai visti in gioco.
Alla fine, dunque, il gruppo si è composto del Behemoth, dello Space Marine Mammal, del quarantine e del Juggernaut.
Passo velocemente in rassegna ai libretti in questione, considerato quanto sono inusuali: il Behemot è praticamente il libretto per giocare i kaiju, scritto da Jonathan Walton un annetto fa, poco dopo l'uscita di Pacific Rim al cinema. Lo Space Marine Mammal è un delfino dentro ad un'armaturona da combattimento, arrivato sulla terra assieme alla sua razza, anticamente scappata nello spazio, per riconquistarla. Si tratta di un libretto limitato ufficiale. Il Quarantine, anch'esso libretto limitato ufficiale, è un soldato che ai tempi dell'apocalisse è stato ficcato dentro ad una capsula di stasi; oggi, dopo 50 anni, la capsula si è aperta e lui sta recuperando la memoria piano piano, col rischio continuo che gli si frigga il cervello a causa dei danni-Ψ , causati dall'esposizione al malstrom psichico del mondo, al quale non è abituato. Rischio che peraltro corre anche il delfino. Il Juggernaut invece è un tizio legato tramite legami neurali ad una macchina; può essere una specie di Jaeger in stile Pacific Rim, ma in verità questa macchina può essere qualsiasi cosa.
PERSONAGGI
XX-2, il Behemoth.
Ha l'aspetto di un tartarugone alto come un palazzo e capace di camminare bipede (simile dunque a Gamera, ndm). È stato creato una trentina d'anni fa, ma non ricorda nè sa null'altro di chi l'ha creato e con quali scopi. È possibile che ci siano altri mostri giganti come lui altrove nel mondo, ma lui non ne ha mai visti altri nel suo territorio, che effettivamente non è vastissimo ed è sostanzialmente composto da questa collinetta boschiva, dentro cui sorge un piccolo villaggio ("Tortuga"), costruito principalmente con pezzi delle scaglie del suo guscio; i villici lo idolatrano e gli portano spesso delle offerte di cibo, carretti pieni di roba edibile in generale. La collinetta stessa è sorta perchè lui è rimasto in letargo per quindic'anni circa, e gli alberi gli sono praticamente cresciuti addosso. In qualche modo c'è finita pure della terra. Fatto sta che quando si è risvegliato lui ha scavato verso il basso, e il bosco è rimasto lì dov'era. Si è dunque formata una collinetta con sopra un bosco e con sotto una caverna, dentro la quale lui rimane di solito rintanato. Click per l'immagine.
Alan, lo Space Marine Mammal.
È sostanzialmente un'avanguardia di perlustrazione. Lui e altri cinque delfini sono stati scaricati sul pianeta per preparare la grande invasione prevista per tempi brevi. Alan non sa degli altri cinque delfini; vedremo se questi compariranno effettivamente oppure no. Sappiamo che i diversi tipi di delfini costituiscono diverse divisioni dell'esercito; Alan, in particolare, è un right whale dolfin, i quali sono un po' l'equivalente delle nostre forze speciali. È appena atterrato; degli altri non sa sostanzialmente nulla (parte con -2 verso tutti), e gli altri a loro volta sanno solo che qualcosa di simile a un meteorite è atterrato lì vicino due giorni fa (anche loro hanno un bel -2 verso di lui). La sua armaturona è una cosa bipede e umanoide di 7 metri dentro cui si vede una specie di "acquario" in cui il delfino nuota avanti e indietro.
Jack Johnson, il Quarantine.
Ex marine, ancora non ricorda bene le circostanze e i motivi per i quali è finito nella capsula di stasi, che si è aperta pochi giorni fa. Quel che sappiamo è che ha combattuto nella guerra dell'apocalisse (che è stata praticamente una mega guerra civile causata dalla caduta della civiltà), anche se è finito in stasi quasi subito e non sa come questa si sia effettivamente sviluppata fino a portare all'mondo postapocalittico che c'è ora. Quando la capsula s'è aperta, questa si trovava in mezzo ai boschi, a poca distanza da un villaggio denominato "Tortuga", dove è stato poi ospitato. Il suono della capsula che si apriva (psccccc) ha attirato l'attenzione di Mark IV (il prossimo PG), che stava girando per il bosco, e che si è avvicinato, trovando Jack che usciva.
Mark IV, Il Juggernaut.
Fisicamente è Stephen Hawking: è questo tizio di mezza età affetto dal morbo di Garjizij (non state a googlarlo: ce lo siamo inventati) che se ne sta su una sedia a rotelle motorizzata che controlla tramite una levetta. Figlio del geniale inventore Paul IV, ucciso per non avere voluto utilizzare le sue scoperte a scopo bellico, ne ha ereditato il robottone, un coso bipede alto 3-4 metri, dentro cui riesce effettivamente a stare con tanto di sedia a rotelle. Il robottone viene controllato efficacemente tramite una connessione neurale. Ergo, si infila uno spinotto dietro la testa come se fosse Matrix. Il robottone è equipaggiato con un cannone a rotaia sulla testa.
Il resoconto degli avvicendamenti lo scrivo domani, che ora è tardi e sono stanco.