Autore Topic: Giocatore ribelle: da dove nasce?  (Letto 8889 volte)

Mattia Bulgarelli

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« il: 2009-06-16 12:18:17 »
La faccenda m'è venuta in mente un po'per via di questo thread, un po'per una conversazione in mail privata con un altro master "tradizionale" incuriosito dal "nuovo che avanza".

Lo stereotipo del giocatore ribelle che "rovina l'avventura" e gioca per rompere le scatole, dove nasce?
E soprattutto, com'è che nasce e come muore?
Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?

Così, tanto per sentire le vostre opinioni.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

LucaRicci

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #1 il: 2009-06-16 12:23:54 »
Uno stereotipo nasce se è un elemento diffuso...

Ribbelle è il giocatore che va contro le regole del GM, che siano sociali o (adesso si può dire così) va contro la generale Creative Agenda del gruppo.

Inoltre, non plus ultra, sfida l'autorità del GM (perchè il GM viene visto così, arbitro ultimo di ogni discussione).

Come nasce: come qualsiasi bimbo che rompe tutto e mette in discussione ogni autorità, dal genitore all'insegnante.

Come muore:
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?

Sì ne sono abbastanza convinto
I've got crunch for breakfast! - Screaming Cats, Games That Make You Scream

Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #2 il: 2009-06-16 12:42:56 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Basta davvero soltanto dargli in mano un pezzo della responsabilità della partita perchè non mandi in vacca tutto perchè adesso è "roba sua" e non "del GM"?


No non basta, ci vuole anche che il giocatore sia motivato a giocare (ovviamente).

Ma assumendo che la motivazione ci sia, allora la responsabilizzazione e -soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari (non più solo il GM, ma anche gli altri giocatori) dà maggiori probabilità di riuscita e in caso di fallimento porta in primo piano i reali problemi del gruppo.

Kagura

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #3 il: 2009-06-16 13:30:25 »
Più che ribelle, direi rompiscatole: la ribellione in se, condotta in modo decente, può persino portare a un progresso di tutti. Il rompere le scatole può arrivare anche a incrinare le amicizie.

Da dove nasce? Secondo me le possibilità sono tante:
- noia (e incapacità di ammetterlo)
- scarso controllo su questioni importanti, che se abbinato a scarsa fiducia (meritata o meno) porta a risultati ancora più esplosivi
- rapporti tesi giocatore/master/altri giocatori (é difficile tenere fuori dal gioco tensioni personali, motivo per cui é meglio giocare con persone almeno disposte a essere amiche)
- carattere tendente al rompino (alcuni rompono quasi per natura)
- alcolici (non ho amici particolarmente sbronzoni, ma una mia partita é andata in vacca per eccesso di vodka O.O)
- varie ed eventuali (conosco pochi giocatori davvero problematici, quindi al momento non mi viene in mente altro)

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #4 il: 2009-06-16 13:34:22 »
Citazione
[cite]Autore: Gabriele Pellegrini[/cite]-soprattutto- l'apertura ad una giuria di pari


Concordo.
Il problema del "ribelle" è che per mille ragioni (anche abbastanza giustificabili a volte) si crea un rapporto di antagonismo col GM.
Il succo del gioco diventa "fregare il GM" ... che è molto sensato se pensi che tradizionalmente, di fatto, il GM è il gioco ... come ottieni bonus, vantaggi ed in generale gli obbiettivi che vuoi tu?
Convincendo il GM.

Il ribelle che mette alla prova i limiti di gioco e GM è solo una versione estremizzata di questo atteggiamento, la sfida non è sconfiggere il drago attraverso il convincimento del GM, la sfida diventa direttamente "sconfiggere il GM" :P

L'intera cosa decade all'istante nel momento in cui le regole sono univoche ed il giudizio è distribuito.

---

Altra possibilità è quella del ribelle nato per insoddisfazione.
Io non mi diverto, quindi butto il gioco in vacca così la finiamo e facciamo altro.
Ma qui ovviamente i problemi sono a monte, e di ben altra origine ;)
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Rafu

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #5 il: 2009-06-16 14:00:48 »
Il "giocatore ribelle" nasce dal CA-clash tra GM e un qualunque altro membro del gruppo, o dall'assenza di CA.

La forma in cui ciò si sviluppa, poi, è conseguenza della specifica distribuzione delle autorità nel cosiddetto "parpuzio".

Se "mantenere in piedi il mondo" (la credibilità, la coerenza, le norme morali...) è responsabilità esclusiva di 1 persona, che magari è anche un tuo amico col quale tenderesti a scherzare... socialmente questo ti porta a smantellare "il mondo" (metterne in dubbio la credibilità, evidenziarne le incoerenze, usare violenza sugli inermi passanti...) semplicemente per prenderti un po' gioco del tuo amico, sondando i suoi limiti come si fa quando si scherza.
Vissuta dal punto di vista di chi invece ha verso quel "mondo" un qualche attaccamento emotivo, però, questa è una cosa estremamente traumatica.
Il "ribelle" della situazione, invece, in molti casi questo attaccamento emotivo non ce l'ha, e neppure lo capisce. Ma non mi sorprende: in fondo con "GdR tradizionale" questo attaccamento non si sviluppa nell'atto del gioco, ma in attività collaterali (preparazione, letture...) di cui non tutti i giocatori partecipano.

