Francesca, dimmi... ci vieni a Mosquito Games? ;-)
purtroppo temo di no...
Tornando a Spione…
Confesso che all’inizio giocavo pensando a “quello che ne sarebbe venuto” che è un po’ la concezione di “indovinare l’azione più giusta” tipica di un giocatore parpuzio. Poi ho capito che no, non c’era un’azione giusta e una sbagliata, perché semplicemente non c’era la storia!
Io non stavo scrivendo LA storia di Gretchen e Thomas, ma introducevo solo UN elemento di volta in volta.
Le meccaniche di Spione regolano perfettamente cosa dire e come, basta semplicemente seguirle e le STORIE arriveranno solo dopo aver concluso il gioco, come risultato di tutti gli elementi inseriti giocando.
Per questo non posso dire: “ok, qui ci sta bene il finale!” perché sarebbe il MIO finale, non quello della storia che ne esce.
E’ incredibile come tutti abbiano il potere di dire ciò che vogliono e nessuno, di fatto, ha un vero potere sulla Storia!
Poi, personalmente (ne parlavamo qualche giorno fa anche io e Bruno…), trovo assolutamente geniale il passaggio narrazione-conflitto: di fatto, durante la risoluzione dei conflitti, continui a narrare, senza interruzione, semplicemente applicando le meccaniche della crisi che entrano però in punta di piedi, guidando le scelte possibili, ma senza mai interrompere la narrazione stessa.
Bello. Bello anche in play by forum, tanto che personalmente credo che, proprio per come è strutturato, sia uno dei migliori da giocare by forum!