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Post - Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]

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Gioco Concreto / Re:[Trollbabe] il decalogo di Michele
« il: 2011-01-30 01:00:15 »
Gran post Michele!  :)


La sacralità della 1 posso confermala per esperienza personale lol. Sebbene sia difficile sbagliare seguendo le regole del manuale, è facile lasciarsi andare con i dettagli (e non serve alzare il "tono" della situazione.. basta proprio aggiungere più dettagli del necessario). Riuscire a seguire la trollbabe (che è veramente una tigre indomabile) risulta molto più semplice se si viaggia leggeri come GM. Un trucco è quello di preparare sempre le avventure sul posto (durante la sessione), mai a casa con calma (per risparmiare tempo). Se proprio vi capita di terminare le avventure alla fine della serata, e volete avvantaggiarvi per la prossima sessione facendo la preparazione in anticipo, almeno datevi un limite di tempo (5-10 minuti ad avventura va bene).


Con la 2 mi ci sto scontrando proprio in questo periodo! Sono il gm ed ho 4 Trollbabe da seguire! Per il momento reggo (il gioco è un pò più lento), ma in questo caso, posso garantire, che viaggiare leggeri come gm risulta ancora più importante!


Infine sulla 5: io non lo chiamerei nemmeno "sconfinare" perchè alla fine è già previsto dalle regole che il gm si debba occupare di ciò che sente, pensa e dice una relazione (compresi anche alcuni gesti): è un duetto, un personaggio giocato in due; però, I suggerimenti al gm che dai, sono semplicemente da sottoscrivere e incorniciare!
Unica cosa.. come fare con i nemici? In questo caso possono restare tutto il tempo fuori scena ed entrare solo quando c'è un conflitto per poi sparire subito dopo....

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Giustissimo.... ora è tutto chiaro, grazie! :-)

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Intanto grazie a tutti per i vostri contributi :-)

Allora, ieri sera siamo andati avanti e quindi posso dirvi cosa è successo :-)
Purtroppo non siamo riusciti a finire l'avventura (siamo in 5 a giocare a Trollbabe, e il gioco risulta più lento di quanto mi aspettassi, nonostante l'uso di un framing molto aggressivo e scene tagliate al "momento giusto"), ma avendo letto le risposte di Moreno mi sono comportato di conseguenza.

Preso atto che il conflitto è stato giocato bene (no, niente nuove informazioni... e si anche a me piaceva l'idea messa in gioco dal giocatore con il suo incantesimo ricordato: troppo gustosa per ignorarla lol), ci siamo trovati con la Trollbabe nel corpo di un demone, ed un demone che scorrazza liberamente col corpo della Trollbabe. Io ho giocato il demone: molto arrabbiato per essere stato evocato e privato del suo corpo, ma molto curioso di provare nuove esperienze con un corpo che gli trasmetteva tante nuove percezioni e sensazioni. Dall'altra parte, il giocatore ci prende gusto.. e usa per qualche scena il nuovo corpo (creando tante situazioni interessanti): poi decide che è ora di tornare a prendersi il vecchio corpo, e torna nel punto iniziale (dove è stato fatto il rituale) e trova una delle sue relazioni nuda e legata all'altare di pietra (molto fantasy underground :-) ). Ma il "fantasy underground" non finisce qui: io gioco il demone in modo molto aggressivo.. è andato al villaggio a divertirsi, e non ha alcuna intenzione di lasciare il corpo della Trollbabe, almeno per il momento! Ancor più interessante è il fatto che in questa avventura la Trollbabe vuole dimostrare agli abitanti e i sacerdoti del tempio vicino, che senza di lei non sono in grado di risolvere/gestire la situazione di tensione in fieri (c'è tensione fra il villaggio e un piccolo gruppo di Troll che vogliono adorare i loro antenati sul sito dove sorge il tempio.. complicata dal fatto che i suddetti troll sono sospettati di aver danneggiato e rubato dalle cripte e dai templi). Insomma... la cosa si fa gustosa e ricca di interesse (ho visto molto coinvolgimento al tavolo).

