Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - Ivano Scoppetta

Pagine: [1] 2
1
Gioco Concreto / Re:Apriamo un barattolo
« il: 2014-08-20 14:50:14 »
Dubbio

LEI: "Apro il barattolo"
TENTAZIONE: "E se poi te ne penti?"
REGISTA: "Perfetta così!!!!"

2
Cioè, mi stai chiedendo di fare nomi e cognomi laddove ho volutamente evitato di farlo, perché non è una questione di nomi e non ha importanza identificare a chi piace la cioccolata anziché la vaniglia?

EDIT: comunque conosco persone che, dichiaratamente, giocano alla ricerca di una forte emotività e più per esplorare personaggi e sfumature d'animo, piuttosto che trame e scenari. Una di queste ti è anche molto vicina, Mattia :-)

EDIT2: Chiaro che la lacrima è un'immagine ironica e non una reale metrica. Ma spero che questo vada da se! Ricordiamo anche Marco Andreetto e Anna Koprantzelas: i Gemelli della Lacrima. Manuela: La Regina della Malinconia. Tutti nomignoli accettati con un sorriso e portati (giustamente) con orgoglio.

3
Sono perfettamente d'accordo con Mario. E non vorrei alimentare un fuoco, ma credo che QUESTO sia, seppur FORSE alla lontana, in qualche modo relazionabile ad una questione culturale.

4
Ecco, mi sa che il mio farmi delle domande sia stato LEGGERISSIMAMENTE confuso con dare delle risposte...

Sì, chiaro! Per amor di chiarezza e soprattutto correttezza, devo dire che in quel frangente lì si stava vagliando l'argomento. Non si era di certo saltato a conclusioni affrettate. Anzi.

Chiedo scusa.

5
"Mattia scrive giochi centrati sull'approfondimento dei PG (vero); Mattia è Italiano (vero); ERGO gli Italiani vogliono giochi centrati sull'approfondimento dei PG (ehm...)", questo temo sia stato ben oltre il mio controllo e ben oltre le mie intenzioni... ^^;

Però anche tu ti sei focalizzato su certi argomenti e metodologie nel cercare di individuare una scuola italiana di gamedesign. Quando ne abbiamo parlato al bar la sera dell'ultimo giorno era esattamente questo da cui intendevo mettervi in guardia.

EDIT 2: se poi s'è fatto quest'idea NONOSTANTE Ivano gli abbia parlato a lungo, raccontandogli della varietà di intenti e scopi e gusti dei vari giocatori anche solo in quel piccolo, selezionato sottogruppo che c'era ad INC, beh, non è che ci possiamo fare molto se non rispondergli, come già fatto su G+, che no, non c'è un'uniformità di gusto così assoluta.

Qui forse devo fare un po' Mea Culpa e ammettere che invece potrei avergli rafforzato l'idea, anziché sfatarla. Cercavo di mettergli un minimo in prospettiva le sue esperienze di gioco fino a quel punto della Con (soprattutto Tu Mi Turbi a Sage e Dilemma ad Adam + Emily)

EDIT 3: a me resta lo stesso l'impressione che i giocatori italiani, mediamente, se la prendano un po' più "scialla", che ci sia da razziare un dungeon o da sedurre un ronin, ho sentito battute tipo "se un americano ti dice che è un gioco da 2 ore, lo fai ad una 'Con italiana in uno slot da 6 ore", se solo ricordassi chi me l'ha detta, però... un neurone mi suggerisce che Moreno o Michele forse se lo ricordano, non so perché. ?_?

Ricordo di aver sentito Moreno dire scherzosamente che in Italia, quando leggiamo 2 ore sulla scatola, dobbiamo moltiplicarlo per due e considerarne 4.

Ora, più in generale, vorrei spezzare una lancia a favore di Adam, perché qui ad aggiungere una pennellata alla volta si rischia quasi di dipingerlo come un razzista :-).
Adam ha aperto un post incentrato sul pacing e SE EFFETTIVAMENTE questo può essere legato ad uno stile "culturale" (come gli è stato suggerito da altri). Noi italiani stiamo un po' driftando e portando l'intera discussione a livelli assurdi, secondo me...

