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[SLOW DOWN] Editoria italiana GDR - Split da "Gioco dell'anno"
Niccolò:
Esatto. Il punto di svolta è che il gdr deve smettere di esser un prodotto e diventare una attività.
Niccolò:
Secondo tre tra sr1 e sr2 cosa cambia nel design?
La scelta commercualmente vincente da qui a 2 anni o da qui a 20? O da qui a 50?
Antonio Caciolli:
--- Citazione da: Niccolò - 2013-10-30 17:23:52 ---Esatto. Il punto di svolta è che il gdr deve smettere di esser un prodotto e diventare una attività.
--- Termina citazione ---
sì però almeno per quello che sento e leggo ... anche nel panorama di giochi con un design moderno vale il contrario ... semmai si è passati da accumolo a lettura di informazione (oh chissà quale tecnica nuova usa quel gioco) perché se ognuno avesse solo quello che gioca +5 (5 manuali nel cassetto da provare al massimo) penso che anche il poco mercato di adesso crollerebbe :D
o almeno mi pare di vedere una forma di collezionismo in entrambi i generi poiché anche ai tempi di vampiri, magari avevi tutto ma di solito cercavi di giocare con tutto ( e spesso quello che avevi e non usavi lo avevi preso di straforo scaricandolo da internet)
boh dai tempi del narraforum sempre gli stessi discorsi e credo che narrattiva abbia guadagnato molto di più dalle edizioni deluxe che da quelle base
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Antonio Caciolli - 2013-10-30 17:47:31 ---
--- Citazione da: Niccolò - 2013-10-30 17:23:52 ---Esatto. Il punto di svolta è che il gdr deve smettere di esser un prodotto e diventare una attività.
--- Termina citazione ---
sì però almeno per quello che sento e leggo ... anche nel panorama di giochi con un design moderno vale il contrario ... semmai si è passati da accumolo a lettura di informazione (oh chissà quale tecnica nuova usa quel gioco) perché se ognuno avesse solo quello che gioca +5 (5 manuali nel cassetto da provare al massimo) penso che anche il poco mercato di adesso crollerebbe :D
--- Termina citazione ---
Antonio, faccio il mio esempio, non sono un acquirente "tipico" (ma esiste ancora?), sono un acquirente di quelli che di gdr ne comprano davvero tanti, quindi sono uno di quelli che i commercianti dovrebbero blandire e attirare in ogni maniera.
Oggi gioco quasi tutti i gdr che compro, anni fa non riuscivo a giocarne che una percentuale ridicola.
La ragione è ovvia, palese, grande come una casa: per poter giocare ad Ars Magica la preparazione durò UN ANNO, fra fotocopie del manuale (indispensabile per giocare), acquisto e lettura dei vari moduli su casate, luoghi, ambientazione, etc. Visto che sono appunto uno che di roba ne compra tanta e che Ars Magica mi prendeva parecchio, alla fine avrò comprato una trentina di manuali, ma diciamo che ne ho utilizzato realmente (studiandoli, imparandoli, utilizzandoli) una dozzina. Poi prepara il setting più dettagliato per la specifica campagna, mettiti a creare i personaggi (e visto che il manuale alla fine se lo sono letti in 2 su 8, ci vuole una serata per ogni Magus o Companion, seguendo la procedura passo passo, approfittando del tempo prima dell'inizio della partita a D&D), aggiungici la pausa estiva, le primissime partite di prova, il dover attendere che finisse una lunghissima campagna di D&D, etc.
Ovvio che poi il gioco non lo giochi due volte, dopo una preparazione simile. Io credo di averci giocato, così a memoria, 4 anni. In quel totale di 5 anni, quanti gdr credi che abbia comprato? Credi che avessi smesso?
Quelli che in quei 5 (o 10) anni smettono, facendo la scelta più razionale, mandano a fallire le case editrici e i negozi, che quindi si concentrano su di me, che in quel periodo, giocando un solo gioco (1 solo gioco) avrò comprato, oltre ai manuali per Ars Magica, almeno una dozzina di altri gdr più vari supplementi...
Io sono uno che di gdr ne ha giocati davvero tanti, ma fino a qualche tempo fa non giocavo nemmeno il 5% dei gdr che compravo.
