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Archivio => General => Topic aperto da: Mattia Bulgarelli - 2009-04-29 09:46:08

Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-04-29 09:46:08
Riprendo da qui (http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=12688).

Ecco documentata la mia conversione :P al New Wave, direttamente dagli archivi di IHGG, settembre 2006 (urca, come vola il tempo!).

Contestualizzo e riassumo per chi non volesse leggere tutto quanto il threaddone (http://groups.google.it/group/it.hobby.giochi.gdr/browse_frm/thread/f27af6c43ecb8180/f0d29037d793f848?hl=it&lnk=gst&q=sfidate+GURPS#f0d29037d793f848).

All'epoca GURPSista entusiasta (ma senza paraocchi, mi pare di averlo dimostrato), volevo girare a IHGG una specie di "sfida" di alt.games.frp.gurps : delineare un potere che GURPS non potesse riprodurre meccanicamente con il suo sistema "ufficiale", senza houserules, ecc.

Moreno mi entra a gamba tesa, equivocando (per sua stessa ammissione) il mio "giochino" con "GURPS è il più meglio di tutti, baciategli i piedi", e mi instilla dei dubbi. Claudia e altri rincarano la dose con metodi più maieuitici. ^_-

Perciò, siate clementi nel giudicare uno (me allora) che non aveva mai visto "la roba nuova" prima di allora. :P

Alla fine della fiera, sono passato da (parafrasandomi, 5/10/2006):
la difficoltà è sempre data dal GM in ogni gioco (idea che ora aborro e che allora vedevo come un "limite intrinseco")

a (15/10/2006):
Beh, mi sono incuriosito parecchio.

Chissà se DitV mi cambierà il modo di giocare come GURPS me lo cambiò
al tempo in cui giocavo a D&D... ^___^;


...E FU COSI'CHE AVVENNE. ^_-

Morale della favola, credo che i giocatori "tradizionali" siano spesso prevenuti perchè il NW gli promette cose che per 10 anni gli hanno detto che erano impossibili, o su cui hanno sbattuto il muso ogni volta che hanno provato a farle.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: LucaRicci - 2009-04-29 09:55:12
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Ecco documentata la mia conversione


Manco fossimo la nuova chiesa universale :P

Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Morale della favola, credo che i giocatori "tradizionali" siano spesso prevenuti perchè il NW gli promette cose che per 10 anni gli hanno detto che erano impossibili, o su cui hanno sbattuto il muso ogni volta che hanno provato a farle.


Ok, ma cosa determina il cambiamento, la conversione? Solo uno spirito di apertura mentale?

Dal canto mio per esempio, non ho subito epifanie leggendarie dopo una demo (leggasi: non mi hanno dovuto far vedere come si fa), ma è stata una lettura attenta di gruppi di appassionati (forum di narrattiva ai tempi), di teoria (forgita) e lettura di pdf passati dal buon Flavio. E tutto questo senza averne quasi mai provato uno.

Sarà forse che sono un assiduo giocatore di boardgame e ho appreso subito il design focalizzato di questi giochi, vedendone la bontà rispetto al gdr tradizionale.

O magari sono i post di Moreno, illuminatori come sempre, sìsìsì. :)
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-04-29 10:01:11
Io ricordo ormai 3 annetti fa (come passa il tempo), il Domon, che dopo una mia lamentela su una campagna di Exalted che stavo giocando, mi piazza in mezzo ai denti Dogs, con un perentorio "Leggilo, che poi ne parliamo". Da lì fu amore a prima vista...

Da lì presi un gruppo di biechi individui e feci provare Dogs, tra le critiche e le perplessità. Ancora ricordo le parole che mi venivano dette da gente come Ezio... ^_^

Citazione
Ok, ma cosa determina il cambiamento, la conversione? Solo uno spirito di apertura mentale?


Credo onestà intellettuale e curiosità di provare prima di sparare e pontificare in base a presunte esperienze di X anni di gioco (quando in realtà non si è fatto altro che ripetere X volte la stessa esperienza di 1 anno), alle recensioni, al sentito dire e più in generale all'incapacità di leggere e capire i manuali prima di aprire bocca.

Ma soprattutto giocare!
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Ezio - 2009-04-29 10:05:44
Per me è stato AiPS.

Ho iniziato a giocare perchè "Ti basta questo manuale, un gruppo di amici e un foglio di carta per vivere infinite avventure!" (quarta copertina di un qualunque gdr tra gli anni '80 e '90), poi ci sono rimasto in mezzo. In un periodo in cui provavo una certa delusione e disillusione verso il gioco in generale (generato dalla fine del vecchio WoD, che mi aveva fatto intuire per la prima volta come quelli non fossero i giochi che pensavo) mi trovo a giocare prima a Cani e poi ad AiPS, e lo faccio fondamentalmente per stare vicino a quella che adesso è la mia ragazza.
Cani mi rimbalza abbastanza.
In AiPS ritrovo esattamente lo spirito di quella primordiale frase, e mi innamoro.


EDIT: Mi sa che mi sono preso il virus del crossposting. Comunque si, quello che mi ha fatto provare Cani e Aips è Luca ^^
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Inserito da: lapo - 2009-04-29 10:20:17
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]lo faccio fondamentalmente per stare vicino a quella che adesso è la mia ragazza

OK, abbiamo la nuova tagline: Indie RPG: ed è subito amore!
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Inserito da: Ezio - 2009-04-29 10:28:27
Ah, be'... tempo 3 Città ed era già tutto uno sbaciucchiamento e uno strusciamento per la gioia sublime dei nostri amici XD XD XD XD

Comunque dopo mi ha confessato che anche per lei la motivazione di fondo per venire in quel gruppo era la stessa XD
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Michele Gelli - 2009-04-29 10:31:19
Io sono passato da "è pura follia dare ai giocatori controllo sulla trama perché non vedono il Grande Disegno" a un jeep-issimo "i tuoi giocatori sono meglio di quello che credi, sanno usare forme narrative anche complesse e lo faranno per il bene della storia"
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: lapo - 2009-04-29 10:36:18
Io… come mi sono avvicinato a questo covo di pazzi?

Allora, innanzitutto vorrei scostarmi dalla tendenza fortemente auto-incensatoria “abbiamo visto la luce, tutto il resto è peggio”… non trovo niente di male nel giocare a (quella variante di) parpuzio che nei decenni abbiamo affinato assieme al ‘solito’ gruppo di amici e non vedo: certo, le regole di gioco saranno limitate ed è meglio avere un gioco che sia ben pensato ‘per costruzione’ piuttosto che per drift di gruppo, ma una volta che quel drift è avvenuto, se le persone sono conscie dei limiti che ha, non ci trovo niente di male.

Detto questo, la prima colpa è da dare a Domon, o forse a Mabelle.
O meglio.
In principio fu un play-by-mail di Mage propostomi da Mab, cui accettai volenterosamente di partecipare in quanto mi faceva tornare (anche se in modo parcchio diverso) almeno un po' la mente a quel WoD originario in cui ho passato tanti anni felici sotto la lunga tellizzazione del buon clem (ma quella è un'altra storia).
Quel pbm fallì miseramente, ma per nessun motivo parpuziamente connesso, direi principalmente per mancanza di tempo (e forse voglia) di alcuni dei partecipanti. Ma tant'è.
Uno dei partecipanti era chiaramente Domon, il nostro buon Nik.
Non ricordo cosa disse di preciso (in realtà è tutto sui log di Google, ma ora non ho voglia di spulciarli, e poi non è così utile al mio racconto) ma ad un certo punto mi chiese “cosa cerchi da un gioco di ruolo?” e dopo che io gli dissi che se c'era una cosa a cui NON anelavo in un gdr sono le ambientazioni religiose e le ambientazioni western, lui subito mi propose Cani nella Vigna.
Ma me lo propose con sufficiente trasporto e gioia che mi spinse a leggere quelle regole (nonostante l'ambientazione) che mi hanno subito ispirato.
Le ho lette, le ho ri-lette, ma per quanto le parole di Baker siano evocative, non sono riuscito a farmi neanche una pallida idea di come veramente ‘girasse’ una partita di Cani, che sensazioni desse.
Cosa che sto man mano apprezzando col pbf di Moreno, ma mi resta comunque un po' di amaro in bocca: sento che il filtro del forum  mi sta togliendo buona parte del gusto e non vedo l'ora di giocarlo ‘dal vivo’ con gli amici di sempre… con cui siamo invischiati in una lunga campagna di Cthulhu anni '20 (l'ambientazione anni '20 è seconda solo all'ambientazione western, nella mia Bottom Ten delle ambientazioni preferite) quindi ho lanciato l'idea di giocare a Cani qualora ci fossero le due assenze che di regola farebbero saltare la sessione (tanto più che a Cthulhu giochiamo in 5-6 e a Cani si gioca benissimo in 3-4)… abbiamo creato i personaggi e giocato mezz'ora la prima città… e poi non se ne è fatto più niente, un po' perché manca di rado qualcuno, un po' perché in quei casi siamo tutti troppo stanchi per organizzare qualcos'altro all'ultimo.

