Autore Topic: Parpuzio e non  (Letto 20068 volte)

Iacopo Frigerio

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Parpuzio e non
« Risposta #45 il: 2009-06-12 17:30:06 »
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[cite]Autore: triex[/cite][p]Il fatto è anche il seguente: Vampiri è un gioco vecchio e radicato nell'immaginario (come la cadi rosa di cui si parlava), ma non esiste (o almeno io non lo conosco), un gioco new-wave che abbia quel feeling (colore?). Qualcuno stava facendo una versione molto interessante dello storyteller system che conservava anche quelle piccolezze che sono magari i pallini e i d10, che fine ha fatto? :P[/p][p]Io posso anche giocare a vampiri con le regole di Non Cedere Al Sonno, ma lo sento che non sto davvero giocando al vampiri che conoscevo.[/p][p]Insomma, a uno piace la cadillac rosa del 92, non gli puoi proporre l'audi tt del 2008, sentirà che sono diverse.[/p][p]E' anche per questo che la gente si perde a rappezzare il gioco.[/p]


Bravissimo, c'è anche questo aspetto, almeno io credo
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Moreno Roncucci

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Parpuzio e non
« Risposta #46 il: 2009-06-12 17:30:52 »
Come la penso io?

Che sono giochi.

I giochi sono cose diverse a seconda di qual'è il tuo rapporto, in quel momento, con essi.

- vuoi solo passare il tempo ogni tanto? Il gusto personale e il "perderci poco tempo" regna sovrano. Io posso personalmente ritenere Monopoli un gioco noioso, ma non vado a rompere le scatole a chi lo gioca perchè "dovrebbe provare altri giochi" (diverso, molto diverso, è quando si parla invece a livello culturale di cosa viene giocato a livello di intera società italiana, di vendite, etc, è tutto un altro discorso).  Al massimo, se un mio amico si lamenta che ha un problema con un gioco (per esempio "non ce la faccio più a trovare il tempo di preparare le partite") posso dargli qualche consiglio ("prova con un no-prep") ma non gli vado a rompere le scatole altrimenti.

Notare però che l'appartenere a questa categoria esclude, a priori, lo scriverne in un forum. Se lo fai, sei già passato ad una categoria successiva.

. Se un appassionato di giochi, ne parli, ne discuti, occupano una parte consistente dei tuoi pensieri? Allora, come minimo, devi a te stesso l'essere informato sulle varie opzioni disponibili sul mercato. Ci sono poche cose più irritanti del cosiddetto "appassionato" che nelle discussioni si rivela "tifoso ad oltranza" (per "tifoso" non intendo chi ha opinioni molto determinate su un argomento: per fare un esempio calcistico, uno con una forte opinione su del Piero la penserà alla stessa maniera sia che Del Piero giochi con la Jiventus sia che giochi con il Milan. Il tifoso darà sempre addosso a quelli dell squadre avversarie, salvo poi cambiare idea dopo la campagna acquisti. Esattamente come certi "appassionati di gdr" cambiano idea su certe meccaniche non appena vengono inglobate dal loro gdr preferito).
Però hai ancora l'opzione (il privilegio) di poter dire cazzate. Sei ancora al livello di "mi piace chiacchierare di queste cose, ma danni non ne facciamo".

- Sei uno che i giochi li produce, li vende, li recensisce, li studia? Allora, per te semplicemente NON POSSONO essere piu' "solo giochi". Chi costruisce le giostre non può farlo "giocando", deve farlo lavorando con criterio, o qualche bambino ci lascia la pelle. Nel gdr non si rischia la vita (insomma, in certi gdr il GM potrebbe rischiarla se segue i "consigli per il master" e ha giocatori irritabili...), ma a pubblicare schifezze fai perdere tempo e soldi alla gente e danneggi tutto il settore.

Il problema è che nel mondo dei gdr, invece, sembra che queste tre categorie vengano scisse o fuse insieme in base all'opportunità (o l'opportunismo) di chi parla...
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Niccolò

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Parpuzio e non
« Risposta #47 il: 2009-06-12 17:34:06 »
Citazione
Magari (MAGARI) uscirà un gioco che riproduce meglio quel particolare gusto di Michele per vampiri+sistema modificato


probabilmente, è già in giro. ma anche ammettendo che non sia così secondo me la differenza sostanziale sta in questa semplice cosa

"più hai giocato a parpuzio, meno sei bravo nei nw. più giochi ai nw, e più diventi bravo a parpuzio"

anche ammettendo che con parpuzio si riesca ad avere la migliore esperienza di gioco possibile, l'unico modo di migliorarla ulteriormente senza reinventare ogni singola ruota da zero è giocare moltissimi giochi new wave e scoprire le loro tecniche peculiari. che, lo ammetto, usate con la regola zero in genere perdono gran parte della loro efficacia, ma che perlomeno hanno una qualche efficacia intrinseca, invece di dipendere solo dai rapporti sociali al tavolo.

