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Gioco Concreto / [DW] Primo Actual Play
« il: 2016-10-20 23:38:23 »
Ehilà salve a tutti di nuovo,
Vi scrivo perchè, dopo aver concluso la campagna di DW che mi aveva aperto le porte a tutto un mondo diverso di giochi, ne ho iniziata una nuova, stavolta nella veste di GM.
La precedente campagna è stata davvero molto divertente e appassionante anche se non ho potuto fare a meno di notare alcune forzature da parte del GM, dovuta senz'altro al fatto che fosse la prima esperienza per tutti con un tipo di gioco diverso.
Il gruppo che ha giocato ha reso divertente e appassionante la campagna anche per le qualità intrinseche di alcuni giocatori dal punto di vista recitativo e questo ha in parte sopperito ad alcuni errori e forzature, che pure non sono mancati.
Ne ho rilevati in particolare due che mi hanno colpito: uno da parte di noi giocatori, abbiamo completamente tralasciato la parte dei legami. Non ne è stato risolto nemmeno uno durante tutta la campagna (durata 12 sessioni) e sono stati usati come fossero un "background" giustificatorio di alcune relazioni tra i PG.
Un secondo da parte del master, forse più grave: in taluni casi si è arrogato il diritto di decidere arbitrariamente alcune cose, ignorando l'esito dei dadi o imponendo scelte ai giocatori. In particolare, alcuni 7-9 venivano trasformati in fallimenti o ad esempio, quando di fronte ad un drago d'ossa la giocatrice della barbara voleva cercare un modo di salire lungo un pendio per volargli sopra glielo ha impedito, sostenendo che per la natura del suo personaggio impulsiva e aggressiva, poteva solamente corrergli incontro e affrontarlo a viso aperto, costringendola di fatto ad un'azione il cui risultato, per giunta, è stato trasformato da 7-9 a fallimento.
Malgrado queste aperte violazioni del regolamento, la campagna come detto è stata molto appassionante.
In questa nuova campagna vesto gli abiti del GM e ho deciso di stare molto attento a giocare il gioco come andrebbe giocato, stando attento a non farmi sfuggire la cosa di mano, trasformandolo in un free form o commettendo errori nell'applicazione delle regole.
Per ora ho poco da raccontare, abbiamo da poco finito la seconda sessione, ma mi va di fermare gli avvenimenti e fare un po' di autoanalisi condividendola qui con voi.
Il gruppo che è stato messo insieme è molto eterogeneo.
Siamo in 6, io e C. reduci dalla precedente campagna, più A, S, G e P. P e G sono DeDomani alla prima esperienza con qualcosa che non sia DeD, A è alle prime armi e ha solo una breve esperienza con Pathfinder alle spalle, S alla prima esperienza con un gioco di ruolo.
Alla prima sessione porto con me i personaggi standard, più due extra che mi stuzzicavano, il rodomonte e l'artigliere.
Una copia per ciascun giocatore delle mosse base, un sacco di fogli di carta gialla da ristorante, pennarelli, penne, matite.
Mentre i giocatori guardano le schede dei personaggi, spiego un po' come funziona il gioco, cosa sono le mosse, qual'è il ruolo del GM e poi mentre scelgono inzio a fare qualche domanda.
Anche per la novità del gioco, la scelta dei personaggi, dei legami e la fase di "domande e rispondi" complessivamente prende un sacco di tempo (anche perchè è divertente) e quindi rimane poco tempo per la scena iniziale.
I personaggi che vengono scelti sono: Smokey lo gnomo artigliere, Damarra l'elfa barda, Selwen l'elfa raminga insieme al Lupo Giuseppe, Ululala una druida Uichi (ora vi spiego cosa sono gli Uichi, l'abbiamo scoperto in progress) e Barbozàr il barbaro.
La fase creativa è molto caotica e devo prendere appunti molto sparsi su un foglio enorme: rimetterli in ordine sarà complicato.