Nel tradizionale "gruppo" di gioco, i "giocatori" investono il "master" di una presunta autorità in cambio della quale lui svolge un "lavoro", che include l'essere responsabile di tutto. Quando poi "distruggono" il mondo in cui giocano, stanno soltanto esercitando la propria discrezionalità: è il lavoro del master tenere le cose insieme, non degli altri.
Non si tratta di antagonismo, in fondo, ma di una compartimentazione dei compiti che non prevede alcuna cooperazione.

Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #6 il: 2009-06-16 16:31:08 »
E poi, c'è quello che si vergogna, a 20 anni, ad andare in giro per taverne a picchiare coboldi e sedurre fanciulle, chiamandosi Redax the LichSlayer, e manda tutto in burletta per non sentirsi imbarazzato fra gli altri amici. Come se l'attività gioco di ruolo (be', dnd, in specie) potesse essere svolta solamente con ironia e sarcasmo verso ciò che si sia creato.

Luca Veluttini

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #7 il: 2009-06-16 16:50:15 »
Per esperienza personale in Classic Parpuzio differenzierei il "rompigonadi" con il "ribelle"

- il "ribelle" è colui che vuole essere più forte del Master, avere tutto quello che ha lui (quindi migliaia di ore di sbattimento... un po' ai limiti dell'autolesionismo), ma che non vuole fare il Master; è il giocatore che PRETENDE di essere il meglio e questo, come è stato detto, porta a un forte antagonismo col Master (figuriamoci se poi ci andate ad aggiungere il template "Supreme Rules Lawyer"...)

- il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..

Comunque mi sa che di "categorie" se ne potrebbero tirare fuori a volontà, tutte dipendenti dalla propria esperienza di gioco... ^_^

Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #8 il: 2009-06-16 16:57:27 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][p]E poi, c'è quello che si vergogna, a 20 anni, ad andare in giro per taverne a picchiare coboldi e sedurre fanciulle, chiamandosi Redax the LichSlayer, e manda tutto in burletta per non sentirsi imbarazzato fra gli altri amici. Come se l'attività gioco di ruolo (be', dnd, in specie) potesse essere svolta solamente con ironia e sarcasmo verso ciò che si sia creato.[/p]


Alla faccia del gioco in modalità safe XD

Tornando a noi, credo anch'io che il giocatore ribelle abbia, in origine, dei problemi a "posizionarsi" nella CA o nel Contratto Sociale. Cioè, c'è qualcosa nella partita o in ciò che sta intorno alla partita che per lui non va.

Potrebbe essere il fatto che mentre tre giocatori disquisiscono di moralità con le guardie cittadine lui vorrebbe essere fuori a vangare coboldi (vedi l'esempio di Moreno in Ars Magica).
Potrebbe essere il fatto che il GM sta arbitrando o sta stabilendo eventi immaginari in una maniera che non gli piace.
Potrebbe essere che qualcuno gli ha rubato un pezzo di pizza mentre era in bagno e adesso vuole farla pagare a tutti, o che semplicemente non gliene frega niente della partita.
Ovviamente tutti questi sono solo esempi, volevo rendere l'idea.

In questi casi mi piace citare l'esempio di un giocatore che ho avuto qualche anno fa in un gruppo didattico di D&D 3.5 :
era un rinomato casinista, uno di quelli che al tavolo si comporta in maniera stupida e contribuisce al gioco quasi esclusivamente con azioni very very silly. Ciononostante, era uno dei giocatori con più esperienza (almeno quantitativamente) in tutto il tavolo.
Per farlo giocare in maniera impegnata e costruttiva, bastò responsabilizzarlo (dicendogli proprio che, in quanto giocatore esperto, doveva essere da esempio per i giocatori più nuovi) e gratificarlo quando giocava nella maniera giusta: fu uno dei giocatori migliori di quel tavolo in quell'avventura.

Ovviamente, questo nel contesto dell'epoca in cui giocavo solo Parpuzio... Ma forse proprio perchè queste cose sono più propense a capitare quando giochi con un tradizionale, senza un sistema che ti "guida" verso una CA (quindi prono a false aspettative da parte dei giocatori) e senza un gioco che incoraggia tutti i giocatori a dirsi chiaramente cosa vogliono l'uno dall'altro (vedi il veto di CnV e la fan mail di AiPS; ma anche soltanto il "prima parlatene" della creazione dei pg di molti New Wave).

