Che dire?
Lato regolamento -- e non solo -- ha risposto Mattia per me. A posteriori mi sono accorto di non aver applicato bene il principio "spingi le Chiavi verso le Ali". E probabilmente è stato anche quello che ha portato la partita a quell'esito. Se mi ricapiterà di fare il patrono, beh... ne terrò conto.
Detto questo, però, le Chiavi sono state create a partire dagli input dei giocatori delle ali. Su questa base grezza io, Patrono, non ho messo becco, e mi sono riservato questo diritto nella sede propria, ovvero: dare un'anima a questo ammasso di creta informe che voialtre Ali mi avete dato.
Ho scelto Parigi perché, come ho detto, è uno dei melting pot europei e perché, leggendo i resoconti, non era stata usata come centro di un'Era e perché, quando creo ambientazioni in ambito moderno, cerco sempre di usare posti o che conosco bene o che mi hanno colpito, perché credo che usare le cose che si conoscono possa migliorare la propria narrazione... soprattutto se si opera in epoca moderna. E sì, ho pure visitato Marsiglia.
Essendo non tanto una metropoli quanto un "universo", è possibile usarla come sfondo per le storie più variegate come, ad esempio, una storia di vendetta rabbiosa mascherata dietro un velo di riscatto sociale, o una discesa agli inferi in seguito ad un lutto, così come palcoscenico per altri tipi di racconti.
A me piacciono le storie forti, e anche un poco melodrammatiche, e non a caso se devo citare un libro che mi ha cambiato la vita (oddìo, no, diciamo spinto ad imparare una lingua e una marea di espressioni gergali) è il noir "Casino Totale", di Jean Claude Izzo. E per questo motivo mi sono venuti fuori dei personaggi un po' così, che possono piacere ma anche, proprio per come sono fatti, no. Personaggi con una concezione abbastanza chiara del bianco e del nero, ma pieni di contraddizioni, nei quali ho versato la mia concezione di dramma, cambiamento ed evoluzione in maniera molto mia. (tranne la tagline, Laura. "Migliorare il mondo -- con ogni mezzo necessario" non è mia, ma è tratta da un altro gdr :-P )
Se non piacciono le Chiavi, ci sono sempre le meccaniche per influire sulla narrazione. Vuoi rendere interessante la vita di una Chiave? Puoi, dadi permettendo. Il Patrono non ha nulla a sua disposizione se non i principi e la fine, i giocatori hanno fior di mosse da usare per influire pesantemente -- in quanto esseri soprannaturali -- sulla vita delle loro Chiavi.
Mica poco, eh :-)