Scopriamo così che Smokey e gli gnomi come lui non sono una vera e propria razza, ma sono costrutti creati tecnologicamente più che magicamente attraverso conoscenze genetiche da un'accademia di elfi che si è scavata sotto le montagne del nord lo spazio per proseguire le loro ricerche. Smokey ha in qualche modo sviluppato un autocoscienza significativa ed è fuggito.
Ululala invece è una uichi, gli uichi sono una serie di comunità druidiche sparse in villaggi sulle montagne basse del nordovest che è solita accoppiarsi esclusivamente in forma animale, anche con animali e che persegue da secoli il progetto di perdere l'autocoscienza e ritornare ad uno stato animale vero e proprio. Ululala e la sua tribù, gli Uichi, sono di fatto dei mezzo-lince di cui ormai conservano tratti anche quando non trasformati druidicamente e nella cui forma passano molto del loro tempo.
Discutendo dei personaggi Damarra, Barbozàr e Selwen, scopriamo invece un sacco di cose interessanti. P, il giocatore di Barbozàr, vuole investire sul fatto che il barbaro indica "Esterno" come razza, ma non sa bene che razza scegliere.
Le giocatrici di Damarra e Selwen, rendendosi conto che non ci sono personaggi umani, iniziano a chiedersi che ruolo abbiano gli umani in questo mondo. Mi arrischio a chiedere "ma ci sono gli umani?" e viene fuori che no, non ci sono umani in questo mondo, è una parola che non ha senso e allora P suggerisce che forse è lui un umano, ma viene da qualche altro mondo, ecco perchè è estraneo, si è trovato materializzato qui ma non sa come. Viene da un mondo medioevaleggiante, magico ma con solo umani e quindi per lui è uno shock vedere elfi orchi e altre cose, inoltre lui viene da un mondo più "civile" di questo che gli appare molto selvaggio e quindi il rapporto barbaro-civiltà viene investito. E' lui che è un cavaliere civile finito in un mondo di creature che gli appaiono per lui più bestiali e in questo sta la sua "alterità". Chiedo "allora ci sono gli orchi?" "si e sono la razza dominante", mi viene risposto. Inoltre sono rossi di pelle. Scopriamo così che da secoli gli orchi hanno costruito un impero feudale nel grosso del continente, sconfiggendo gli elfi dopo una guerra che pareva eterna. Gli elfi si sono divisi in due fazioni, una che è scesa a patti con gli orchi, divenendo loro feudatari e da cui proviene Damarra e una invece che si è ritirata nei rigidi boschi invernali del nord, da cui conduce una esistenza conflittuale con gli orchi, da cui invece proviene Selwen.
Inizio a immaginare il mondo. Forse è simile alla germania del 1300, con l'impero e il clima rigido. Ma qualcuno suggerisce "è un posto freddo, molto freddo e somiglia al canada: grandi laghi e foreste e un inverno molto lungo".
Damarra viene da Ularia, una delle città degli elfi feudatari dell'impero che, a differenza di tutto il resto del mondo, è una regione calda con addirittura un piccolo deserto ad est.
Scopriamo che gli orchi vivono una vita molto breve, con un'aspettativa di vita di 30 anni perchè letteralmente "bruciano la candela da entrambe i lati" e venerano una qualche divinità del fuoco e dell'ardore. Gli elfi invece vivono almeno 150 anni.
Questa cosa che gli orchi vivono poco fa si che il loro impero sia tutto meno che stabile e ci sono continuamente rivolgimenti, guerre civili e lotte feudali. Inoltre gli orchi patiscono il freddo e cercano in qualche modo una cura al loro problema di longevità.Ad ogni modo sono super fertili. E l’imperatore è vecchissimo (ha tipo 40 anni).
Nella parte più a nord del mondo l’inverno rigido dura 8 mesi l’anno e spesso è tutto coperto di neve e ghiaccio.
