GCG

perchè mai dovresti avere un conflitto contro un contadino con forcone?

Perché potrebbe essere coinvolto nella posta. Tuttavia, non essendo un avversario degno per la Trollbabe (o il personaggio, riferendosi a The Pool) dovrei concedere la vittoria automatica?

Per The Pool è facile: il gm, ad ogni conflitto, attribuisce da 1 a 3 dadi di base al pg, a seconda della difficoltà.

Mi sembra un po' pochino per settare la difficoltà. Tra l'altro, in questa maniera, setti più che altro un grado di facilità, non di difficoltà.

E' un drago in grado di distruggere da solo un villaggio?allora sarà a scala un villaggio,ergo troppo grande.
A questo punto,però,dietro ad un successo della trollbabe,tu devi narrare una vittoria della stessa,ridimensionando il tutto alla scala adeguata.
Ad esempio,in questo caso la Tb rompe talmente tanto le scatole al drago con le sue punzecchiature,che questi se ne va dalla sua tana infastidito,magari dopo averla scaraventata addosso ad una parete e fatto crollare qualche masso addosso,bloccandola.

Grazie, Van, sei illuminante! Però rimane il problema in The Pool, visto che non ha una scala, ed è quel che mi interessa capire maggiormente, adesso.

potresti postare un riassuntino della preparazione dell'avventura?
i soliti dove, cosa, chi per permettermi di farmi un'idea più chiara.

In un'isoletta di pescatori non nascono più bambini da anni. Ciò dipende da un incantesimo mal riuscito dello stregone del villaggio, che da allora vive tormentato dai rimorsi. Il suo intento, quando ha lanciato il sortilegio, era di bloccare le incursioni del drago che vive sull'isola vicina, e che a più riprese era solito venirsi a fare scorpacciate di bambini. E in effetti il drago, da quando non ha più avuto niente da mangiare, è caduto in letargo, ma nel villaggio, assieme ai bambini, è scomparsa anche l'allegria.
Un giorno, sulla spiaggia, un pescatore trova una bambina scampata a un naufragio, e decide di adottarla. Il villaggio si schiera in due fazioni: chi è felice della presenza della bimba e chi ha paura che il drago ritorni. Comunque, passano un paio d'anni e il drago ancora non si sveglia. Questo finché, sull'isola del drago, non arriva un gruppetto di avidi avventurieri in cerca del suo tesoro: il drago si sveglia e li dimezza. I sopravvissuti fuggono sull'isola dei pescatori, scoprono l'esistenza della bambina e meditano di catturarla per utilizzarla come esca per vendicarsi del drago.
La posta è la bambina. Le due fazioni in gioco sono gli avventurieri sopravvissuti e il padre adottivo della bimba.

- Tsé...
Mi alzo dal letto, rapida e silenziosa, e scivolo verso la finestra, sbirciando fuori. Esito solo un istante. Poi afferro la lancia ed esco velocemente dalla porta.
Oltrepasso Rikos, che nell'altra stanza sta ancora dormendo, con passo leggero. Esco dalla casa a piedi nudi, con i lunghi capelli neri sciolti, e con indosso unicamente la mezza tunica con cui stavo dormendo. Arrivo alle spalle degli uomini inaspettata e silenziosa come la Nera Signora.
- Bene bene... A quanto pare c'è qualcun'altro, oltre me, che non riesce a dormire, stanotte!

- Bhe - replico perplessa, - a dire il vero ho visto proprio quel Rolind, assieme a quelli che erano con lui oggi... si, quelli che si sono dileguati tra i campi quando mi hanno vista! Stavano scortando un carro, fuori città, su cui c'era un giovane troll malmenato e legato.
A questo punto bevo sonoramente dalla tazza che mi ha porto. Poi mi lecco le labbra e rifletto, con l'aria di chi comunque non è toccata dagli eventi in corso. Mi incupisco solo un attimo nel dirgli: - Pare che abbiate molti problemi, qua. Me ne dispiace.
In realtà, a dispetto di quel che vorrei dare a vedere, sono curiosa di sapere cosa sta succedendo. Se Rikos racconta senza che io debba imboccarlo, lo ascolto con attenzione. Altrimenti lo ringrazio per la cena e vado a dormire.

Fergus: Un uomo scuro e tarchiato, spiccio e deciso nei modi. Sembra avere una certa infuenza all'interno della comunità.

Il ragazzo: Un giovane belloccio che si è fatto malmenare da Fergus per aver cercato di fare il partigiano della situazione, mettendo a rischio la comunità.

Naergh: Dev'essere il dittatore di questa terra. Suo figlio in particolare sembra non essere benvoluto dai villici.

Un uomo viscido: E' colui che impalerò per primo con la mia lancia, quando la situazione precipiterà.

Rolind: Un cacciapalle che non ho ancora incontrato, ma che va dicendo che faccio comunella coi troll.

I troll: A eccezione del giovane troll che ho visto portar via sul carro-gabbia, non ne ho ancora incontrato.

Rikos: un anziano che si è offerto di ospitarmi a casa sua.

No, nessun cambiamento. Se chiudi la scena qui, la prossima vorrei che fosse a casa del vecchio, la sera, di fronte a una pentola di zuppa fumante.

Visto che non sembra più avere intenzioni violente, lascio riprendere a Fergus il ragazzo.
- Ti sembro una troll, io?
Mentre lo apostrofo così, scorgo con la coda dell'occhio gli uomini che si stanno avvicinando. Con un calcio faccio saltare la lancia da terra, e la riprendo in mano.
- Non conosco questo Neargh, sono solo una viandante in cerca di un posto dove riposare - affermo, mentre mi volto in direzione degli uomini in arrivo.

- Hai uno strano modo di insegnare la legge - gli rispondo, mentre aiuto il ragazzo a rialzarsi in piedi. Se non ci riesco perché lui non si riprende, allora lo prendo in braccio.
Guardo il volto del ragazzo coperto di sangue (mi sembra un bell'uomo?), poi mi rivolgo all'anziano, con tono meno ruvido: - Questo giovane ha bisogno di essere curato, dove possiamo andare? -