Autore Topic: "Stile americano" e "Stile italiano": esistono?  (Letto 17483 volte)

Mattia Bulgarelli

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"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« il: 2014-05-26 11:43:03 »
Per prima cosa, un pochino di contesto.

Ad INC, io ed altri abbiamo giocato con Sage (Latorra), Adam (Koebel), gli autori di Dungeon World, e con Sara ed Emily (non so i cognomi).

Sono 4 persone davvero simpatiche e divertenti, creative e che mandano un sacco di "buone vibrazioni", con un sacco di voglia di provare cose nuove e, nel caso di Adam e Sage, anche di chiacchierare per ore di faccende di game design. ^__^

Adam in particolare ha notato un modo di giocare e una corrente tutta italiana di fare design che tende ad enfatizzare il voler giocare per "conoscere i personaggi" e per puntare più al "provare sentimenti" che al "far succedere cose".

Ecco le sue parole ed i commenti di un po' di italiani.
Nel momento in cui scrivo, il thread (pubblico) è "in corso" e relativamente nuovo, ma prevedo che diventerà molto lungo in fretta.

https://plus.google.com/u/0/112484087750169360510/posts/BDg54QbnggZ


(in questo thread: commenti sull'esistenza o meno di una "scuola italiana" di design, con o senza le caratteristiche di cui parla Adam, e se è vero o no che gli italiani e gli americani giocano in modo diverso. Come sempre, si parla di esperienze di vita vissuta e/o di impressioni personali.)
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Antonio Caciolli

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #1 il: 2014-05-26 12:12:17 »
spunti molto interessanti e non vedo l'ora di leggere i vari commenti.
io non ho grosse opinioni in merito anche se inizio a chiedermi se stile italiano esista veramente o per adesso sia stile GcG :-)
Nel senso che la community di designer e giocatori intorno a GcG è quella più "produttiva" e forse meglio conosciuta fuori, ma c'è credo una forte componente che gioca diverso ma che non partecipa sfortunatamente alla costruzione di dialogo con l'esterno e quindi non viene vista

cmq mi piacerebbe che l'Italia avesse una sua componente e anche lo stile che gli hanno dato Adam e Sage

Patrick

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #2 il: 2014-05-26 12:17:46 »
Come scritto su g+, secondo me nella nostra community* c'è sicuramente un gruppo, neanche piccolo, di pone un forte accento sulla parte emotiva ed emozionale dei giochi di ruolo. Non so se siano la maggioranza dei giocatori, sicuramente sono un gruppo molto attivo e visibile. Ma dire che quello sia il modo di giocare "all'italiana" credo sia una semplificazione troppo grande, c'è anche un sacco di gente che invece pone l'accento su altri aspetti.


*dove una buona approssimazione di quello che intendo con "community" potrebbe essere "tutte le persone che frequentano le CON indie in italia
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Simone Micucci

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #3 il: 2014-05-26 12:38:38 »
Infatti io non parlerei di Stile Italiano (più emotivo) contrapposto a uno Stile Americano (più avventuroso).

Ci sono determinati gruppi di gioco che adorano uno stile più incentrato sull'emotività dei personaggi e che puntano a giocare in modo da provare emozioni come giocatori. Non solo a esplorare storie che parlano di emozioni, ma a viverle in prima persona tramite le situazioni che vengono create dalle dinamiche al tavolo.

Ma questo non è tipico "degli italiani", ma è tipico di determinati gruppi di giocatori. Non si può parlare neanche di "persone", perché è il gruppo che costruisce una situazione per sentire le emozioni sulla propria pelle. Le singole persone all'interno del gruppo, messe in altri contesti, possono apprezzare altrettanto uno stile di gioco più avventuroso.
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Mr. Mario

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #4 il: 2014-05-26 14:22:04 »
A me sembrano terrificanti entrambe le definizioni, onestamente. Comunque io sono Sagittario.
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Simone Micucci

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #5 il: 2014-05-26 14:59:59 »
A me sembrano terrificanti entrambe le definizioni, onestamente. Comunque io sono Sagittario.

