A parlar di FATE mi sento molto chiamato in causa giacchè ne sono un accanito sostenitore.
Premetto a me il FATE piace e pure tanto, mi sta regalando un sacco di sessioni veramente divertenti senza la minima preparazione( a dire il vero sono anni che gioco senza preparare nulla anche al Tradizionale, ma il FATE mi fa fare questo con una scioltezza che mai avrei immaginato.) Ho un po' di esperienza col Fate adesso(che ritengo non essere ancora sufficiente giacchè non sono affatto soddisfatto di come gestisco i compels, ma almeno so di cosa sto parlando.)
SU alcune cose sono piuttosto d'accordo con quel che emerge dalla discussione: FATE dal punto di vista della CA non è particolarmente indirizzato(soprattutto nelle sue prime incarnazioni e in Legends of Anglerre e Starblazer Adveture(che non ho giocato ancora , ma so essere pressochè identico nell'approccio a LoA) che strizzano l'occhio molto di più al Tradizionale proprio, pur escludendo comunque la necessità di usare regola Zero, barare sui dadi e usando Conflict invece di Task.), mentre Dresden Files secondo me lo è sensibilmente meno(prendete questa cosa un po' con le pinze, visto che so poco di CA e Teoria, ma io ho percepito nettamente, giocando, una dfferenza netta rispetto a LSDS in termini di centraità della narrazione e della storia in sè, gli aspetti, in qualunque loro forma sono tutto in DFRPG (PS mancando di conoscenza accurata, faccio molta fatica ad esprimere meglio di così quello che ad istinto ho percepito)).
FATE un sistema di Passaggio? io... credo di no invece. FATE ha la peculiarità di sembrare tradizionale al primo impatto, ma poi questa cosa in fase di gioco si rivela solo esteriorità. In DF è netto il distacco da una serie di peculiarità del gioco tradizionale e sbatte in faccia al giocatore una serie di modi di porsi rispetto al Metagioco(tm)(e non solo quello) che fanno accaponare la pelle al tradizionalista medio e lo dico con estrema cognizione di causa(giocavo ai tradizionali puri e duri fino a ieri, e ancora lo faccio seppur con altri accorgimenti ora). Più si lasciano a casa i preconcetti del Tradizionale, più il FATE va come il vento(provato e riprovato con ormai decine di sessioni sulle spalle). Per cui, secondo me, il "di passaggio" era più vero per i Vecchi FATE.
Ora però mi permetto di spostare il discorso su un piano che mi è decisamente più congegnale e che se condo me ha giocato un ruolo comunque determinante nella percezione del FATE, soprattutto da parte dei forgiti.
Il mio discorso si basa su alcune osservazioni e su particolari che hanno attirato la mia attenzione, ma sottolineo che si tratta di impressioni supportate da un campione di giochi ancora troppo basso.
Una storia si identifica prevalentemente in base a due macro parametri Tematica e Genere. La tematica non è altro che il tema centrale attorno a cui ruota la storia, mentre il genere è il modo in cui viene fatto, il Genere è il taglio che viene dato alla storia(azione, tensione etc etc...) Tanto per fare un esempio The Dark Knight e Watchmen vertono entrambi sui super eroi e sulle loro scelte, ma il numero di scene d'azione e il sapore che hanno è nettamente diverso(ok è un paragone un po' grossolano). Quei pochi giochi forgiti che ho potuto analizzare focalizzano l'esperienza di gioco intorno ad un tema: Annalise ruota intorno all'essere "vittime" del Vampiro, Cani nella Vigna alle scelte morali, Polaris alla caduta degli eroi and so on...
I FATE invece si focalizza sull'altra coordinata: scegli il tema che vuoi e fanne una storia d'azione. Giocandoci è evidente, quando l'azione si fa spettacolare il FATE ingrana la sesta indipendentemente dal tema trattato nella storia.ed appare ancora più evidente che non è la vittoria della sfida il centro, ma la spettacolarità della scena ad essere al centro del gioco.
Edwards, nel suo pensiero ha interpretato il GDR attraverso un punto di vista, certamente rivolizionario, non ci fosse stato lui e i suoi "contemporanei" saremmo ancora fermi al Master Uber Alles(espressione forte ma voluta che tradisce un certo disprezzo per "la dittatura del Master"), ma ha viaggiato analizzando il tutto in una sola direzione dando all'aspetto prevalentemente narrativo del GDR una categorizzazione tematica e mettendo completamente in mano al tavolo il Taglio che si voleva dare a quella tematica. il FATE fa il contrario, si focalizza sul taglio lasciando al tavolo il Tema. Secondo me il FATE (soprattutto Dresden) si distacca quasi altrettanto dal Tradizionale, ma lo fa da una prospettiva semplicemente diversa. Incidentalmente alcuni espedienti del tradizionale risultavano funzionali inseriti in quel contesto e di lì la percezione del FATE appare tradizionalista.
Just my 2 cents.