Una volta giocavo un pg e per farle confessare una cosa che aveva fatto, l'hanno incastrata con delle domande innocenti. Una volta che era chiaro che aveva perso, io mi sentivo con l'acqua alla gola e non sapevo come continuare senza che il PG si sentisse una merda.
Mi hanno detto che mi ero preso troppo a cuore il PG - io ho paura che sia una cosa che mi capita con tutti i PG.
ma è il suo bello, un pg incastrato, acqua alla gola, sensazione di impotenza e magari tentativo di rivalsa (sociale e/o fisica). Se vuoi giocare con coerenza il pg è normale che non possa superare ogni sfida e che questo si senta una merda alle volte, ma in un gioco come d&d invece è tutto improntato a vinci il conflitto->accumuli risorse-> diventi più forte->affronti un conflitto con un GS maggiore a suon di "fantasiosi" tiri per colpire con un d20->ripeti tutto;
il problema è, come ti hanno detto:
1 - non ci sono regole che ti permettano di sfruttare gli aspetti che vuoi te (es. io sono sempre del'idea che una trovata come le chiavi del solar system siano una figata [l'ho ripreso in mano da un paio di settimane e mi da grandi soddisfazioni al momento (chiaramente le chiavi sono solo un aspetto, tutto il resto del gioco è coordinato con quell'aspetto]);
2- come può non sembrare assurdo un mondo nel quale casualmente ai primi livelli ti imbatti nel bosco solo con goblin e quando sei al decimo al posto della tribù di goblin ci sono troll?
O per lo meno: non è assurdo, fa parte del gioco, ma non puoi pretendere da un'esperienza di gioco del genere di poterti dedicare a certi tipi di aspetti del pg (è come se quando gioco a unreal pretendessi di instaurare trattati commerciali con gli alieni o di capire i loro sentimenti: hai una scheda con solo indici della tua forza in combattimento, non hai strumenti per divertirti e tradurre in aspetti di gioco tutta una serie di elementi che sembra di capire, invece, ti piacerebbero). Vuoi troppo dal sistema che usi.
però mi pare anche di capire che da una parte vuoi analizzare il problema, dall'altra non te la senti di cambiare tipo di gioco, per cui la tua mi pare una analisi un po' fine a se stessa se ho capito bene