Sagittario? Ora si spiega tutto.
Noi Cancro però non crediamo nell'oroscopo.
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Mattia Bulgarelli

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #6 il: 2014-05-26 19:00:20 »
A me sembrano terrificanti entrambe le definizioni, onestamente. Comunque io sono Sagittario.
Dai, Mario, serio... non si parla delle cretinate tipo "io sono narrativista" che abbiamo sentito per anni.

E', mutatis mutandis, l'equivalente di chiedersi: "è vero o no che in Italia i film d'amore sono più apprezzati di quelli action? Da chi?"

Delle "correnti culturali", degli "stili", esistono.

Anche se, come fa notare Ezio nella discussione su G+, nella storia dell'arte la catalogazione è "a posteriori", a giochi fatti e bocce ferme, anche al momento della produzione di un gioco ci si fa delle domande e ci si da delle risposte, esattamente come quando un produttore decide di mettere in cantiere un film di questo o quel genere, e di affidarlo a questo o quel regista perché ha uno stile più o meno adatto per il suo pubblico di riferimento.

Poi possiamo discutere come questi stili e questi gusti siano distribuiti, come si possono sondare in modo corretto, e quanto le persone siano adattabili (io posso giocare Kagematsu prima e Grandi Dèi Orki dopo e divertirmi, qualcun altro giocherà solo uno dei due e l'altro non vorrà toccarlo con un palo di 3 metri).
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Mr. Mario

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #7 il: 2014-05-26 20:15:58 »
E', mutatis mutandis, l'equivalente di chiedersi: "è vero o no che in Italia i film d'amore sono più apprezzati di quelli action? Da chi?"

E a quel punto, posso darmi una risposta consultando i dati nazionali, o chiedendo solo ai miei amici, compreso un nutrito sottogruppo con cui tradizionalmente vado a vedere film d'amore una volta alla settimana. In un caso ottengo una risposta sensata, nell'altro no.

È una distinzione basata sul rumore, ovvero di quanto rumore si accumula, su forum, social network, o chiacchiere dirette, su un dato argomento, ed estrapolandolo a tendenza generale anche delle persone che sono al di fuori del cerchio il cui rumore posso sentire chiaramente.

I casi sono due: o l'appartenenza ad una nazione influenza direttamente questo tipo di gusti, per motivi culturali o altro, e allora dovresti rilevare le stesse tendenze in cerchie slegate, cosa che qui non mi pare che si verifichi o che nessuno abbia riportato; oppure l'italianità è un fattore estremamente minore nel creare queste tendenza, e la connessione dei gruppi uno molto maggiore, e allora parlare di italia e di nordamerica non ha senso, perché ad esempio io sono decisamente più connesso a Meg che non al Curte.
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Patrick

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #8 il: 2014-05-27 10:47:43 »
comunque a me questo discorso sembra tanto "astratto" e poco basato su giocate concrete. Cioè, non so quanto senso abbia dire "noi giochiamo giochi emotivi" piuttosto che "quella partita a Monsterhearts io e il mio gruppo l'abbiamo giocata in maniera emotiva"
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Antonio Caciolli

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #9 il: 2014-05-27 11:34:31 »
se come dice Mr. Mario ci fossero dati un po' più ampi sarebbe interessante. Sul fumetto avevo letto riflessioni di Antonio Serra sul pubblico italico rispetto a quello americano e quindi sullo stile dei fumetti nei rispettivi paesi (forse ormai non più attuale visto che sono passati 10 anni da quando lo ho letto forse di più).

se invece è solo il commento di Sage dopo aver giocato con 20 persone alla INC rappresentative del gruppo vicino alla INC allora boh


io personalmente sono convintissimo che ci siano differenze e forse sostanziali. sul modo di giocare, sulla durata delle giocate, e su come ci si approcci a a certi argomenti. Non so di che tipo e mi piacerebbe scoprirlo, ma sono sicuro che ci siano differenze (mentre lo scrivo mi pare così ovvio da risultare una frase scema ma ormai l'ho scritta)

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #10 il: 2014-05-27 14:21:26 »
Ragazzi state sparando sulla croce rossa.
Semplicemente Adam si è trovato immerso in un gruppo specifico (i Reggiani) che è gwep che più gwep non si può... e soprattutto è gwep in un modo specifico.
Lo scrivevo anche nel thread... io amo il gwep, ma ho poca pazienza per le "chiacchiere", a me piace andare al punto della faccenda con pochi infiocchettamenti.
Adam invece ha visto che quasi tutti quelli con cui giocava andavamo MOLTO più lenti... giocavano, facevano, ma davano più tempo, spazio e attenzione all'esplorazione rilassata, al free-play, piuttosto che pestare duro sulle meccaniche (che pure usavano e con grande effetto eh!).