Purtroppo la serata finisce prima che si possa mettere la parola fine sulla faccenda "demone"... ma non vedo l'ora di vedere come finirà, e cosa farà la Trollbabe (una vera tigre sciolta!).

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]ma il tuo giocatore, una volta fatto lo scambio col demone, ha VERAMENTE perso l'occasione di dichiararlo una sua relazione?[/p][p]sono allibito.[/p]

In verità Nick, è la prima cosa che ha chiesto :-)
Vuole la relazione col demone.. ma non ora, non ha voluto prenderla in quella scena (dopo il conflitto), perchè sapeva che avrebbe dovuto (e voluto) ancora interagire con lui: e in questo caso concordo con la sua scelta. In questo modo la natura della relazione verrà maggiormente definita dalle azioni di entrambi nella storia che verrà. Scommetto che prenderà la relazione con lui tentando di riprendersi il corpo (e non è detto che lo prenda come nemico!): sono troppo curioso di vedere il seguito!! :-)


Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Tanto, alla TB basta un Conflitto con Obiettivo "rifaccio lo scambio", o neanche quello, se nel Fair & Clear (o nell'Obiettivo) del conflitto precedente era stato stabilito che l'incantesimo era temporaneo.

In realtà, l'incantesimo è stato stabilito (è un incantesimo ricordato) come permanente sia dal giocatore che l'ha chiamato sia da me che ho accettato l'effetto come voluto da lui (anche se avrei potuto fare diversamente... io devo narrare "solo" il successo nel conseguimento dell'obiettivo: l'obiettivo era entrare nel tempio sorvegliato di nascosto).

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Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Notare che l'azione va comunque descritta COME LA VEDE LA TROLLBABE.

Ah ecco!! Mi mancava proprio questo punto, grazie!! :-)

Posso chiederti dove si trova sul manuale? .. perchè mi è proprio sfuggito :-(

Comunque ora è tutto chiaro. :-)

5
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Credo che qui hai sbagliato.  Dovevi narrare un successo, il giocatore non ha dichiarato che le menti venivano scambiate, ma solo che prendeva il controllo del demone.

In verità sì.. il suo intento era quello di cambiare corpo (almeno così è come intendeva il "trasferimento mentale", da quanto mi ha detto). In pratica, non è intrappolata nella mente del demone... solo nel suo corpo: si sono scambiati la "mente", o di posto. Questo stando alla descrizione dell'incantesimo da parte del giocatore (gli feci anche delle domande per avere chiarimenti).

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Non essendolo, perchè non ha fallito il secondo tiro ulteriore, è libera di ritornare al suo corpo quando vuole.

Questo potrebbe quindi significare, che se non vuole, può continuare la sua vita col corpo di un demone?
Alla fine, al di là del conflitto, il punto è proprio questo... può una trollbabe perdere (volontariamente o meno) il suo corpo, la sua fisicità?

In questo momento.. nella fiction, c'è il corpo di una trollbabe con dentro la mente del demone, e il corpo di un demone con dentro la mente di una Trollbabe all'interno di un tempio. Tra poco giocheremo il seguito... :-)
Come dobbiamo comportarci?

6
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Fammi un esempio pratico di come mandi la relazione a picchiare gli scagnozzi, seguendo le regole del gioco. (serve a farti vedere una cosa)[/p]

Subito!
La trollbabe arriva in un villaggio e spaventa un tizio (facendolo scappare a gambe levate dopo un conflitto). Nella scena dopo io (gm) faccio il framing con la Trollbabe in locanda (dove voleva essere per scolarsi una birra) e il giocatore dice che la sua relazione è con lei a bere: qualcuno da dentro, guardando dalla finestra, dice che fuori ci sono dei tipi con aria imbufalita (il tipo di prima ha chiamato aiuto). La Trollbabe dice al personaggio con cui ha una relazione di occuparsene.. e il giocatore muove la relazione descrivendo le sue azioni (della relazione): esce fuori e picchia gli scagnozzi.

Altro esempio, però questo preso da un Actual Play mio (io ero il gm):
una trollbabe ha cercato di avere il permesso dal sacerdote in comando per visitare le cripte del tempio di notte. La scena si è conclusa negativamente per la Trollbabe.. non è riuscita ad allacciare un buon rapporto col sacerdote. Più tardi, una delle sue relazioni (un cavaliere templare dello stesso ordine del sacerdote) si propone di intercedere per la trollbabe (io come gm, interpreto in questo modo la relazione.. essendo mia responsabilità dire cosa pensa e dice). In questo specifico caso però, il giocatore ha rifiutato .. ma se avesse accettato la proposta della sua relazione?

7
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Che regole sono entrate in gioco in questa situazione? Cosa l'ha causata?

Allora, in breve è successo questo:
- il conflitto è stato giocato azione per azione
- ha vinto 3 serie e ne ha perse 2
- non è rimasta ferita ne incapacitata
- ha ottenuto il suo obiettivo: entrare di nascosto nel tempio sorvegliato (in questo caso, da sottoterra, usando i poteri del demone).

Il conflitto è stato giocato azione per azione anche perché al giocatore (ed a me, che non ho modificato il passo), piaceva vederlo scomposto nei seguenti "pezzi": evocare il demone, assoggettarlo alla propria volontà, e infine usarlo per entrare nel tempio.
In pratica, il "fattaccio" è accaduto dopo due serie vinte e due perse... con il demone evocato e sotto il suo controllo. Inizia la terza serie, ma il giocatore fallisce e narra che il demone, nonostante ora sia obbediente, si ribella quando entra nel tempio consacrato (per lui troppo "doloroso"). A questo punto il giocatore fa un reroll (spuntando un incantesimo ricordato), e narra l'incantesimo di trasferimento mentale per entrare direttamente nel corpo del demone. Vince, e io narro il successo, dicendo che le loro menti si sono scambiate, ecc..

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La domanda è semplice ma parte da alcune considerazioni:
tutte le azioni di una relazione sono guidate dal giocatore... questo significa che potrebbe il giocatore suddetto usare un personaggio (relazione) per affrontare conflitti? Esempio: il giocatore dice che mentre la sua Trollbabe è in taverna a bere, Pippo va e fa a botte con alcuni "scagnozzi" che aspettano fuori, stendendoli tutti. A questo punto c'è un conflitto gestito come quando un giocatore non ha più la trollbabe e gioca solo le relazioni? quindi Pippo entra in conflitto e usa il numero della Trollbabe?

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Intanto, ciao community!! .... che è un pò che non scrivo :-)

Allora, mi è capitata una situazione interessante in gioco l'altra sera: una Trollbabe (io faccio il gm) mi chiama un conflitto per entrare in un posto sorvegliato di nascosto. Usa la magia, e nel conflitto molto ricco e dettagliato (è stato usato azione per azione), evoca una specie di demone della terra (niente cosmogonia) per farsi aiutare nell'impresa.
In breve (taglio corto) succede che prende possesso del demone cambiando di "posto": la sua mente va nel corpo del demone e quella del demone nel corpo della trollbabe. Il conflitto termina con la trollbabe nel posto desiderato con il corpo del demone.
A questo punto, si aprono molte interessanti prospettive, ma la cosa fa nascere anche parecchi dubbi:
1) cosa posso fare io GM con il corpo della trollbabe? Di fatto lei ora possiede un altro corpo, quindi considero il corpo della trollbabe (col demone dentro) un "png" come gli "altri" (quindi posso usarlo come meglio credo perchè sotto il mio completo controllo)?
2) per rientrare nel proprio corpo (quello originale) è necessario un altro conflitto (o comunque una volontà attiva a tornarci)? Se si, vorrebbe dire che la trollbabe potrebbe andarsene in giro per il resto della vita col corpo "nuovo"?

