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[Vampire The Masquerade 2ndED] Simone, un confronto?

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Simone Micucci:
Allora, abbiamo 2 strati di regole.

I tiri di dado. Non chiamarle regole. Toglili. Levateli dalla testa. È merda. E te lo dicono.
La base di partenza, nella premessa che ho letto ieri (magari stasera la posto) è: il narratore decide come evolve la cosa. Se vuole per deciderlo può farti tirare. Il sistema di dadi serve per creare una specie di alone di imparzialità.

La gestione delle giocate.
Collegata al Tema e allo Stato d'Animo. Questa parte non dice di violarla. Non le chiama regole. Ma ci sono le procedure per guidare la partita.
E sono vagamente abbozzate.
La creazione dello scenario è abbastanza guidata. Ricca di esempi e a mio avviso abbastanza sensata.
La creazione della cronaca è a malapena abbozzata. È lì che questa parte perde.

Se si fossero concentrati su questa parte e avessero snellito le "regole" secondo me avrebbero ottenuto risultati notevolmente migliori.

PS: serve consapevolezza. Si. Io la chiamo "cultura ludica". Prima non c'era la giusta cultura ludica per leggere quella parte del manuale.

Fai una prova: cerca su internet quante discussioni ci sono su impostazioni di Tema e Stato d'Animo. Anche solo che li accennano, non importa che parlino esplicitamente di quello.

Alberto Muti:
Ora non ho modo di leggere tutto e di rispondere a tutto, ma potrebbe valere la pena di controllare se stiamo parlando della stessa edizione:

Noi abbiamo usato "quella con la rosa in copertina", che in italiano è la seconda mi sa, ma in inglese è la terza!

Simone Micucci:
No, non parliamo della stessa.

Alessandro ha la seconda, e si meraviglia che sia così diversa.

Il punto è anche che io e Alessandro probabilmente leggiamo il manuale con uno spirito molto diverso. E questo thread nasce da altre discussioni. Non vorrei che Alessandro abbia preso i miei discorsi come un entusiastico "ehi guarda che il gioco in realtà è scritto bene, è il mondo che non lo ha capito".

Alessandro Piroddi (Hasimir):
No no, tranquillo Simone ^__^

È che da un pò di tempo mi è venuta in mente una cosa assolutamente banale: NESSUNO dava retta a quanto scritto nel manuale... era la cultura del tempo... e io non facevo eccezione!
Per cui mi è venuto il dubbio: ma io, che dico peste e corna di sti giochidiMMerda, starò parlando senza sapere le cose? Starò dicendo boiate basate su miei vaghi ricordi e impressioni?

Quindi ho deciso di rileggere bene bene bene i manuali (Vampire qui, ma ho recuperato anche Cyberpunk2013 e sti scartoffiando per CoC) con gli occhi di adesso e il senno di poi.
Magari, Vampiri non era un gioco poi così fatto male.
Magari, CP13 in realtà è coerente ma a me non piace com'è fatto.
Magari, CoC manteneva quello che prometteva, in una qualche edizione di tempi non sospetti.

Qua in particolare ho chiamato in causa Simone perchè aveva già preso in mano il manuale di Vampire, e lo sta pure giocando... quindi volevo farmi dire cos'è che magari poteva essermi sfuggito.
Ad esempio, adesso mi rileggerò con più attenzione la parte del ST e di preparazione della Cronaca.
Quando hai già unopinione forte non è facile essere oggettivi, servono più letture e molta attenzione.

Tutto qua ^_^

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