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Post - Caleb75

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Leggendo in rete certi incazzosi articoli, e altri ancora circa la maturità di alcuni giocatori, e ripensando alle mie esperienze di gioco e alle discussioni avute con altri appassionati, ho fatto una piccola riflessione a proposito della faida "tradizionali/moderni". La condivido con voi.

In sintesi mi son chiesto quali siano gli elementi che spingono a preferire un gdr tradizionale a uno moderno, nonostante quest'ultimo sia fatto oggettivamente meglio (e scusate l'affermazione non politicamente corretta). Per onestà dico subito che, pur avendo ultimanente spinto il mio gruppo più verso i moderni, il tradizionale ancora mi affascina.

Ho individuato quattro punti:
1) L'investimento emotivo. Non solo di chi ha giocato per vent'anni ai tradizionali, ma anche di chi ha smesso, e ugualmente ricorda con nostalgia quei tempi (i famosi ex-GM che ancora comprano i manuali). Di questo se ne è già parlato, ma mi sembra che spesso venga dimenticato.
2) La voglia di non faticare, di non spremersi le meningi al tavolo (cioè in altre parole non ti piacciono realmente i giochi di ruolo). E poi la pigrizia di un'abitudine consolidata.
3) Il fatto che, per certi versi, i tradizionali possiedono un'intrinseca capacità di far sognare che nei moderni si è persa. E non intendo di far sognare al tavolo: intendo lontano dal tavolo, quando leggi un modulo d'avventura che ti sembra fantastico, quando scorri la lista degli incantesimi, quando pensi che appena la partita comincierà potrebbe succedere qualisiasi cosa. Io questa fascinazione la sento ancora.
Penso che il fatto che un tempo ci si focalizzasse tanto sul ricreare una simulazione regolisticamente attendibile della realtà rientri in questo punto.
4) L'effetto "aula di scuola". Guardate questa vignetta. Avete mai notato come certi giocatori si divertano moltissimo a fare i discoli? Può far sorridere, ma io li ho incontrati dei giocatori che ricercavo proprio questo dall'esperienza ludica: poter fare i bambini terribili senza nessuno che ti metta una nota sul diario! A rovescio, il divertimento per certi GM consisterebbe nel sentirsi in cattedra.

Che ne pensate? Siete d'accordo, in disaccordo, la vedete diversamente?

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Attualmente il mio gruppo è formato da 8 persone (me compreso), equamente ripartite per sesso. Ci sono due coppie e quattro spaiati. Confermo che anche per mia esperienza le donne non si fanno la scheda da sole neanche a pagarle!

A parte questo, posso confrontare la mia attuale esperienza con quella fatta in altri due gruppi, anni addietro, composti da soli uomini. Uno di questi (chiamiamolo gruppo 1) era composto da miei amici, l'altro (chiamiamolo gruppo 2) da persone che conoscevo, ma non frequentavo.

Il gruppo 1 è stato il più funzionale per giocare a D&D: tutti avevano appreso le regole basilari, e il gioco filava bene.

Dal gruppo 2 sono scappato perché giocava Parpuzio (prima che sapessi cosa voleva dire) in maniera esasperata! Ricordo che per un paio di sessioni fu presente una ragazza, poi allontanata perché a detta loro non giocava seriamente. A detta mia perché non ve voleva sapere di seguire la storia del master. So che in questo gruppo era tassativamente proibito portare le rispettive fidanzate, credo per pregresse brutte esperienze in merito.

L'attuale gruppo misto permette una maggiore varietà di gioco (nel senso che giocare a Baccanalia tra soli uomini non sarebbe divertente, ad esempio), ma ha il difetto che ognuno tira la coperta dalla sua parte: c'è a chi piace picchiare e a chi piace narrare, c'è a chi piace il gore e a chi no, a chi piace la satira e a chi no. Si cerca di venirsi incontro ma... le donne non sono molto flessibili in questo senso!

