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Topics - Claudio F.

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Chiedo scusa per violazione protocollo, procederò come dici.

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Mi scuso se non seguo la procedura da regolamento segnalando il post interessato prima di aprire il topic, ma lo spazio per scrivere il testo della segnalazione è troppo piccolo. Consiglierei di ingrandirlo se volete rendere la procedura descritta fattibile.

Citazione
Ciao Claudio, ti parlo a nome dello Staff.
Vorrei innanzitutto chiarire che avrei preferito se fosse stato un altro membro a fare questo intervento, dato che ho interagito con te all'interno di questa discussione, ma per questioni organizzative sono costretta a farlo io.
Ti prego quindi di considerare questo messaggio come da parte dello staff di moderazione, come in effetti è, e non dell'utente Lavinia.

Mi sto rivolgendo a te per segnalarti che abbiamo riscontrato alcune violazioni del regolamento nei tuoi messaggi all'interno di questa discussione, nello specifico:

-In questo messaggio hai "tirato il sasso e nascosto la mano", accennando a diversi errori senza riportarli o specificarli; questo può avere l'effetto di far apparire l'opera di cui si parla in questa discussione di qualità inferiore a quella effettiva dato che, senza poterli visualizzare, agli altri lettori della discussione rimane solo l'impressione di "una quantità alta di refusi" senza poter "toccare con mano" la loro effettiva quantità e gravità.
Ci rendiamo conto che probabilmente non l'hai fatto volontariamente, ma ti preghiamo di prestare maggiore attenzione in futuro.

-In questo tuo post, hai citato un messaggio dell'utente Ezio e vi hai risposto, ignorando quanto da lui esposto in un messaggio successivo da quello da te citato e pubblicato ben prima della tua risposta, risultando in un caso di quoting selettivo (punto C dell'appendice 1.2 del regolamento). Inoltre, con la frase "Ezio, non tutti hanno le suite di Adobe. Effettivamente, io le ho sul fisso con Windows, anche se non sulla macchina Linux che uso di più, ma non tutti le hanno."  ti poni come portavoce di "altri" per il momento non meglio identificati o non esistenti all'interno di questa discussione, in cui la possibilità di scheda senza immagine è stata richiesta da te solo.

Ti preghiamo quindi di prestare maggior attenzione in futuro, per una migliore fruizione del forum da parte di tutti, te incluso. A questo scopo, applico lo strumento del time out da questa discussione come previsto da Regolamento, con termine alle ore 22:50 di domani 21/10/2013 in modo che tu possa riflettere su questo intervento e, se vorrai, rileggere il Regolamento.

Ti ringrazio per la collaborazione e auguro un buon proseguimento a tutti.

In questo post vengo accusato di diverse cose, false, in modo pubblico e senza che abbia la capacità di rispondere perché si tratta di una moderazione. Ne inficia la mia immagine, che, trovandomi in una situazione delicata, a gestire una traduzione libera di DW mentre supporto anche l'edizione commerciale di Narrattiva, sto cercando di mantenere neutrale al 100%.

In primo luogo, vengo accusato di "lanciare il sasso e ritrarre la mano", per non so quale pregiudizio di Lavinia o dello staff, che dice che io starei cercando di diffondere un'immagine negativa dell'edizione di Narrattiva.
Ciò è un'affermazione falsa, ne è la riprova che il gruppo di G+ "Locanda di Dungeon World" che amministro con Daniele di Rubbio si mantiene completamente edition-neutral ed è stato regolarmente ripulito da qualunque polemica sulle differenze di traduzioni etcetera.

La brevità del mio post nel citare "altri refusi" sta soltanto nel fatto che per brevità ne ho elencato uno, e avrei potuto elencare gli altri su richiesta (per questo li ho accennati). Il post voleva esprimere il mio disappunto che la versione in PDF fosse stata mandata dopo l'invio in stampa del libro, non fornire un'elenco completo di refusi da segnalare.

