Davide, ti rendi conto che i tuoi post non hanno il minimo fondamento logico?
La cosa che hai appena postato.. che senso ha? Quando ti ho già risposto alla stessa obiezione nel post #4? Potrei ricopiarti la stessa risposta e andrebbe bene tale e quale. Perchè tu, a quella, non hai proprio risposto.
Quando rispondi, invece, rispondi con affermazioni circolari tipo questa:
[cite]Autore: khana[/cite]Si definisce Storia quella sezione di Ambientazione specifica che vede coinvolti i Personaggi
Protagonisti e le loro vicende.
Se devo dare retta a questa definizione (che a giudicare da come l'hai ripetuta grassettata, per te spiega tutto), la differenza fra "storie" e "ambientazione" sta nel fatto che la seconda NON VEDE COINVOLTI I PERSONAGGI E LE LORO VICENDE, giusto?
Bene. Allora, mi sai dire quando entra in gioco, questa fantomatica "ambientazione"?
Non può mai entrare in gioco come sfondo di un azione di un personaggio. Non può mai essere citata da un personaggio. Non può riguardare un personaggio. Non deve mai ENTRARE IN GIOCO.
E' per questo che prima ti chiedevo "chi decide quando è storia e quando è ambientazione" (e ancora una risposta soddisfacente non me l'hai data, anzi, ti sei contraddetto: se dici che il veto del GM è sopra ai conflitti in certi casi, e ti chiedo chi decide, non puoi rispondermi "chi vince il conflitto": sarebbe lui che decide quando il GM può annullare il conflitto prima che avvenga?). Perché L'UNICA maniera in cui l'ambientazione ENTRA NELLA SIS, CIOÈ' IN GIOCO, è quando ENTRA NELLA STORIA.
Questo non è Big Model. Questa non è qualche elaborata teoria nordica. Questo è davvero l'ABC del gioco di ruolo. Se qualcosa non viene toccato, visto, citato, dai personaggi, se non compare MAI nella narrazione, nella storia... e' come se non esistesse. E' il nome del benzinaio all'angolo di una via di Parigi in una storia dove nessuno va a Parigi. E' l'elenco telefonico di Mosca per la cronaca di una partita di calcio. E' un informazione non fornita perché assolutamente irrilevante.
E allora, che cavolo dovrebbe "tutelare" il GM? Nel momento stesso in cui un personaggio interagisce con una qualsiasi cosa, questa cessa di essere "ambientazione" e diventa "storia".
Ma questo non collima con i tuoi esempi. Dici che il fatto che i computer non fanno parte di Elar è parte dell'ambientazione. Ma non è vero.
Per la definizione che hai postato poco fa, nel momento in cui un personaggio dice che interagisce con un computer, il GM perde il diritto di veto. Non può più dare il veto sul computer. E' diventato parte della storia.
Se invece mi rispondi che il GM può vietare il computer, la definizione che mi hai postato grassettata è una frottola, una fesseria, una bugia o una gigantesca contraddizione di cui non ti sei manco reso conto.
Ma sei sicuro di conoscere tu stesso Elar, così come lo hai scritto? Di solito la confusione nell'esposizione e le contraddizioni denotano confusione di base anche in chi scrive. Per me nel passaggio fra varie versioni hai scritto in quel manuale cose completamente incompatibili, e non ti sei nemmeno reso conto di averlo fatto perché quando giochi usi l'ELAR che hai in testa (in cui magari le contraddizioni del testo non esistono o ci glissi sopra), non quello scritto sul manuale.
Nella tua piccata "difesa" (da un qualcosa che non era manco un attacco: prima ti lamenti dell'assenza di feedback, ma poi se reagisci così alle critiche, ci credo che ne ricevi poco...) da ogni mia affermazione, hai completamente ignorato una mia domanda. Quella sul blind playtesting. Questo mi fa pensare che non ci hai nemmeno pensato, e non l'hai fatto.
L'unico in questo thread che dice di aver capito il sistema, l'ha imparato giocando con te.
Hai un caso, dico UNO, di una persona che ha imparato a giocare ad Elar solo leggendo il manuale, senza aver contatti con te in precedenza?
Prendi il manuale. Dallo a leggere a tua zia, a tua nonna, non importa a chi, basta che non sappia già come si gioca. E chiedigli se ci capisce qualcosa. Magari almeno le sue critiche le accetterai.
Oppure rimettilo online per qualche giorno, giusto per dare la possibilità a chi sta seguendo questo thread di verificare con i suoi occhi e confermare o no le mie impressioni.
Io intanto esco da questo thread. Avrei dovuto farlo da subito, dopo aver ricevuto una risposta squallida come questa:
[cite]Autore: khana[/cite]Mi dispiace che il testo ti risulti oscuro, forse non sei tanto abituato ad uno stile prolisso e sei ancora legato ad un modus scribendi proto-adolescenziale come quello di Golding; ti consiglio di procedere verso testi con uno spessore prosaico più sostenuto, tipo Orwell, Poe (tanto per rimanere sugli inglesi)... certo non ti consiglio Husserl o Heidegger, perché se trovi difficoltà a leggere un mio gioco di ruolo, in testi di questo peso potresti perderti. Magari prova Eco
E invece ho perso la pazienza e ti ho seguito in un thread delirante a base di "attacchi" più o meno velati alla credibilità di chi ti criticava...
Auguri, a trovare altra gente che si azzarda a segnalarti i problemi del tuo gioco. Il mio consiglio per i prossimi è dirti semplicemente "é bellissimo, non ho parole" e cambiare discorso il più presto possibile...