Ecco, se devo dire la mia, in base alla mia esperienza, le donne mancano di pazienza nei giochi di ruolo! Perciò se da un lato rendono più interessante e varia la serata, dall'altro rischiano di esasperare il master, specialmente se non ha tutte le regole sulla punta delle dita.

Ah no, c'è ancora un'altra esperienza che posso citare, raccontatami da una delle mie attuali giocatrici. Mi disse che 10 anni fa aveva cominciato a giocare col suo ex e con gli amici di lui. Scappò dopo due sessioni quando si rese conto che prendevano il gioco così seriamente da riuscire a litigarci! Immagino che questo, come la maggior parte dei dubbi che ruotano attorno all'argomento di questo 3d, sia però un problema di stampo sociale, non sessuale.

Chiudo lasciando il link a un articolo che mi ha sempre fatto scompisciare (anche se in realtà ci sarebbe poco da ridere): http://www.facebook.com/notes/roba-da-giocatori-di-ruolo/galateo-di-roleplaying-per-signorine/459409540745031

Ciao!

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Internoscon 2013: Infection / Re:INCbook 2012
« il: 2012-11-27 14:29:57 »
Non so se le mie segnalazioni possono interessare, ma nel dubbio... a pag.60 del pdf mancano i link, e la prima riga di pag 57 credo sia un errore.

Ciao!

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-13 13:20:51 »
Caleb se vuoi io posso darti una mano con D&d4. Parlo sul serio, se preso per il verso giusto può dare delle belle soddisfazioni.
Bhe, tanto col mio gruppo abbiam già deciso di giocarci. Magari farò qualche AP quando cominciamo. Grazie della disponibilità, Simone!

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-12 19:56:42 »
Caleb,quando avete giocato ad aips,kagematsu e altro,quali sono stati i problemi?cos'è che non è piaciuto ai giocatori,cosa hanno criticato e cosa non ha funzionato?
Di AiPS mi han detto che è faticoso; di Kagematsu che non ha senso; NCAS era andato benino (ma narravo sempre io); di Trollbabe non è piaciuto che si giocasse separati, e comunque non piaceva il tema; le due partite che abbiamo fatto a The Pool, infine, sono piaciute, anche se forse il mio modo di condurre non è stato troppo corretto (come ho scritto nell'altra discussione).

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Ma guarda, Patrick, che le attività che suggerisci già le facciamo. Come dicevo nell'altra discussione, gli amici con cui gioco sono gli amici che frequento abitualmente. Inoltre non son io che spingo per giocare di ruolo. Due anni fa, quando cominciammo, fu perché mi venne chiesto; io non toccavo più un manuale da anni. E piacque. Ma non come può piacere a me, che sono disposto a sperimentare, sbagliare, studiare, e la cosa mi appassiona. Ai miei giocatori piace solo fino al punto in cui non ci si devono rompere la testa (e di sicuro non fino al punto di venire a una CON). Durante la partita descritta in questo AP, ad esempio, loro si sono divertiti moltissimo; sono io che, puntiglioso sul lato "tecnico", sono rimasto un po' con l'amaro in bocca.

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-11 21:07:23 »
L'importante è che chi lo arbitra abbia dimestichezza e non sia lui il primo a perdersi.
Uhm... Ecco, appunto, lasciamo stare. Comunque non mastico l'inglese con sufficiente dimestichezza da riuscire a leggere l'intero manuale di SoY, e questo taglia la testa al toro. Grazie lo stesso del consiglio.

cambia qualcosa in base alle persone?
Bhe, ci sono quelli più interessati alla narrazione e quelli più interessati a "menar le mani", ma ci si viene incontro. Non cambia molto.

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-10 23:14:54 »
hai già provato a giocare, a turno, con solo una parte di loro?
Si, tutti i moderni li abbiamo provati in formazione ridotta, se no giochiamo a D&D.

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-10 21:45:22 »
Vendetta!
Propinagli un GM-proof (o -less o -full che dir si voglia) XD
Avevamo provato Kagematsu. Mi è stato bocciato da tutti senza pietà.  :-[

Visto che siete abbastanza liberi da preconcetti perché non provi a migrare la campagna su un sistema di gioco moderno e vedere se gira?
Io mi trovo bene con il Solar Sistem per queste cose, è free costumizzabile e molto divertente.
Ho letto il Solar, e i commenti su questo forum circa il fatto che sia troppo facilmente parpuziabile per essere giocato da gente abituata ai tradizionali. Così a sentimento, sono d'accordo con quei commenti.

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AiPS lo abbiamo già provato, con scarso successo, l'anno scorso. C'erano state un sacco di difficoltà, sia nel creare un'ambientazione coerente sia nel creare i personaggi coi loro problemi. Quasi tutta la serata era andata per questo. Poi i miei giocatori non è che fossero molto bravi nel chiamare le scene (ad AiPS come a Trollbabe) né avevano piacere a farlo.

Sicuramente si tratta anche di un problema di abitudine ai tradizionali, ma non è solo questo: dopotutto la maggior parte del mio gruppo gioca di ruolo da soli due anni (e non abbiamo certo giocato tutte le settimane, 12 mesi all'anno, anzi). Comincio a credere che non si possa giocare di ruolo regolarmente (e la maggior parte dei gdr richiedono un impegno regolare) senza avere una forte passione come me, e come voi che frequentate questo forum. L'aver provato un gdr ed essersi divertito non basta: la passione è uno scalino sopra al piacere.

Del resto non sono attratto dall'idea di giocare in hangout (a dire il vero non ho neppure una videocamera). Preferisco trovare un compromesso al mio tavolo da gioco. The Pool, per la sua semplicità, mi è parso appetibile, ma dovrei riuscire a padroneggiarlo meglio.

Personaggi un po' tanto estremi.... nel senso che alcuni dettagli (tipo il padre ucciso con il proprio pene) sono davvero splatter
Già, pensa se al posto mio, che cerco di edulcorare tutto, ci fosse stato un master amante dell'hard e del gore? Avrei voluto vederli.  ::)

P.S. mi rendo conto adesso che forse avrei dovuto scrivere questo thread nella sezione "gioco concreto".

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Questi a me non sembrano conflitti, ma semplici tiri di sedurre o convincere, quindi task resolution e non conflict resolution.
Può essere che tu abbia ragione... ma ho trovato difficile introdurre delle vere opposizioni sulla strada dei personaggi.

Citazione
Sinceramente è un modo molto comodo di sbolognare la patata bollente al master, cosa tipica del tradizionale, e aspettare in panciolle di farsi raccontare la storia. Vista questa chiusura agli eventi, giustificata o meno, io avrei detto chiaro "uhm, mi mancano le idee tu cosa proponi per coinvolgerti?" così ti evitavi l'imbarazzo di fare forzature o presunte tali. Nulla vietava di chiedere anche gli altri giocatori quale poteva essere un'idea interessante! :D
Anche qua, magari hai ragione, ma in diverse occasioni pregresse ho appurato che ai miei giocatori non piace passare "in regia", e onestamente posso anche capirlo: anche a me seccherebbe dover dare dei suggerimenti al master.

Citazione
La dinamica di questa parte non mi è chiarissima: era riuscita ad eccitarlo, e solo l'intervento dei poliziotti gli ha evitato di magari combinare roba proprio sul posto. la mia domanda è se tu hai introdotto volutamente la volante per in un qualche modo vanificare la vittoria del conflitto in quanto la piega che stava prendendo la situazione istintivamente non ti andava a genio. Se così, secondo me hai sbagliato.
No, l'ho introdotta solo perché mi sembrava una complicanza che ci stesse, visto che si era rinunciati al MOV; non volevo vanificare l'esito del conflitto.

Pur avendo letto (con difficoltà, visto lo scoglio della lingua) il trattato di Ron Edwards su come giocare The Pool, trovo difficile reggersi in equilibrio su così poche regole.