Quindi, beh, non posso dire di conoscere ‘veramente’ nessun gioco indie.
Diciamo solo che mi ispirano e spero di ‘verificare con mano’ al più presto.

PS: devo imparare a usare meno virgolette. Ghghgh.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Luca Veluttini - 2009-04-29 10:56:39
Citazione
lui subito mi propose Cani nella Vigna.


Al solito è colpa di Domon... ^_^
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Dr. Zero - 2009-04-29 11:12:12
Conversione?

Dai Mattia, chiamiamola "Accettazione" che esiste altro.
Che poi l'altro sia meglio discende da sopra.

Per me è stato all'inizio un moto di anticonformismo. Quando Nik era l'unico a prender su su gdritalia pure io gli ero andato contro. Poi però quando era diventato uno contro tutti già avevo iniziato a ricredermi. Ma soprattutto quando le sue idee sulla 4ed di dnd coincidevano molto con le mie ho cominciato a farmi qualche domanda. E mi sono trovato pure le risposte, meglio di marzullo.

..e fu così che avvenne
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-04-29 12:31:43
Ciascuno trova la sua strada. Alcuni sono più pratici, devono provare. Altri sono più "teorici". Ma alla fine si tratta semplicemente di essere in grado di vedere le cose come stanno...  :-)

A volte non è facile: il gdr "tradizionale" funziona, quello sì, spesso come una setta: entri in un "gruppo". giochi per anni nella stessa maniera, alla fine il "mezzo" (le tecniche, il gioco, il nome sul manuale) diventa il "fine" (non ti diverti manco più, o comunque, non tanto quanto una volta, ma ci vai comunque per "tenere unito il gruppo" a fare lo stesso rito). Poi arriva qualcuno a dirti che è stato tutto inutile. Che è tutto un rito vuoto, che non ha nulla a che vedere con il divertimento. Che potevi divertirti molto di più senza quella sovrastruttura.  A quel punto, più hai giocato, più tempo hai passato a compiere quei "riti", più sei ostile, più rifiuti a priori l'idea di aver sprecato tanto tempo e fatica.  E più, viceversa, ti incavoli con quegli stessi riti una volta che ti rendi conto che è tutto vero.

Quando vedo le reazioni delle persone a questa realizzazione, è facile indovinare almeno a grandi linee da quanto tempo giocano, semplicemente guardando il livello di rabbia e rifiuto poi per il gdr "tradizionale"... un conto è dire "ah, c'erano altri sistemi? Fico, proviamo anche questi per due mesi come ho provato quell'altro", un conto è dire "vuoi dire che ho sprecato sei ore alla settimana a preparare avventure per vent'anni per NIENTE? Vado a bruciare i manuali..."
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Inserito da: Ezio - 2009-04-29 12:54:12
Be', però un po' anche noi ci chiudiamo in "setta". Credo che sia un atteggiamento naturale, di difesa, di ricerca del respiro di cui sentiamo di aver bisogno, ma non per questo particolarmente positivo...

E tu, Moreno, come sei arrivato a scoprire i giochi new wave?
E Domon? E Michele? E Claudia?
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Mauro - 2009-04-29 13:02:27
Da parte mia devo ringraziare lapo: "Un gioco dove il master ha lo stesso potere dei giocatori, e i personaggi possono fare quello che vogliono, se ne pagano le conseguenze". Questa la descrizione che mi ha fatto di Cani nella Vigna a Lucca 2007; cosa che mi ha incuriosito, cosí ho preso il manuale. Ho iniziato a giocarlo parecchio dopo, direi Maggio 2008, arrivando qui (o, meglio, là: sul vecchio forum di Narrattiva) su indicazione di Rafman (che racconta a ogni essere senziente di come gli abbia telefonato per avere copia della città che aveva usato per una dimostrazione; telefonata che è finita nella scoperta che la città era una di quelle da manuale a in un "Come si gioca a Cani" :P ).
Già da prima, però, il gioco classico (Martelli da Guerra, principalmente) mi lasciava abbastanza indifferente: non mi prendeva, in pratica non giocavo, e non riuscivo a focalizzare il perché.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ciascuno trova la sua strada. Alcuni sono più pratici, devono provare. Altri sono più "teorici". Ma alla fine si tratta semplicemente di essere in grado di vedere le cose come stanno