La fase dei legami prende tanto tempo, anche troppo. Tutti vogliono riempire tutti i legami e per ciascuno si cerca di approfondire un poco, evitando che sia solo un nome scritto per riempire il template.
Scopriamo così che Damarra e Selwen hanno un rapporto burrascoso, dovuto alle due diverse regioni elfiche da cui provengono. Che entrambe sono in giro da tempo con Ululala, sebbene la trovino bizzarra. In particolare, Selwen crede che Ululala sia più simile al suo lupo che non a lei. Specularmente, Ululala giudica in modo severo la relazione tra Selwen e il suo lupo, perchè le sembra qualcosa di arcaico e superato. Altre relazioni, altri legami, la cosa più interessante che emerge è che Damarra ha aiutato Smokey a riparare la sua arma, ne emerge che la complessa e esagerata arma di Smokey funziona anche tramite l'inserimento e l'incastonamento di pietre preziose. Un passaggio necessario al suo funzionamento viene fatto con Damarra ma qualcosa va storto e il fucile di Smokey guadagna l'etichetta "Carillon" e la capacità di far suonare una breve melodia. Barbozàr ha un rapporto burrascosto con le elfe e la uichi, dato che fatica a capire la loro natura e i loro modi, si è invece trovato a suo agio con Smokey, data la loro natura "differente".
Tutto questo ci ha preso in realtà quasi 3 ore di tempo, anche perchè in molti casi ho dovuto spiegare alcuni aspetti tecnici del gioco e in tal altri del gioco di ruolo in generale.
C'è così tempo solo per una breve scena.
Raccolto le idee e la lancio così:
Selwen, tu e la banda di avventurieri con cui ti accompagni siete stati ingaggiati da Fertal, un diplomatico del tuo villaggio, come scorta a Czeghenok, la cittadina di uno dei feudi più a Nord dell'Impero Bol degli orchi, con cui avete rapporti di pace, al contrario di altri feudi confinanti. Fertal si intrattiene con Bogbub, un lord locale e esce dalla sala riunioni con un lungo cilindro di pelle che porta a tracolla, dopodichè vi reincamminate per Quelwen, casa.
La neve è tanta, troppa. Il vento fischia e porta schegge di ghiaccio, è chiaramente una tempesta. Intorno a voi è un vero e proprio muro bianco.
In questo vortice di ghiaccio e neve, qualcuno vi ha teso un agguato. Fertal è ferito, a terra in un lago di sangue e con l'addome squarciato.
A questo punto faccio una cosa che non so se sia corretta, ma ho ritenuto giusto provare e chiedo: chi vi ha attaccato?
Si guardano un po' tra loro, poi Barbozàr dice: qualche creatura della foresta.
Bene, mi immagino degli elfi più che selvaggi, diciamo degli elfi ancestrali, quasi primitivi e scelgo di usare i trogloditi del manuale, adattandoli a questo immaginario. Saranno emersi dal loro buco per qualche motivo che scopriremo.
Ci sono un po' di scazzottate, Fertal viene messo al sicuro, uno di questo elfi trogloditi colpisce ripetutamente Ululala trasformata in orso e la costringe alla fuga, Barbozàr ne affetta un paio e Smokey, tentando di smarcarsi per allontanarsi e trovare lo spazio per usare il fucile, fallisce un tiro sfidare il pericolo. Decido che riesce ad allontanarsi ma scelgo di fare una mossa dura "rivela una verità sgradita" quando Smokey spara infatti, un enorme attrito glaciale frena il suo proiettile che cade, quasi congelato ad un paio di metri dalla bocca di fuoco, dietro Smokey infatti, si cela una specie di sciamano elfo troglodita, che ha bloccato il suo attacco con la sua antica e primeva magia. Questa è la mia prima mossa usata con cognizione di causa (a parte "infliggi danno" ma ovviamente quella è più automatica). Spero di aver fatto bene.