Questo ho capito io dagli interventi di tutti.
E quello che ne viene è un tizio straniero che pensa giustamente "Che strano, mi pare il mio modo di giocare" (sottinteso, il mio e della gente che conosco io) "è un bel pò diverso dalo modo di giocare le stesse cose di quasi tutti i presenti qui con me oggi... sarà una cosa diffusa? boh, sentiamo che mi dice laGGGente"

Punto.
Non è stato sostenuto nulla, di fatto, si è solo fatta una OSSERVAZIONE e si è chiesto conto a chi c'era, a chi ha esperienze pertinenti, etc.
Nulla di più.

E siccome proprio adesso c'è la moda degli "Style" è stata la cosa più naturale cercare di esprimersi in tal maniera. Ma è OVVIO che ogni individuo fa caso a sè. E ogni gruppo fa caso a sè. E a livello nazionale boh.

Invece mi sembra che si stia dando, come Ezio ma anche tanti altri, troppo peso e risvolti profondi e assertivi a quella che era una DOMANDA e voleva semplicemente produrre RIFLESSIONE :P
Stiamo manzi, dai! :)
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #11 il: 2014-05-27 17:44:17 »
Secondo me non è una questione di stile.

Si è semplicemente osservato che la loro partita di DW volava come un jet. Davvero, ero al tavolo con loro e non ho mai visto niente di simile: rollavano i dadi e consultavano i risultati senza fermare la narrazione neanche per un secondo. L'intera giocata sembrava un racconto letto coralmente ad alta voce e il ritmo della narrazione rispecchiava perfettamente il ritmo dell'azione in fiction. E' una questione di "skill", di expertise (non solo lì in mezzo c'erano gli autori di DW...c'era innanzitutto gente che ha molte più ore di RPG sulle spalle rispetto all'italiano medio, secondo me).
E' come vedere un artigiano bravo col proprio mestiere: semplicemente affascina.

Gli italiani sono apparsi molto lenti semplicemente perché ALCUNI TRA ESSI non si dichiarano soddisfatti al tavolo finché non hanno visto sgorgare la prima lacrimuccia...e per far sgorgare lacrime ci vuole tempo. Ergo, sì, un gioco che cerca le emozioni è un gioco che deve necessariamente soffermarsi maggiormente sui dettagli e dadicare più tempo ad alcuni aspetti che una "swashbuckling adventure" semplicemente sorvola.
MA QUESTO E' EMERSO COME UNA DELLE RAGIONI!
Non c'entra l'essere italiani o americani. C'entra cosa vuoi ottenere dal tuo gioco. Non ha alcun senso "entropizzare" la discussione intorno a quanto siano emotivi gli italiani rispetto agli americani. Non è il topic trattato.

Per quanto riguarda la "scuola italiana", continuo a dire che quelli che spingono sulle emozioni sono ben lontani dall'essere una schiacciante maggioranza, e quindi ben lontani dall'essere rappresentativi di una bandiera. Ma qui, a dirla tutta, sono perfettamente d'accordo con Mario.

Niccolò

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #12 il: 2014-05-27 18:01:35 »
"E' una questione di "skill", di expertise "

di MASTERY, direi. è il punto in cui i gdr moderni cominciano davvero a mostrare il loro potenziale, il punto in ccui si avvicinano davvero all'esempio della jam session.

è una cosa bellissima cominciare a vedere queste cose dopo così pochi anni.

Simone Micucci

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #13 il: 2014-05-27 19:35:29 »
La situazione Nik si sta evolvendo in modo sensibile.
Tieni presente che molti "nuovi arrivati" non hanno neanche idea del tipo di cambiamento che c'è stato.
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Niccolò

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Re:"Stile americano" e "Stile italiano": esistono?
« Risposta #14 il: 2014-05-27 20:44:39 »
quando mi rimetterò in gioco godrò della cosa e di essere il meno esperto di tutti, immagino.

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