Autore Topic: [Dungeon World] Empio Cerchio Infuocato - 1ª sessione  (Letto 2529 volte)

Daniele Di Rubbo

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Mercoledì scorso mi sono incontrato con alcuni amici di vecchia data, con i quali giocavo a D&D 3.5, per una sessione di Dungeon World. Con due di loro ho giocato anche una campagna di Apocalypse World e 12 sessioni di Dungeon World.

Ho deciso di portare al tavolo tutti i libretti dell’edizione italiana, compreso il rodomonte, ma esclusi lo sciamano e lo stregone, siccome sono due classi di cui spesso, e non a torto, si parla male (ma non voglio parlare di questo). Sono andato alla sessione «libero e felice come una farfalla», senza preparare assolutamente nulla, come mio solito per le prime sessioni.

Ho spiegato le premesse del gioco, ho spiegato che gli eroi sono unici e che sono proprio gli eroi e ho fatto una brevissima panoramica dei libretti. Alex ha scelto il paladino, Vincenzo il mago e Stefano il rodomonte. Gli ho spiegato che i loro personaggi non devono per forza essere amici o piacersi, ma che devono comunque essere alleati e avere una motivazione più che buona per collaborare.

Abbiamo seguito la creazione dei libretti passo per passo, secondo il manuale, fino ad arrivare ai legami. Ovviamente Alex mi faceva più domande, non avendo mai toccato Dungeon World, e io gli rispondevo. In particolare, una cosa che lo ha lasciato un po’ sgomento è stata compilare la mossa Cerca del paladino.

«Ma chi lo stabilisce il background?»

«Alex, tu la compili a piacere; poi quello che che scegli diventa parte dell’ambientazione e sappi che io lo userò. Quindi scegli delle cose che vuoi vedere, che ti interessa mettere in gioco».

Un’altra situazione che ci ha causato qualche turbolenza è stata quando Vincenzo ha dovuto scegliere gli incantesimi del suo Grimorio:

«Ma se scelgo Invisibilità, poi funziona anche su di me? Devo continuare a toccare quello che diventa invisibile?»

«Non lo so… come funziona la tua magia? Tu sei “alleato” di te stesso? Devi continuare a toccare la persona che rendi invisibile?»

Tutti si scambiano pareri e alla fine:

«Allora, sì, funziona anche su di me, e no, non devo continuare a toccarlo»

«Benissimo, è così che funziona!».

Alla fine del processo di creazione, avevamo Lux, un paladino umano di allineamento buono; Galadiir, un mago elfo di allineamento buono, e Gwenivere, un rodomonte umano di allineamento caotico.

GM: «Ma Gwenivere non è un nome da donna?

Stefano: «Sì, ma mi piaceva lo stesso»

Vincenzo: «Ma io come faccio a sapere se i nomi elfici presenti nella lista sono da uomo o da donna?»

GM: «Non lo so; poi me lo dici tu se è un nome da uomo o da donna. Sei tu che conosci la cultura elfica».

Gli chiedo di fare le presentazioni e gli dico di stare attenti a quelle degli altri, perché poi si scambieranno i legami in base ad esse. Durante questa fase io appunto su una vecchia agenda tutte le cose che mi incuriosiscono e sulle quali tornerò più tardi con delle domande da fare. I legami sono stati assegnati facendo il giro attorno al tavolo, uno alla volta, fino a che i singoli giocatori non hanno detto che non volevano assegnarne di altri.

Ma ecco le domande che ho fatto (sottolineo tre volte che prima ho fatto fare tutti i legami e poi ho fatto domande su tutto quello che mi ero segnato prima):

Vincenzo si è soffermato sul fatto che Galadiir avesse questa «veste strana, non classica da mago, ma rifinita e ritoccata a modo mio»

«In che senso è strana? Come l’hai ritoccata?».

È emerso che vuole distinguersi dagli altri maghi elfi e quindi non segue le loro regole nel vestiario. Infatti, essi portano tuniche blu scure, mentre quella di Galadiir è verde scura, con molte rune incise sopra, trascritte man mano che ne incontrava di nuove nel corso dei suoi viaggi.

«Ah, come le parole di potere in Skyrim?» commento io.

Vincenzo non ci ha mai giocato e segue una breve spiegazione. Annoto mentalmente che potrebbe essere interessante mettere rune che nascondono potere magico in giro per il mondo. Gli chiedo se solo gli elfi possono essere maghi o se ci sono anche maghi umani e lui mi risponde che, se ci sono, lui non ne ha mai incontrati.

