Ecco, la domanda da fare quindi è: il tuo "diritto di arrotolare riviste (cioè: cercare soluzioni creative e soprattutto vederle ottenere risultati) verrà in qualche modo supportato, o sarà il solito Ma Sì, Tanto C'è Il DM Che Si Inventa Una House Rule Al Volo Per Ogni Caso?"
Mah, sai, dietro a una domanda di questo genere si nasconde in realta' uno dei dualismi fondamentali e mai risolti della condizione umana. Puoi esprimerlo come vuoi: Determinismo o libero arbitrio? Artista o ingegnere? La ricerca della bellezza porta alla perfezione formale, o e' dalla perfezione formale che scaturisce la bellezza? (vedi l'"Uomo Vitruviano" di Leonardo). O, tanto per tornare IT, e' meglio affidarsi a un sistema meccanicistico, oggettivo ma limitato, o all'intelligenza umana, fallibile ma creativa?
Ovviamente se cinque millenni di storia non hanno dato una risposta a queste domande non credo che ci riusciremo noi ora, e forse e' addirittura un bene che una risposta assoluta non ci sia.
Personalmente sono piu' per il libero arbitrio, e per la forma come strumento per esprimere la bellezza, ma questo sono io.
Nel contesto di un gioco penso che la risposta sia legata all'idea che ognuno ha del DM (o, piu' correttamente, di un certo DM, visto che gli individui per definizione non sono fatti con lo stampino): se e' una figura capace di estrapolare dai principi del gioco in modo "fair" la regola per usare la rivista arrotolata come arma, anche se il regolamento non lo prevede in modo specifico, allora diventa l'elemento positivo che spacca il mero meccanicismo ("La scintilla che la mente umana porta nell'oscurita' del mero esistere", come dice Jung e cita Alan Moore nei "Watchmen") Se invece e' il Gollum contorto abbarbicato alla sua idea di cio che deve succedere come il suo "tessSSSoro!" allora e' meglio un wargame, o "Arkham Horror", o AiP.
Detto questo, e' indubbio che la 4E abbia segnato, per D&D, un'involuzione verso il meccanicismo, laddove l'idea stessa di D&D scaturi' dall'evoluzione di un regolamento di miniature come Chanmail verso il libero arbitrio. Purtroppo questa e' stata una filosofia che ha permeato tutta la 4E e che ha condotto, per dire, a un'infelice sterilita' perfino nel "fluff" (laddove i manuali della 3.X sono spesso belli anche nel puro piacere di leggerli - per dire, l'anatomia di un Aboleth descritta in "Lords of Madness" non ha quasi impatto in termini di regolamento, ma da' il piacere della lettura di un bestiario fantastico).
Il che mi fa pensare che ancora nulla si sa su come affronteranno il "fluff" nella 5E. E' un argomento stranamente ignorato a favore di milioni di dibattiti su come sara' il regolamento, e non mi pare una buona cosa. Ma anche qui, vedremo.