Il punto semplice:
Scarlet: ti tiro un pugno
Sin: le sorrido mentre lo fa
MC: ehi, la stai manipolando?
Sin: nono, sorrido mentre mi da un pugno
MC: ok. Un pugno è 0 danno. (mossa dura, infliggi danno, come stabilito. Se lo schianto ha la mossa che fa +1 danni, allora fa 1 danno. Non è esattamente opzionale).
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A parte gli scherzi, si, hai travisato. Succedeva anche a me. In genere avere un quadro chiaro di cosa pensano i giocatori è importante.
A me capitò un giocatore che faceva la faccia da poker. Non mi diceva cosa era importante per il suo personaggio, ero io MC a doverlo capire.
C'era questa donna PnG con cui aveva una relazione. Da MC gli chiesi se era importante, lui mi disse "no, scopiamo e basta, ma di lei non mi importa".
Io a lei mi dedicai poco. Poi qualche sessione dopo mi rimprovera che non la stavo usando.
La mia risposta fu "quando ti faccio una domanda da MC, devo presupporre che quello che mi rispondi sia vero. E poi devo costruire sulle risposte. Altrimenti cosa faccio? Costruisco su quello che mi immagino possa essere la verità tirando a indovinare attraverso la faccia da poker del giocatore?"
Non è una critica a Teo o a Marco, non so quanta faccia da poker faccia Teo e quante domande faccia Marco. é una critica a un palese modo di giocare che ho visto fare diverse volte. A quel modo di immedesimarsi nel personaggio, facendo in modo che il giocatore si comporti come il PG. Il PG è schivo e introverso? E allora anche il giocatore parla poco, interviene poco, dice poco durante i discorsi.
Anche se il PG è muto il giocatore può dire quello che passa per la testa del pg, come si comporta, come sono i suoi occhi, perché fa determinate azioni (ci sono giochi che regolamenanoquesta parte. In genere sono giochi che mirano direttamente a esplorare una qualche tematica. Ci sono giochi in cui un giocatore non può mai dichiarare i pensieri e le emozioni del suo PG. AW non è uno di questi).
Quando in un gioco come AW fai un personaggio è abbastanza importante essere chiari con le intenzioni del personaggio. Non solo da parte dei giocatori, ma anche dell'MC.
"Ehi Sin, RedSon sta venendo verso di te col coltello in mano...fa la faccia da duro, ma è evidente che è una messa in scena per intimorirti...cosa fai?"
quel "è evidente", lo rende chiaro, palese. Il giocatore può prendere decisioni in modo coscienzioso. Può decidere che il suo personaggio non presta attenzione a quella cosa evidente. O che la ignora proprio. O che è troppo strano per vederla davvero.
Ma quando non c'è quella fase di scambio lucido tra giocatori (questo vale per qualsiasi gioco che non la regolamenti) allora si va su un territorio grigio in cui bisogna sperare che i giocatori abbiano tra loro un livello di intesa tale da leggersi le intenzioni senza comunicarsele.