Gentechegioca

Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Antonio Caciolli - 2012-10-29 13:03:24

Titolo: shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-29 13:03:24
mi date qualche info su questo gioco?
leggendo il paragrafo dal sito di narrattiva non ho neanche capito di cosa parla
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Patrick - 2012-10-29 13:21:17
enrico ambrosi aveva chiesto informazioni a riguardo su google+: https://plus.google.com/u/0/114125416548059574192/posts/8sbV4T3bmtp
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-29 13:32:57
ho letto il link (OT ok prendo atto che g+ è un estensione dle forum e quindi per usare il forum devo anche leggermi g+ .... vabbé /OT)


cmq leggendo anche quei 4 post ci ho capito poco poi Moreno scrive: "Il gioco ti chiede piuttosto di immaginarti, al posto di un altro, e ti chiede "e tu, cosa avresti fatto"?
questa cosa mi ricorda tipo una definizione generica di GDR :-?

poi leggo anche "E' sulla lotta per mantenere unite le persone, sui legami, e su quanto potresti sopportare, prima di dire "basta"." ma non capisco cosa si intenda per dire basta ... basta torture, basta morti di persone care, basta descrizioni di guerra. Basta lo dicono i giocatori o i personaggi?
i personaggi scappano solo? sono ricchi, poveri, possono prendere un aereo e andarsene in jamaica a fumarsi le canne?

essendo l'unico gioco di cui non so nulla di Lucca/narrattiva mi piacerebbe avere un'idea più chiara perché il prezzo non è proprio di quelli che dici "ok vabbé anche se fa cagare chissene"





Titolo: Re:shahida
Inserito da: Lavinia - 2012-10-29 15:12:42
Antonio, io invece non ho capito nulla del tuo ultimo messaggio, ti dispiacerebbe esporre i tuoi dubbi in maniera più ordinata ed organica, per piacere? Ti rispondo volentieri, ma prima vorrei capire a cosa devo rispondere :D
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-29 15:31:33
guarda Lavi, mi piacerebbe capire di cosa parla il gioco e di cosa mettono in gioco le meccaniche


i commenti al post di Moreno puoi anche saltarli ... enunciavano principalmente che per quello che vi ho letto non ho capito nulla del gioco in se


non ho ben chiaro l'ambientazione e chi cosa sono i personaggi e soprattutto chi o cosa giocano i giocatori e su cosa puntano le meccaniche. Moreno parla nel suo post di un dover scegliere quando dire BASTA, ma non capisco a cosa si riferisca


da quello che ho letto mi pare sia molto tematizzato non solo nell'ambientazione ma anche su quello che vogliono indagare le meccaniche cioè le situazioni che si vogliono vedere in gioco (ad esempio in cani i dubbi morali) quindi mi chiedo quali siano le situazioni tipiche che si affrontano durante il gioco


boh non saprei neanche che domande fare su un gioco di cui so praticamente solo il nome



Titolo: Re:shahida
Inserito da: Lavinia - 2012-10-29 16:12:48
non ho ben chiaro l'ambientazione e chi cosa sono i personaggi e soprattutto chi o cosa giocano i giocatori e su cosa puntano le meccaniche.

Il gioco parla di ed è ambientato durante la guerra civile libanese (http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_libanese). Si decide in che periodo iniziare a giocare (è divisa in varie fasi, alcune durano 1 anno, altre anche 5-6), poi un giocatore inizia a delineare la struttura delle propria famiglia, senza nomi, ma solo ad es. padre, madre, quanti figli, le età, questo genere di cose. Si possono anche inserire altre persone intime (fidanzati, ad esempio), fino ad avere una struttura familiare con una decina di persone. Questo giocatore sceglie poi uno di questi membri della famiglia (non necessariamente quello corrispondente a se stesso), e d'ora in avanti giocatore e personaggio saranno entrambi il Testimone.

Gli altri giocatori giocano a turno la Guerra (due giocatori che ruotano e che vanno a rappresentarne le avversità), gli altri giocatori altri membri della famiglia. Dato che 10 o più membri sarebbero difficile da gestire tutti assieme, c'è un modo per evitare di avere più di 5 persone della famiglia+Testimone "sotto i riflettori" in una data fase. Tramite estrazione di carte, si va ad attribuire un tratto saliente a questi membri della famiglia (possono riguardare relazioni con altre persone, religione, esercito, milizie, fatti recenti e simili). Quindi, il gioco riguarda come una famiglia normalissima vive la guerra civile, come viene cambiata da essa ecc.

Il gioco si svolge con una sorta di "rubamazzo" che va a determinare quanto la guerra entra nella famiglia o quanto, viceversa, la famiglia resta unita/riesce a ritagliarsi momenti di felicità.

All'inizio si sceglie da che punto della guerra iniziare, e dato che uno dei due momenti in cui può finire il gioco è quando finisce la guerra si va così a "settare" la lunghezza possibile della giocata. Idealmente una sessione=una fase della guerra.


Moreno parla nel suo post di un dover scegliere quando dire BASTA, ma non capisco a cosa si riferisca

In qualunque momento, un giocatore può chiamare il Giudizio, ignorando i turni (quindi anche quando non toccherebbe a lui).  Chi chiama il Giudizio dichiara che un certo membro della famiglia ne ha avuto abbastanza. Sceglie un membro qualunque della famiglia, quale gruppo decide di attaccare (religione, setta, milizia...) e come. Il giocatore del Testimone deve quindi esprimere se, secondo lui, questo atto è moralmente giusto o sbagliato. si decide anche se il personaggio che compie l'atto muore o meno. Il Testimone descrive quindi come partecipa a od osserva l'atto. Di fatto è quindi il Testimone a narrarne l'avvenimento, e questo si ricollega alla "narrativa del testimone" da cui Ron è partito (se interessa, amplio il discorso). nota bene, il gruppo bersagliato viene cos' danneggiato da essere obliterato o comunque incapace di proseguire le proprie attività.