E di avere l'apertura mentale di provare; poi magari non piacciono, ma almeno provarli...
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Mr. Mario - 2009-04-29 13:16:31
Io sono arrivato qui dopo anni di pbf, perché il mio gruppo 'tradizionale' si era un po' disgregato e giocavamo a un D&D un po' folle non più di una volta al mese. E in un pbf il design tradizionale è un ostacolo quasi insormontabile. Ho visto tantissimi giochi di D&D pbf non superare il primo combattimento. Se tutti per spiegare quello che fanno devono postare almeno due volte, puoi descrivere le azioni eroicamente quanto vuoi, ma quando dopo tre settimane stai ancora dando pugnalate allo stesso goblin, la rottura di scatole è tale che poi non posti più, è quasi inevitabile.

M&M funzionava molto meglio, e così anche giocare freeform. Ma mancava qualcosa. La mia esperienza col freeform era che, siccome non ci sono regole per gestire i conflitti, tutti li evitavano, e si giocava 'in punta di piedi' ogni qual volta c'era più di un pg in scena. Inoltre molto spesso, per essere realisti (più del re) si finiva per microdescrivere ogni singolo minuto della vita del pg, ogni singolo dialogo, e per quanto vivere attraverso un pg possa essere bello, almeno voglio che la sua vita sia interessante, cavolo!

E qui entra in scena il solito Nik. Ci eravamo conosciuti sul forum di Exalted, un gioco di cui amo alla follia l'ambientazione e di cui odio il sistema, figo finché vuoi, ma la cosa che amavo non era la scelta tattica dei seimila charm, ma la corruzione che veniva dal potere e dalla propria oscurità interiore, e il fatto di poter trasformare il mondo a tua immagine. A un certo punto Nik quasi sparisce dal forum, e in risposta a qualche chiacchiera su possibili giochi da provare, mi dice di essere (testuali parole) "passato oltre".

Sulle prime lo scetticismo. Comincio a informarmi un po', e se Cani non mi convince completamente (neanche ora) Avventure in prima serata e Non cedere al sonno sembrano molto interessanti. Decido di andare in pellegrinaggio a Mantova, alla con dove Michele mi fa provare per la prima volte Aips. Alla Play, il Rino mi fa provare Polaris. Il resto è storia. :)
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Niccolò - 2009-04-29 13:17:40
Domon: dalla descrizione di cani di moreno!

è curioso notare però che i "selling points" di cani sono state le meccaniche che consentivano ai giocatori di narrare un conflitto passo-passo.

le vedevo come le stunt di exalted, il sistema di wushu migliorato.

è stato in seguito ad ALTRI approfondimenti che mi son reso conto che i veri punti di forza erano cose come i rilanci imparabili e i poteri ridotti del master.

(ma io ho una lunga storia nel venir smontato da moreno... sono approdato su ihgg come "fan di dnd", nel 2000. vedete un po voi!)

in seguito mi sono praticamente documentato al solo scopo di poter scatenare flames sui forum poterci capire di più e discuterne meglio...

Citazione
E Michele? E Claudia?


loro sono nel gruppo di moreno :D
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Simone Micucci - 2009-04-29 13:51:22
Io sono stato introdotto da Dr.Zero, che è il membro più attivo del nostro gruppo, che cerca spesso altre strade, e se ne uscì fuori un giorno con delle bizzarre idee su come si gioca e come non si gioca che non ci colpirono granché, ma in compenso mi incuriosirono e mi fecero approdare a Narrattiva.
Cominciai a bazzicare sempre più spesso sul forum, guardando e basta, perché, come ho detto a qualcuno, "se non ho niente da dire a volte preferisco tacere e ascoltare". Son stato zitto perché non avevo bisogno di partecipare, i miei vari dubbi sono stati sempre risolti poco a poco, andando a leggere gli svariati link a "questo" e "quest'altro thread" postati da Moreno.

