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D&D 4 ma non solo - actual play
Moreno Roncucci:
Dunque, non vorrei che mi aveste scambiato per Sherlock Holmes... sto solo tirando ad indovinare e buttando ipotesi, questa non è la scena finale di un giallo quando l'investigatore svela la trafila di indizi che l'ha portato al colpevole... :-)
Però mi sembra, vista anche la... stranezza di molte di queste lamentele (dell'ambientazione di AiPS si lamenta quello che l'ha proposta... alla faccia del non sapere quel che si vuole) che i giocatori siano ESTREMAMENTE sulla difensiva... che vogliano evitare il "pericolo" di questi giochi, e allora si attacchino a tutto.
Può succedere (anzi, spesso succede) quando questi giochi gli vengono presentati in contrapposizione a quelli che hanno giocato prima. Ripeto, anche se può far ridere, basta vedere come si comportano certi giocatori e ci si rende conto che la cosa è innegabile: IL GDR TRADIZIONE PROVOCA TRAUMI. E non nel senso del gioco in sè ma di tutta la sovrastruttura sociale che gli rotea attorno. Come ha osservato Renato, se gli dite che dei giochi nuovi di cui avete letto in un forum sono meglio di quelli vecchi, questi la sentono come una botta alla loro autostima. Voi... voi adesso preferite un'altra (compagnia), e state per lasciarli!!!!!! Non vi ricordate più dei bei momenti passati insieme? Come potete essere così senza cuore???
Veramente, bisogna avere cautela nel trattare con giocatori e GM di lunga data. Pensate di avere a che fare con le vittime di traumi, e state molto attenti ad argomenti "delicati". Non sminuite mai i giochi che facevano prima (non ve la perdonerebbero mai), non dite che con altri giochi "e' tutto diverso" (la libertà terrorizza il cane abituato a stare in gabbia), e assolutamente non parlate MAI di teoria!!!!
La maniera migliore di giocare questi giochi in un gruppo "tradizionale", è semplicemente dire "ehi, ho comprato un gioco che pare molto divertente e vorrei provarlo". Se qualcuno si impunta e non vuol provare (o dopo dice "che schifo, non ci sono i pallini"), non contradditelo dicendo che non sa quello che dice. Non sta bene deridere la vittima di un trauma. Dite solo "A me piace, e poi ormai l'ho pagato e voglio giocarci". Non parlate di teoria, di "rivoluzioni", non dite che "si gioca in maniera completamente diversa", dite solo "si gioca così".
Ricordatevi che, anche se a voi non sembra perché non avete mai "turbato" prima la saldezza del gruppo, che sono come un branco di gazzelle nella savana: il minimo indizio di pericolo per lo status quo del gruppo, il minimo ruggito, e si sparge il panico con reazioni inconsulte, gente che sfarfalla dicendo tutto e il contrario di tutto, senza riuscire manco a ragionare, pur di resistere e non far entrare il "pericolo".
In problema, oltretutto, di queste reazioni piene di panico, è che sono così forti da mascherare anche i problemi veri che ci potrebbero essere...
Il fatto delle narrazioni "evanescenti", per esempio, è un grave errore che fanno in tanti all'inizio con questi giochi. Grave perché in pratica li ammazza: questi non sono D&D, dove puoi andare avanti con "colpito" "mancato" "colpito" "mancato" per due ore e nessuno si stupisce: se come GM non descrivi le scene, dopo un po' sei un fantasma totalmente inefficace da risultare ridicolo. Non hai i dadi per impensierire i cani, se non usi l'ambiente intorno, se non lo rendi concreto.
Vedere per esempio questo thread, come una situazione da "aiuto, non so come impensierire i Cani!" diventa un massacro di Cani non appena rendi REALE il mondo, e non giochi solo a chi fa di più con i dadi.
I giochi narrativisti sono TUTTI così. AiPS, Spione, LMVCP, tutti quanti: se vi perdete la concretezza del mondo per la strada, vi perdete il gioco.
So che in molti forum (in special modo negli USA, ma anche un po' in Italia) vengono consigliate maniere di giocarli quasi da boardgame, con pre-narrazioni, poste fra giocatori, etc... sono semplici letture sbagliate da parte di persone che venivano dritte da parpuzio. Quelle sono ricette per non divertirsi.
Quindi, mi raccomando: molta, molta più concretezza, dettaglio e descrizione, nelle narrazioni, in questi giochi, che non in D&D!
E per il resto... mah, consigli non ne ho, tranne il solito: vogliatevi bene. Fatevi rispettare. E cercate di distinguere gli amici dagli altri (non parlo di "veri amici". Non ho mai distinto l'amicizia per gradi, è un mio amico anche uno con cui mi trovo ogni tanto in gruppo. Basta che non rompa le palle. Allora, non è più tanto mio amico...)