Il secondo post commentato è effettivamente scritto in modo un po' convoluto, ma non c'è nessun tentativo di creare confusione. La logica è questa ed è chiara:

- Io ho accesso alla suite adobe, ma sul computer che uso in modo secondario, e la maggior parte della gente nemmeno e non ha la possibilità di farlo.
- Sarebbe carino da parte di Narrattiva non supportare lo spreco d'inchiostro della gente rilasciando delle schede con uno spazio note invece dell'illustrazione.

Non vedo il problema, o la fallacia logica in questo. Ezio mi ha detto "Puoi farlo con photoshop", io gli ho risposto "Non tutti hanno photoshop, e anche se io pensando utilitariamente volendo posso farmi il lavoro da solo, la maggior parte della gente non può o non sa come farlo, e mi dispiace pensare a tutta questa gente che spreca valanghe di inchiostro inutile, oltre al fatto che inquina.". Se è vietato preoccuparsi per le altre persone che non si conosce in questo forum, ditemelo voi. Smetterò.

Qui mi sembra ci sia un pregiudizio forte nei miei confronti per non so che ragione. Posso provare a indovinare: forse perché sto gestendo una traduzione libera che forse qualcuno dello staff (non so chi ha preso la decisione) considera concorrente a quella di Narrattiva, mentre io no. Da qui il pregiudizio che ogni mia critica o svista sia diretta a minare l'immagine di Narrattiva (c'è un'accusa velata proprio di questo nel post di Lavinia), e lo affermo ora come l'ho affermato in passato: è falso.

Non posso d'altronde zittire la mia bocca, se ho una critica costruttiva da fare, la faccio adesso e la farò, a chiunque penso valga la pena farla. In questo caso, alle schede con le illustrazioni che inquinano il pianeta, sarà una cosa di poco conto, ma in quel momento mi sembrava opportuno dirla.

Detto questo, chiedo che il post di moderazione venga modificato in conseguenza a quello che ho detto qui e che le accuse (anche implicite o velate) di faziosità o di mia intenzionalità nel creare un'immagine negativa di Narrattiva siano emendate. Ci tengo a far sapere che non faccio il partigiano di nessuno.

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EDIT: Da quando è stato fatto questo post, siamo arrivati molto lontano! Abbiamo finito la traduzione eccetto le ambientazioni mostruose, che tradurremo in questi ultimi giorni prima di Lucca. Trovate tutto su www.dungeonworld.it.

EDIT 2: Abbiamo anche tradotto le classi aggiuntive Monaco e Spadaccino[/img]!

In occasione dell'apertura della Locanda di Dungeon World da parte di me e Daniele, la community di G+ per gli appassionati di Dungeon World (la trovate a [url=https://plus.google.com/u/0/communities/111025024217909545768]https://plus.google.com/u/0/communities/111025024217909545768
) ho deciso di rendere pubblico questo progetto che avevo nel cassetto da qualche mese.

In breve, sto facendo una traduzione di Dungeon World, che sarà libera sul web, rilasciata sotto Creative Commons, e disponibile all'indirizzo www.dungeonworld.it. Potete vedere il post originale su Google+, dove spiego un po' di più che cosa, insieme all'aiuto di un paio di volenterosi revisori, sto facendo e perché.

https://plus.google.com/111364257065306273820/posts/7SDGqz88Upi

In parte sono spinto dalla volontà di avere una versione libera e aperta come nell'originale, in parte dalle mie recenti divergenze con la preview della traduzione di Narrattiva (divergenze su cui non mi sembra il caso di aprire polemiche, ho già avuto uno scambio di email con Michele e Paolo).

Insomma, il lavoro duro l'ho iniziato da poco. Ho fatto una parte iniziale, che potete vedere sul sito, e sto aggiornando regolarmente aggiungendo un capitolo alla volta. Se volete essere aggiornati sui capitoli quando escono potete cerchiare la mia pagina su Google+ (https://plus.google.com/u/0/111364257065306273820) o seguire questo thread. Conosco i miei tempi e penso di finire entro Lucca, magari non con tutto il manuale revisionato, ma sicuramente tradotto.

Potete contattarmi per opinioni, suggerimenti, consigli, segnalazioni a claudio.freda93+dungeonworld@gmail.com .

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Volevo rispondere a questo thread, ma siccome è un po' vecchio e comunque appartiene a una diversa categoria, ne apro un'altro. In particolare mi interessa parlare della mia personale esperienza con Sine Requie.

Vi segnalo la lunga recensione di Sine Requie scritta da me e gentilmente pubblicata da Marco Iotti sul suo blog:

http://elementifiniti.blogspot.it/2013/08/sine-requie.html

forse è un tantinello polemica, e me ne scuso anticipatamente, ma era l'unico modo che conoscevo per scriverla.

Ho giocato a Sine Requie su due campagne abbastanza corte, uno o due anni fa, la prima usando il sistema di gioco originale, e la seconda con un "porting" dell'ambientazione sul sistema di Savage Worlds.

Per quanto riguarda la prima campagna, devo dire che mi ritrovo quasi completamente con la recensione di Luca.

Premessa

Noi, in particolare io e la persona che faceva da GM—mi rifiuto di usare qualunque termine caratteristico inventato dai creatori del gioco—abbiamo sempre giocato abbastanza orientati verso lo Story Now, anche se al tempo ci eravamo appena trovati e ci mancava ancora quel feeling che contraddistingue le nostre partite e molte delle Tecniche che usiamo regolarmente. Questo è il contesto in cui si svolgono i fatti cui sotto.

Le cose brutte

Insomma, metti insieme questa inesperienza l'uno con l'altro al catastrofico—e parlo nel contesto nei giochi "tradizionali", non avevamo ancora provato i new wave—sistema di regole usato da Sine Requie e hai una ricetta per il disastro sociale. In particolare mi riferisco a un episodio dove sono arrivato a litigare, minacciando di lasciare il gioco, con il GM, persona che stimo moltissimo e con cui mi trovo a livello di gusto e creative agenda, per via del risultato di un paio di tiri (pescaggi?), che ha portato il mio personaggio da "completamente in salute" a "completamente menomato, fra poco morirai" senza molte possibilità di guarigione, e in modo completamente arbitrario e privo di senso.

Ora, essendo giocatore non mi ero esattamente studiato a memoria il manuale, ma ciò che mi ha infastidito maggiormente durante il gioco è la completa arbitrarietà dei risultati. È vero che la meccanica base è una specie di emulazione del d20, ma non appena tiri fuori le tabelle (non ricordo se entravano in gioco gli arcani maggiori?) per locazione e gravità ferite, risultato dei poteri, anche le meccaniche di creazione personaggio, il risultato è una sottrazione del potere di scelta percepito da parte del giocatore.

Non ha aiutato il fatto che noi, e in particolare il ragazzo che faceva da GM, siamo abituati, più o meno, a seguire le regole che usiamo. Sia chiaro, soprattutto in quel periodo, facevamo valanghe di Drift. Però, nel momento in cui si tirano i dadi, si consultano tabelle, si chiede un risultato alla fortuna, eravamo onesti. Magari qualche gruppo più abituato a una forma mentis "illusionista", dove i dadi sono solo un feticcio per far credere ai giocatori e alla fine il GM si sono trovati bene, ma noi no. Per nulla.

Insomma, Sine Requie è stato davvero il peggior gioco di ruolo che abbia giocato. Ed è un peccato, perché l'ambientazione è una delle ambientazioni più interessanti e originali che abbia mai letto, oltre al fatto che i libri sono un piacere da leggere. E fortunatamente i libri di espansione contengono per la maggior parte informazioni sul setting: il mio amico tuttora possiede la serie completa.