Non ho mai giocato neanche ai vari Lucca e Con, ma sempre all'interno dell'ambiente del mio gruppo, nel quale Zero ha portato con frequenza crescente gioiellini come CnV e come NCaS. Insomma mi sono convertito poco a poco, riflettendo sopratutto sui post di Moreno e Domon, sui vari rant lasciati in giro e nel notare come vecchi giocatori difendevano in maniera sempre più irrazionale il loro modo di fare che io percepivo sempre più come un peso...

in una storia degli x-men in cui si scoprì la "cura" per la mutazione La Bestia disse "...sapere della cura è stato come togliersi un peso dalle spalle...non mi sono reso conto di averlo finché non è scomparso...".  =D
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Natale Pezzimenti - 2009-04-29 14:43:44
La mia conversione è stata una fulminazione sulla via di Damasco. Non avevo mai nemmeno sentito parlare di questi giochi hippie quando sono sbarcato su gdritalia, l'anno scorso, circa a giugno. Lì c'era un Domon contro tutti che parlava di strani concetti esoterici come 'master fiat' e 'reola d'oro dannosa'. Era molto che non giocavo a causa della mia insoddisfazione nelle partite con il mio gruppo, per cui ero sensibile al problema: dò il mio msn a Domon il quale, molto gentilmente, mi fa conoscere Polaris.
E' stato amore a prima vista, l'ho letto tutto in una giornata. Il resto è storia.

Da d&d a Polaris in una sola fermata. Fate vobis!
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2009-04-29 14:44:50
Io sono nato imparato, come vi potrà sicuramente confermare anche Domon che mi è testimone ;)
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Simone Micucci - 2009-04-29 14:59:00
Nel tuo caso, Hasimir, non posso che crederci! =D
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Matteo Suppo - 2009-04-29 15:30:37
Io non mi sono convertito.

Nel senso che non credo che sia una religione.

E' più come quando vai a mangiare al ristorante a menù fisso da sempre e poi un giorno ti trascinano in un self-service, dove puoi scegliere cosa mangiare, quando mangiarlo e in quantità. Solo che devi alzarti col piatto, invece di farti servire.

Ci son quelli che dicono "Il self service non è un vero ristorante!", ci son quelli che danno dei pigri a chi piace il menù fisso, e c'è chi assaggia quello che più gli aggrada.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2009-04-29 16:03:31
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Io non mi sono convertito.[/p][p]Nel senso che non credo che sia una religione.[/p]

Oh, ragazìt... Ho scritto "conversione" ma si scherza, eh.
Eccetto sul mio passaggio Windows -> Linux. QUELLA è una conversione. :P
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: lapo - 2009-04-29 16:43:51
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]si scherza, eh

Io lo so, tu lo sai… ma secondo me, come tendenza generale, non può far molta simpatia a chi tentasse un autonomo timido approccio a questo forum senza essere ‘invogliato’ da conoscenti e/o altri spingitori di giocatori di ruolo ;-)

PS: comunque penso sia una (naturale) tendenza delle minoranze, tendere ad arroccarsi un po', dato che ogni volta che cercano un'apertura vengono trattate alla stregua di eretici… (cfr. le varie flame su altri forum di cui spesso molti parlano…)
PPS: cosa ci spinge a giocare di ruolo? spingitori di giocatori, su rieduchescional channel!
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2009-04-29 18:27:39
Citazione
comunque penso sia una (naturale) tendenza delle minoranze, tendere ad arroccarsi un po', dato che ogni volta che cercano un'apertura vengono trattate alla stregua di eretici

Io penso che il problema siau n altro: quando ti sei reso conto di poter giocare bene, non vedi il motivo per continuare a giocare male; e se continui, è solo frustrante. Per cui è ovvio che tu cerchi di spiegare alle persone con cui ti trovi che ci si possa divertire per davvero, ma queste non ci credono e non provano; e siccome loro lo fanno per partito preso, pensano a loro volta che tu abbia la stessa motivazione, per cui prendono la cosa come uno 'scontro frontale'.
E' un po' lo stesso discorso di chi ragiona su un tema politico, e di chi invece propugna schemi mentali precostituiti senza comprenderli (e, naturalmente, senza comprendere le ragioni altrui).
Non esistono le opinioni. Ci sono le cose giuste e le cose sbagliate. Le opinioni sono state inventate da chi non sapeva come difendere la propria idea, ma si sentiva comunque in dovere di farlo.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Mauro - 2009-04-29 18:39:50
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Io penso che il problema siau n altro: quando ti sei reso conto di poter giocare bene, non vedi il motivo per continuare a giocare male; e se continui, è solo frustrante. Per cui è ovvio che tu cerchi di spiegare alle persone con cui ti trovi che ci si possa divertire per davvero, ma queste non ci credono e non provano; e siccome loro lo fanno per[span style=text-decoration: underline;]partito preso[/span], pensano a loro volta che tu abbia la stessa motivazione, per cui prendono la cosa come uno 'scontro frontale'