Parpuzio e non
« Risposta #48 il: 2009-06-12 17:38:32 »
Detto molto brutalmente: Nelle categorie singole di giocatori non credo.

Ah, qui nessuno può dirmi che sono nel coperchio e non vedo o venire a dirmi quali sono i miei gusti o come farli affinare. Nè tantomeno farmi le pulci, piuttosto mi si dicano le cose alle fiere :D

Grazie ma sto bene così :D

Quando evitiamo atteggiamenti da io-ho-la-verità-in-tasca si potrà discutere...sinceramente sono proprio queste cose che uccidono il nostro hobby.
Almeno si impara sempre che a discutere con chi ha i paraocchi si cava poco.

Niccolò

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Parpuzio e non
« Risposta #49 il: 2009-06-12 17:46:58 »
tra chi dice "prova vari approcci e ti avvicinerai alla verità" e chi dice "non ho bisogno di altri approcci", ma me sembra che siano i secondi ad essere convinti di avere la verità in tasca. i primi al massimo sono convinti che i secondi non ce l'hanno.

prova a pensarci un secondo, prima di rispondere.

Parpuzio e non
« Risposta #50 il: 2009-06-12 17:47:43 »
Scusa se ti ripropongo una domanda già fatta (da Mauro), ma mi interesserebbe la risposta.

Citazione
[cite]mik[/cite]Un gioco ha lo scopo oggettivo di divertire, che invece dipende PESANTEMENTE dal singolo. Alla tua richiesta non esiste una vera e propria risposta che accontenti tutti, perché ognuno la pensa in maniera differente e darà una risposta differente. E tutte saranno valide allo stesso modo.


Sì, ma, quindi: che cosa trovi tu di vantaggioso in un sistema incoerente rispetto ad uno coerente?

Parpuzio e non
« Risposta #51 il: 2009-06-12 18:01:42 »
Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]Nè tantomeno farmi le pulci, piuttosto mi si dicano le cose alle fiere :D


Ma perchè ti dai tanta importanza da pensare che le gente voglia venire a parlarti di persona alle fiere per dirti le cose in faccia?
Non è per essere cattivo ma questo tipo di argomento per cui "fate i fighi solo perchè state su un forum mentre nella vita reale non c'avete le palle per dirmi le cose in faccia" mi lascia perplesso, anche perché (non so per quale ragione) è un atteggiamento di certi editori che non ho mai compreso. Mi sembra in un certo senso che ci si dia un po' troppa importanza.

Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]Quando evitiamo atteggiamenti da io-ho-la-verità-in-tasca si potrà discutere...sinceramente sono proprio queste cose che uccidono il nostro hobby.


O non sono forse frasi come questa che lo fanno?
Ammettendo pure che sia così mi sembra una conclusione eccessivamente drastica considerando che, rispetto a tutti i giocatori esistenti (la cui maggioranza manco segue i forum), siamo uno sputicchio nel mare... e in secondo luogo che da due anni a questa parte i giochi più emozionanti e rivoluzionari del settore derivano proprio dalla teoria che tanto disprezzi...

.. ma è proprio vero allora che chi disprezza compr.. anzi pubblica :)
« Ultima modifica: 2009-06-12 20:47:55 da Gabriele Pellegrini »

Mauro

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Parpuzio e non
« Risposta #52 il: 2009-06-12 18:09:59 »
Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]Ognuno fa come vuole e non è diritto di nessuno giudicare la sua scelta. Nè il suo piacere nel giocare i giochi. Questa è la risposta

Stante che la domanda è "Qual è il pregio di un simile regolamento?", non è una risposta; sono cose che non ho mai negato (non nego che vi divertiate, e ognuno è libero di fare come vuole). Inoltre, non giudico le scelte altrui, ho semplicemente fatto una domanda su due tipologie di regolamento. Se poi è tutto quello che hai da dire nessun problema, ma di fatto lascia la domanda senza risposta.
Per citarmi: "se uno preferisce un regolamento che necessita di modifiche rispetto a uno che non necessita; o se li considera paritari; evidentemente vede qualche pregio in quella necessità di modifica. Che non è la modifica in sé, essendo questa possibile anche nell'altro caso. Quello che mi interesserebbe sapere è qual è questo pregio".