A questo si riferiva Moreno, spero sia più chiaro ^_^ Ron è una persona malvagia ed ha inserito questo giudizio morale che è un bel colpo nello stomaco.
Ovviamente ti ho dato una spiegazione molto sintetica, spero ti aiuti comunque a capirne qualcosa di più. Se hai altre domande chiedi pure!
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Michele Gelli - 2012-10-29 16:21:12
Shahida parla di una famiglia e di come le vicende politiche (e militari, perché pare che in Libano le due cose siano parecchio connesse) impattano sulla vita di tutti i giorni. Non sono abbastanza esperto da parlare di meccaniche, ma le scene che ho giocato io parlavano di come riuscire a andare a fare la spesa passando N posti di blocco (comparsi dalla mattina alla sera) con gente dal grilletto facile. Oppure come riuscire a pagare le rate dell’auto.
Si tratta di un gioco molto intenso (nella “tradizione” di Ron).
Purtroppo non riesco ad essere più dettagliato per ragioni di vicinanza di Lucca.
Ma conto sul fatto che in loco Ron potrà essere prodigo di spiegazioni. ;-)
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-29 16:33:42
innanzi tutto grazie mille della spiegazione chiara!
In qualunque momento, un giocatore può chiamare il Giudizio, ignorando i turni (quindi anche quando non toccherebbe a lui).  Chi chiama il Giudizio dichiara che un certo membro della famiglia ne ha avuto abbastanza. Sceglie un membro qualunque della famiglia, quale gruppo decide di attaccare (religione, setta, milizia...) e come.
Quindi il membro della famiglia fa insomma un attentato/attacco a qualcosa di sostanziale che minaccia la famiglia? una specie di attentato?


Citazione
Il giocatore del Testimone deve quindi esprimere se, secondo lui, questo atto è moralmente giusto o sbagliato. si decide anche se il personaggio che compie l'atto muore o meno. Il Testimone descrive quindi come partecipa a od osserva l'atto. Di fatto è quindi il Testimone a narrarne l'avvenimento, e questo si ricollega alla "narrativa del testimone" da cui Ron è partito (se interessa, amplio il discorso). nota bene, il gruppo bersagliato viene cos' danneggiato da essere obliterato o comunque incapace di proseguire le proprie attività.
quali sono le attività del gruppo bersagliato? sono minacce verso la famiglia? enti esterni? altro?
sulla famiglia ci sono ripercussioni meccaniche basate sul fatto di avere un membro che ha perseguito un attacco?
Citazione
A questo si riferiva Moreno, spero sia più chiaro ^_^ Ron è una persona malvagia ed ha inserito questo giudizio morale che è un bel colpo nello stomaco.
ok ovviamente questo ultimo punto dovrei provarlo perché raccontato non lo vedo ... peccato non poter essere a Lucca per provarlo (giusto per rispondere a Michele)
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Lavinia - 2012-10-29 16:44:38
Mi sa che ti stai perdendo in un bicchiere d'acqua Antonio :D

-Può essere un attentato vero e proprio, come un atto di violenza privata. Potrebbe appoggiarsi ad un'organizzazione o agire da solo. Per ideologia o per disperazione. Dipende dalla fiction, da come si è arrivati a questo punto. Sempre la fiction ci dirà se è qualcosa che mette in pericolo la famiglia (ad esempio, se il personaggio viene riconosciuto potrebbero esserci ripercussioni, ma non è detto che ciò accada).
-Di nuovo, fiction. Cosa ha fatto il gruppo che viene attaccato, lo si vede in fiction. Chi sono, lo si vede in fiction. Non ci sono ripercussioni meccaniche, ma di nuovo, è un gioco Story Now ed è una cosa pesantuccia in ogni caso, quindi fornisce valanghe di materiale su cui lavorare in seguito, sia dal alto della guerra che della famiglia.

Mi sembra che tu debba provarlo per chiarirti le idee in generale ^_^
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-29 17:14:05
Antonio, l'atto può essere quello che vuole il giocatore, visto anche che le possibili minacce per la famiglia sono tante, e su tutte i fronti.

La storia del Libano è strapiena di questi atti.  E la scelta sul considerarli giusti o sbagliati non è irrilevante.

Il regolamento è attentissimo a lasciare la scelta totalmente nelle mani del giocatore. Non suggerisce, non implica, dive solo "di agli altri cosa fa, concretamente, che porta all'eliminazione della minaccia"

Però, nella storia della guerra descritta dal libano, ci sono episodi come quello di un attentatore suicida che ha guidato un camion con 6 tonnellate di sostanze esplosive contro le caserme del Marines a Beirut, radendo completamente al suolo l'edificio, uccidendo oltre 200 persone, e costringendo alla ritirata l'esercito degli Stati Uniti (che si ritirerà dal Libano entro pochi mesi per non farvi mai più ritorno).

E' solo un esempio preso dalla Storia, ma spero faccia capire di cosa vuol dire in questo gioco, Emettere un Giudizio...

Ron ha già trattato temi esplosivi con Spione, ma qui davvero ha creato qualcosa di sconvolgente.

E già ha creato onde prima di essere pubblicato. se vai a vedere chi ha giocato Shahida in playtest con Ron a due Internoscon consecutive, vedi i nomi di autori di diversi giochi recenti che trattano temi "forti".

L'aver giocato Shahida credo che sia uno dei fattori più rilevanti che stanno differenziando gli autori italiani, che abbracciano questi temi, da quelli americani che invece da tempo se ne stanno in generale allontanando per "ritornare al dungeon".

Altre info nel forum di ron, qui
http://indie-rpgs.com/adept/index.php?topic=49.0

Da cui cito:
"Shahida means witness, in Arabic; it's an exact translation to the English sense of this word associated with testament, testimony and sometimes martyrdom. Specifically: "to bear witness" as a verb; "a female witness/observer" as a noun; modified one way, "martyr," and modified another, "epitaph." I'm using it as the core concept for a book which is a companion to Spione, organized similarly and like it, containing an original game as the final chapter.