6
Premesso che non so l'idea "Mastero come un americano e non come un italiano" da dove gli sia venuta. Ho sempre dato per scontato che gli fosse stato suggerito da un discorso con Mattia, ma in effetti senza saperlo veramente. Io di certo non gliene ho parlato, al massimo ci ho costruito sopra dopo insieme a lui. Non ti saprei dire quali italiani gli sono apparsi lenti, ma non credo che quell'osservazione sia diretta, credo più che gli sia stato detto (e se invece parliamo di esperienza diretta, beh, non c'è molta scelta: se non è zuppa - Baccanalia - è pan bagnato - Mattia con Dilemma)

Il primo giorno ha giocato Baccanalia con Michele ed Ezio, quindi sì, direi che con gente di Reggio ci ha giocato (ma lo ritengo marginale...a me sta storia de "i Reggiani" non piace già dal suono...manco stessimo parlando di una razza).

Non intendevo lacrime in Dungeon World, ovviamente. Intendevo dire uno stile di gioco (e scelta di titolo) dettato principalmente da una forte empatitazzione con gli elementi all'interno della fiction.


7
Io mi limite a scrivere un grosso GRAZIE a tutti (con menzione speciale a Manu, Mattia e Marco A.)!
Ho passato uno splendido weekend e, mai quanto questa volta, ho sentito di aver ulteriormente accorciato le distanze con tutti (anche quelli che sentivo già vicini).
Mi piacerebbe avere più occasioni per conoscere meglio Michele G. Matteo T. e Flavio M, visto che le ritengo tre persone molto interessanti con cui chiacchierare. Continuerà a dare tempo al tempo (finora ha funzionato).


8
Secondo me non è una questione di stile.

Si è semplicemente osservato che la loro partita di DW volava come un jet. Davvero, ero al tavolo con loro e non ho mai visto niente di simile: rollavano i dadi e consultavano i risultati senza fermare la narrazione neanche per un secondo. L'intera giocata sembrava un racconto letto coralmente ad alta voce e il ritmo della narrazione rispecchiava perfettamente il ritmo dell'azione in fiction. E' una questione di "skill", di expertise (non solo lì in mezzo c'erano gli autori di DW...c'era innanzitutto gente che ha molte più ore di RPG sulle spalle rispetto all'italiano medio, secondo me).
E' come vedere un artigiano bravo col proprio mestiere: semplicemente affascina.

Gli italiani sono apparsi molto lenti semplicemente perché ALCUNI TRA ESSI non si dichiarano soddisfatti al tavolo finché non hanno visto sgorgare la prima lacrimuccia...e per far sgorgare lacrime ci vuole tempo. Ergo, sì, un gioco che cerca le emozioni è un gioco che deve necessariamente soffermarsi maggiormente sui dettagli e dadicare più tempo ad alcuni aspetti che una "swashbuckling adventure" semplicemente sorvola.
MA QUESTO E' EMERSO COME UNA DELLE RAGIONI!
Non c'entra l'essere italiani o americani. C'entra cosa vuoi ottenere dal tuo gioco. Non ha alcun senso "entropizzare" la discussione intorno a quanto siano emotivi gli italiani rispetto agli americani. Non è il topic trattato.

Per quanto riguarda la "scuola italiana", continuo a dire che quelli che spingono sulle emozioni sono ben lontani dall'essere una schiacciante maggioranza, e quindi ben lontani dall'essere rappresentativi di una bandiera. Ma qui, a dirla tutta, sono perfettamente d'accordo con Mario.

9
Io invito Enrico Ambrosi (non è certo che verrà, ma intanto lo invito)

10
Posto che io non sono mai stato allergico al master con i superpoteri, per me è una questione di semantica:

Il master può dirti di non tirare e la cosa può sembrare troppo sbilanciata? Ok, ci può stare, come perplessità!
Il master però può stabilire la difficoltà di ogni tiro e questo è perfettamente accettabile, anche in molti scenari moderni.