A me è capitata una cosa simile: su un forum ho iniziato a parlare dei vari giochi, ovviamente parlandone in termini positivi, ma senza mai dire che i classici fanno schifo; anzi, se ben ricordo avevo piú volte espressamente detto che, se uno si diverte con D&D, buon per lui: non c'è nulla di male.
Dopo qualche tempo, indico a una delle intervenute un messaggio di Michele, e nel rispondermi lei mi dice qualcosa del tipo che Michele almeno non diceva che gli altri giochi fanno schifo e/o sono inferiori. Le ho chiesto di citarmi anche solo un messaggio dove avessi detto una cosa simile; al momento sto ancora aspettando risposta.


Citazione
Non esistono le opinioni. Ci sono le cose giuste e le cose sbagliate. Le opinioni sono state inventate da chi non sapeva come difendere la propria idea, ma si sentiva comunque in dovere di farlo

Questo mi pare un po' estremo :P
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2009-04-29 18:46:04
Nah. E' descrittivo.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Natale Pezzimenti - 2009-04-29 18:56:39
Un momento. Esistono le opinioni e le prospettive.
Un'opinione può concordare o meno (per fattori incredibilmente diversi tra loro) con la prospettiva da cui partono.
Le prospettive sono e rimangono prospettive.
Le cose si guardano sempre da una prospettiva, le opinioni che ci facciamo di quelle cose dipendono direttamente da quella prospettiva, ma spesso possono discordare più o meno sensibilmente.
La prospettiva 'giocare di ruolo mi fa divertire' è una prospettiva: conosco una marea di persone che alla sola idea di giocare di ruolo preferiscono fare cose noiosissime (secondo la mia prospettiva).
All'interno di tale prospettiva, poi, le prospettive si moltiplicano, e con esse le opinioni su come si raggiunge la prospettiva divertimento (lasciate perdere che tale prospettiva coincide con un'intenzione, l'intenzionalità è parte stessa dell'analisi, quale che sia l'analisi).
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2009-04-29 19:00:06
imho, esistono SOLO opinioni ... la realtà oggettiva, ammesso che ne esista una, è del tutto irrilevante di fronte alle convinzioni dell'individuo.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2009-04-29 19:06:52
@ Cervantes: certo, parlavo di opinioni, non di prospettive. Partendo da una prospettiva (e da un mix di prospettive, che poi ne creeranno altre, e così via), ottieni 1 risultato. Che non è opinabile senza un'innesto di ignoranza e/o ipocrisia (o, più in generale, malizia). Le opinioni servono a mantenere viva (maliziosamente o meno) una carenza logica. Per quale motivo, varia da caso a caso: per i gdr, ad esempio, è vero il ragionamento di Moreno: "Tieniamo in vita l'idea del gioco che ci siamo fatti per evitare di confrontarci con la realtà di aver gettato via ore e ore per nulla." (ad esempio).

@ Hasimir: è, d'accordo. Questo è quello che accade, non quello che dovrebbe accadere. Le convinzioni possono essere irrazionali ("Esiste Dio, anche se non ne ho alcun tipo di prova diretta né indiretta.").

PS: ma mi sa che stiamo un po' scivolando fuori tema
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: giullina - 2009-04-29 19:12:50
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Le convinzioni possono essere irrazionali ("Esiste Dio, anche se non ne ho alcun tipo di prova diretta né indiretta.").
PS: ma mi sa che stiamo un po' scivolando fuori tema


