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Gente Che Gioca => Sotto il cofano => Topic aperto da: Mattia Bulgarelli - 2010-07-01 16:43:26
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Ovvero: quante scuole di teoria su GdR e affini esistono?
- la teoria Forgita (che ha la sua teoria ben articolata)
- i Jeep (idem, anche se ha un corpus teorico più ridotto e si basa più su "best practice" e princìpi di base)
- la Old School Renaissance
- c'era una teoria di Roberto Grassi che ho letto tempo addietro, ma che non ho approfondito.
E poi mi fermo qui, sono pieno di lacune in materia.
Insomma: quante e quali teorie, modelli et sim., scuole di pensiero esistono?
Quanto si estendono? È una cosa che avete creato voi e vostro cugino ieri aspettando la pizza, o c'è un impianto articolato e commentato?
Se ci sono riferimenti, link, ecc., mandateli.
Poi, se interessa approfondire una scuola nello specifico, aprite un thread separato.
E lo so, non sono le domande che si fanno a Luglio... ^__^;
Magari a ottobre un po' di necrothreading aiuterà... :P
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]- la teoria Forgita (che ha la sua teoria ben articolata)
Come "precursori" o varianti della teoria Forgita, si possono citare il Threefold (GDS), il GENder model, The Big Horseshoe (tutti più o meno estinti)
Corpus teorici ATTUALI concorrenti degni di questo nome, nel tabletop, non ne esistono a quanto ne so.
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]- i Jeep (idem, anche se ha un corpus teorico più ridotto e si basa più su "best practice" e princìpi di base)
Quelli che fanno i nordici nei live sono più "manifesti" che teorie. E se ne contano un sacco, praticamente se non ti fai il tuo "manifesto" non sei nessuno....
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]la Old School Renaissance
Questo è un trend di gioco, o se preferisci una filosofia, non una teoria. C'è anzi un certo rifiuto della teoria (o teorizzazioni del tipo "il gdr si è fermato con Gygax"). Ma comunque è un fenomeno troppo variegato, ormai sono sempre a litigare fra di loro...
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]quante scuole di teoria su GdR e affini esistono?
Scuole di pensiero, una per ogni giocatore; teorie ludiche, quelle che ha elencato Moreno.
-MikeT
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[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Questo è un trend di gioco, o se preferisci una filosofia, non una teoria.
Dichiaro IT anche i trend... ^__^
[cite]Autore: MikeT[/cite]Scuole di pensiero, una per ogni giocatore;
...ma OT le cose non organizzate in modo in qualche modo logico e limitate ad una sola persona.
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e invece che fine ha fatto il tanto declamato (ma a quanto ne so, poco usato) Process Model?
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[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]e invece che fine ha fatto il tanto declamato (ma a quanto ne so, poco usato)Process Model?[/p]
Fa il suo lavoro. Serve ad alcuni "teorici" soprattutto del live e soprattutto nordici per descrivere le cose con un vocabolario neutrale e parlarsi al di là dei "manifesti".
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[cite]Autore: Rafu[/cite][cite]Autore: Hasimir[/cite][p]e invece che fine ha fatto il tanto declamato (ma a quanto ne so, poco usato)Process Model?[/p]
[p]Fa il suo lavoro. Serve ad alcuni "teorici" soprattutto del live e soprattutto nordici per descrivere le cose con un vocabolario neutrale e parlarsi al di là dei "manifesti".[/p]
Il problema è che ha già 5 anni, e si sentono tutti...
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]- c'era una teoria di Roberto Grassi che ho letto tempo addietro, ma che non ho approfondito.
E' un modello descrittivo dei giochi di ruolo intesi in senso lato (posizione non molto condivisa, che include dai librogame ai mmorpg) con una descrizione 'a strati'. Ho scritto i primi due articoli e per il momento propongo alcune definizioni ed il tutto sta in piedi dal punto di vista della coerenza. Ci sono stati ovviamente alcuni feedback e dovrò rileggere e correggere i primi due articoli (che sono in Draft for Comments).
Il terzo articolo (perennemente in stesura, ma d'altra parte non faccio solo quello) è su "I due mondi" quello reale e quello immaginario nelle sue forme diverse:
- Descritto
- Rappresentato
- Immaginato
Seguiranno
Gli elementi fondamentali del Role-Playing: Il sistema
Gli elementi fondamentali del Role-Playing: l’interazione
Gli elementi fondamentali del Role-Playing: gli obiettivi
Gli elementi fondamentali del Role-Playing: il processo
La pagina è qui:
http://nuke.robertograssi.net/RPG/Articoli/tabid/63/Default.aspx
Domon lo chiama il "Bob Model".
Rob
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Mi sembra di ricordare che ci sono poi interessanti articoli di teoria di John Kim.
Poi se si vuole andare un po' oltre si attinge ad un grande corpus teorico teatrale, filmico, fumettistico, narrativo cui i gdr sono collegati.
Rob
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[cite]Autore: rgrassi[/cite]
Poi se si vuole andare un po' oltre si attinge ad un grande corpus teorico teatrale, filmico, fumettistico, narrativo cui i gdr sono collegati.
Ecco, credo che questo aprirebbe un Mare Magnum di cose che, per quanto interessanti, sono oltre il confine.
Grazie per le segnalazioni, intanto.
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Ma, dipende... sono oltre il confine della pratica di gruppo GdR, fulcro e tema su cui gira il Big Model.
Ma non sono fuori confine dal punto di vista del rapporto personale che si instaura tra il singolo giocatore e il gioco, cosa che il BM non tocca.
Il BM è una descrizione di un singolo ente di gioco molti-a-uno, il BobM è una descrizione di un N istanze di gioco contemporanee e complementari, ma uno-a-uno.
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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Ecco, credo che questo aprirebbe un Mare Magnum di cose che, per quanto interessanti, sono oltre il confine.
Lo immagino, ma io non vedo alcun confine, ma solo 'blurred lines'.
Rob
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io il confine lo vedo. ma vedo anche il POTENZIALE delle blurred lines. solo che allo stato attuale della tecnologia e cultura ruolistica, questo potenziale è inaffrontabile. dobbiamo ancora fare un sacco di fisioterapia, come hobby. imparare a cammibare prima di correre, e a correre prima di volare...
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[cite]Autore: rgrassi[/cite]Lo immagino, ma io non vedo alcun confine, ma solo 'blurred lines'.
Se hai voglia di approfondire questo concetto (in altro thread, ovvio), penso che possa essere interessante. Non saprei esattamente cosa chiederti, però. ^_^;
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[cite]Autore: Domon[/cite]imparare a cammibare prima di correre, e a correre prima di volare...
Capisco cosa vuoi dire, ma io ho saltato a pie' pari il brain damage ed i danni sociali.
Quindi nessuno mi ha azzoppato. :)
Non so fino a che punto sono stato sfortunato dato che penso di essere un ignorante del gdr.
Quanto alle blurred lines cerchero' di mostrarne il loro aspetto con la Guida Avanzata.
Non mi cimento adesso perchè dopo tre post si inizierebbe a parlare di fuffa ed ho difficoltà a seguirla.
Al quarto post mi si chiederebbe "A che scopo dici queste cose?"
E quindi non seguo piu'... :)
Ma è colpa mia che sono poco paziente.
Rob
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[cite]Autore: rgrassi[/cite]Non mi cimento adesso perchè dopo tre post si inizierebbe a parlare di fuffa ed ho difficoltà a seguirla.
Non in un nuovo thread con specificato chiaramente se si può intervenire, come, quando, quanto, ecc. Su GcG chi apre il thread fa le sue regole per quel thread. Se chiederai di non deragliare, non deraglieremo. O deraglieremo in altro topic. Sennò, pattumiera degli OT! Posta tranquillo.
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[cite]Autore: rgrassi[/cite]Capisco cosa vuoi dire, ma io ho saltato a pie' pari il brain damage ed i danni sociali.
Quindi nessuno mi ha azzoppato. :)
si, ma se giochi da solo è una cosa, se fai nqualcosa ocn un'azzoppato è diverso.
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Parole sante Domon...
Hai ragione.
Pero' punto sui non azzoppati.
Quest'anno ad esempio vado dritto dritto a Lucca Junior.
Rob
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[cite]Autore: rgrassi[/cite]
Pero' punto sui non azzoppati.