Wow,che AP particolare!ora non posso commentare più di tanto,quindi ti lascio semplicemente una fanmail :)
Bhe, grazie :)

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Gioco Concreto / [AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« il: 2012-11-09 15:05:20 »
Avvertenza! Il seguente AP ha contenuti pornografici, blasfemi e volgari.

Ieri sera, dopo una partita non molto soddisfacente a Bang Samurai, abbiamo deciso di riprovare The Pool. La sessione è durata poco più di un'ora e mezza; l'ambientazione scelta per alzata di mano è stata "Red city district - La città a luci rosse". Personalmente non sono rimasto molto soddisfatto di come l'ho gestita, ma contrariamente al mio sentire i giocatori han detto di volerla assolutamente continuare.

Giocatrice 1:
Bambino abbandonato e violentato in orfanotrofio che contrae l'HIV, a 15 anni capisce che vuole essere una ragazza e inizia a prostituirsi col nome di Pamela. Il suo obiettivo è fare sesso non protetto con più preti possibili e farli ammalare.
Motivato a vendicarsi dei preti +2
Bambino abbandonato
Violentato
Transessuale
Sieropositivo


Giocatore 2:
Ciurga è una prostituta 20enne con tendenze suicide. La sua forte propensione al sesso orale l'ha resa una delle favorite del bordello Grolma. Fin dalla tenera età di 12 anni si divertiva a succhiare il pisellino dei compagni di scuola per soldi. Odia i preti bigotti.
Nel bordello viene conosciuta col nome di Bocca di rosa, o Aspiratutto.
Bagascia +1
Ninfomane +1
Desiderosa di soldi
Avida +2


Giocatore 3:
Padre Gianni è arrivato in questa città di perdizione per redimerla dalla perdizione stessa che ivi regna. Gira con la bibbia e sempre in abito talare (con colletto bianco).
Prete
Motivato a redimere +3
Bigotto, fissato con la "retta via" e la morale +2


Giocatrice 4:
Stefania, protituta serial killer lesbica. Quando era una bimba di 11 anni, venne violentata da un prete insieme a suo padre. Da allora visse un'infanzia difficile con forti problemi di integrazione sociale. Compiuti 15 anni, durante un rapporto anale col padre, prende coscienza di sé e ammazza il padre facendogli ingoiare il proprio pene.
Prostituta
Traumi infantili a causa dei preti e del padre +2
Ha ucciso il padre
Lesbica +1
Serial killer +1


La prima scena si apre al bordello Grolma. Bocca di Rosa entra in servizio in ritardo e viene subito spedita in camera sua, dove un cliente l'aspetta. Il cliente ha qualcosa di familiare... Ma certo, è Franco, un suo compagno di scuola delle medie!

"Non mi riconosci?" gli dice. "Sono io, Ciurga!"

Franco, sbianca.

"Tu!" balbetta quello. "Per colpa tua e delle tue pratiche sono rimasto traumatizzato da bambino, e adesso non riesco ad avere una vita sessuale normale!"

Franco comincia a inalberarsi, alzando la voce, e incolpa Ciurga dei suoi problemi. Lei (lui, visto che il giocatore è un uomo) dichiara un conflitto. Obiettivo: fare un pompino a Franco per calmarlo. Conlitto fallito.

- E ti pareva - dice il giocatore, che è quello che nell'altra ambientazione aveva interpretato il vampiro, prendendole da tutti.

Franco esce fuori dalla stanza con un diavolo per capello. La metress gli si avvicina per cercare di calmarlo. Le altre protitute guardano Bocca di Rosa con maligna soddisfazione. Una di queste, un transessuale di nome Gloria, corre in camera della sua amica/o Pamela a informarla dell'accaduto.

Ecco, qui forse ho sbagliato a introdurre il personaggio di Gloria, completamente inventato da me e non uscito dalle storie dei giocatori, ma quando ho chiesto alla giocatrice di Pamela dove si trovava il suo personaggio mi ha risposto: - Nella sua stanza al bordello Grolma, ad attendere i clienti. E no, non mi interessano gli schiamazzi provenienti da fuori. - Così non sapevo proprio come fare per coinvolgerla.