Soprattutto con quest'ultima, che è una frase ad alto tasso provocatorio :)
Metto le mani avanti consigliando a tutti di prenderla come un'iperbole e non un attacco personale di qualunque tipo e invito a proseguire la discussione sul passato ludico di ognuno.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Mauro - 2009-04-29 19:18:20
Mi sa che diamo a "opinione" significati diversi, alcuni dei quali fate rientrare in "prospettiva". "Penso che questo esame mi sia andato bene" è un'opinione: non ho dati certi (non ho ancora il voto), ma sapendo le domande e cosa ho risposto mi faccio un'opinione sull'andamento dell'esame. Questo giusto per inquadrare cosa intendo parlando di "opinione".
Passando ad altro, penso che nel rapporto tra i vari tipi di giochi ci sia anche un altro fattore: giochi come Avventure in Prima Serata partono dal presupposto che alla prima volta può anche non andare bene, perché ci si migliora provando (come in tutto); classicamente, in D&D fa tutto il master, ed è responsabilità sua che tutto vada bene (magari sin dalla prima volta). In altri giochi la responsabilità della buona riuscita è anche dei giocatori (sotto certi aspetti forse piú loro che del master: se in Avventure in Prima Serata chiamano solo Scene piatte, non è detto che il Produttore riesca ad aggiustare il tiro). Passare da quella a una visione in cui non è andata bene non perché il gioco faccia schifo, ma perché non abbiamo (ancora) capito come sfruttarlo bene, non penso sia necessariamente facile.
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2009-04-29 19:24:37
Citazione
[cite]Autore: giullina[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][p]Le convinzioni possono essere irrazionali ("Esiste Dio, anche se non ne ho alcun tipo di prova diretta né indiretta.").
PS: ma mi sa che stiamo un po' scivolando fuori tema[/p]
[p]Soprattutto con quest'ultima, che è una frase ad alto tasso provocatorio :)
Metto le mani avanti consigliando a tutti di prenderla come un'iperbole e non un attacco personale di qualunque tipo e invito a proseguire la discussione sul passato ludico di ognuno.[/p]


Uff... avevo già preparato l'M-16... Che cavolo... :-)
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2009-04-29 19:26:56
Citazione
Soprattutto con quest'ultima, che è una frase ad alto tasso provocatorio :)

Non era mia intenzione.

Chiarito questo...


Io non ho avuto folgorazioni; mi ha presentato Giuseppe, per la prima volta, Cani nella Vigna, con un paio d'ore di discussione teorica alla fine della quale ero sempre più convinto che un bravo master di dnd potesse fare esattamente le stesse cose supportate dal sistema di cnv.
Poi ci ho giocato: la città mi è piaciuta molto, ma non avevo fatto particolarmente caso al sistema.
Poi sono andato sul forum di Narrattiva, ho cominciato a spiacchiare, fare qualche domanduccia qua e là, e mi rendevo conto che nella mia testa il complesso teorico (che non conosco) cominciava ad avere un senso; mi rendevo, effettivamente, conto della differenza fra un gioco coerente e uno incoerente. Mi sono accorto di aver giocato per anni in modalità 'safe', senza investire alcunché nelle mie idee (di pg, storia, ambientazione...) perché, puntualmente, venivano frustrate dal sitema di gioco/sociale, con il master tuttofare.

Ora, effettivamente, troverei difficile tornare a giocare come prima; quella, sì, mi sembrerebbe una perdita di tempo (ci ho provato, due o tre volte, ma ero ormai consapevole dei limiti di tale maniera di giocare, e non riuscivo più ad apprezzare anche quel poco che di divertente potesse esserci).

D'altra parte, credo di essere stato anche fortunato, perché uscivo da un periodo in cui non avevo giocato molto, e, pochi mesi prima, mi ero ritrovato in un gruppo di dd 3.x in cui si propugnava una modalità troppo pesante di gioco, per me, che cercavo tutt'altro. Quindi ero ben disposto, in realtà...
Titolo: Una storia vera: conversione di un "infedele". Me.
Inserito da: franz - 2009-04-29 20:34:47
Su gdritalia, cercavo un gioco in cui il combattimento si potesse risolvere come qualsiasi altra cosa, in particolare con un solo tiro di dado e senza millemila azioni, come in quasi tutti i gdr tradizionali.

Arriva Domon e mi dice: "prova The Shadow of Yesterday, che lo fa!"

E' da allora che non ho più toccato un tradizionale.

A quanto pare comunque Domon è abbastanza "infettivo" XD
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Inserito da: Renato Salzano - 2009-04-29 22:19:00
Non con me, devo essere una eccezione, visto che pur avendo incrociato a lungo sia Moreno che Nik [1], la mia conversione è quasi spontanea.

Nel senso che mentre facevo da playtester per un sistema in perenne sviluppo, MOLTO tradizionale (Ventura), sono incappato nel manuale di Fudge. Si, il primo manuale di Fudge.

