Chiacchieriamo > Generale
Quattro chiacchere su... Terry Pratchett
Renato Ramonda:
Crosspost!
@Lapo: ti correggo perche' non l'hai citato! :-P
Bisogna diffondere il verbo di Joco! :)
@Mauro
Guarda, se riesci a leggere in inglese... praticamente non c'e' piu' motivo al mondo di leggere i libri tradotti dall'inglese. Salvo forse che almeno all'inizio leggere in inglese richiede piu' concentrazione e stanca un po' di piu'.
...e poi passerai a vedere le serie tv in lingua originale, e non riuscirai piu' a vedere quelle doppiate (come me) :-)
Non e' solo l'attesa: per quanto il traduttore sia bravo sono veramente rari i casi in cui possa trasmettere il tono , lo stile... il sentimento. Gielle Staffilano (il traduttore di Hyperion e degli altri di Simmons) e' un grande scrittore (a livello di lingua italiana, proprio: non ha mai scritto un libro suo) ad esempio, e so che ci tiene personalmente alla qualita' delle sue traduzioni.
Ma onestamente, avendo letto Pratchett in italiano per i primi 2 o 3 libri (gli unici che erano tradotti e reperibili una decina di anni fa)... non riesco ad immaginarmi una traduzione *ottima*. E nemmeno una *buona*. Il massimo che si possa ottenere e' una traduzione onesta e piacevole che non strida. Ma tradurre quello stile e quell'umorismo e' come pretendere di tradurre la poesia: ci vuole un grande scrittore, prima che un traduttore.
lapo:
--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]sono veramente rari i casi in cui possa trasmettere il tono , lo stile... il sentimento
--- Termina citazione ---
Esatto. Magari ti perdi qualche battuta in slang duro (sopratutto all'inizio) ma FIN DA SUBITO ci ri-guadagni in queste altre componenti meno palpabili...
--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]non riesco ad immaginarmi una traduzione *ottima*. E nemmeno una *buona*.
--- Termina citazione ---
Guarda, sarei d'accordo con te al 100%, ma ho un controesempio che mi lascia almeno la speranza: Godel, Escher e Bach.
Quel libro è basato su giochi di parole e assonanze e battute autoreferenziali anche a 2-3 livelli e lo hanno tradotto VERAMENTE BENE; una vera perla rara: il che non rende la cosa più facile ma, quantomeno, dimostra che è possibile.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]per quanto il traduttore sia bravo sono veramente rari i casi in cui possa trasmettere il tono , lo stile... il sentimento
--- Termina citazione ---
"Tradurre è tradire", dicono; ma io faccio il colto e cito Pennac :P "È vero ancora che" molti "dei miei amici traduttori dubitano che 'la finestra', 'la janela', 'das Fenster', 'the window' o 'la fenêtre' indichino esattamente la stessa cosa, poiché nessuna si affaccia sugli stessi rumori né si chiude sulle stesse musiche".
Aggiunta:
--- Citazione ---[cite]Autore: lapo[/cite]Magari ti perdi qualche battuta in slang duro (sopratutto all'inizio) ma FIN DA SUBITO ci ri-guadagni in queste altre componenti meno palpabili
--- Termina citazione ---
Ipotizzando di conoscere l'Inglese abbastanza da apprezzarle :P Ma tanto a breve leggerò tre libri in Inglese, e alcuni li ho già letti... vedremo, magari Pratchett sarà il prossimo passo.
Conviene spostarsi altrove, per la questione "traduzione"?
Ezio:
La traduzione degli Hyperion Cantos (e anche di Iliad/Olympos) a me è sempre sembrata decisamente valida ^^
Si, mi sa che l'argomento traduzioni è abbastanza appassionante da meritarsi un topic.
Inoltre mi sa che avete toccato un altro degli autori preferiti da me e dalla Lavi, quindi mi sa che anche Simmons si troverà presto ad essere chiaccherato XD
E, per inciso... JoCo?
Comunque riporto il passaggio "sulle statue", da wikiquote.
Si parla di una rivoluzione, simile in un qualche modo alla Comune di Parigi, in cui un gruppo di cittadini ha combattuto ed è morto contro un regime tirannico, uno Stato di polizia che rendeva la Città un luogo terribile e pericoloso (ancora di più).
È il tradizionale dialogo finale tra Vimes e il Patrizio usato, per chi non lo sapesse, per esprimere il punto di vista dei due personaggi più incisivi del "Ciclo delle Guardie" e di fatto il punto di vista dell'autore attraverso la mediazione tra due individui egualmente idealisti, ma opposti nei metodi.
Vetinari: "'You know, it has often crossed my mind that those men deserve a proper memorial of some sort."
Vimes: "Oh yes? In one of the main squares, perhaps?"
Vetinari: "Yes, that would be a good idea."
Vimes: "Perhaps a tableau in bronze? All seven of them raising the flag, perhaps?"
Vetinari: "Bronze, yes."
Vimes: "Really? And some sort of inspiring slogan?"
Vetinari: "Yes, indeed. Something like, perhaps, 'They Did The Job They Had To Do'?"
Vimes: "No. How dare you? How dare you! At this time! In this place! They did the job they didn't have to do, and they died doing it, and you can't give them anything. Do you understand? They fought for those who'd been abandoned, they fought for one another, and they were betrayed. Men like them always are. What good would a statue be? It'd just inspire new fools to believe they're going to be heroes. They wouldn't want that. Just let them be. For ever."
Un punto di vista davvero umano.
Notate anche la maestria dei tempi (comici e non) di Pratchett. Il finale non è "forever", ma "for ever".
Io credo che in Night Watch Pterry non sia davvero "più esplicito". Specialmente con le Guardie non si è mai tirato indietro, in realtà. Pensate a Jingo, che è praticamente un romanzo a tesi, o anche soltanto a Witches Abroad, che in un certo senso è un vero e proprio manifesto letterario.
In NW, però, l'umorismo viene lasciato un po' da parte. Non è un libro particolarmente divertente... si, ci sono le vecchine sulle barricate, si, c'è Colon che urla come una ragazzina, ma la maggior parte dello humor è terribilmente nero, cupo, disperato, che lascia quasi del tutto scoperta la durezza del tema trattato e, anzi, non fa altro che farti aprire la guardia. Leggi lo scambio di battute "alla Pratchett", ti rilassi, fai una risata e dopo un minuto ti trovi a leggere di desaparecidos messi sotto tortura. La risata di prima è stata abbastanza sottile e "nera" da non destabilizzare del tutto il tuo atteggiamento nei confronti del racconto, ti ha giusto preparato ad un'altra battuta... quindi la parte drammatica ti colpisce a tradimento, e violentemente.
In pratica in quel libro Pratchett dimostra di saper davvero scrivere, al di là dell'umorismo situazionale o delle macchiette.
E poi c'è Carcer.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]È il tradizionale dialogo finale tra Vimes e il Patrizio usato, per chi non lo sapesse, per esprimere il punto di vista dei due personaggi più incisivi del "Ciclo delle Guardie" e di fatto il punto di vista dell'autore attraverso la mediazione tra due individui egualmente idealisti, ma opposti nei metodi
--- Termina citazione ---
Dovrei rileggerli, non ricordo molto di 'sti dialoghi (anzi)...
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]aWitches Abroad, che in un certo senso è un vero e proprio manifesto letterario
--- Termina citazione ---
Manifesto di che genere?
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa