GCG

D'oh! Me l'ero pensata, ma quello che mancava alla mia visione era la genialata del quadrato! Avrei dovuto saperlo che Walton è un genio...  :shock:

[cite] Fabio Milito Pagliara:[/cite]ma è così strano che ci siano ambientazioni che proprio non ti pigliano?

Ma in questo caso il "bello" dell'ambientazione è in come si armonizza col sistema. Sono fatti l'uno per l'altra. Tutto qui.

[cite] Moreno Roncucci:[/cite] E se ti dicono "ma che schifo giocare gli pseudo-mormoni in un west immaginario, non potremmo giocare nella terra di mezzo, o a fare vampiri fighissimi, o dei cavalieri jedi? Quelli sì che sono tosti",  MANDALI A CAGARE (in senso giocoruolistico, magari sono perfetti per andarci a bere una birra, purchè non si parli nemmeno di gdr), giocatori così è meglio perderli che trovarli. Che razza di "storia appassionante" potrai mai ricavare da dei tardo adolescenti (con l'accento molto sul "tardo") a cui interessa solo "giocare gente fica" e brandire spadoni fallocompensativi in storielle sempre uguali? Evitali, ti risparmi il senso di vomito poi a vedere le "storie" che vengono fuori

:lol:

Ti spiace se questa la stampo formato poster e la incornicio?

[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Quoto un brano (in inglese, scusate ma non ho tempo e voglia di tradurlo) di Tony Lower-Basch, tratto da un thread su story-games:

Com'è il titolo del thread, che mi interessa leggerlo tutto?

Due giochi di cui potresti cercare di procurarti le versioni di playtest (io le ho, ma comunque sono là fuori da qualche parte):

"Through the Ansible"
del mio amico Simon Carryer. In realtà, non l'ho ancora letto, ma so che lo ha scritto apposta per il gioco by mail, by forum, ecc.

"The Year We All Died", di --- quello che ha fatto Panty Explosion. Non mi convince, ma sono certo che funziona by mail.

Ma lo so che lo sa, infatti.

Uhm... torno a lavorare, va'...

Mai giocato ad alcuna versione di Paranoia, ma mi pare che quelli che Gabriele segnala siano in gran parte i problemi di tutti i Parpuzi umoristici o parodistici (ho una certa esperienza con Toon, che oltretutto per i suoi tempi era un gioco davvero molto curato dal punto di vista del renderlo concretamente giocabile, e con Teenagers from Outer Space, che alla fine mi ha sempre abbastanza deluso, più vari tentativi più o meno fatti in casa, un'infinità di giochi scaricati, ecc.).

Alla fine, sono prima di tutto dei libri da leggere, e le risate te li fai leggendoli. Buffo come avessi questa stessa sensazione proprio ieri sera, leggendo casualmente questo:
http://philippe.tromeur.free.fr/whrpg.htm

Ma ciò è vero in generale della tradizionale editoria ludica parpuziana, che appunto ha sempre prodotto libri da leggere che forse si potevano anche usare per farci un gioco, con qualche sforzo.
Tutto sommato, il tentativo di fare giochi "umoristici" ha talvolta prodotto GdR più giocabili degli altri, come il summenzionato Toon. Certo, immagino che se solo mi mettessi a frugare i miei scaffali potrei trovare innumerevoli controesempi di giochi che fanno ridere solo quando li si legge, ma tentare davvero di giocarli è un po' uno spararsi nei testicoli...
(sindrome fra l'altro diffusa anche parlando di moduli, avventure, supplementi, espansioni, articoli su rivista... e perfino di alcuni giochi di tipo ben diverso dal GdR!)

Ma tornando al caso di Paranoia (filtrato attraverso la lente della mia ignoranza e delle mie esperienze di altri giochi... un sacco utile...) non mi stupirebbe se le potenzialità "umoristiche", a parte la lettura del manuale, stessero tutte nella capacità (personale, perché di sicuro nessun manuale gliela insegna) che il Master e solo lui ha - o non ha - di gestire i tempi comici e introdurre situazioni che divertono.