Le cose belle

Va be, passiamo alla parte positiva. Passa qualche mese, tizio-GM ripropone Sine Requie. E io gli dico, siccome questo sistema ci ha fatto tanto schifo, perché non proviamo a usarlo con questo bel gioco di ruolo che mi sono appena comprato? Ecco nato Savage Sine Requie, che sono tuttora tra le sessioni più divertenti che abbia mai giocato (ok, non vale moltissimo, siccome faccio principalmente il GM).

E niente, SW ha funzionato. Come dicono gli americani, "it just clicked". Anzi, abbiamo apprezzato molto di più l'ambientazione. Sì, sarà anche un gioco "tradizionale", incoerente, ed è vero che ti da poche meccaniche per aiutare la narrativa, ma quella gliel'abbiamo data noi senza pensarci. Ma perlomeno non blocca la tua fantasia e la tua sensazione di scelta con regole assurde, e ti da un bel framework su cui costruire il tuo gioco. Personalmente, tra i tradizionali questo è quello che ho trovato più facilmente Driftabile verso l'esperienza che cerchi e ancora uno dei migliori generici in circolazione.

Conclusioni?

Alla fine è questo che sono i tradizionali, no? Più uno scheletro per il "tuo" gioco che non un gioco a se stante. Il GM del tradizionale deve avere in sé un po' del game designer. Forse dovremmo cominciare a valutarli sotto questo punto di vista? Lancio un'idea.

So che non ho riferito tantissimo Actual Play, ma la mia memoria è quella che è su sessioni di più di un anno fa, e mi sono limitato a riferire le sensazioni e le riflessioni che ci ho fatto sopra.

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Prima di tutto, grazie a tutti per gli interventi. Mi leggerò con calma i giochi che mi avete consigliato, sicuramente ne proverò almeno uno. Sono fluido con l'inglese, leggerò volentieri anche qualunque cosa in lingua vogliate linkarmi.

Attenzione a non scambiare il "facciamo finta di essere dei power rangers"  (cioè, il giocare ad un gdr) con una CA. [...]

Grazie per l'intervento. Avrei voluto dire le stesse cose, soprattutto riguardo alla distinzione tra Tecniche e CA, e tra Esplorazione e Right to Dream, prescrittività e descrittività, ma essendo novello della teoria non mi sentivo nell'autorità di farlo e non sarei stato in grado con altrettanta chiarezza, probabilmente.

Ora, più che consigli per un gioco -- che sono comunque i benvenuti, siccome qualcosa dovrò pur giocare una volta superato l'ostacolo di cui vi parlo ora -- avrei bisogno di comprendere esattamente che cosa accade in una partita e in che modo emerge la CA. Passarmi un testo che favorisce il "Right to Dream" (per quanto si possa attribuire una CA a un testo di regole, ovvero nulla) non risolve il problema, perché il mio cervello non addestrato ogni volta che legge uno di questi testi lo inquadra nella sua ottica intuitiva dello Story Now. Dovessi giocarlo, probabilmente attuerei un pesante Drift per adattarlo a quello che, nella mia mente abituata alla sineddoche, è il gioco di ruolo, ovvero lo Story Now.

Il mio problema principale con il Right to Dream non è capire cosa si tratta a livello di definizione. Mi sono letto il saggio di Ron Edwards sull'argomento e credo di aver afferrato il concetto. Il fatto è che non riesco a capire da dove scaturisca il divertimento. Per questo chiedevo una cronaca di gioco concreto, per riuscire ad osservare almeno un ciclo di ricompensa completo in modo da capire come funziona. D'altronde, come posso fare da GM a un gioco in cui non ho neanche la più pallida idea di come ci si diverte?

Da bambini giochi per vincere, o per vivere storie, non per "essere fedele alla fiction di riferimento". Il gioco right to dream STORICAMENTE (non è necessario che lo sia: NESSUNA CA TI DICE COME DEVI GIOCARE, NON SONO PRESCRITTIVE) è legato al fandom, alla fedeltà ad un canone accettato, etc..