La sessione termina con lo sterminio di questi abominevoli elfi delle nevi.
[...]
Vi scrivo perchè, dopo aver concluso la campagna di DW che mi aveva aperto le porte a tutto un mondo diverso di giochi, ne ho iniziata una nuova, stavolta nella veste di GM.
La precedente campagna è stata davvero molto divertente e appassionante anche se non ho potuto fare a meno di notare alcune forzature da parte del GM, dovuta senz'altro al fatto che fosse la prima esperienza per tutti con un tipo di gioco diverso.
Il gruppo che ha giocato ha reso divertente e appassionante la campagna anche per le qualità intrinseche di alcuni giocatori dal punto di vista recitativo e questo ha in parte sopperito ad alcuni errori e forzature, che pure non sono mancati.
Ne ho rilevati in particolare due che mi hanno colpito: uno da parte di noi giocatori, abbiamo completamente tralasciato la parte dei legami. Non ne è stato risolto nemmeno uno durante tutta la campagna (durata 12 sessioni) e sono stati usati come fossero un "background" giustificatorio di alcune relazioni tra i PG.
Un secondo da parte del master, forse più grave: in taluni casi si è arrogato il diritto di decidere arbitrariamente alcune cose, ignorando l'esito dei dadi o imponendo scelte ai giocatori. In particolare, alcuni 7-9 venivano trasformati in fallimenti o ad esempio, quando di fronte ad un drago d'ossa la giocatrice della barbara voleva cercare un modo di salire lungo un pendio per volargli sopra glielo ha impedito, sostenendo che per la natura del suo personaggio impulsiva e aggressiva, poteva solamente corrergli incontro e affrontarlo a viso aperto, costringendola di fatto ad un'azione il cui risultato, per giunta, è stato trasformato da 7-9 a fallimento.
Malgrado queste aperte violazioni del regolamento, la campagna come detto è stata molto appassionante.
In questa nuova campagna vesto gli abiti del GM e ho deciso di stare molto attento a giocare il gioco come andrebbe giocato, stando attento a non farmi sfuggire la cosa di mano, trasformandolo in un free form o commettendo errori nell'applicazione delle regole.
Per ora ho poco da raccontare, abbiamo da poco finito la seconda sessione, ma mi va di fermare gli avvenimenti e fare un po' di autoanalisi condividendola qui con voi.
Il gruppo che è stato messo insieme è molto eterogeneo.
Siamo in 6, io e C. reduci dalla precedente campagna, più A, S, G e P. P e G sono DeDomani alla prima esperienza con qualcosa che non sia DeD, A è alle prime armi e ha solo una breve esperienza con Pathfinder alle spalle, S alla prima esperienza con un gioco di ruolo.
Alla prima sessione porto con me i personaggi standard, più due extra che mi stuzzicavano, il rodomonte e l'artigliere.
Una copia per ciascun giocatore delle mosse base, un sacco di fogli di carta gialla da ristorante, pennarelli, penne, matite.
Mentre i giocatori guardano le schede dei personaggi, spiego un po' come funziona il gioco, cosa sono le mosse, qual'è il ruolo del GM e poi mentre scelgono inzio a fare qualche domanda.
Anche per la novità del gioco, la scelta dei personaggi, dei legami e la fase di "domande e rispondi" complessivamente prende un sacco di tempo (anche perchè è divertente) e quindi rimane poco tempo per la scena iniziale.
I personaggi che vengono scelti sono: Smokey lo gnomo artigliere, Damarra l'elfa barda, Selwen l'elfa raminga insieme al Lupo Giuseppe, Ululala una druida Uichi (ora vi spiego cosa sono gli Uichi, l'abbiamo scoperto in progress) e Barbozàr il barbaro.
La fase creativa è molto caotica e devo prendere appunti molto sparsi su un foglio enorme: rimetterli in ordine sarà complicato.