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]le house rule, invece, sono un diritto di tutti. non andrai da nessuna parte concentrandoti sul "bisogno di ignorare le regole come difetto"

Allora non sono riuscito a spiegarmi: cambiare le regole è un diritto di tutti? Certo. Il bisogno di ignorare le regole è un difetto? Mai detto, almeno in questa sede. In questa sede, la domanda è semplicemente una: se ho due cose, e le considero paritarie (o considero una superiore all'altra), ci saranno dei motivi. Se una mi obbliga a fare una cosa e l'altra mi lascia la scelta, e io preferisco la prima, ci sarà un motivo (che non è il poter fare la cosa, visto che posso in entrambi i casi). Sto provando a capire questi motivi.

Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]se che ho già deciso a priori di modificarlo, che me frega se è un obbligo o una possibilità? questa condizione non altera minimamente la mia scelta, la altera solo a te che la scelta non l'hai presa

Vero; ma questo perché hai deciso a priori di modificarlo. Ma questa tua decisione non cambia il fatto che la scelta è fittizia: se partivi dal presupposto di non modificarlo... avresti dovuto modificarlo lo stesso.
La domanda ora è: posto che per te (generico) l'uno o l'altro è indifferente perché parti dall'idea di modificarli, è possibile valutarli al di là di questa visione personale? È possibile dire se un regolamento ha dei pregi rispetto all'altro; e, se sí, quali?

Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Quindi c'è probabilmente anche un discorso che Vampiri con modifica ha qualche aspetto migliore nelle sue categorie a un gioco già uscito

Non lo nego, ma considera una cosa: "Vampiri con modifica", ipotizzando che lo si sia modificato al punto che funzioni per quello che voglio, passa dalla categoria "Devo modificarlo" a quella "Posso modificarlo, ma non sono obbligato", quindi esce dalla mia domanda. Ma prima di "Vampiri con modifica", quando è solo "Vampiri", è lí che mi sfugge il pregio.
Se preferisci: qual è il pregio di "Vampiri con modifica, se voglio posso modificarlo ancora" rispetto a "Vampiri, perché funzioni devo modificarlo"?
Il tuo discorso è giusto, ma il mio è diverso; evidentemente, non riesco a spiegarlo bene.

Fabrizio

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Parpuzio e non
« Risposta #53 il: 2009-06-12 18:31:25 »
Piccola nota
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]c'è un paragrafo in DnD 3.0 (e forse 3.5) riguardo allo stile di gioco (cito testualmente) "Porte sfondate a calci".[/p]

Non sò se nella 3.5 è così, però del manuale del master della 3.0 quel paragrafo c'era, con tanto di disegno di barbaro mezz'orco che sfonda una porta e ci trova dietro un beholder che fà una faccia spaventata (o qualcosa del genere O_o')

Parpuzio e non
« Risposta #54 il: 2009-06-12 19:02:47 »
Citazione
[p]Non credo nei masochisti del divertimento (A parte un paio di mostri leggendari), e tutti i problemi sollevati sul rapporto master-giocatori spesso invocati non li ho mai visti. E se li ho visti, si sono sempre risolti davanti a un buon alcolico o con una grassa risata.[/p]

Sei fortunatissimo, o hai solo incocciato giocatori adatti e che si accontentavano.

Perché se vuoi basta che inviti me a una sessione tua di un classico e dopo un po' mi odierai, e non perché lo farei intenzionalmente. E' solo che dopo un po' per seguirmi dovresti buttare via quasi tutte le regole della maggioranza dei classici. Si, sono un giocatore COSI' problematico ora, per il semplice fatto che ora SENTO tutti i limiti di certi sistemi, e non mi accontento più di stare dentro quei limiti.