Il mio timore, leggendo queste parole, è di constatare la mia incapacità di apprezzare il gioco del tipo Right to Dream, in quanto espressioni emulative fini a se stesse di questo tipo sono solitamente -- scusate la rozzezza -- confinate da me alla categoria "fanwank" e gettate nel dimenticatoio.
Sono sicuro, però, che ci sia di più nel Right to Dream che l'onanismo veneratorio di un canone. Si possono Esplorare tutte e cinque le componenti del gioco -- secondo Big Model -- in maniera originale senza doversi basare su un canone preaffermato e nemmeno su un canone inventato ad hoc, anche se servono sicuramente regole ferree per guidare l'Esplorazione. Tutto ciò lo deduco dal fatto che non è stato provato il contrario e che l'intuito mi dice che è possibile, anche se vorrei vedere conferma nel gioco concreto di qualcuno.
La qualità di un gioco del genere, insomma, dipenderebbe dalla qualità del materiale da Esplorare. Ripensandoci, penso di aver partecipato a una serie di questi giochi come giocatore, non con il mio gruppo, perfettamente coerenti, ma che Esploravano un materiale di una tale stupidità da inorridirmi.
Ad esempio un gioco di questo tipo --  un po' cliché ma chissenefrega -- potrebbe essere uno dove si Esplorano le possibili conseguenze dell'analisi della magia a livello scientifico. Si noti che questa non è una Premessa del tipo Story Now, perché non contiene fonti di conflitto drammatico.
Se è così, forse comincio a capire da dove potrebbe scaturire il divertimento per una persona come me. Mi sto avvicinando alla risposta?

Actual play dettagliati di partite RtD le ho in inglese. Vanno bene lo stesso?
Non aspetto altro!

Se non ricordo male anche Fiasco tende a generare partite con una forte tendenza al Right to Dream.

Non so come tu giochi Fiasco, ma seguendo il regolamento alla lettera a me ha provocato solamente fanstastiche sessioni Story Now.

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In primo luogo buonasera a tutta la community, essendo questo il mio primo post su gentechegioca.

Gioco di ruolo dall'adolescenza (ho 20 anni), ma la maggior parte di questo periodo è stato speso in gioco incoerente, e a tratti disfunzionale (come da def. Big Model), in cui mi ritrovavo spesso a fare da narratore e collante per gruppi dove faticavo a tenere assieme i giocatori o a inserirli nel tipo di gioco che cercavo, con somma frustrazione da parte mia.

Solo recentemente sono venuto a conoscenza del Big Model e di TheForge, e leggendo le discussioni sono riuscito a capire che l'intento creativo che cercavo di creare era Story Now, ho poi trovato un gruppo di persone tutte sulla stessa linea con cui giocare narrativista.

La lettura, tuttavia, ha generato il mio interesse negli altri due intenti, come se dovessi provare un gusto di gelato che non conosco ancora. E mi sono detto che avrei dovuto provarli per vedere se quel tipo di gioco attivasse i miei centri del divertimento. Capirete che, avendo sempre provato a giocare Story Now intuitivamente, la mia esperienza di gioco concreto di Right to Dream e Step on Up si limitava a gioco incoerente e litigioso, sicuramente non funzionale, e non avrei idea di come giocarli altrimenti.

Ora, essendo videogiocatore capisco il concetto di Step on Up e quello che ci sta dietro, e io e il mio gruppo ci siamo giocati un paio di one-shot seguendo questo modello (principalmente dungeon delve). Più problemi mi ha dato The Right to Dream, non tanto nel capire di che cosa si tratti, ma da dove esca fuori il divertimento. O meglio, come costruire, da GM, un ciclo di ricompensa che crei divertimento seguendo questo intento creativo.

In quest'ottica chiedo esempi di gioco concreto che mi possano aiutare a capire meglio come fare ad assaggiare questo gelato alla menta, oppure, siccome il tutto probabilmente sorge da una mia non completa comprensione delle CA, domande maieutiche alla Ron Edwards :P .

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