It's set during the civil war in Lebanon from the middle 1970s through about 1990, a series of events which I think are as defining for our modern world as the events in Berlin just after WWII were for the Cold War period. Some example concepts include the role of the human body as a weapon at the same level of political and military effectiveness as the highest tech,* the recasting of democracy away from U.S. client status, and if not the first appearance of political Islam by a long shot, certainly its most original and independent version.

I'm basing the whole endeavor on Lebanese and related fiction and non-fiction from the war period, just as Spione is framed and conceived through the lens of a special kind of spy fiction and non-fiction. Lebanese literature is fascinating, shattered and re-defined by the war just like the country was, especially Beirut - it's surreal, rules-breaking, sexy, violent, and guts-exposing, all in colloquial and uncompromisingly street/slang Arabic, which until that time never saw print. The concept of the witness is absolutely central, because so much of the literature is unplanned: diaries which get published, poems which were not intended to be published, non-political writing which becomes political, and stuff like that.

[...]

For further context, here's the table of contents for the whole book.

Chapter 1: The Witness - introducing the concept and the relevant fictional and semi-fictional literature
Profile 1: The Vocabulary of the Twentieth Century - about the AK-47 and human bombs
 
Chapter 2: The Center of the World - why the Levant is such a big deal, and deconstructing the phrase "the fall of Rome"
Profile 2: Oil and Water - an ecological look at money, (bad) diplomacy, and war
Profile 3: Mukhabarat - middle eastern spying; the one I'm using here for the example

Chapter 3: Notre Dame du Liban - how the confessions of Lebanon fit into the grand scheme of the Abrahamic religions
Profile 4: Ahl al-Khitâb - "People of the Book," a look at the texts for the Abrahamic religions
Profile 5: God Will Know His Own - fundamentalism and orthodoxy, for Judaism, Christianity, and Islam

Chapter 4: Beirut, Ooh La La! - my love letter to the city, but including the edgy content about what the war did to it
Profile 6: One Country - Palestine/Israel - concisely (yeah, right)
Profile 7: The Hisb - all about Hezbollah - ditto

Chapter 5: Al-Hawadess - a walk through the phases of the civil war, with diagrams
Profile 8: Easy and the Bulldozer - side-by-side discussions of Yasser Arafat and Ariel Sharon, culminating in the Sabra-Chatila massacres in 1982
Profile 9: Send in the Marines - U.S. intervention in Lebanon, culminating in the destruction of the Marines barracks in 1983

Chapter 6: Story Now - the rules of the game"

----------------------
Anche il materiale storico presente nei primi capitoli è interessante. Lo sapevi che in realtà L'Impero Romano è caduto solo nel 1918? No, non sto parlando di tesi cospirazioniste tipo Dan Brown o Philip Dick, si parla semplicemente di Imperi non nella accezione "l'imperatore biondo che conquista il mondo con la spada", ma nel senso di meccaniche economiche, controllo delle vie di comunicazione, e di come la storia insegnata in Europa sia terribilmente provinciale, per nascondere il fatto che fino al 1492 eravamo in pratica il terzo mondo, con briganti e banditi autoctoni, veri e propri signori della guerra tribali, che ostacolavano i tentativi di imperi più "moderni" di portarci la "civiltà"...  :-)




Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-29 17:16:58
Mi associo poi al post di Lavinia... quando si parla di "minaccia" non si intende "ecco qua i carri armatini rossi che attaccano la Kamchatka", non c'è la tabella dele "minacce" e non c'è il libro dei mostri. La minaccia può essere qualunque cosa avvenga nella storia della famiglia.

Hai mai giocato a Spione? C'è una tabella delle Trasgressioni?
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Mar - 2012-10-29 17:18:05
Comunque grazie a questo thread sono appena passato da "No, questo non mi interessa" a "molto interessato".
Prima o poi conto di giocarci.
E' fattibile in hangout o perde?
Edit: aggiungo. Contiene un sacco di informazioni e ricostruzioni storiche come mi pare di capire abbia Spione?
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-29 17:25:44
Ron dedica comunque a Shahida uno delle due conferenze a Lucca:

-----------------------
Ron Edwards
, autore di spicco nella comunità indie e teorico del game design, terrà anche due conversazioni a tema: --------------------------

Consiglio a chi è interessato di mandare subito una mail a educational@luccacomicsandgames.com (educational@luccacomicsandgames.com), l'indirizzo che gestisce le prenotazioni: la saletta dove si svolgono gli incontri a Villa Gioiosa è davvero piccola, il vantaggio è che sono davvero chiacchierate, non conferenze alla "io sul palco tu in fondo alla sala", lo svantaggio è che i posti sono davvero pochi
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-29 17:29:19
Mar, io considero Shahida il gdr più interessante di tutta la scena forgita si da quando Ron ne ha parlato (subito dopo Spione), e dopo aver parlato con Ron del progetto a INC2010...  beh, diciamo che non ho più smesso di rompergli le scatole per chiedergli a che punto fosse con il testo...

Shahida non è nemmeno iscritto al Best of Show perchè i tempi sono stati davvero strettissimi, ma per me, è il gdr più importante mai pubblicato.

E non intendo "in Italia".
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-29 17:31:59
Credo si possa giocare in Hangout perchè la giocatrice/giocatore che fa il testimone non cambia durante il gioco, ed è l'unica/o che ha carte segrete, quindi è l'unica/o che ha bisogno di tenere carte vere sul tavolo.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Lavinia - 2012-10-29 17:51:52
Ci sono diversi programmic eh consentono di gestire mazzi di carte, spostandole, mostrandole o tenendole segrete ecc., quindi non vedo perché no ^_^ richiede forse un minimo di sbattimento in più, ma è fattibile.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Niccolò - 2012-10-29 18:21:06
Comunque grazie a questo thread sono appena passato da "No, questo non mi interessa" a "molto interessato".
Prima o poi conto di giocarci.


cioè, mi stai dicendo che è possibile non essere interessati a un gioco di edwards? come funziona la cosa?
Titolo: shahida
Inserito da: Mar - 2012-10-29 18:27:13
Non ho ancora provato niente di Edwards (/fugge/).
Però volevo comprare Spione a Lucca. E pensavo a Trollbabe. È ora anche a Shaida. Quindi conto di rimediare.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-29 19:00:55
Mar, io considero Shahida il gdr più interessante di tutta la scena forgita si da quando Ron ne ha parlato (subito dopo Spione), e dopo aver parlato con Ron del progetto a INC2010...  beh, diciamo che non ho più smesso di rompergli le scatole per chiedergli a che punto fosse con il testo...