Moreno Roncucci:
Dimenticavo: in AiPS se, per un qualunque motivo (anche "il giocatore ha sparato cazzate a caso e ha proposto qualcosa che non gli piaceva") la serie non piace più ( ci sono anche solo aspetti che non piacciono), va cambiata subito.
E' inutile intestardirsi a giocare una serie se non c'è il concreto e attivo interesse di tutti. Rifate il pitch da capo e stavolta chiedi un minimo di sincerità, che non tirino fuori la prima cosa a caso...
Simone Micucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]
...quando questi giochi gli vengono presentati in contrapposizione a quelli che hanno giocato prima...
--- Termina citazione ---
ho paura che sia successo proprio questo.
--- Citazione --- ...in AiPS se, per un qualunque motivo (anche "il giocatore ha sparato cazzate a caso e ha proposto qualcosa che non gli piaceva")
--- Termina citazione ---
il fatto è che il giocatore in questione me lo ha detto il giorno dopo aver concluso il pilota. E non credo che abbia sparato cazzate. Eravamo in fase di brainstorming e quella ci è sembrata una buona idea.
Per quanto riguarda l'aver creato un personaggio che (a suo dire) non gli è piaciuto sto maturando una mia ipotesi:
lui personalmente fa personaggi spesso simili, completamente assorbiti dal loro ruolo ufficiale.
Questo personaggio in particolare mi ha ricordato il suo personaggi di Mage the Awakening, un dottore della polizia scentifica che è stato toccato dai Regni Superni, acquisendo poteri legati alla sfera della morte, che ha dominato completamente tutta la sua vita di pg, un pg amorale che cerca di approfondire sempre di più la sua conoscenza nell'ambito della Morte specificatamente (e più in generale in qualsiasi campo).
La cosa particolare è che in MdT non giocava davvero questo personaggio, perché ovviamente le avventure di spazio per la ricerca teorica ne lasciavano ben poco, e si ritrovava spesso a giocare qualcosa di molto diverso (un tipo che risolve i casini suoi e del suo gruppo usando la magia della morte, per intenderci).
Invece in AiPS ha affrontato davvero questo personaggio, e forse ha scoperto che non è poi così interessante come poteva sembrare. Mi chiedo se come teoria possa essere giusta, e penso che eviterò completamente di parlarne al giocatore in questione (per evitare di "metterlo in allarme"), sperando invece di riuscire a raccogliere più informazioni per riuscire a migliorare la qualità delle partite.
il mietitore:
ad osservare il sintomi, la risposta secondo me è una sola:
non sono i giocatori di giochi tradizionali ad avere paura di ammettere che prima non si divertivano. Sono invece coloro che danno per scontato che la teoria forgita funzioni sempre che hanno paura a dire che la LORO teoria talvolta fa cilecca, e che anni di studio e ragionamento su the forge hanno creato un modo di giocare in cui parecchi non ci si ritrovano.
Riguardo invece al fatto di divertirsi nel fare cose che il gioco non gestisce (ovvero i rapporti coi loro personaggi) è più che chiaro che ci si diverte di più a fare qualcosa quando quella cosa è facoltativa a farsi (io posso dire "attacco il coboldo", ma posso anche dire " e faccio calare la mia spada bastarda sulla sua testa" senza che la cosa subisca delle effettive conseguenze) piuttosto che a fare la stessa cosa quando quella cosa viene strumentalizzata agli scopi del gioco. Perchè se prima avevi la certezza di "se lo faccio bene, se non lo faccio non se ne frega nessuno" ora la questione è diventata un "sono obbligato a farlo, che mi piaccia o meno". E anche se ti piace, alla fine ti senti abbastanza spinto a farlo da farti chiaramente passare la voglia.
Se il gruppo vuole giocare alla masquerade, allora è evidente che con la masquerade si divertiva più che adesso.
Altro che interrogativi cosmici sul desiderio di impotenza.
Moreno Roncucci:
Alex, io ho premesso che stavo tirando ad indovinare, facendo ipotesi solo sulla base delle informazioni postate. La tua certezza mi sembra invece veramente fuori luogo. Pensi di saper giudicare la situazione meglio di persone che conoscono quei giocatori da anni ed erano presenti?
Per quanto ti potrà sembrare incredibile, questo finora non era un thread di propaganda pro o contro il giochi forgiti, ma una semplice osservazione di fenomeni (la negazione ad oltranza di problemi ammessi fino a cinque minuti prima per esempio) che sono più che comunissimi, e che tutti quelli che cercano di cambiare qualcosa in gruppo "tradizionale" sperimentano.
La tua, invece, era solo propaganda.
Ti inviterei, se hai voglia di continuare a partecipare alla discussione (magari fornendo il punto di vista di qualcuno che davvero non apprezza i giochi nuovi), di farlo rispettando la testimonianza di chi era presente, senza negarla per scopi propagandistici
(le miei ipotesi invece puoi negarle quanto vuoi, sono solo ipotesi)
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