Cosa cambia?

Simone permette ad Alberto il tiro per persuadere Il Muto stabilendo che la difficoltà da battere è "essere più persuasivo di Caterina, la matriarca". Messo sotto questa luce capite che "no, non tiri" diventa quasi un gesto di misericordia :-).
Alberto ha però potuto tirare sulla Dominazione3. Perché? Perché meccanicamente è un tiro che aggira lo scoglio di difficoltà di cui sopra: non deve battere la paura che Il Muto ha di Caterina.
Lì per lì ho storto il naso. Ho pensato che Alberto è fosse riuscito a "fargliela" a Simone (e in tutta sincerità ho trovato inappropriatamente competitivo l'approccio di Alberto nel voler portare a casa a tutti i costi questo risultato), ricadendo nella vecchia trappola "giocatore vs master", manco fosse un match. Ora però leggo le parole di Simone e mi ricordo che l'interesse principale era che rimanessero esplorate certe tematiche e quindi, alla fine, il Narratore ha ottenuto ciò che voleva.

Detto questo, passo alle mie osservazioni (in parte già discusse personalmente con Simone e il resto della tavolata):
Io mi sto divertendo parecchio in un'avventura che, per le tematiche trattate e l'approccio ai conflitti, quasi non mi sembra neanche Vampiri, eppure lo è! (e lo dico da uno che praticamente nella vita ha giocato al 70% VtM, da Narratore): niente punti sangue spesi per aumentarsi le caratteristiche, niente canini mostrati per intimorire, niente artigli, niente sangue a fiotti, niente night club pieni di vacche da leccare, dominare e disidratare.

Mi incuriosisce vedere come, dopo 2 anni di moderni, di cui buona parte PbtA, Simone (e la tavolata) abbia assorbito in maniera quasi inconscia certi approcci (leggi anche principi) e come questi approcci non solo si sposano bene con la figura del Narratore, ma la migliorano sensibilmente. Non mi riferisco a quanto scritto da Fealoro (lì do al 100% ragione ad Alberto: è chiaro che la proposta di Alberto di tirare su Persuasione si appoggiava innanzitutto ad un tentativo di farlo in fiction. Non è che Simone non gli ha permesso di farlo perché "non stava ancora portando in scena tale tentativo col suo personaggio").

E' vero però che (proprio oggi) Simone mi ha detto "Ma io non capisco perché CERCARE il tiro". In effetti è così. Si gioca. Punto. Se accade qualcosa che tira in ballo un'abilità (e il cui esito è incerto), si tira. Chiaro che, rispetto ad un sistema come il PbtA in cui ogni PG ha al massimo 5 o 6 Mosse, fare questa cosa con Vampiri deve essere esponenzialmente più difficile per il master.

Mi incuriosisce vedere come una intera tavolata di gente esperta di Vampiri sia cascata dalle nuvole nel rivalutare l'importanza del Preludio. E' vero che il Preludio è riportato con poca enfasi nel manuale, ma è anche vero che siamo in 5 e che molti di noi hanno giocato a Vampiri per un decennio (più o meno). Perché all'improvviso il Preludio non solo ce lo caghiamo, ma gli diamo anche estrema importanza (ha portato via la prima sessione e metà della seconda): Imho perché da spazio di narrazione ai giocatori. Da spazio ai loro personaggi. E' un concetto moderno che all'epoca passava inosservato. Non ho mai giocato a Vampiri con un Narratore che fa domande "da moderno" ai giocatori. E Simone le fa spesso. Verrebbe da dire "ma guarda che non stiamo giocando AW..." , ma poi ti rendi conto che quella domanda ci sta eccome. Ti rendi conto che Simone ha disegnato una mappa lasciando spazi vuoti (anche perché è troppo pigro per preparare nel dettaglio un'avventura tradizionale :-)).
Fa piacere vedere come ognuno di noi si è giocato il preludio con forte enfasi (e rispetto) sulle tematiche prestabilite. Vuol dire che ci siamo e che ci siamo capiti. Fa piacere vedere che, nonostante il Preludio sia bello e finito, Simone se lo ricorda e continua fare domande ai giocatori e che gli spazi vuoti ci sono ancora, sono significativi e son tanti.