EDIT: crossposting con l'ingegnere di cui sopra :D
« Ultima modifica: 2009-06-16 17:36:49 da Paolo Davolio »
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Ezio

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #9 il: 2009-06-16 17:05:06 »
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite] il "ribelle" è colui che vuole essere più forte del Master, avere tutto quello che ha lui (quindi migliaia di ore di sbattimento... un po' ai limiti dell'autolesionismo), ma che non vuole fare il Master; è il giocatore che PRETENDE di essere il meglio e questo, come è stato detto, porta a un forte antagonismo col Master (figuriamoci se poi ci andate ad aggiungere il template "Supreme Rules Lawyer


Questo lo conosco.

Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]era un rinomato casinista, uno di quelli che al tavolo si comporta in maniera stupida e contribuisce al gioco quasi esclusivamente con azioni very very silly. Ciononostante, era uno dei giocatori con più esperienza (almeno quantitativamente) in tutto il tavolo.


Questo lo conosco

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..


Questo sono io XD
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Luca Veluttini

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #10 il: 2009-06-16 17:05:43 »
Penso che infatti responsabilizzare i giocatori sia un buon passo in avanti per scindere gli sturloni dagli interessati... XD

EDIT: Cross-post con Ezio... al solito... XD
« Ultima modifica: 2009-06-16 17:06:13 da Luca Veluttini »

Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #11 il: 2009-06-16 17:43:20 »
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]Per[span]esperienza personale[/span][p]- il "rompigonadi" è un perfetto imbelle che si aggira attorno al tavolo accentrando su di lui tutta l'attenzione, perchè altrimenti, dal suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe di lui e al posto di suggerire e aiutare, si limita solamente a richiamare l'attenzione altrui..[/p]

Questo forse si allontana un po' da quello che intendeva l'autore del topic ;D

Ma comunque, a pensarci bene, anche il rompigonadi egocentrico nasce per parpuziogenesi: in un gioco in cui a stare a guardare ti annoi, o dormi o cerchi di interagire con i partecipanti in qualche modo (a seconda dell'indole personale del rompigonadi); mentre se assistendo alla partita ti sembra di guarare un film (come in qualsiasi partita ben riuscita di AiPS, CnV o LMVcP -per esempio-), contribuirai alla partita con consigli o "tifi da stadio" (ovviamente in maniera più o meno invadente XD).
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

lapo

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #12 il: 2009-06-16 18:31:02 »
Per mia esperienza il ribelle può essere non solo qualcuno "contro al GM" ma anche "che cerca di sfruttare il GM per andare contro al gruppo"… ogni riferimento ad eventuali fogliettini passati al GM con su scritto "durante il mio turno di guardia, mentre tutti dormono, uccido il personaggio giocante X".

Luca Veluttini

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« Risposta #13 il: 2009-06-16 18:36:38 »
Beh quello dei fogliettini passati di segreto dietro al poderoso schermo o del "Master, vieni con me da solo che ti devo parlare" è stato un must un alcune campagne che "casualmente" poi sono saltate... XD

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Giocatore ribelle: da dove nasce?
« Risposta #14 il: 2009-06-16 18:56:49 »
io invece ho per anni giocato un Vampire che era SOLO pVp ...in pratica ...dove il grosso delle sessioni era composto da mini-sessioni individuali fra GM ed uno o due giocatori del gruppo per volta.

Tutto segreto, ognuno faceva le sue mosse e si vedevano le conseguenze.
Funzionava benissimo ed è stata un'esperienza BELLISSIMA.
Era soprattutto estremamente soddisfacente dal punto di vista della sfida fra Giocatori, a vedere chi era il più abile politico/manipolatore/scacchista/intrallazzone ... impagabile!

Purtroppo aveva anche i suoi GINORMI contro :P

- Uber-Lavoro per il GM, mooolto più che non di norma, perchè doveva seguire i fili di diverse vicende, tutte staccate fra loro ... il problema era che non potevi fare un singolo waveplay ma dovevi di fatto moltiplicarti in diverse "mini-giocate parallele"

- ritmo del gioco lentissssssimo ... è vero che in una singola settimana in-game accadevano millemila cosa ed il gioco era densissimo, ma è anche vero che per lo stesso effetto il tempo in-game non passava MAI ... in generale stikazzi, ma capitavano le volte in cui qualcuno attendeva l'arrivo di un evento, e tale evento ci metteva più e più sessioni ad arrivare :P

- abissali tempi morti di attesa infra-gioco ... se anche mi cronometravo e mi imponevo un limite di 10 minuti a mini-sessione, su un gruppo di 5 giocatori di fatto ognuno aspettava 40 minuti per poi giocarne 10 :P
Il mio gruppo si era abituato, ed io cercavo di minimizzare l'impatto con vari metodi per dare dinamismo alla cosa ... ma COMUNQUE c'erano enormi attese.

...

Ah, che nostalgia ... però non tornerei più indietro :P
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