E leggendono ne ho trovato subito geniale un sacco di idee. Cose semplici, come l'essere del tutto skill-based, il non dare griglie per la creazione dei PG, e il non dare liste degli skill. E poi ho letto i punti fudge. Oh, i punti fudge. C'è stata l'illuminazione a quel punto.

Da Fudge sono poi naturalmente passato a Fate, e da lì il mio primo approccio con The Forge. E la conoscenza di Sorcerer e di The Pool. Dopo la prima partita a Fate (1.0 se ben ricordo) e poi una a The Pool, ho capito quale era la strada giusta per me (entrambe masterizzate da me, trovare un master non-parpuzio all'epoca era pressoché IMPOSSIBILE!)

E poi... il resto è storia. Avventure in Prima Serata, il forum di Narrattiva, poi GdRitalia, poi i PBF che porto faticosamente avanti... e siamo ad oggi.

[1] - Incrociati su IHGG intorno al 1999-2001, se ben ricordo. Nick di allora, Hitman.
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Inserito da: Renato Ramonda - 2009-04-29 22:40:03
Il percorso di Renato... e' curiosamente simile al mio, che sono omonimo :)
(sara' stato Fate 2.0 perche' l'1.0 non credo sia mai stato pubblicato... a meno che tu all'epoca non bazzicassi sulla ML/forum di fudge assieme a Fred e Rob)
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Inserito da: Niccolò - 2009-04-30 00:29:09
Citazione
A quanto pare comunque Domon è abbastanza "infettivo" XD


sono un po orgoglioso e un po spaventato... credo che direttamente o indirettamente mezza internoscon fosse li tramite me... :)
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Inserito da: Giuseppe Urbani - 2009-04-30 00:31:59
Formalmente al più 5 persone erano lì per merito tuo :-P...




P.S. Anche io mi annovero nel numero dei convertiti  da Domon ;-)
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Inserito da: Moreno Roncucci - 2009-04-30 00:33:42
Poi ti meravigli se ti cacciano per limitare il contagio!   :-)
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Inserito da: Niccolò - 2009-04-30 01:18:51
Citazione
Formalmente al più 5 persone erano lì per merito tuo :-P...


anche così, ci sono gli invitati dei miei invitati, e quelli che ho chiesto di invitare e/o raccomandato. più due posti "riciclati" all'ultimo. :D
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Inserito da: Fabrizio - 2009-04-30 13:50:14
Io invece sono stato convertito da Hasimir :P
Anche se i semi per la conversione erano già piantati da tempo, è da quando ho iniziato a giocare a gdr (2002) che conoscevo sia the forge che fudge e fate grazie a Max Lambertini e al suo roleplaying.it, solo che prima di vedere qualcheduno che ne parlasse attivamente su gdritalia non avevo mai avuto tempo/modo di dare un'occhiata al tutto
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Inserito da: Daniele "fenna" Fenaroli - 2009-04-30 14:16:06
Io.
E' impossibile come si fa, non sono gdr ecc ecc, però vediamo.
Provo AiPS
Cazzo che bello, sai che è proprio un bel GDR, altro che capperi.
Ok. Domon ha ragione.
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Inserito da: Niccolò - 2009-04-30 14:19:37
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[cite]Autore: fenna[/cite]Ok. Domon ha ragione.


bevo - ok, l'acqua è bagnata!
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Inserito da: Simone Micucci - 2009-04-30 15:24:37
abbiamo iperfertilizzato l'ego di Domon... =D
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Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2009-04-30 15:38:03
come se servisse...
l'ego di Domon puzza abbastanza anche senza fertilizzante XD
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Inserito da: Simone Micucci - 2009-04-30 15:47:10
le ragioni di gdritalia sembrano sempre più valide... =P
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Inserito da: Renato Salzano - 2009-04-30 20:37:35
Citazione
[cite]Autore: renatoram[/cite][p]Il percorso di Renato... e' curiosamente simile al mio, che sono omonimo :)
(sara' stato Fate 2.0 perche' l'1.0 non credo sia mai stato pubblicato... a meno che tu all'epoca non bazzicassi sulla ML/forum di fudge assieme a Fred e Rob)[/p]

Si, probabile che sia il 2.0, le ML non sono mai state troppo il mio ambiente :)
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Inserito da: Fabio Zannoni - 2009-05-01 17:08:43
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[cite]Autore: fenna[/cite][p]Ok. Domon ha ragione.[/p]
[p]bevo - ok, l'acqua è bagnata![/p]


Che prove porti in favore di tale affermazione? XD