Le domande nascono da una constatazione: una trollbabe è definita, nella sua unicità, anche dal suo corpo!

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Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]che ci sia un modo per il giocatore di fare un "override" della scena, dichiarando un conflitto che viene frammato in seguito.

Non lo chiamerei un "override" perchè non si sovrascrive nulla nel dichiarare un conflitto. Fondamentalmente si sta solo annunciando una situazione di crisi che poi verrà giocata e risolta. :-)

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Beh, Ezio, che dire... quoto ogni singola parola che hai scritto! :-)
Fan Mail!

Vorrei aggiungere qualcosa.. ma hai detto tutto! Ma che razza di post fai? ;-P

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Gioco Concreto / [Trollbabe] domanda sui conflitti
« il: 2010-12-08 04:21:41 »
Citazione
[cite]Autore: Antonio[/cite][p]prendendo tutti una boccata d'aria...[/p][p]... io non riesco a vedere dove Lord Zero dice qualcosa di diverso da Moreno (anche se in toni diversi :P) ... magari Lord Zero ci può chiarire il punto :)[/p]

Onestamente, concordo. Non mi pare di aver detto cose diverse.

L'esempio che ho portato, è estremamente simile a quelli che si trovano in fondo al manuale (sia in inglese seconda edizione, che in italiano), e che parlano di un uso avanzato del conflitto, che speravo potesse chiarire ulteriormente i principi alla base del sistema. Ho dato per scontato però, che fossero chiare altre procedure del gioco. Ad esempio, "no new information" resta valida anche nei "miei esempi". Se non è plausibile che i banditi siano in zona ... non possono essere messi nel conflitto. Il giocatore non ha mai backstory authority in trollbabe, al più è situational authority ... e fa uso di ciò che è "noto" in gioco (nella fiction). Il manuale lo spiega molto bene (l'ultimo capitolo).

Per usare le parole di Ron (grassetto mio):
The player has no back-story authority - none. Some situational authority, yes, but only working with what's known.

Prese dal post linkato da Moreno (che andrebbe letto davvero.. risponde a domande veramente analoghe a quelle poste qui!).

Faccio un altro esempio, analogo a quello del manuale:
ci sono dei banditi che stanno per tendere un agguato alla Trollbabe (il gm lo sa, il giocatore no); ad un certo punto il giocatore chiama un conflitto ed io GM devo decidere: svelare la presenza dei banditi in agguato oppure no, escludendoli dall'attuale conflitto (li riservo per dopo). Devo fare questo, prima che il giocatore scelga il tipo di azione, proprio per dare al giocatore tutte le informazioni necessarie! :-)

Questo per dire cosa? Che in una situazione reale di gioco, i conflitti saranno sempre chiare, perchè ci saranno tutte le informazioni per prendere le opportune (e informate) decisioni, e/o perchè, chi chiama il conflitto, se non è evidente (o se mancano dei "pezzi"), lo renderà tale con le dichiarazioni successive (informazioni prima della scelta del tipo di azione, obiettivo, fase equa e trasparente). Infine, ricordiamo che la narrazione dell'esito del conflitto deve sempre riguardare strettamente l'obiettivo e il suo ottenimento o meno. Finito il conflitto, quello che accade dopo (come le "intenzioni" del Troll di parlare) è tutto da vedere ed essendo in mano ai legittimi proprietari (il gm per il Troll e le sue intenzioni) verranno giocati di conseguenza e in modo coerente a quanto accaduto fino ad ora: il risultato di un conflitto determina solo come si è ottenuta o meno la posta (l'obiettivo).. niente altro.

Non ci deve preoccupare, ad esempio, delle intenzioni di parlare del Troll se la Trollbabe ha fallito il conflitto: si gioca (ognuno nel suo ruolo) e si vede dove si andrà a parare.
Facciamo un esempio, partendo dal contesto: la Trollbabe è venuta a sapere che il vecchio Troll che abita da solo nel bosco, sa tutto sul lago degli spiriti e lei è intenzionata a conoscere di più sull'argomento. Si reca nel bosco a casa del Troll...
entra e subito la Trollbabe chiama un conflitto sociale con obiettivo: "lo faccio parlare".

La trollbabe dice che afferra il Troll per il collo, con fare intimidatorio  e gli dice "Parla.. bastardo.. dimmi quello che sai del lago!".
Nella fase equa e trasparente, il GM dice che il Troll la guarda con aria di sfida... la Trollbabe dice che scrocchia le nocche e si prepara a picchiarlo...
Si tirano i dadi... e la Trollbabe perde il conflitto. Narra il giocatore della Trollbabe .. e dice che sferra un pugno in faccia al vecchio Troll, spaccandogli un dente e facendogli sanguinare copiosamente la bocca, così tanto da riempirgli la gola ... poi esclama "dannato vecchio" e se ne va sbattendo la porta.

Ora.. in tutto questo, l'intenzione di parlare del troll, c'entrava qualcosa? :-)
Magari non voleva parlare o magari si.. se l'avesse chiesto in un altro modo..
Ma quello che importa chiarire, è che il conflitto non è tra una generica intenzione di parlare (o non parlare) contro una generica intenzione di far parlare. Il contesto nel quale avviene un conflitto fornisce tutte le informazioni affinché siano precise e ben delineate. Il compito del gm, in questo esempio, sarà di giocare il Troll seguendo quello che è avvenuto nella fiction (cioè è stato preso a pugni in faccia da una sconosciuta!). Non esiste uno status "intenzionato a parlare" o "non intenzionato a parlare", che può cambiare in base ai dadi, e i personaggi della fiction non sono consapevoli delle meccaniche di gioco ... forse è questo il punto non chiaro di tutto questo discorso. :-)

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Grazie mille Gliulia per le risposte (e per la pazienza)!! ;-)

Citazione
[cite]Autore: giullina[/cite]Torndando ancora più indietro, il video di cui parlavo è stato pubblicato!http://www.youtube.com/watch?v=fwjzkoHhGCc(c'è anche un bel riassunto nell'articolo diGioconomicon)

Bella! Ora me lo guardo con calma :-)

Comunque, una cosa la devo dire: ho introdotto una persona completamente estranea al mondo dei gdr usando SHOCK.... ed è stato un successone. Se non avessi avuto i dubbi che mi hanno spinto ad aprire il thread, sono sicuro che sarebbe stata una esperienza ancora migliore.. ma non posso lamentarmi. :-)

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Gioco Concreto / [Trollbabe] domanda sui conflitti
« il: 2010-12-07 04:50:20 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[p]Se vinco, non ci saranno banditi sul sentiero.. se perdo, i banditi ci sono e mi hanno appena attaccato di sorpresa![/p]
[p]no, se vinci, ti assicuri che non ti prendano di sorpresa. (o qualcosa di simile. ma una volta messi in conflitto, anche così, oramai ci sono)[/p]

In realtà è proprio questo il bello.. c'è differenza tra come viene formulato l'obiettivo nel primo esempio, rispetto al secondo esempio: nel primo, se vinci, i banditi non ci sono ... nel secondo invece, ci sono, ma li eviti.
Infatti, nel primo esempio, tu vuoi assicurarti che non ci sia nessun bandito sul sentiero... e se vinci, ti assicuri che non ci sia nessun bandito sul sentiero in modo certo. :-)

Il mio esempio è estremamente simile a quello di pag. 146 del manuale (e pag. 148) ;-)

In pratica può cambiare enormemente la situazione del conflitto, a partire proprio da come l'obiettivo viene formulato.

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Aggiungo una sola cosa a quanto detto da Moreno e Meme: non c'è una scelta sbagliata.. ma stai tranquillo che la differenza la sentirai, e anche tanto. Te lo dico per esperienza personale. :-)

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