Scopriamo così che Smokey e gli gnomi come lui non sono una vera e propria razza, ma sono costrutti creati tecnologicamente più che magicamente attraverso conoscenze genetiche da un'accademia di elfi che si è scavata sotto le montagne del nord lo spazio per proseguire le loro ricerche. Smokey ha in qualche modo sviluppato un autocoscienza significativa ed è fuggito.
Ululala invece è una uichi, gli uichi sono una serie di comunità druidiche sparse in villaggi sulle montagne basse del nordovest che è solita accoppiarsi esclusivamente in forma animale, anche con animali e che persegue da secoli il progetto di perdere l'autocoscienza e ritornare ad uno stato animale vero e proprio. Ululala e la sua tribù, gli Uichi, sono di fatto dei mezzo-lince di cui ormai conservano tratti anche quando non trasformati druidicamente e nella cui forma passano molto del loro tempo.
Discutendo dei personaggi Damarra, Barbozàr e Selwen, scopriamo invece un sacco di cose interessanti. P, il giocatore di Barbozàr, vuole investire sul fatto che il barbaro indica "Esterno" come razza, ma non sa bene che razza scegliere.
Le giocatrici di Damarra e Selwen, rendendosi conto che non ci sono personaggi umani, iniziano a chiedersi che ruolo abbiano gli umani in questo mondo. Mi arrischio a chiedere "ma ci sono gli umani?" e viene fuori che no, non ci sono umani in questo mondo, è una parola che non ha senso e allora P suggerisce che forse è lui un umano, ma viene da qualche altro mondo, ecco perchè è estraneo, si è trovato materializzato qui ma non sa come. Viene da un mondo medioevaleggiante, magico ma con solo umani e quindi per lui è uno shock vedere elfi orchi e altre cose, inoltre lui viene da un mondo più "civile" di questo che gli appare molto selvaggio e quindi il rapporto barbaro-civiltà viene investito. E' lui che è un cavaliere civile finito in un mondo di creature che gli appaiono per lui più bestiali e in questo sta la sua "alterità". Chiedo "allora ci sono gli orchi?" "si e sono la razza dominante", mi viene risposto. Inoltre sono rossi di pelle. Scopriamo così che da secoli gli orchi hanno costruito un impero feudale nel grosso del continente, sconfiggendo gli elfi dopo una guerra che pareva eterna. Gli elfi si sono divisi in due fazioni, una che è scesa a patti con gli orchi, divenendo loro feudatari e da cui proviene Damarra e una invece che si è ritirata nei rigidi boschi invernali del nord, da cui conduce una esistenza conflittuale con gli orchi, da cui invece proviene Selwen.
Inizio a immaginare il mondo. Forse è simile alla germania del 1300, con l'impero e il clima rigido. Ma qualcuno suggerisce "è un posto freddo, molto freddo e somiglia al canada: grandi laghi e foreste e un inverno molto lungo".
Damarra viene da Ularia, una delle città degli elfi feudatari dell'impero che, a differenza di tutto il resto del mondo, è una regione calda con addirittura un piccolo deserto ad est.
Scopriamo che gli orchi vivono una vita molto breve, con un'aspettativa di vita di 30 anni perchè letteralmente "bruciano la candela da entrambe i lati" e venerano una qualche divinità del fuoco e dell'ardore. Gli elfi invece vivono almeno 150 anni.
Questa cosa che gli orchi vivono poco fa si che il loro impero sia tutto meno che stabile e ci sono continuamente rivolgimenti, guerre civili e lotte feudali. Inoltre gli orchi patiscono il freddo e cercano in qualche modo una cura al loro problema di longevità.Ad ogni modo sono super fertili. E l’imperatore è vecchissimo (ha tipo 40 anni).
Nella parte più a nord del mondo l’inverno rigido dura 8 mesi l’anno e spesso è tutto coperto di neve e ghiaccio.