Non è un caso che nei giochi classici cambio PG ogni due o tre sessioni (con il master che mi guarda esasperato dopo un po').
Renato Salzano aka Caretaker o Hitman

Iacopo Frigerio

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Parpuzio e non
« Risposta #55 il: 2009-06-12 19:27:46 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Il tuo discorso è giusto, ma il mio è diverso; evidentemente, non riesco a spiegarlo bene.


spero invece di averlo capito benissimo, il discorso è che per capire l'altro bisogna ragionare come l'altro, applichi tue categorie qualitative su una valutazione dell'altro, ma non puoi perchè devi capire l'altro, le sue esperienze e le categorie che ne trae.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]qual è il pregio di "Vampiri con modifica, se voglio posso modificarlo ancora" rispetto a "Vampiri, perché funzioni devo modificarlo"?


che Vampiri è fighissimo, non c'è un altro gioco che simula quello che io ho capito simula. (e poi magari esiste, ma non è detto, e non lo conosce, ma questo va beh). Tu mi dai polaris per giocare a vampiri ma non è vampiri, e devo sempre modificare polaris per adattarlo a vampiri, quindi non devo sempre lavorare sul sistema (anche mooooooolto meno), e anche se fosse non è lo stesso gioco. Neanche se uso l'ambientazione di Exalted con anima prime ho Exalted, dove sono i prodigi? e se a me piacevano quelli e l'ambientazione e il meccanismo delle virtù? Quale gioco mi proponi che mi dia esattamente quello, lo stesso divertimento e sia tutto quello che per te va bene? Qualsiasi cosa mi dai dovrò modificarla per adattarla a quelle tre cose, passi l'ambientazione, ma che casino il resto, dovrò prendere sempre un sistema e riarrangiarlo...


Comunque allargando il discorso, dalle vostre risposte sia di Michele che gran parte degli altri capisco che non avete interiorizzato il discorso dell'approccio cognitivo...
Consiglio di rileggere i miei primi due post e ragionarci sopra, perchè è solito il discorso, considerate le valutazioni dell'altro sulla base delle vostre categorie mentali, finchè sono simili vi capite, se differiscono, scattano le discussioni e i thread chilometrici.
Altrimenti dovreste spiegarmi tutti perchè non avete tutti i letti in lattice antiacaro, superanatomizzati di nuova generazione fatti secondo le ultime scoperte in campo biomedico... Vi rispondo io, non ne avete il bisogno, siete soddisfatti da quello che avete e troverete assurde le presunte categorie addotte da chi lo cercava disperatamente perchè altrimenti non dormiva.

I NW aprono a nuovi bisogni, rispondono a nuove domande e sia ringraziato il Cielo di ciò. Non a tutti serviranno però
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Renato Ramonda

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Parpuzio e non
« Risposta #56 il: 2009-06-12 22:34:00 »
Citazione
che Vampiri è fighissimo, non c'è un altro gioco che simula quello che io ho capito simula.


:)

Iacopo... so che forse te l'aspetti, ma lo dico lo stesso: Vampiri, appunto non simula niente. Sei TU (e il resto del tuo gruppo) che quando giocare a Vampiri vivete un certo tipo di specifica e precisa esperienza che (se siete un gruppo bravo a sincronizzarsi e/o molto fortunato) siete voi stessi a creare. Proprio perche' come si e' visto quando abbiamo provato l'ultima volta a capire "di che parla Vampiri" c'e' troppa roba (contraddittoria) dentro, e il sistema non ne supporta/spinge/aiuta/incoraggia (scegli tu) nessuna in particolare.

Quindi e' abbastanza naturale che un gioco specifico che invece spinge/aiuta/supporta/ecc una certa esperienza... NON mappi cio' che cerchi: sarebbe una botta di culo assurda (perdona il francesismo)! :)
Dovresti provare a scriverlo ^__^
O, almeno, fare il primo step e definire cos'e' "vampiri" secondo te. Magari salta fuori qualcuno che ti dice "hey, se prendi il gioco X e cambi y e z potresti essere gia' al 95% dello sbattimento!"

Michele Gelli

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Parpuzio e non
« Risposta #57 il: 2009-06-13 01:50:43 »
Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]Non credo nei masochisti del divertimento (A parte un paio di mostri leggendari), e tutti i problemi sollevati sul rapporto master-giocatori spesso invocati non li ho mai visti. E se li ho visti, si sono sempre risolti davanti a un buon alcolico o con una grassa risata.


"Knights of the dinner table" è il geek-comic più longevo che io conosca (e ne conosco tanti). Probabilmente il più longevo di sempre. La serie regolere ha passato i 150 numeri (oltre 12 anni di publicazione) a cui si possono affiancare altri anni di pubblicazione su Dragon e non meno di una ulteriore cinquantina di numeri fra speciali, raccolte e serie collaterali.

