Se vuoi te ne parlo poi in hangout (o prima volta che ci si vede), Giulia. In breve, ogni PG è caratterizzato dalla cosa cui tiene di più e da due reputazioni, modi negativi in cui viene visto dagli altri ("spaccone" piuttosto che "egoista", per dire). Il gioco è strutturato in capitoli, in ognuno dei quali ci sarà una missione, che prevede momenti di spotlight per ogni PG, e una scena personale, in cui il PG può perseguire ciò che gli interessa come persona.
In ogni capitolo ci sono due scene a PG (missione e personale) e ogni PG ha due dadi; si tira un dado per scena, per sapere se la missione riuscirà, per sapere se si riuscirà a ottenere quello che si voleva ottenere. Andando avanti, entrambe le cose diventeranno sempre più difficili.
E se il tiro non riuscisse, ma io volessi cambiarlo? Posso sfruttare le mie reputazioni per ritirare parte dei dadi, e farlo farà sì che le reputazioni evolvano in qualcosa di positivo ("incosciente" in "coraggioso", per dire), perché i PG crescono; oppure posso mettere in gioco quello cui tengo di più: metterlo in gioco significa che potrà venire minacciato e poi distrutto, perché la guerra può distruggere ciò cui teniamo, ma ognuna di queste cose - metterla in gioco, minacciarla, distruggerla - dà la possibilità di ritirare un dado, e di ritirarlo come d12, a prescindere da cos'era prima. Perché, a volte, difendere ciò cui teniamo significa lasciare che i nazisti vincano.
Inoltre, la missione ha una particolarità: se assegno un dado alto, contribuendo molto al successo della missione, capiterà qualcosa di negativo; nella mia scena, o in qualcosa fuori dalla missione, magari personale, ma comunque capiterà. Perché nella guerra non va tutto bene, e si deve scegliere a cosa dare priorità.