«Ah, allora lasci decidere a me…»

«Esatto!»

Contento tu! penso io. Mi annoto mentalmente di pensarci.

Annoto gli incantesimi che ha preso (Invisibilità, Dardo incantato e Charme, i primi due memorizzati) e il suo allineamento («Usi la magia per aiutare direttamente qualcuno»): molto difficile che non lo soddisfi durante la sessione, per cui mi preoccupo poco.

I legami: «Lux avrà un ruolo determinante negli eventi a venire, l’ho previsto!» e «Lux mi sta nascondendo un segreto importante». Qui, per capire le domande, occorre capire che Lux aveva scelto come Cerca «Uccidere il capo dell’organizzazione segreta l’Empio Cerchio Infuocato», una missione ereditata dai suoi familiari da generazioni.

GM: «Che cos’hai previsto? In che modo? La tua previsione è per caso legata alla sua missione di famiglia»

Vincenzo: «Sì! Era una visione non molto chiara di Lux che, davanti a una schiera, era investito come da una luce bianca e poi queste figure svanivano. Era qualcosa di risolutivo, importante!»

GM: «Ok, Lux, e quale segreto nascondi a Galadiir?»

Alex: «Che mio padre è in realtà il capo dell’Empio Cerchio Infuocato, perché è stato corrotto dopo avere fallito la missione di famiglia»

GM: «Interessante! Ti chiameremo Luke al posto di Lux! Come si chiamava tuo padre?»

Alex: «…Thire»

GM: «E come mai nascondi questa cosa? Hai vergogna?»

Lux: «Sì, è un’onta enorme!».

Passiamo a Gwenivere. Avevo segnato che Stefano si era soffermato sullo stocco, durante la presentazione…

«Dove hai preso lo stocco? Lo hai trovato, vinto, rubato? È un’eredità?».

Salta fuori che è una striscia (un modello di spada seicentesca) decorata con venature colorate sulla guardia, che ha fregato a una donna, la piratessa Almalora, un’elfa con la quale ebbe una relazione molto leggera. La tipa, dopo un’impresa, non voleva pagare l’equipaggio e stava facendo anche affondare la nave; lui si è spazientito, l’ha tramortita e si è fregato lo stocco come risarcimento. Da allora non l’ha più vista. Ovviamente segno tutto.

I legami: «Galadiir è qualcuno su cui posso contare per farmi fare buona figura» e «Lux ha bisogno di essere educato su questo affare dell’essere eroe e ci penserò io, che gli piaccia o meno!». Gli faccio delle domande:

«Per forza: Galadiir è un mago; è un figo, è potente, distrugge il mondo. Fa comodo avere un alleato così; per questo credo mi faccia fare bella figura»

«E su Lux?»

«Ma hai visto in che modo rozzo si veste? E poi lui non vuole salvare il mondo perché ha scelto di essere un eroe, ma perché lo ha spinto la famiglia»

Alex fa uno sguardo perplesso, ma io lo tranquillizzo: «È solo quello che Gwenivere pensa di te; non vuol dire che sia vero».

Infine mi annoto che Gwenivere è di allineamento caotico («Distruggi un simbolo della civiltà»). Questo è stronzo! Mi annoto di metterlo nella prima sessione per dargli l’opportunità di fare PE in questo modo. La mossa razziale si applica da sé: non ci dovrò stare attento.

Passiamo a Lux. Durante la presentazione era emersa questa armatura logora con su un simbolo logoro: mi ero segnato di approfondire…

«Da dove esce questa armatura logora con sopra un simbolo logoro?»

«È stata forgiata dai miei antenati e tramandata di padre in figlio»

«Spiegami un po’: ma c’è un ordine di paladini, tu sei l’unico paladino al mondo o la tua famiglia è fatta tutta da paladini?»

«Sì, i membri della mia famiglia sono tutti paladini e siamo gli unici paladini al mondo. Abbiamo giurato di distruggere l’Empio Cerchio Infuocato» (vedi la Cerca di Lux)

«E cosa sarebbe?»

«È un’organizzazione malvagia, molto potente e radicata nel mondo, che infligge dolore alla popolazione»

«Ma veneri una qualche divinità o servi un concetto astratto, come il bene?»

«No no, voglio un dio! Come simbolo ha un guanto d’arme che impugna una spada. Va bene come nome… Tyr?»

«Certo!» sorrido. Nella mia prima campagna di Dungeon World il dio della mia paladina si chiamava Tyr. «Ha qualche precetto in particolare?»

«La protezione dei deboli e degli inermi». La storia si ripete!