OK, sono un caso particolare. Il caso più generale è stato scoperto dalla ricerca di mercato (l'unica mai fatta nel campo dei gdr) dalla WotC prima di pubblicare D&D3. Il caso più generale è "gioco e uso tutti i manuali che compro, ma li compro solo io che sono il GM, e in vent'anni ne ho comprati 3: Dungeon Master Guide, Player Handbook, e Monster Manual"
Il giocatore "tipico" di gdr compra tre manuali in vent'anni ed è a posto. In un gruppo di 6-8 giocatori. Mezzo manuale a giocatore, in vent'anni. Come la sostieni un editoria PERIODICA con questi numeri? Semplice: puntando a quelli come me, creando cioè un editoria basata sull'idea che l'acquirente usi il 5-10% di quello che compra
In questo tipo di mercato, tu NON VUOI giochi che si possano giocare in una serata (anche se avessi il know-how necessario per crearli, e mancava pure quello) perchè poi... chi te li compra i 50 manuali geografici da leggere?
Oggi? Oggi compro anche più gdr di prima. la trafila è "ho comprato Psi*Run, lo proviamo martedì? Ho bisogno di 1 giorno per leggere il manuale e non c'è bisogno di nessuna preparazione". Dei gdr indie che ho COMPRATO (escludo le centinaia in scaricamento gratuito disponibili oggigiorno che sballano i conti, scarico anche roba che non voglio nemmeno giocare), al momento, non ne ho giocati credo meno di una mezza dozzina, e solo perchè avevano richieste particolari di numero di giocatori/tempi/impegno. Ma di gdr ne compro molti di più adesso.
Dal mio punto di vista: spendo meno, ho più gdr, gioco molti più gdr, e sono passato da una perecentuale del 5% di giocati al 90% di giocati. EPIC WIN
Dal punto di vista del commerciante: non gli compro più niente, non ha nulla che mi interessi, non avrò comprato un gdr o un modulo in un negozio in quasi dieci anni, non mi interessano più i volumi sberluccicosi e quello che compro o lo compro direttamente dall'autore (spesso in pdf) o alle fiere allo stand degli editori indie. EPIC FAIL.
Capisci che i miei interessi e quelli del negoziante sono OPPOSTI, e che non potrebbero mai diventare coincidenti a meno di un cambiamento epocale (e impensabile attualmente) della maniera in cui i gdr vengono venduti nei negezi? E perchè per un commerciante allo stato attuale, in questa editoria, conviene spremere come limoni quelli che attualmente comprano ancora tutti i supplementi, e poi quando le vendite scendono troppo, smettere semplicemente di tenere i gdr e dedicare quello spazio negli scaffali a cose più remunerative?
Dal punto di vista del commerciante, quindi, quel premio rappresenta una segnalazione "ehi, guarda, librone sberluccicoso, questo lo riesci a rifil... vendere a quelli che entrano ancora in negozio!", e per me invece rappresenta un incentivo a NON comprare qualunque volume premiato su quelle basi, perchè rappresenta interessi contrari ai miei come giocatore?
Sul successo di Sine Requie: non sono un esperto di Sine Requie (a dire la verità non ho mani nemmeno sfogliato il manuale), ma credo sia il prodotto "giusto" per il tipo di mercato dei gdr che esiste attualmente nei negozi (molti supplementi sberluccicosi cercati dagli acquirenti che metono piede in negozio, e quelli come me in negozio non ci mettono mai piede e non contano)
Però mettiamoci a guardare le cose da un altro punto di vista: non del commerciante che ha ancora lo scaffale dei gdr per chi fa incetta di supplementi, ma del commerciante che ha SMESSO di tenere i gdr! Perchè di quegli acquirenti non ne ha più abbastanza.
A quel commerciante interessa di più un discorso tipo "se mi dai di nuovo un intero scaffale per i 50 supplementi di questo gioco, riuscirai a guadagnarci persino un decimo di quanto guadagneresti a metterci giochi di carte collezionabili! Pensa che affarone!", o interesserebbe di più un discorso "non ho bisogno di uno scaffale intero, c'è questo gioco che vende non tantissimo, ma qualcosina vende, e con regolarità perchè chi lo prova poi lo compra. Non ha supplementi, è un A5, bastano 5 millimetri di scaffale e sicuramente in negozio hai molta roba che occupa 5 mm e che vende molto meno di questo"?
Il problema degli indie per me è appunto questo: che il loro luogo naturale sono i negozi che (ancora) non vendono gdr, o che hanno smesso, le persone che non hanno mai giocato ad un gdr, o hanno smesso, mentre l'ambiente attuale dei gdr è il più ostile possibile. Per i gdr indie, l'attuale mercato dei gdr non è un terreno fertile, è un campo pieno di erbacce che bloccano il sole e l'aria.
Casca:
Se posso buttare li la mia opinione, che non sto qua a spiegare perchè ritengo valida...
Credo che ci sia un grosso problema di target di vendita. A chi si vuole vendere i gdr oggi? dovrebbe essere la domanda.
Facendo il giusto lavoro su quello si aumenterebbe le vendite in brevissimo tempo.
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