Shahida non è nemmeno iscritto al Best of Show perchè i tempi sono stati davvero strettissimi, ma per me, è il gdr più importante mai pubblicato.

E non intendo "in Italia".


HeY!!
SONO D'ACCORDO!!!


Per me è anche il gioco in cui si capisce meglio, durante la partita, cosa sia la "premise" e come cambia le carte in tavola una volta che emerge in gioco.


Shahida è fico.
Non potete dire di giocare forgita se non giocate a Shahida.
Punto.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-29 19:18:12
bene così me lo fai provare appena torni da Lucca :)





Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-29 21:12:13
Un chiarimento su una cosa detta da Lavinia, che ha comunque descritto benissimo la struttura base del gioco

Il giocatore che chiama il giudizio e/o il testimone decidono se qualcuno della famiglia muore come conseguenza dell'Atto corrispondente al Giudizio.
Le conseguenze quindi potrebbe subirle anche qualcuno completamente estraneo alla cosa.
O potrebbe non subirle nessuno, potrebbero non esserci conseguenze negative

Questa parte è come la scelta fra Amore e Pietà di Kagematsu: non è soggetta a dadi, punteggi o altro: è una scelta personale prima di un giocatore, e poi dell'altro.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-30 05:26:21
Aggiungo una cosa che forse sarà d'aiuto per capire meglio il setting.

Avete in casa "Lo Sconosciuto" di Roberto "Magnus" Raviola? Se sì, andare a leggere il numero 6 (l'ultimo) della prima serie, quella tascabile:"Vacanze a Zahlé"

Tratta proprio dell'inizio della guerra civile a Beirut, la prima fase di Shahida.

L'ho fatto vedere a Ron, e secondo lui, per descrivere con una tale esattezza non solo l'ambiente, gli edifici, i costumi, etc, ma anche gli atteggiamenti, Magnus a Beirut doveva esserci stato.

Se ce l'avete in casa, è un ottima risorsa per farsi un idea del setting.

Per capirsi: scordatevi delle immagini che avete visto in TV dal medio oriente, dall'Iraq, dall'Iran, scordatevi donne velate, turbanti, etc.

Ecco una tipica ragazza di Beirut, sullo sfondo l'effetto di un bombardamento israeliano...
(http://img.photobucket.com/albums/v101/He219/dailypix/fresh/freshest/30984837.jpg)

Altre scene post-bombardamento...
(http://worriedlebanese.files.wordpress.com/2007/02/platt_winner_adjust.jpg)


Beiirut era chiamata "La Parigi del Medio Oriente, ma Ron sostiene che a lui ricorda Los Angeles.  Anche qui, infatti, spiagge piene di donne in bikini...
(http://www.habeeb.com/images/lebanon.jounieh.001.panorama.jpg)


Quindi, una città come quella a cui siete abituati. Quella in cui vivete (o il capoluogo, se vivete in provincia). Solo un po' più ricca, con la gente un po' più alla moda e con abiti un po' più costosi, una maggiore concentrazione di locali notturni. Più spiagge e turismo. E un sacco di banche.

Non è difficile, no? Non dovete informarvi su strani usi e costumi. Potrete giocare un ingegnere, il padrone di un supermarket, etc.

Qui ci mettete la VOSTRA famiglia. O meglio, uno dei giocatori (meglio una giocatrice), il Testimone, disegna una "mappa" della sua famiglia.  su cui, cambiando i nomi, le professioni, etc, si costruirà la famiglia protagonista del gioco.

Poi, iniziano ad arrivare le bombe.

Giocare a Shahida quindi, non è difficile: dopotutto, basta che immaginate la VOSTRA città, con la VOSTRA famiglia, vestita con i vestiti che portate voi, che legge quello che leggete voi, che ascolta la stessa musica. 

E a questo, aggiungete posti di blocco dove se hai il nome sbagliato sulla carta d'identità ti sparano un colpo in testa, cecchini che sparano da tetti sui passanti, raid aerei regolari con bombardamenti per rappresaglia contro qualcosa che ha fatto qualcun altro da qualche altra parte, e un sacco,  ma davvero un sacco di tizi  in uniforme (almeno una dozzina di uniformi diverse) che girano armati a fare quello che gli pare.

Visto? Facile da immaginare, no?

Benvenuti a Beirut, 1975, benvenuti a Shahida.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Mauro - 2012-10-30 09:59:16
uno dei giocatori (meglio una giocatrice), il Testimone, disegna una "mappa" della sua famiglia
Perché "meglio una giocatrice"?
Titolo: Re:shahida
Inserito da: MichelaDaSacco - 2012-10-30 11:14:36
Grazie per le informazioni, ero curiosa.
Adesso lo sono un po' di più. ;)
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Leonardo - 2012-10-30 11:36:13
Questo thread mi mette veramente in crisi... Per varie ragioni quest'anno, nonostante la vicinanza, avevo pensato di saltare l'annuale visita a Lucca Comics and Games, ma questo progetto di Ron, incredibilmente "rischioso" e ambizioso, mi incuriosisce molto e forse mi farà ritornare sulla mia decisione.

Il progetto di Ron tra l'altro sembra tornato ancor di più tragica attualità data la situazione in Siria e gli effetti che la guerra civile sta avendo sul vicino Libano.