Come Cerca vi ho già detto cosa ha scelto, ma non i suoi favori: «Un marchio dell’autorità divina» e «Sensi che penetrano le menzogne». Il primo è un marchio a fuoco, uguale al suo simbolo sacro, che porta sul braccio sotto l’armatura; il secondo non lo approfondiamo: evidentemente ci sembra lapalissiano. Chiedo ad Alex di pazientare: i voti della Cerca glieli darò più tardi; gli chiedo di ricordarmelo casomai me lo dimenticassi. In effetti poi me lo sono dimenticato e lui me l’ha ricordato appena ho impostato la prima scena; ho scelto «Valore» e «Onestà» perché ho previsto, magari sbagliando, che questa Cerca avrebbe potuto durare parecchio e volevo dargli voti che lo facessero risplendere come eroe, ma che gli facessero fare anche scelte dure.

Poi vado ai legami: «Il comportamento sconsiderato di Gwenivere mette in pericolo la sua anima!» e «Rispetto le convinzioni di Gwenivere, anche se spero che un giorno si incammini sul sentiero giusto». Per il primo emerge che, per Lux, Gwenivere è un opportunista che dà interessa alle cose futili e materiali, non ha un codice morale e potrebbe danneggiare persone innocenti col suo modo di fare sbarazzino. Per il secondo emerge che comunque Lux capisce che Gwenivere è una persona fondamentalmente buona, che probabilmente si comporta così per il fatto di aver avuto un passato molto travagliato. Segno tutto; vedremo cosa succederà in gioco.

Lux è umano: la mossa razziale si spiega ed entra in gioco da sé; l’allineamento è buono («Sfida il pericolo per proteggere chi è più debole») ed è molto facile che entri in gioco. Mi segno di mettere in pericolo qualche poveraccio.

Ora fermatevi per un attimo a riflettere a come sarebbero cambiate le risposte se avessi fatto le domande durante il processo di creazione dei personaggi e non tutte alla fine, persino dopo aver dato i legami.

A questo punto sono le 22:20; abbiamo cominciato la sessine verso le 21:15. Chiamo la pausa cazzeggio e pipì e gli dico che mi serviranno 5-10 minuti per sistemare delle idee e poi cominceremo. Guardo le domande, le risposte alle domande, le scelte significative, gli allineamenti e le mosse di razza: devo creare una rete che colleghi quei punti fermi. Sulla mia agenda scrivo: “torre ristrutturata, informazioni sull’Empio Cerchio Infuocato, demone, tesoro, pozze generative, prigionieri schiavi, tavole di metallo inciso”. Poi vado a cercare dei mostri sul manuale; li cerco collegati al concetto di fuoco e, vicino al loro nome, segno le pagine dove posso trovarli: salamandra, mastino infernale, scarabeo di fuoco, elementale della terra (in realtà lo volevo del fuoco, ma avevo pensato di improvvisarlo, nel caso mi servisse), magmin, xorn.

Ovviamente man mano che scrivevo ripensavo e raffinavo le idee di sopra e solo ora mi accorgo che alcune sono anche cambiate mentre giocavo. Ma ecco come le ho messe giù: l’Empio Cerchio Infuocato era un’indicazione troppo vistosa per mancarla, il tesoro dovevo mettercelo (tavole di metallo inciso e ricchezze) e ho pensato a cose utili da scoprire sul mondo (informazioni sull’Empio Cerchio Infuocato), il potente nemico (demone), il simbolo di civiltà (torre ristrutturata, potenzialmente da abbattere) con dentro qualcosa di pericoloso (pozze generative) e delle persone in pericolo, da salvare (prigionieri schiavi).

Imposto questa scena: i personaggi sono ai margini di una foresta bruciata e annerita, con i colori e gli odori del carbone, della cenere e dell’autunno. Il sole sta tramontando dietro una torre di pietra, circondata da una muraglia; sulla torre svetta il vessillo dell’Empio Cerchio Infuocato (lo descrivo); ci sono delle sentinelle salamandre e altre più piccole sugli spalti, che non si sono accorte dei PG. All’improvviso dall’interno della foresta arrivano due figure di salamandre che portano un prigioniero umano che piagnucola. Stanno venendo verso di voi. Cosa fate?

