Penso che l'unico modo per raggrupparli tutti sia adottare un termine mai usato, non associato ad alcun preconcetto. Con lo svantaggio che tale termine non comunicherebbe niente. A nessuno.
Mi piace l'espressione di Mattia "giochi di interpretazione e narrazione" perché si stacca da GdR pur lasciando dentro anche i tradizionali, ma se vuoi parlare di "quei giochi lì" forse è meglio etichettarli come "di nuova generazione" o "di terza generazione" (quest'ultimo penso di averlo letto sull'incbook).
La distinzione fra le generazioni però non è netta e si porta dietro tutti i preconcetti di new-wave (il vecchio fa schifo, gli altri sono indietro ecc.), quindi risulta controproducente per i giocatori veterani e irrilevante per quelli acerbi.
Fan mail a Mattia: da oggi adotto la sua definizione.
"giochi di narrazione ed interpretazione"