Breve Off-Topic
Per inciso e per curiosità, la seconda delle foto postate da Moreno (del fotografo americano Spencer Platt) è la vincitrice del World Press Photo 2006. Trovate altre foto di Platt sul Libano sul sito di Getty Images dedicato al reportage:
http://www.reportagebygettyimages.com/spencer-platt/#
La storia della foto è interessante perché porta alla luce quella ambiguità tipica della fotografia, così potente nel congelare un istante di tempo e trasformare una scena in un simbolo, ma anche così incompleta (quando estrapolata dal contesto) da finire per essere spesso incapace di rendere tutta la complessità di una situazione. In particolare, per quanto riguarda la foto in questione, molti spettatori si sono fatti una idea sbagliata di quanto mostrato nell'inquadratura. Per saperne di più rinvio a questo articolo di Der Spiegel:
http://www.spiegel.de/international/catering-to-a-lebanese-cliche-world-press-photo-mix-up-a-469070.html

Titolo: Re:shahida
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-30 17:59:46

Citazione
Il progetto di Ron tra l'altro sembra tornato ancor di più tragica attualità data la situazione in Siria e gli effetti che la guerra civile sta avendo sul vicino Libano.


E anche il fatto che a Ron interessava far vedere agli americani quanto è facile scegliere di diventare terroristi, quando hai delle motivazioni che ti spingono a dire " cazzo basta, adesso vi ammazzo tutti ".
E prendere due aerei e....
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Paolo Busi - 2012-10-30 18:15:37
Nell'attesa di acquistarlo e leggerlo chiedo: con le opportune modifiche si potrebbe farne una ambientazione in Italia nel periodo '43-'45?
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Iacopo Benigni - 2012-10-30 18:50:23

Paolo la domanda importante da farsi: sarebbe opportuno?

La resistenza italiana pensi sia meglio rappresentarla come una serie dii gesti incolsunti e scelte individuali oppure come un processo che partendo da motivazioni etiche personali diventa un movimento di liberazione. I gesti di una resistenza "vittoriosa" vanno al di la della guerriglia e dei sabotaggi, sono soprottutto segnati dalla solidarietà e dal consenso popolare.


La mia risposta è si, ma ci vorrebbe nel frattempo un gioco che dipinga la resistanza come giusta o perlomeno come necessaria, non solo inevitabile.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Leonardo - 2012-10-30 20:20:53
E anche il fatto che a Ron interessava far vedere agli americani quanto è facile scegliere di diventare terroristi, quando hai delle motivazioni che ti spingono a dire " cazzo basta, adesso vi ammazzo tutti ".
E prendere due aerei e....

Se è per quello non penso che solo gli americani abbiano bisogno di vederlo. Mi sembra che in generale tutti noi "Occidentali" rappresentiamo un target più che indicato per il gioco in questione.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Lavinia - 2012-10-30 21:07:32
Lavorandoci sopra, in diversi punti mi è venuta la nausea per via delle cose descritte ed ho dovuto fermarmi un attimo. È scritto in maniera decisamente franca e brutale.

Poi quando si parla di cose come questa (http://it.wikipedia.org/wiki/Sabra_e_Shatila) uno sic hiede: va bene che sono nata 7 anni dopo, ma perché nessuno me ne aveva mai parlato fino ad ora? Perché dev'essere un gioco di ruolo ad educarmi su fatti di questa portata?
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Serenello - 2012-10-30 21:16:09
E anche il fatto che a Ron interessava far vedere agli americani quanto è facile scegliere di diventare terroristi, quando hai delle motivazioni che ti spingono a dire " cazzo basta, adesso vi ammazzo tutti ".
E prendere due aerei e....

Se è per quello non penso che solo gli americani abbiano bisogno di vederlo. Mi sembra che in generale tutti noi "Occidentali" rappresentiamo un target più che indicato per il gioco in questione.

E c'hai ragione da vendere. Il saggio che c'è prima del gioco (che è molto più corposo di Spione per la cronaca, il doppio come numero di parole, come dimensione del libro siamo vicini ad IMDA) mi ha lasciato profondamente di stucco, pur considerendomi un appasionato di quel periodo storico ed avendo letto molto a riguardo (anche se quello che ho letto era per lo più dal punto di vista dell'Italia e di ciò che riguardò direttamente l'Italia)
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Ezio - 2012-10-30 23:41:37
Actual play.

Ho giocato il Testimone ad un playtest di un paio di anni fa.

Ad un certo punto la Guerra ha attaccato un membro della famiglia a cui la giovane Testimone teneva e ho allungato la mano per impedirlo, chiamando il Giudizio.

Applausi al tavolo, Ron che sorrideva e io che inizio a narrare la scena, divertendomi un sacco. Il capofamiglia si allea ad una cellula terroristica e fa irruzione nel cove di una cellula rivale che teneva in ostaggio i membri della sua famiglia. Il clima al tavolo mi induce ad escalare, salta fuori un RPG... è un massacro, ed è una soddisfazione enorme.
Davvero, è stato catartico come quando uccidi il Padrone in La Mia Vita col Padrone. Quegli stronzi avevano assillato la mia famiglia per tutta la partita e ora, porcaputtana, glie la stavo facendo pagare, avevo IO tutto il potere, ed erano LORO a subire.
Descrivere il massacro, anche abbastanza nei dettagli, fu DAVVERO soddisfacente.


Poi Ron mi ha guardato e mi ha introdotto all'ultima fase del Giudizio: "Quello che hai fatto è stato giusto o sbagliato?" mi chiede.

Ecco, può sembrare banale ma è stata una secchiata d'acqua fredda, un pugno in pancia. Mi sono trovato a rivalutare l'ultima scena e a vedermi soddisfatto e contento per un massacro di gente che se innocente non era, non era certo più colpevole di me, che mi ero alleato ai loro corrispettivi, che avevo abbracciato la Guerra.


Chi segue il forum d un po' sa che non mi spavento facilmente, anzi... ma da quella volta non ho più aperto l'ashcan di Shahida.
Mi fa paura.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-31 02:40:44
E anche il fatto che a Ron interessava far vedere agli americani quanto è facile scegliere di diventare terroristi, quando hai delle motivazioni che ti spingono a dire " cazzo basta, adesso vi ammazzo tutti ".
E prendere due aerei e....

Se è per quello non penso che solo gli americani abbiano bisogno di vederlo. Mi sembra che in generale tutti noi "Occidentali" rappresentiamo un target più che indicato per il gioco in questione.