Di che parla KotDT? Di rapporti disfunzionali fra giocatori e master.

Notiamo che questi "rapporti" hanno dato materiale sufficiente da creare le battute necessarie a riempire riempire migliaia di pagine (spannometricamente 5.000) e queste battute sono state capite da abbastanza persone da sostenere la pubblicazione (caso più unico che raro) di 200 numeri.

Dal che deduco che Mik è (nel migliore dei casi) stato parecchio fortunato.
--
Michele Gelli - Narrattiva
<< I'm the next Avatar. Deal with it. >> Korra (Legend of Korra)

Iacopo Frigerio

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« Risposta #58 il: 2009-06-13 03:50:05 »
Citazione
[cite]Autore: renatoram[/cite][p]Iacopo... so che forse te l'aspetti, ma lo dico lo stesso: Vampiri, appunto non simula niente. Sei TU (e il resto del tuo gruppo) che quando giocare a Vampiri vivete un certo tipo di specifica e precisa esperienza che (se siete un gruppo bravo a sincronizzarsi e/o molto fortunato) siete voi stessi a creare. Proprio perche' come si e' visto quando abbiamo provato l'ultima volta a capire "di che parla Vampiri" c'e' troppa roba (contraddittoria) dentro, e il sistema non ne supporta/spinge/aiuta/incoraggia (scegli tu) nessuna in particolare.[/p][p]Quindi e' abbastanza naturale che un gioco specifico che invece spinge/aiuta/supporta/ecc una certa esperienza... NON mappi cio' che cerchi: sarebbe una botta di culo assurda (perdona il francesismo)! :)
Dovresti provare a scriverlo ^__^
O, almeno, fare il primo step e definire cos'e' "vampiri" secondo te. Magari salta fuori qualcuno che ti dice "hey, se prendi il gioco X e cambi y e z potresti essere gia' al 95% dello sbattimento!"[/p]


Eh sì, me lo aspettavo... E hai ragione, e lo so e lo capisco perché come te ho una presa di coscienza maggiore sulle "regole" che governano questo hobby (uhm potevo trovare un sostantivo migliore)...
Che poi guarda, alla fine penso si sia capito, ma io sono uno che in tutto quello che di buono c'è uscito fuori ci sguazza a meraviglia... E piano piano abbandono sempre più le cose più obsolete, credo che Exalted sarà l'ultima vera campagna fatta con un gioco di vecchia concezione, ormai mi aspettano altre cose molto fighe da provare e che supportano meglio le mie esigenze...
è che cercavo di provare a trovare il motivo per cui delle persone dicano di sentirsi già a posto, fa parte di quello che sono e diventerò cercare di spiegare il comportamento manifesto di una persona.
Io non mi sento parte di quelli che si sentono a posto con un tradizionale, anche i miei bisogni si sono irrimediabilmente raffinati, certo riesco ancora a divertirmi con alcuni di essi, per una alchimia particolare (non vampiri, purtroppo ho sempre avuto problemi con tutto il mondo di tenebra, vecchio e nuovo) ma inesorabilmente li abbandonerò...
Immagino poi le mie affermazioni siano contestabili in più punti, d'altronde ho solo la pretesa di fornire una delle spiegazioni al fenomeno e non la migliore o l'unica.
Credo di non aver mai detto no a una affermazione in questo thread, solo aggiunto prospettive diverse alla richerca di un arricchimento... Infatti quello che dici è vero, e proprio perchè è vero ogni tanto salta fuori qualcuno che dice "eh ma vampiri è forte" sotto sotto sappiamo che è quel qualcosa di vampiri è una costruzione sociale funzionale creata col suo gruppo (se ammettiamo che è vera, perchè poi è vero che non tutti sono così, ci sono anche gli irriducibili e gli illusi, mai voluto negarli) ed è soddisfatto. Poi qualcuno affina il bisogno (o scopre nuovi mondi) e di colpo scopre che quello non basta, e si mette nel mercato a cercare altra roba... Qualcuno non affina il bisogno e dormirà sempre bene nel suo letto imbottito di lana.

Ma in fondo sappiamo che andiamo entrambi d'accordo :-)
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Niccolò

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Parpuzio e non
« Risposta #59 il: 2009-06-13 09:07:29 »
Citazione
"Knights of the dinner table"


Dork Tower è molto più famoso, anche se non si concentra solo sui gdr :)

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