Partendo dalle chiacchiere con Simone Micucci riguardo alla sua "riscoperta" di Vampire mi è venuta la curiosità di ri-leggere il manuale con i miei occhi di adesso.
Ho quindi trovato una copia della versione "più originale" del gioco... ovvero la 2a Edizione americana (identica alla prima per contenuti, ma revisionata in grafica e impaginazione e rilegatura, perchè la WW dopo un anno finalmente "c'aveva li sòrdi").
E non mi ritrovo PER NULLA con quanto raccontato da Simone.
Creazione condivisa della cronaca???
Cronaca breve che dura una manciata di sessioni???
Voce in capitolo dei giocatori???
MA DOVE?! o_O
Ho trovato, si, alcune cose inaspettate...
Come il fatto che il gioco sia presentato univocamente come di gruppo e collaborativo (l'esatto opposto di come l'ho sempre giocato io).
O come la meccanica (mai usata in vita mia) di giocare il Preludio, facendo le domande riportate nel manuale... cosa che credo il mondo ludico si sia perso per strada, sostituendola con la richiesta di scrivere un background (cosa invece assente in toto dal manuale).
Ma per il resto è anche peggio di come lo ricordavo!
Lo Storyteller è (per tutto il manuale, non in un solo paragrafetto) dipinto come un super-uomo.
Il concetto che le regole non servono a una fava è reiterato ovunque e più volte, anzi spronando al gioco "freeform" (inteso come Mother May I dove decide tutto l'ST e i dadi si tirano se proooooprio uno vuole ogni tanto).
E ovviamente l'intero testo sembra scritto da uno schizofrenico, se perdessi tempo a citare il testo dal manuale potremmo farci grasse risate.
Prima dice che il regolamento è fatto apposta per far creare un PG in pochi minuti, poi spiega come serva un'intera sessione per creare i PG.
Prima dice che è un gioco dove non ha senso il concetto di vittoria e di competizione, poi spiega che per i Giocatori ci sono vari modi per vincere (primo fra i quali è "sopravvivere").
Prima il fluff parla di un gioco dannatamente intimista e drammatico, tanto che pare l'intro di un hack di Polaris... poi il setting presente un'arena politica iper-competitiva con un sacco di regolette sociali da sfruttare e aggirare... poi il regolamento parte con i pipponi da wargame su danni fisici, iniziativa, movimento, poteri, etc... poi la sezione sulle Cronache dice che i PG non sono importanti, le regole non sono importanti, il setting non è importante, la vera cosa importante è la "storia" che deve avere connotati cinematografici e di intrattenimento del pubblico, e per questo dovresti passare "alcune ore" (cit.) a prepararla prima di iniziare il gioco... poi però ti dice se anche la "storia" la prepari tu prima, la "trama" devi lasciarla sviluppare ai PG, che ne sono protagonisti... poi però ti fa esempi in cui se i dadi brutti e cattivi fanno succedere un imprevisto che deraglia la tua storia, devi trovare un modo per correggere il problema (tipo: ignora i dadi, oppure inventa qualcosa che annulla l'effetto del tiro, e l'idea di lasciare che succeda quel che deve succedere è presentata come opzione estrema e punitiva, per far vedere ai Giocatori che succede a fare cazzate).
Ci sono passaggi in cui letteralmente scrive: "Non devi MAI fare questa cosa!!! (A meno che tu non voglia farla, allora è ok)" oppure "Questo è IMPOSSIBILE e non esiste!!! (A meno che tu lo voglia, allora è ok)"
Davvero, è inquietante... Simone ma tu che manuale hai letto? Seriamente, tu mi pare stai usando la 3a o addirittura la Revised, no? Cambia molto il testo?