Gloria racconta a Pamela che quella spocchiosa di Bocca di Rosa ha finalmente commesso un errore. Poi, in un discorso caricaturale a base di confidenze e aspirazioni, avanza l'ipotesi di scendere in campo e circuire il cliente appena sfuggito alla 'favorita'. Con un conflitto vinto, Pamela la convince a tentare.

Pure qua, secondo me era tutto un po' forzato. Però davvero, non sapevo dove andare a parare. Gestire una partita coi cowboy e i vampiri è stato mooolto più facile!

Fatto sta che Gloria si fa avanti mentre Franco, Ciurga e la metress stanno animatamente discutendo. Ciurga aggredisce l'invadente transessuale, prima verbalmente e poi fisicamente. Finiscono a terra a strapparsi i capelli l'un l'altra. Conflitto. L'obiettivo di Ciurga (oh miei dei!) è quello di calmare Gloria facendogli un pompino! Mi rifiuto di dargli anche mezzo dado bonus, gli concedo di usare il tratto 'bagascia' (per chi non lo sapesse, in dialetto genovese significa puttana), e tira. Fallito. La metress chiama due eunuchi (anacronismo rulez) e fa sbattere fuori entrembe.

Nel frattempo, nel viale sul retro del bordello, Padre Gianni sta camminando lentamente, osservando le lucciole. Quali di queste pecorelle smarrite riuscirà a redimere? Una ragazza meno svestita delle altre gli si avvicina con fare timoroso. "Forse questa" pensa il prete.

La ragazza in questione è Stefania, se non s'era capito. Lascio i due giocatori discutere tra loro. Lei cerca timidamente di circuirlo, lui di redimerla. Eravamo tutti molto dubbiosi su come gestire la situazione. Alla fine ho fatto fare alla giocatrice di Stefania un conflitto per vedere se riusciva a eccitare il prete. Vinto. Lascia narrare me (a dire il vero non c'è stato neanche un MOV in tutta la partita). Il prete comincia a scaldarsi, ma in quel momento transita lentamente una volante della polizia.

"Uh-hu! Tesoro, ci vediamo dopo!" Pamela, dalla finestra del bordello, saluta Luigi, il poliziotto. Questo ricambia il saluto, poi la volante si ferma vicino a Padre Gianni e Stefania.

"Padre, mi sembra un po' fuori luogo qui... si è perso?" chiede Luigi.

"No, anzi, sono nel posto giusto" replica fieramente l'uomo di Chiesa.

I poliziotti, a sto punto, scendono dalla macchina e chiedono i documenti a entrambi. Dalle verifiche risulta che la donna è una delle sospettate per l'omicidio di Padre Tony, avvenuto un mese prima. Luigi prende in disparte Gianni e lo avverte del pericolo. Qua, non mi ricordo bene il passaggio, ma il prete chiede a Luigi chi fosse quella 'donna' che aveva salutato prima alla finestra. Sto punto è stato divertente. Alla fine i poliziotti, piccati, se ne vanno. Non abbiamo innescato alcun conflitto per ciò. La scena si chiude con prete e prostituta che si dirigono verso casa di lei, per confrontare le rispettive posizioni ideologiche. Alla fine, quel conflitto per eccitare il prete non è servito a nulla.

Nella scena successiva, Luigi entra al bordello Grolma indisposto per l'alterco col prete, proprio mentre Pamela sta andando dalla metress per convincerla a riprendere al lavoro la povera Gloria. Anche qua è stato forte: volevo usare il poliziotto come intralcio per Pamela, ma la giocatrice mi fa: - Senti, gli metto una mano sul pacco, gli infilo la lingua e in bocca e gli dico: Tesoro, aspettami in camera, adesso ho da fare, ma sarò subito da te. - Nessun conflitto (come contraddire un'azione così?!).

Pamela va dalla metress e la convince (conflitto) a mandare due eunuchi a riprendere Gloria. Poi sale in camera dal poliziotto, che, a sto punto, aveva una gran voglia di parlare e sfogarsi contro questi preti bigotti e pedofili e bla bla bla. Il cliché della prostituta improvvisatasi psicologa è stato divertente soprattutto per il fatto che c'era lei che voleva andare al sodo e io che la frenavo con le seghe mentali del poliziotto eh eh eh!

Stefania e Padre Gianni arrivano davanti al fatiscente condominio dove abita lei. Davanti al portone è seduto per terra un trans in lacrime (è Gloria). Padre Gianni non esita, le/gli punta il dito ed esclama a gran voce: "Redimiti!" Quella/o si alza in piedi e corre via piangendo. I due, tra gli schiamazzi di un condominio abitato da famiglie disastrate, salgono nell'appartamento di lei.

Qua non ricordo bene, ma i due hanno avuto un'altra discussione un po' impacciata e un po' comica che è finita con la decisione di andare in chiesa. Stefania, nella borsetta, ha infilato di nascosto dei coltelli e una piccola telecamera.

Sulle scale, i due vengono fermati da una cicciona. Si tratta della padrona di casa, ed è furiosa perché Stefania non paga l'affitto da mesi. Padre Gianni le dà tutto quello che ha in tasca, ma non basta (che non bastava l'ho deciso io a mio arbitrio, non so se è stato corretto), e lei ammonisce Stefania di non farsi mai più vedere a casa sua.

Nel frattempo, Bocca di Rosa si sta dirigendo al bordello Gynzia, in cerca di un nuovo lavoro, ma strada facendo sente salire dentro di lei la depressione (anche questo l'ho detto io, visto che sul background il giocatore lo aveva scritto, ma in pratica non lo aveva ancora giocato).

Qua abbiamo dovuto interrompere la sessione. Personalmente, come ho già detto, non sono rimasto molto soddisfatto di come l'ho gestita: forse avrei dovuto utilizzare solo png e locazioni citati nelle storie, ma non l'ho trovato facilissimo per la piega che stava prendendo la storia. Inoltre i conflitti non erano mai evidenti come potrebbe essere, tipo, una sparatoria: molto ha fatto il modo in cui i giocatori mi presentavano le situazioni... un po' come nei tradizionali!

I giocatori, comunque, erano entusiasti. Quello che ha interpretato il prete doveva alzasi all'alba stamattina, e non ha neppure visto quanto si stava facendo tardi. Dopo questa partita, a essere onesto, io non so proprio che gioco potrei proporre loro...

Commenti di qualsiasi tipo sono graditi, anche circa la gestione della partita.

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-09 12:36:34 »
Ieri sera abbiamo rigiocato a The Pool, con una formazione nuova rispetto alla volta scorsa. A giudicare dall'ambientazione e dai personaggi scelti, comincio a credere che il problema principale è che i miei giocatori sono fuori di testa...  :-[ Cmq adesso scrivo l'AP.

Il Mondo dell'Apocalisse l'avete già provato?
No, ma ho letto il manuale. Ho paura che sia un'ambientazione troppo seria per noi, ma magari primo o poi lo proveremo.

sei sicuro sicuro sicuro che non vogliono semplicemente che ti sbatti solo tu?
Senza dubbio nessun'altro avrebbe la pazienza di fare il GM, ma questo non è certo un segreto.

Non aspettarti il gioco completo, ma ci stiamo lavorando...  ;)
Yum!  :D

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-08 16:36:23 »
Non hai bisogno di sapere in quale locale sei stato finora, quello che ti serve è una guida agli altri locali della città.
Bene... Mi piacciono le bionde doppio malto amarognole, hai qualche bar in particolare da suggerirmi?

Scherzi a parte, avevo capito la questione, ho solo usato le parole sbagliate. E' che finora nessun gioco moderno che abbiamo provato ha entusiasmato il mio gruppo al punto da esclamare "ah, che figata!". Il più entusiasta del gruppo, in questo senso, sono io, nonostante ci siano altri due giocatori di vecchia data, oltre me. Comunque nessuno ha detto di non voler provare più nulla: semplicemente finora D&D è quello che ha riscosso maggior consensi.

chi fa il master? sempre tu? come/cosa prepari? i personaggi nel tempo cambiano carattere e stile di vita? quanto spesso nei combattimenti "perdono"? quanto spesso muore qualcuno?
1) Sempre io.
2) Generalmente preparo una serie di scene/incontri probabili (altri le improvviso in gioco) e uno scopo della "missione".
3) No, ma i caratteri dei personaggi sono stati definiti nel corso delle due campagne giocate.
4-5) Qualche combattimento viene perso, ogni tanto, costringendo i nostri eroi ad arrendersi o fuggire. Alle volte qualcuno ci ha lasciato la pelle, ma mai definitivamente (avevo fornito a ciascuno un tot di Punti Fato da spendere per poter tornare in vita)

Personalmente data la descrizione che hai fatto ti consiglio caldamente Burning Wheel, credo sia perfetta, se vuoi chiedi pure a me o ad altri nel forum delucidazioni, qui son tutti molto disponibili e informati!
Eh, ci fosse in italiano me lo leggerei volentieri...

Grazie del consiglio, comunque!

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Sotto il cofano / Re:Domanda ignorante sulla CA
« il: 2012-11-06 22:42:22 »
Mi interesserebbe conoscere la CA del mio gruppo per orientarmi verso qualche gioco appetibile da provare in futuro (tanto, nel frattempo, abbiam deciso di provare D&D 4a), ma non so se me la sento di scrivere 3-4 pagine di AP, come suggerisce Niccolò. Cercherò comunque di spiegare l'atmosfera che si respira al tavolo.

Avete presente l'anime The Slayers? Ecco, è quella l'atmosfera. La fiction è fiction, e i personaggi lo sanno. L'ironia dei giocatori è anche l'ironia dei personaggi. Faccio un paio di esempi:

Ci fu una volta che i nostri eroi, in viaggio da una settimana in cui glien'erano successe di tutti i colori, si accampano in una grotta. Fuori piove a dirotto. Qualcuno trova un anfratto misterioso, alché partono Luci danzanti, famigli mandati in esplorazione, gente che prega per recuperare gli incantesimi... Il guerriero del gruppo si incavola perché, ora che si presentava finalmente un'occasione di riposare, i suoi compagni stavano facendo casino. Perciò decide di uscire e dormire sotto la pioggia. E non è stata una battuta fatta dal giocatore: il personaggio lo ha fatto davvero!

Un'altra volta si arriva in una locanda e il necromante del gruppo aveva con sé un cavallo zombi. Poteva tranquillamente lasciarlo fuori dalla locanda, ma non vorrai mica perdere l'occasione di tentar di convincere lo stalliere che è solo un animale denutrito?

La maggior parte delle gag vertono sulle caratterizzazioni dei personaggi (e dei comprimari): il guerriero ubriacone, la principessa cercaguai, la ladra dal "lancio di coltello facile"... Ma anche su alcuni tormentoni, tipo il solito prigioniero inutile che i personaggi si portano in giro per l'avventura.

L'atmosfera si fa più seria in prossimità di un combattimento, generlamente l'unico della serata, che rappresenta un po' il climax della sessione ed è l'altra fonte di divertimento assieme alla comicità.

Personalmente mi diverto con questo tipo di gioco, ma siccome sono curioso ho voluto provarne anche altri: The Pool, Trollbabe, Kagematsu, AIPS, NCAS, Dungeonslayers. Quest'ultimo hack'n slash ha annoiato un po' tutti (persino me che ho dato sfogo a tutta la mia bizzarria nell'allestimento del dungeon). Dei narrativi, ho particolarmente apprezzato The Pool per la velocità con cui siamo riusciti a far susseguire le scene, ma a quanto pare sono l'unico che è interessato a un'azione più concitata.

Infine, tornando al nostro modo di giocare D&D, un terzo elemento molto apprezzato da tutti sono le cronache delle partite, fatte a turno da me e da altri due giocatori, in forma di racconto o di vignette.

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