La fase dei legami prende tanto tempo, anche troppo. Tutti vogliono riempire tutti i legami e per ciascuno si cerca di approfondire un poco, evitando che sia solo un nome scritto per riempire il template.
Scopriamo così che Damarra e Selwen hanno un rapporto burrascoso, dovuto alle due diverse regioni elfiche da cui provengono. Che entrambe sono in giro da tempo con Ululala, sebbene la trovino bizzarra. In particolare, Selwen crede che Ululala sia più simile al suo lupo che non a lei. Specularmente, Ululala giudica in modo severo la relazione tra Selwen e il suo lupo, perchè le sembra qualcosa di arcaico e superato. Altre relazioni, altri legami, la cosa più interessante che emerge è che Damarra ha aiutato Smokey a riparare la sua arma, ne emerge che la complessa e esagerata arma di Smokey funziona anche tramite l'inserimento e l'incastonamento di pietre preziose. Un passaggio necessario al suo funzionamento viene fatto con Damarra ma qualcosa va storto e il fucile di Smokey guadagna l'etichetta "Carillon" e la capacità di far suonare una breve melodia. Barbozàr ha un rapporto burrascosto con le elfe e la uichi, dato che fatica a capire la loro natura e i loro modi, si è invece trovato a suo agio con Smokey, data la loro natura "differente".
Tutto questo ci ha preso in realtà quasi 3 ore di tempo, anche perchè in molti casi ho dovuto spiegare alcuni aspetti tecnici del gioco e in tal altri del gioco di ruolo in generale.
C'è così tempo solo per una breve scena.
Raccolto le idee e la lancio così:
Selwen, tu e la banda di avventurieri con cui ti accompagni siete stati ingaggiati da Fertal, un diplomatico del tuo villaggio, come scorta a Czeghenok, la cittadina di uno dei feudi più a Nord dell'Impero Bol degli orchi, con cui avete rapporti di pace, al contrario di altri feudi confinanti. Fertal si intrattiene con Bogbub, un lord locale e esce dalla sala riunioni con un lungo cilindro di pelle che porta a tracolla, dopodichè vi reincamminate per Quelwen, casa.
La neve è tanta, troppa. Il vento fischia e porta schegge di ghiaccio, è chiaramente una tempesta. Intorno a voi è un vero e proprio muro bianco.
In questo vortice di ghiaccio e neve, qualcuno vi ha teso un agguato. Fertal è ferito, a terra in un lago di sangue e con l'addome squarciato.
A questo punto faccio una cosa che non so se sia corretta, ma ho ritenuto giusto provare e chiedo: chi vi ha attaccato?
Si guardano un po' tra loro, poi Barbozàr dice: qualche creatura della foresta.
Bene, mi immagino degli elfi più che selvaggi, diciamo degli elfi ancestrali, quasi primitivi e scelgo di usare i trogloditi del manuale, adattandoli a questo immaginario. Saranno emersi dal loro buco per qualche motivo che scopriremo.
Ci sono un po' di scazzottate, Fertal viene messo al sicuro, uno di questo elfi trogloditi colpisce ripetutamente Ululala trasformata in orso e la costringe alla fuga, Barbozàr ne affetta un paio e Smokey, tentando di smarcarsi per allontanarsi e trovare lo spazio per usare il fucile, fallisce un tiro sfidare il pericolo. Decido che riesce ad allontanarsi ma scelgo di fare una mossa dura "rivela una verità sgradita" quando Smokey spara infatti, un enorme attrito glaciale frena il suo proiettile che cade, quasi congelato ad un paio di metri dalla bocca di fuoco, dietro Smokey infatti, si cela una specie di sciamano elfo troglodita, che ha bloccato il suo attacco con la sua antica e primeva magia. Questa è la mia prima mossa usata con cognizione di causa (a parte "infliggi danno" ma ovviamente quella è più automatica). Spero di aver fatto bene.
La sessione termina con lo sterminio di questi abominevoli elfi delle nevi.
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