Boh, sì, forse hai ragione.
Personalmente non mi sono mai identificato con gli Stati Uniti, per quel che riguarda quello specifico evento...
Sicuramente ho avuto esperienze differenti e grazie al fatto che mio padre ha sempre lavorato all'estero (in Cina e in Sud America) ho sempre avuto una visione alternativa del cosiddetto "occidente".
Non mi è mai risultato troppo difficile pensare che se si bastona il cane, prima o poi il cane si rigira e morde... e la colpa è di chi bastona.


Basta pensare anche solo alla guerra del Vietnam, o a quella di Corea... oppure alla prima Desert Storm.
E basta seguire Al Jazeera in inglese quando ci sono questi eventi per capire come la comunicazione mondiale è - nella migliore delle ipotesi - _filtrata_.


Poi quando si parla di cose come questa (http://it.wikipedia.org/wiki/Sabra_e_Shatila) uno sic hiede: va bene che sono nata 7 anni dopo, ma perché nessuno me ne aveva mai parlato fino ad ora? Perché dev'essere un gioco di ruolo ad educarmi su fatti di questa portata?


Nessuno te ne parla perché, per motivazioni storiche del tutto discutibili, quando è coinvolta Israele, l'opinione pubblica deve _per forza_ essere schierata a favore di Israele.
Come se questo bastasse o servisse a rendere onore e/o omaggio ai morti dei campi di concentramento nazisti...
Ci sono una marea di aneddoti e di eventi che nessuno racconta, perché altrimenti bisognerebbe aprire gli occhi e rendersi conto che, cazzo, forse i palestinesi hanno ragione...


Probabilmente questo gioco mi piace perché va a toccare un argomento su cui personalmente è _parecchio_ da dire :)
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Enrico Ambrosi - 2012-10-31 07:36:15
Lavorandoci sopra, in diversi punti mi è venuta la nausea per via delle cose descritte ed ho dovuto fermarmi un attimo. È scritto in maniera decisamente franca e brutale.

Poi quando si parla di cose come questa (http://it.wikipedia.org/wiki/Sabra_e_Shatila) uno sic hiede: va bene che sono nata 7 anni dopo, ma perché nessuno me ne aveva mai parlato fino ad ora? Perché dev'essere un gioco di ruolo ad educarmi su fatti di questa portata?


Io per quello devo ringraziare Valzer con Bashir: consiglio la visione a chiunque se lo sia perso.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-31 10:04:03
Poi quando si parla di cose come questa (http://it.wikipedia.org/wiki/Sabra_e_Shatila) uno sic hiede: va bene che sono nata 7 anni dopo, ma perché nessuno me ne aveva mai parlato fino ad ora? Perché dev'essere un gioco di ruolo ad educarmi su fatti di questa portata?
Nessuno te ne parla perché, per motivazioni storiche del tutto discutibili, quando è coinvolta Israele, l'opinione pubblica deve _per forza_ essere schierata a favore di Israele.



o forse perché i comuni mezzi di informazione fanno approfondimento per tipo 5 minuti dopo che un fatto è accaduto e poi passano ad altro e perché in Italia le notizie dall'estero vanno pochissimo e forse perché tu e chi ti sta attorno (per Lavinia) non avete avuto la volontà (per i più svariati motivi possibili, non intendo per fatica o disinteresse) di informarvi della cosa e approfondirla.


sinceramente il complesso "siamo tutti amici di Israele" lo vivo molto poco almeno nell'Italia che ho conosciuto io
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Leonardo - 2012-10-31 10:37:51
Boh, sì, forse hai ragione.
Personalmente non mi sono mai identificato con gli Stati Uniti, per quel che riguarda quello specifico evento...
Sicuramente ho avuto esperienze differenti e grazie al fatto che mio padre ha sempre lavorato all'estero (in Cina e in Sud America) ho sempre avuto una visione alternativa del cosiddetto "occidente".
Non mi è mai risultato troppo difficile pensare che se si bastona il cane, prima o poi il cane si rigira e morde... e la colpa è di chi bastona.

Ma guarda, a dire il vero la mia osservazione verteva più sul fenomeno "terrorismo" in generale che non sul caso Libano in particolare. Quella che trovo ipocrita e stucchevole è una certa tipica aria di superiorità morale di cui noi Occidentali tendiamo a fare sfoggio quando vengono tirati in ballo argomenti come le libertà individuali e la democrazia. A parte il fatto che, anche sorvolando sugli aspetti ambigui o negativi della civiltà Occidentale, certe conquiste civili e sociali sono talmente recenti e instabili (un secolo o meno sulla scala di qualche decina di millenni di storia dell'umanità) da non permetterci certo di fare la parte di quelli "arrivati" che si possono permettere di dare lezioni agli altri, trovo anche che abbiamo grosse difficoltà a guardarci dentro.

Faccio un esempio solo per spiegarmi: per me è inconcepibile che da un lato si sposi una retorica di dura condanna contro il terrorismo mentre dall'altro si ritengano perfettamente accettabili e si adottino pratiche che provocano un cospicuo numero di vittime e una mole di sofferenze in maniera altrettanto brutale e indiscriminata. E non parlo di guerre e bombardamenti: basti considerare l'embargo imposto all'Iraq dopo la prima guerra del Golfo e teso ad esasperare la popolazione fino al punto da spingerla a rovesciare Saddam dall'interno. Nel corso di circa sette anni le conseguenze dirette dell'embargo hanno causato la morte di almeno 150.000 bambini (e questa è la stima minima, alcune fonti arrivano a parlare di 500.000 vittime in eccesso rispetto ai tassi di mortalità precedenti alle sanzioni).
E quando, sull'onda di una ipocrisia pelosa, mi si dice che occorre schierarsi perché si tratta di scegliere tra la libertà e la barbarie e l'oscurantismo, io mi incazzo spontaneamente, perché vengo messo di fronte ad una falsa alternativa: il fondamentalismo e la democrazia che nasconde la difesa di una supremazia in zone geografiche strategicamente rilevanti sotto la coltre della libertà non sono le uniche due opzioni in campo.