Qui i PG cazzeggiano un po’, perché non hanno capito che il pericolo è immediato. Si mettono a parlare come se nulla fosse. Prima di mettermi a fare mosse dure (mi stanno dando un’occasione d’oro) gli spiego meglio la situazione ed emerge che non avevano ben capito che il pericolo fosse immediato, quindi evito di fare le mosse dure (non era un’occasione d’oro, ma un’incomprensione). Lux prende l’iniziativa e gli intima di lasciare il prigioniero e di arrendersi (Io sono la legge); nel frattempo Gwenivere gli salta addosso descrivendo un’acrobazia tra le cime degli alberi anneriti (Scavezzacollo).

Segue un combattimento intrigante con varie azioni e la foresta che prende fuoco per via dei poteri delle salamandre (questa è stata una mia mossa del dungeon cambia l’ambiente, giocata come mossa dura su un 6-). I PG hanno la meglio e salvano il poveraccio, che si chiama Greath ed è un ragazzo schiavo proveniente dal vicino villaggio di Tanner’s Ford (un giorno di marcia a sud-ovest), saccheggiato e messo a fuoco: donne e bambini uccisi, gli uomini deportati come schiavi.

Gli faccio tirare il tesoro delle salamandre: delle monete antiche, una gemma preziosa usata come ciondolo e le loro lance fiammeggianti, provenienti da un altra dimensione (questa è la tag planare che si fa sentire). Gli dico che se vogliono possono usarle, ma dovrebbero trovare un modo per maneggiarle senza prendere fuoco (spiego i requisiti o le conseguenze e poi chiedo). Decidono di lasciarle lì e di ritirarsi oltre il vecchio torrente prosciugato, perché la foresta sta andando a fuoco, ma l’incendio non dovrebbe superare quello spazio rimasto vuoto.

Qui prendo una mappa esagonale, disegno la posizione dei PG, la torre, la foresta infuocata, Tanner’s Ford. I PG si preoccupano di portare Greath in un luogo sicuro prima di tornare ad assaltare la fortezza e mi chiedono dov’è il villaggio più vicino. Io giro la domanda a Galadiir, il mago:

«Beh, prima di giungere qui venivamo da lì… penso di saperlo»

«Ok, allora lo mettiamo ad un giorno di marcia verso nord-ovest e lo chiamiamo…»

«Louderdale!» dice Alex.

A questo punto i PG decidono di accamparsi per la notte e di fissare dei turni di guardia perché l’ambiente circostante, a loro giudizio, è pericoloso. Io sento poco interessante mettere minacce qui e decido che la notte passa tranquilla, quindi non sarà necessario tirare la mossa fare la guardia. I PG dialogano con Gareth, che gli spiega che qualcosa di oscuro sta succedendo nella torre: le salamandre dicono di essere al servizio di un tale Galvion. Qui Lux fa un 6- su un rivelare conoscenze per sapere cose su Galvion e io decido di rivelare una verità scomoda. Escalo la minaccia: originariamente pensavo a Galvion come a una specie di demone minore, ma adesso decido che si tratta di un potente drago rosso soffiatore di fuoco, noto come Galvion nella lingua delle salamandre, ma come Margli nella lingua degli umani. Un drago rosso pazzo e masochista, che si diletta a torturarsi nelle fiamme imperiture e a spargere la distruzione e la sofferenza per il mondo. Chiedo a Lux come fa a saperlo e lui mi dice che fu proprio contro Margli che suo padre cadde e venne corrotto dall’Empio Cerchio Infuocato. Margli, infatti, porta sulle sue scaglie, insieme a molte altre cicatrici di bruciature estreme, quella del simbolo sacro di Tyr, rimastagli impressa a causa del contatto con l’armatura del padre di Lux durante quel terribile scontro.

Oramai si è fatta mezzanotte e siamo soddisfatti di come si è svolta la sessione. Facciamo la mossa di fine sessione prima di andare a casa. Nessuno ritiene di aver risolto legami, cosa che non mi sorprende: è molto difficile sviscerare un legame entro la prima sessione. Lux e Galadiir segnano esperienza per il loro allineamento, mentre Gwenivere dovrà aspettare di distruggere un simbolo della civiltà. Il gruppo decide di non aver né sconfitto un nemico degno di nota né saccheggiato un tesoro memorabile, ma di aver imparato cose nuove e importanti sul mondo, e tutti prendono quel PE.

Cercherò di accontentarli nelle prossime sessioni. Già, perché alla fine mi hanno chiesto di continuare, cosa che mi ha fatto piacere, visto che anche io mi sono divertito molto e ho un sacco di materiale interessante. Peccato solo che non sappia in che giorno della settimana metterli: sono impegnatissimo!
« Ultima modifica: 2014-03-09 15:42:19 da Daniele Di Rubbo »

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