Quest'anno ad esempio vado dritto dritto a Lucca Junior.
Fanmail.
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[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Parole sante Domon...
Hai ragione.
Pero' punto sui non azzoppati.
Quest'anno ad esempio vado dritto dritto a Lucca Junior.
Rob[/p]
quindi Bob...
...sei in grado di dirmi la tua opinione, anche diplomaticamente, ma con sincerità, sulle condizioni di creatività e spigliatezza in cui versa il giocatore di ruolo esperto "tipico" al quale hai fatto demo?
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Mah... In tutta onestà non saprei risponderti.
Ho fatto demo a giocatori di skill ed età molto diverse.
Non ho notato particolari 'danni', con l'olio adatto tutti i motori si lasciano andare.
In generale il "danno principale" è quello del possesso del proprio personaggio da cui derivano altri danni collaterali.
Ma quello lo spazzo via al primo turno quando inizio a variare i rapporti di possesso tra giocatori e personaggi. Dopo aver capito che non ci sono appigli 'noti' già dall'inizio il giocatore si lascia andare piu' facilmente (forse perchè crede che sia un gioco di pura narrazione) e da quel punto, in tutta onestà non ho notato particolari "danni", soprattutto perchè sin da subito si tende a creare un clima di collaborazione verso la costruzione di una storia particolarmente "figa" (cosa che con un minimo di attenzione in Levity può avvenire subito sin dai primissimi turni). Se riesce ad instaurarsi questo clima (e non mi è mai successo il contrario) penso di poter dire che tutti i giocatori hanno dato il meglio di loro.
Poi inizio a far variare i poteri di narrazione (ampiezza dell'ambito e chi narra gli esiti, ad esempio). Poi inizio a far variare i poteri di decisione. Piano piano provano cose nuove.
Ho scoperto dopo la partita che molti giocatori dei cosiddetti "parpuzi" hanno giocato molto volentieri a Levity. In generale questo cluster di giocatori lo vede come un ottimo gdr tra 'master' per poter pre-generare trame o comunque fare molto velocemente brain-storming su possibili "percorsi di storie".
Quindi una risposta sintetica alla tua domanda, ma basata sul mio piccolo campione di riferimento, è: "Le condizioni non sono critiche, anzi. Con il giusto stimolo dalle teste dei giocatori si tirano fuori delle gemme."
Rob
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Segnalo questo articolo di Paul Mason http://www.ropecon.fi/brap/ch1.pdf che prova a riassumere gli "sviluppi" teorici sul roleplaying realizzati nel millennio scorso (limitandosi a Gran Bretagna, USA e Australia). Non è un sunto molto imparziale, ma è comunque interessante; sarei anche stato tentato di pubblicarlo su Larp Graffiti, ma è un po' troppo incentrato intorno al tabletop.
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Riesumo il thread per segnalare che su http://www.larpsymposium.org/?page_id=189 trovate un po' di articoli classici sul larp (nordici ma non solo).
Segnalo in particolare http://www.larpsymposium.org/?page_id=344 perché espone un modello e non una scuola di pensiero come nella stragrande maggioranza degli altri casi (nonostante il nome infelice), e perché questo modello nasce per essere applicabile sia al larp che al tabletop.
Se vi interessa, ho diverse decine di copie del libro stampato da spacciare (o meglio, le avrò fra tre giorni quando andrò a Trieste per il Larp Symposium).
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[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Se vi interessa, ho diverse decine di copie del libro stampato da spacciare (o meglio, le avrò fra tre giorni quando andrò a Trieste per il Larp Symposium).
Ci sarà anche una versione del libro scaricabile in pdf come per "riflessioni appassionate"? Sarebbe molto più comodo dell'avere gli articoli in varie pagine html...
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Sì, siamo già al lavoro sulla seconda edizione riveduta e corretta (e con un progetto grafico degno di questo nome anziché quello improvvisato dal sottoscritto in 4 ore causa ritardi cosmici nella consegna e nell'editing degli articoli e tipografia che minacciava che con un altro giorno di ritardo non avrebbe stampato il libro in tempo per il Symposium). Sarà disponibile come print on demand su lulu, e inoltre come pdf unico (gratuito) e come pdf separati per i singoli articoli (gratuiti).