Mi incuriosisce vedere come la Natura di un personaggio non è più un cazzo da cagare del giocatore a cui appartiene il personaggio (nella mia esperienza lo era) ma (in maniera non dissimile a come avviene con i legami di DW) è sostenuto dagli altri giocatori (Frank che fa da "tutore" a Timothy, alimentando la sua Natura di "Bambino").

Mi incuriosisce vedere come i Pregi e i Difetti eccezionalmente "si risolvano" a fine sessione, di nuovo, in maniera non dissimile a come avviene con i legami di DW.

Ora, uno potrebbe pensare, "ok, la vostra esperienza maturata con i moderni ha fatto sì che ora riuscite a limarvi Vampiri a misura vostra", manco lo avessimo hackato. Non lo abbiamo hackato. Lo stiamo giocando DA REGOLAMENTO (in nessuno dei punti da me elencati abbiamo sorvolato o piegato qualche regola).
Solo che, probabilmente più maturi, abbiamo letto il regolamento sotto una nuova luce.

Con questo voglio spezzare una lancia a favore di Vtm? Sì, ma quello l'ho sempre fatto (io quel gioco non l'ho mai rinnegato :-)). Ciononostante di difetti ne ha, e pure belli grossi (ad esempio è IMPERATIVO avere un master bravo). Però è giocabile, godibile e, per me, anche molto divertente.

11
Mi iscrivo, và.
Cantucci col Vin Santo.

12
GnoccoCON 2013 / Re:ELENCO ISCRITTI
« il: 2013-08-20 08:55:13 »
Verrò anch'io.  8)

Edit: sono un imbecille, non ho mandato la mail per l'iscrizione. Provvedo subito.

13
@Serenello: sì, Paolo, immaginavo non ti riferissi a Dilemma (anche perché mi pare di ricordare che domenica pomeriggio venisti da me a sincerarti che tutto fosse ok). Lo dicevo per amor di completezza e correttezza, infatti  ;)

14
Io intervengo per amor di correttezza: la domenica pomeriggio avevo uno slot di Dilemma insieme ad altri due giocatori, entrambi impegnati in Dubbio, quella stessa mattina (non c'erano altri coinvolti, eravamo tre in tutto).
Ci tenevo a precisare che sono stato correttamente avvisato per tempo e che, anzi, mi è stato chiesto se volevo che interrompessero la partita per iniziare Dilemma in tempo. Gli ho risposto di non preoccuparsi perché:
1) stavo amabilmente chiacchierando con Simone, Daniele e Fabrizio, gente che, da ultimo arrivato, tenevo a conoscere (e da lì a poco abbiamo messo in mezzo Hot Wars).
2) mi sembrava ridicolo che, con due elementi che si stavano divertendo in uno slot in corso (tra l'altro un Dubbio molto riuscito, mi è stato detto), saltasse tutto per un terzo elemento che Dilemma manco lo conosceva (all'epoca, eh...)

Quindi niente, ci tenevo a dire che la parte lesa nella partita di Dilemma che è saltata no si sente lesa affatto :-)

Purtroppo non conosco bene Matteo Turini (mi dicono tutti che è in gamba ma non riesco mai ad incrociarlo per qualsivoglia motivo), ma so che è un veterano e, quindi, se gli sento dire "la cosa più bella di INC 2013 è stata la giocata a Dubbio", sinceramente mi viene un sorriso a 60 denti e sono più che felice di non aver interrotto nulla, quella domenica pomeriggio.

15
Ricerca Giocatori / Re:Cuori di mostro o altro in chat
« il: 2013-06-28 09:21:33 »
Non sono (ancora  8)) un esperto di Cuori di Mostro, ma ho visto che il forum ha una sezione dedicata al Play By Forum. Potresti provare lì (anche se ovviamente è giustissimo cercare prima di raccogliere un gruppetto di interessati).

Pagine: [1] 2