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Gioco Concreto / [Help][AP] The Pool
« il: 2007-09-28 01:03:08 »
Ciao Gabriele!
Ecco le mie risposte. Tieni presente che ho giocato poco a The Pool, e mai come GM, quindi molto di quello che scriverò non è che quello che a mia volta ho letto sul gioco.
Prima di tutto, The Pool è un gioco narrativo ridotto proprio al minimo indispensabile, ad un sistema per "decidere chi può dire cosa". Gli mancano tutti i meccanismi presenti in giochi più corposi che servono a mettere tutti i giocatori sulla stessa lunghezza d'onda (tipo la fan mail e il pitch in AiPS). Quindi, richiede che i giocatori siano GIA' sulla stessa lunghezza d'onda prima di giocare. Se siete un gruppo affiatato con un idea precisa di cosa volete giocare e come volete farlo, The Pool va benissimo, ma se non avete questo tipo di accordo iniziale non è un gioco che vi consiglierei.
Per esempio, il fatto che i giocatori preferiscano accrescere il pool invece di narrare cosa accade ai loro personaggi mi fa suonare un bel po' di campanelli d'allarme...
Detto questo, vediamo ai numeri: non si possono mai "scommettere" più di 9 dadi, più quelli dati dai tratti. La possibilità di NON fare 1 con 1 dado è l'83%, con 9 dadi è il 19% circa. Anche con tre dadi bonus (totale 12) hai ancora oltre l'11% di probabilità di fallire.
Quindi, l'11% di possibilità di perdere tutti i dadi che hai puntato. In media dovrebbe capitare ogni 9 tiri. Per recuperare i 9 dadi che hai perso, devi vincere almeno 9 tiri (ipotizzando di non narrare mai). Non mi sembra che i numeri possano dar luogo ad accumuli eccessivi di dadi. (anzi, dagli actual play che si trovano in rete, molti lamentano il fenomeno opposto: è facile trovarsi senza dadi e passare un sacco di tempo senza poter narrare)
Ma mettiamo il caso che un giocatore abbia una serie di tiri fortunati impressionante e accumuli anche 20 o 30 dadi. Cosa se ne fa? Non ne può puntare più di 9. Li mette nei tratti? Va bene, ma a che gli serve? Aggiunge altri 3 dadi per portare da 9 a 12 un tiro? Quindi avrebbe faticato tanto, rischiato 3 volte di perdere tutto (circa un 33% di rischio) per avere l'8% (19-11) di possibilità in più di vincere un conflitto, che poi non gli darà nessun vantaggio se continua nella sua strategia di non narrare mai?
A meno che i giocatori non abbiano capito male e pensino che il gioco lo "vince chi ha più dadi", questa non è una strategia vincente, è una strategia perdente. Questo giocatore si è auto-bloccato dalla sua maggiore possibilità di influire sulla storia (il monologo di vittoria) per avere in cambio... cosa? Un dado in più che non gli serve, che non usa e che non gli dà nessuna utilità di nessun tipo? Mi viene in mente Zio Paperone quando fa incetta di monetine da un centesimo e non si concede nemmeno una limonata... :lol:
Se però sono in diversi i giocatori che prendono il dado invece del Monologo di vittoria, penso ci sia un problema a monte. Idealmente, solo un giocatore troppo a corto di dadi o disinteressato agli eventi rinuncerebbe al MdV per un dado. Se lo fanno spesso senza essere a corto di dadi, ho il dubbio che siano disinteressati alla storia. O almeno al narrarla, visto che ti lasciano volentiari questo compito...
Forse, nel caso migliore, non è perchè non si interessano ma perchè si fidano che comunque farai quello che è meglio per loro. Mettili in situazioni in cui dicano "e no, cavolo, questa la DEVO narrare io!" :wink:
Ecco le mie risposte. Tieni presente che ho giocato poco a The Pool, e mai come GM, quindi molto di quello che scriverò non è che quello che a mia volta ho letto sul gioco.
Prima di tutto, The Pool è un gioco narrativo ridotto proprio al minimo indispensabile, ad un sistema per "decidere chi può dire cosa". Gli mancano tutti i meccanismi presenti in giochi più corposi che servono a mettere tutti i giocatori sulla stessa lunghezza d'onda (tipo la fan mail e il pitch in AiPS). Quindi, richiede che i giocatori siano GIA' sulla stessa lunghezza d'onda prima di giocare. Se siete un gruppo affiatato con un idea precisa di cosa volete giocare e come volete farlo, The Pool va benissimo, ma se non avete questo tipo di accordo iniziale non è un gioco che vi consiglierei.
Per esempio, il fatto che i giocatori preferiscano accrescere il pool invece di narrare cosa accade ai loro personaggi mi fa suonare un bel po' di campanelli d'allarme...
Detto questo, vediamo ai numeri: non si possono mai "scommettere" più di 9 dadi, più quelli dati dai tratti. La possibilità di NON fare 1 con 1 dado è l'83%, con 9 dadi è il 19% circa. Anche con tre dadi bonus (totale 12) hai ancora oltre l'11% di probabilità di fallire.
Quindi, l'11% di possibilità di perdere tutti i dadi che hai puntato. In media dovrebbe capitare ogni 9 tiri. Per recuperare i 9 dadi che hai perso, devi vincere almeno 9 tiri (ipotizzando di non narrare mai). Non mi sembra che i numeri possano dar luogo ad accumuli eccessivi di dadi. (anzi, dagli actual play che si trovano in rete, molti lamentano il fenomeno opposto: è facile trovarsi senza dadi e passare un sacco di tempo senza poter narrare)
Ma mettiamo il caso che un giocatore abbia una serie di tiri fortunati impressionante e accumuli anche 20 o 30 dadi. Cosa se ne fa? Non ne può puntare più di 9. Li mette nei tratti? Va bene, ma a che gli serve? Aggiunge altri 3 dadi per portare da 9 a 12 un tiro? Quindi avrebbe faticato tanto, rischiato 3 volte di perdere tutto (circa un 33% di rischio) per avere l'8% (19-11) di possibilità in più di vincere un conflitto, che poi non gli darà nessun vantaggio se continua nella sua strategia di non narrare mai?
A meno che i giocatori non abbiano capito male e pensino che il gioco lo "vince chi ha più dadi", questa non è una strategia vincente, è una strategia perdente. Questo giocatore si è auto-bloccato dalla sua maggiore possibilità di influire sulla storia (il monologo di vittoria) per avere in cambio... cosa? Un dado in più che non gli serve, che non usa e che non gli dà nessuna utilità di nessun tipo? Mi viene in mente Zio Paperone quando fa incetta di monetine da un centesimo e non si concede nemmeno una limonata... :lol:
Se però sono in diversi i giocatori che prendono il dado invece del Monologo di vittoria, penso ci sia un problema a monte. Idealmente, solo un giocatore troppo a corto di dadi o disinteressato agli eventi rinuncerebbe al MdV per un dado. Se lo fanno spesso senza essere a corto di dadi, ho il dubbio che siano disinteressati alla storia. O almeno al narrarla, visto che ti lasciano volentiari questo compito...
Forse, nel caso migliore, non è perchè non si interessano ma perchè si fidano che comunque farai quello che è meglio per loro. Mettili in situazioni in cui dicano "e no, cavolo, questa la DEVO narrare io!" :wink: