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Complessità vs profondità

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Niccolò:

--- Citazione ---Anche sotto questo aspetto D&D è agli antipodi di AW: le classi e razze di personaggi comportano un'enorme massa di regole e di opportunità, e le sinergie tra personaggi diversi aumentano molto la profondità (difficilmente quella del singolo combattimento, ma sicuramente quella del metagame di ottimizzare l'efficacia del gruppo)
--- Termina citazione ---

Come ho gia detto, le combinazioni incontrollate e libere in genere aumentano la complessitá (devi sapere quali sono) e riducono la profonditá (sd sai quali sono, le usi senza dubbio)

É controintuitivo ma importante.

Alleja:
Buongiorno, stavo leggendo questo topic, molto interessante.

Una premessa è che la mia esperienza deriva in gran parte dal mondo dei MMORPG, giocati però ricercando la magia di far "vivere" un personaggio interagendo con gli altri e con l'ambiente e cercando di "vivere" storie che potessero in qualche misura appagarmi.

Per quanto riguarda me la complessità l'ho sempre vista come la quantità di azioni/informazioni da compiere/memorizzare per arrivare ad un determinato risultato.

La profondità invece l'ho sempre identificata con la quantità di gradi di libertà che un determinato gioco lasciava alle mie scelte di interazione (un MMORPG "sand-box", per esempio, lo classifico capace di rendere una profondità maggiore rispetto ad un MMORPG "theme-park").

Non sono d'accordo con la frase di Niccolò: " le classi e razze di personaggi comportano un'enorme massa di regole e di opportunità, e le sinergie tra personaggi diversi aumentano molto la profondità".
O meglio non sono d'accordo con la frase nella sua interezza.

Un'enorme massa di regole la vedo meglio classificata come complessità.
Un'enorme massa di opportunità, invece, come profondità.
E, per la mia esperienza, la quantità di regole di un gioco non influisce proporzionalmente e sempre sulla sua profondità.

Anzi, sono molto attratto da quei giochi con poche meccaniche, poche regole, ma ciò nonostante elevata profondità (per come l'ho definita sopra).

Resta sempre vincolante, però, la capacità del singolo (o del gruppo) di "rendere profondo" il proprio gioco (se è quello che ricerca, naturalmente).

Andrei con degli esempi di gioco reale, ma non sono sicuro siate interessati a titoli di MMORPG, nel caso posso approfondire.

Niccolò:
mi pare di essere perfettamente allineato con te. di solito un gioco complesso RIDUCE le scelte, perchè emergono delle scelte migliori. oppure, a parità di profondità, è stato molto più difficile da rifinire e calibrare.

però i mmorpg nel campo dei videogiochi condividono spesso alcune delle peggiori scelte di design che si possano fare, e non sono particolarmente apprezzabili per la profondità, tendendo a mettere il grinding (i "diritti acquisiti") davanti ad abilità e strategia.

però se sono tuoi titoli di elezione non dubito che saprai indicare esempi di cui non sapevo nulla. a me interesserebbe anche parlarne in privato, nel caso.

Casca:
Ciao,
sono molto interessato al discorso e vorrei capirci di più.

Da quel che ho capito finora e a mio parere, più che ragionare in termini assoluti di profondità e complessità credo sia importante vederli in relazione.

Faccio degli esempi concreti:
In Geiger Counter, Fiasco, Aips e Le 1001 notte la complessità é bassissima ma la profondità é abbastanza elevata (per qual che so e ricordo).
Ad esempio in quanto non esistono personaggi prefissati(libretti)né categorizzati(classi\razze) o aventi caratteristiche fisse (statistiche, abilita ecc...) quindi c'é meno roba da imparare ma molta più varietà.
In parpuzio invece(di solito e per i giochi che conosco io) c'é molta più complessità in rapporto alla profondità. Ma questo vale in parte anche per i Pba e BW.
Ad esempio puoi scegliere fra un miriade di categorie di personaggi e carattestiche ma poi alla fine i PG risultano tutti simili o con scelte "obbligate" (se voglio il superdistruttore dovro' crearmi quella build precisa ecc...).

Quindi non é tanto importante quanto livello di complessità o profondità c'é, ma piuttosto che il rapporto profondità\complessità sia il più alto possibile. D'altronde esistono parecchi giocatori che senza un certo livello di complessità si sentono "mancare" qualcosa. L'importante é che il gioco valga la candela.

Bits e Lifepaths di Burning Wheel sono abbastanza complessi (rispetto ai sensi di 1001 notte, ad esempio) eppure danno una profondità enorme, e quindi ne vale la pena.

Giusto, o sto bestemmiando?  :o

Niccolò:
è importante sottolineare come questo aspetto sia abbastanza facile da riconoscere giocando a un gioco "strategico", ma molto più sottile e individuale giocando un gioco "sociale" come un gdr. pensate a quanto sono profonde le meccaniche del conflitto di cani nella vigna, ma anche di quanto sia difficile accorgersene rispetto a quelle de, per esempio, gli scacchi.

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