Quindi sì, il progetto di Ron è estremamente interessante perché penso che tanta gente trarrebbe beneficio dall'immedesimarsi nelle vicende altrui. L'actual play di Ezio rende bene l'idea di quello che può accadere quando la frustrazione e l'esasperazione superano ogni possibile livello di sopportazione e si associano all'orrore e alla disperazione legate al vedere calpestato e messo in pericolo ciò che abbiamo di più caro. Abbracciare l'idea che dietro al fondamentalismo possano nascondersi anche le storie di persone comuni spinte oltre il limite della sopportazione è importante, sempre ricordando però che il terrorismo non è fatto solo di azioni individuali ma anche di pianificazione più o meno "scientifica": le storie e le sofferenze individuali sono facile preda della strumentalizzazione e della manipolazione da parte di chi ha tutto l'interesse a radicalizzare conflitti e posizioni.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Ezio - 2012-10-31 10:41:24
sinceramente il complesso "siamo tutti amici di Israele" lo vivo molto poco almeno nell'Italia che ho conosciuto io


Probabilmente perché non sei mai stato accusato di antisemitismo per aver contestato la politica dello Stato di Israele (che è diverso dal condannare la Nazione Ebraica)...
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Antonio Caciolli - 2012-10-31 11:17:33
sinceramente il complesso "siamo tutti amici di Israele" lo vivo molto poco almeno nell'Italia che ho conosciuto io


Probabilmente perché non sei mai stato accusato di antisemitismo per aver contestato la politica dello Stato di Israele (che è diverso dal condannare la Nazione Ebraica)...
chi ti ha fatto tale accusa? O_O"

Titolo: Re:shahida
Inserito da: Lavinia - 2012-10-31 13:37:24
Antonio, per avere volontà di approfondire una cosa, devo sapere che è successa.

Io appunto son nata nel 1989, ed ora che ero abbastanza grande non ho trovato nessuno - telegiornali, riviste, insegnanti, altri adulti - che me ne parlasse. "La guerra civile libanese" per me aveva la stessa concretezza e presenza che, chessò, "la Guerra franco-prussiana".
I miei genitori e i miei insegnanti, per quanto le news fossero scarse (ma all'epoca mi apre la situazione fosse migliore di oggi) lo sanno cosa è successo, ma mica me l'hanno trasmessso...
Per contro, l'attuale rivoluzione siriana la sto seguendo e approfondendo per conto mio, ma appunto ho iniziato a farlo perché ho visto le cose nei notiziari e ho detto "voglio saperne di più", se nessuno ne avesse parlato avrei dovuto sperare di inciamparci sopra.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-31 13:57:56
sinceramente il complesso "siamo tutti amici di Israele" lo vivo molto poco almeno nell'Italia che ho conosciuto io


Probabilmente perché non sei mai stato accusato di antisemitismo per aver contestato la politica dello Stato di Israele (che è diverso dal condannare la Nazione Ebraica)...
chi ti ha fatto tale accusa? O_O"


Un sacco di gente che non approfondisce (per scelta) :P
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-31 14:01:24

Citazione
E non parlo di guerre e bombardamenti: basti considerare l'embargo imposto all'Iraq dopo la prima guerra del Golfo e teso ad esasperare la popolazione fino al punto da spingerla a rovesciare Saddam dall'interno. Nel corso di circa sette anni le conseguenze dirette dell'embargo hanno causato la morte di almeno 150.000 bambini (e questa è la stima minima, alcune fonti arrivano a parlare di 500.000 vittime in eccesso rispetto ai tassi di mortalità precedenti alle sanzioni).


Sono perfettamente d'accordo con te e direi che questi argomenti sono TUTTI possibili scenari di Shahida.
Peccato che non si possa parlare di politica su GcG, altrimenti ti asseconderei il discorso parlando dell'embargo a Cuba, che non è ancora stato tolto dopo 50 anni...
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Mauro - 2012-10-31 14:07:48
Io gente che non approfondisce l'ho vista da entrambe le parti; un mio ex collega era sempre pronto a dare contro a Israele, quando usciva una notizia o un video che li metteva in cattiva luce; ma era parimenti pronto a sostenere la falsità di qualunque notizia o video che li mettesse in buona luce. In entrambi i casi, tempo dedicato all'approfondimento: zero.

Non so quale sia il clima generale in Italia, ma di gente che dà contro a Israele perché sí (come di gente che la sostiene perché sí) ne ho vista parecchia.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2012-10-31 14:16:29
Sono perfettamente d'accordo con te e direi che questi argomenti sono TUTTI possibili scenari di Shahida.
Peccato che non si possa parlare di politica su GcG, altrimenti ti asseconderei il discorso parlando dell'embargo a Cuba, che non è ancora stato tolto dopo 50 anni...


Puoi aprire un discorso in QUALSIASI spazio pubblico o privato (mail, G+, altri forum specializzati, siti, o che so io) e mettere qui il link. ^_^

La restrizione che vige su GcG serve per evitare "risse tra tifoserie" (e parlando di politica è molto facile "prendere in mano le bandiere"), non per impedire che si parli di qualcosa di "scomodo" tra utenti.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-10-31 14:27:38
La proibizione di parlare di politica si riferisce comunque a OFF TOPIC di politica

Per parlare di Shahida, non parlare di politica sarebbe impossibile (Shahida E' un gioco fortemente politico. Già l'idea di mettersi "nei panni dell'altro" è una cosa fortemente politica), ma finchè si rimane nell'ambito del gioco, e non si iniziano a scontrare gli schieramenti, va bene.

Questa infatti è la cosa alla base di tutta la serie "story now": se ci mettiamo  a parlare della situazione arabo-israeliana attorno ad un tavolo finiamo per sparare slogan,  mentre il mettere tutto sul piano personale e umano di personaggi che stiamo giocando, ci fa uscire dal piano degli slogan.

Il concetto di "Actual Play" applicato alle  opinioni politiche...   8)
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Paolo Busi - 2012-10-31 16:01:22


Paolo la domanda importante da farsi: sarebbe opportuno?

La resistenza italiana pensi sia meglio rappresentarla come una serie dii gesti incolsunti e scelte individuali oppure come un processo che partendo da motivazioni etiche personali diventa un movimento di liberazione. I gesti di una resistenza "vittoriosa" vanno al di la della guerriglia e dei sabotaggi, sono soprottutto segnati dalla solidarietà e dal consenso popolare.


La mia risposta è si, ma ci vorrebbe nel frattempo un gioco che dipinga la resistanza come giusta o perlomeno come necessaria, non solo inevitabile.
Non so, Iacopo, come sia meglio rappresentare la Resistenza, però vedo che sulla Resistenza è in atto un meccanismo di rimozione simile a quello della storia recente del Medio Oriente. E non sarebbe male offrire uno strumento per non dimenticare la pesantezza di certe scelte, proprio per non perdere la dimensione del singolo, dell'individuo davanti alla Storia. E mi pare di capire che Shahida offra un mezzo privo di retorica per entrare dentro certe scelte.
Un esempio: mia madre (classe 1937) passò una giornata intera in una piazza di non so quale paese in Abruzzo, assieme a sua madre, suo fratello e sua sorella davanti a due mitragliatici tedesche per venire fucilata se entro una certa ora mio nonno non si fosse presentato. Come lascito di quel giorno, settant'anni dopo, mia madre balbetta quando si emoziona. Ora prova a chiederle se la scelta di mettere a rischio, non la tua vita, ma quella di tua moglie e dei tuoi figli per un ideale - qualunque esso sia - è giusta o sbagliata.
Quando ho letto di Shahida e di una famiglia presa in mezzo da una guerra civile questo episodio è la prima cosa che mi è venuta in mente, da qui la domanda.
 
 
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Ezio - 2012-10-31 16:48:26
Usare lo Story Now per la Resistenza è un pensiero già pensato, ma non diro altro...
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-31 16:59:21


Paolo la domanda importante da farsi: sarebbe opportuno?

La resistenza italiana pensi sia meglio rappresentarla come una serie dii gesti incolsunti e scelte individuali oppure come un processo che partendo da motivazioni etiche personali diventa un movimento di liberazione. I gesti di una resistenza "vittoriosa" vanno al di la della guerriglia e dei sabotaggi, sono soprottutto segnati dalla solidarietà e dal consenso popolare.


La mia risposta è si, ma ci vorrebbe nel frattempo un gioco che dipinga la resistanza come giusta o perlomeno come necessaria, non solo inevitabile.
Non so, Iacopo, come sia meglio rappresentare la Resistenza, però vedo che sulla Resistenza è in atto un meccanismo di rimozione simile a quello della storia recente del Medio Oriente. E non sarebbe male offrire uno strumento per non dimenticare la pesantezza di certe scelte, proprio per non perdere la dimensione del singolo, dell'individuo davanti alla Storia. E mi pare di capire che Shahida offra un mezzo privo di retorica per entrare dentro certe scelte.
Un esempio: mia madre (classe 1937) passò una giornata intera in una piazza di non so quale paese in Abruzzo, assieme a sua madre, suo fratello e sua sorella davanti a due mitragliatici tedesche per venire fucilata se entro una certa ora mio nonno non si fosse presentato. Come lascito di quel giorno, settant'anni dopo, mia madre balbetta quando si emoziona. Ora prova a chiederle se la scelta di mettere a rischio, non la tua vita, ma quella di tua moglie e dei tuoi figli per un ideale - qualunque esso sia - è giusta o sbagliata.
Quando ho letto di Shahida e di una famiglia presa in mezzo da una guerra civile questo episodio è la prima cosa che mi è venuta in mente, da qui la domanda.


Si può sempre fare un Hack...
Solo che... sarebbe un hack dove non si parla della resistenza italiana, ma si parla del PERIODO che ha caratterizzato la resistenza e dovrebbe accettare scelte diametralmente opposte, tipo membri della stessa famiglia che disdegnano i partigiani e si alleano alla Repubblica di Salò, oppure anche collaborazionisti; tanto quanto membri della famiglia partigiani rossi, che si scontrano con membri della famiglia partigiani bianchi e che si scontrano con membri della famiglia partigiani liberali filo-guardia di finanza (che ricordiamo sempre essere stata L'UNICA forza armata che si è schierata col popolo...), e altri ancora che non si schierano, ma vorrebbero che l'Italia sia "vinta" dai rossi, e che litigano con altri che non si schierano ma vorrebbero gli americani in casa.
Cioè, Shahida è un gioco aperto, non è un gioco che ti vuole stimolare a diventare un terrorista.
Puoi tranquillamente giocare Shahida evitando qualsiasi forma di terrorismo esplicito... semplicemente, prima o poi moriranno tutti (ok, l'ho fatta facile :P era per spiegare che non c'è un drive etico esplicito nel gioco, proprio perché è Story Now).
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Niccolò - 2012-12-08 14:20:36
Usare lo Story Now per la Resistenza è un pensiero già pensato, ma non diro altro...

Spero solo non lo scriva un emiliano di sinistra, se no sai che scontatezza?
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Moreno Roncucci - 2012-12-08 19:25:39
Nick, ormai gli emiliani di sinistra sono gli unici che se lo RICORDANO, che c'è stata la resistenza...

(ho avuto un incontro traumatico con il livello attuale di memoria storica fra "i giovani d'oggi" durante il tour condotto da Ezio a Reggio Emilia. E non perchè non ci fosse interesse fra i presenti, anzi. Ezio è un ottima guida ed erano tutti interessati. Semplicemente, di un sacco di cose nessuno gli aveva mai detto niente, nessuno gliel'aveva fatto sapere, nessuno gli aveva mai accennato la cosa: né famiglia, né scuola, né media)

Credo che un gdr sulla resistenza italiana sarebbe un atto "politico" quanto e più di quanto lo sia stato lo scrivere Shahida, e per gli stessi motivi: toccare cose che si vogliono fare dimenticare.
Titolo: Re:shahida
Inserito da: Niccolò - 2012-12-08 20:54:44
Beh no. Se lo ricordano bene anche i nostalgici... :-)