Autore Topic: [SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC  (Letto 20577 volte)

Michele Gelli

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Re:[SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC
« Risposta #15 il: 2013-07-11 17:48:22 »
Volevo fare un minimo di osservazioni in ordine sperso anche io, prima di tornare al mio letto di dolore. Invito tutti a prendere gli spunti che offro nel messaggio e riportare la discussione in acque più tranquille.

Gli Slot Doppi
Gli slot doppi sono una esigenza che è nata per avare una partita invece di una demo. Una delle prime modifiche che faremo nella INC 14 sarà proprio partire di default con slot più lunghi e/o non tutti uguali come durata in modo da poter dare sistemazione comoda a tutti i giochi e tutte le esigenze.
I miei due cent cosa sono che G+ (ed in qualche misura anche una più ampia disponibilità di con) ha in qualche maniera sopperito alla necessità che prima era assolta dalla INC (provare X, Y, Z, K e se riesco a incastrarcelo anche J, che altrimenti non avrò altra occasione a provare) e ne sta iniziando a soddisfare un’altra (creare l’occasione di provare X, ma una partita completa e live, non una demo) che però necessita di tempi più dilatatati.
Poco male, come già detto è logistica davvero “spicciola”, si è registrata l’esigenza e la si mette a posto con poco.

Gli Slot A & B
A me hanno lasciato qualche perplessità gli slot pieni. Cioè, gli slot arrivati in programma già con il pieno degli iscritti.
E qui vorrei fare un distinguo. Un conto è – per fare une esempio – lo slot di Sporchi Segreti di Mario, che è arrivato pieno ma perché è stato proposto vuoto pubblicamente e si è riempito “naturalmente” mentre le varie persone interessate tentavano di trovare una collocazione temporale (che chiameremo “eventi A”*). Un conto sono altri slot che cono stati organizzati più o meno “in privato” e che sono arrivati in pubblico già con il massimo degli iscritti (che per distinguerli da quelli precedenti li chiameremo “eventi B”).

Non vorrei che nessuno di coloro che ha fatto “eventi B” si sentisse attaccato: questo NON vuole essere un atto di accusa. E non c’è nessuna accusa perché non c’è nulla di sbagliato.
Vuole essere una neutra CONSTATAZIONE: parecchi eventi si sono materializzati in calendario come eventi B. Non era mai successo. Sicuramente la situazione degli strumenti informatici utilizzati nell’organizzazione ha pesato parecchio – e a questo metteremo una pezza (si spera già per la prossima edizione).

Ma IMHO questo non ci esime dal farci delle domande. Gli eventi B sono sicuramente un segnale, ma di cosa? Se il gioco vuole essere un momento “di aggregazione”, cosa aggrego se arrivo in pubblico col mio evento già pieno? Deve cambiare il senso della con? Come ci possiamo mostrare accoglienti, se ci presentiamo con un calendario di eventi già completi ex-ante? Di alcune situazioni so i perché ed i percome, ma - se non ho contato davvero male - il fenomeno è significativamente più ampio dei “percome” che conosco, e mi piacerebbe capirlo.

Gli Slot saltati
Nella mia personale esperienza, per un Dubbio che non parta con tutti giocatori scafati & “regolati” (nel senso che conoscono già le regole e/o hanno esperienza di Jeep), tre ore sono un tempo mostruosamente risicato. Mi ricordo sempre partite da 4 ore (e abbondanti), o partite finite con fast forward premuto a tavoletta. Ma come detto è la mia esperienza.
Sull’episodio specifico ho forti dubbi che Moreno ricordi correttamente tutto***, ma non sono in grado personalmente di fornire una mia ricostruzione e/o distribuire meriti e responsabilità in maniera certa, per cui non lo farò. Quello che so per certo è che da qualche parte c’è stato un “corto” nella circolazione delle informazioni e questo ha prodotto un giocatore che si era prenotato regolarmente, non ha potuto giocare a quello che aveva scelto ed ha rischiato di passare uno slot a guardare il soffitto.
 
La cosa mi è stata particolarmente sugli zebedei perché si trattava di una giocatrice che per la prima volta veniva all’INC. Come detto non voglio dare colpe. Passiamo in giudicato che si sia trattato di jella e discomunicazione e diamo la colpa al destino cinico e baro. Resta il fatto che IMHO la cosa non è bella e non è bella in modo particolare se succede a giocatori alla loro prima esperienza.

Vorrei trovare soluzioni per cui questa cosa non si ripeta. Proposte?

Vorrei anche sottolineare un altro aspetto: che gli slot ad una con saltino non è bello ma è una cosa che capita. Capita che Pippo stia male, che Paperino – magari pur partito con il dovuto anticipo – abbia preso La Coda In Autostrada Che Lasciò Di Stucco I Vivi Ed I Morti. Però “dovevamo chiudere la partita di prima”**non è una ragione accettabile. L’unico caso in cui tutto è ok è che le persone coinvolte (quelle che devono chiudere lo slot precedente) si accertino - a loro cura - di non mettere in crisi gli slot a seguire.

Non fissiamoci su questo particolare episodio; il punto non è trovare l’assassino di questo specifico e particolare caso (ammesso che ce ne sia uno). Il punto che mi interessa è sottolineare il PRINCIPIO che presentarsi agli slot e presentarsi almeno ragionevolmente puntuali è una questione di rispetto ed educazione minimale. Ci sono casi in cui gli slot saltano e non si può fare altro che dire “peccato”****, ma sicuramente “per finire l’evento dello slot prima” non è uno di questi.
 
A questo proposito, anche se l’ultimo slot è di sicuro il più prono ad inconvenienti, neppure “sapevo che dovevo andare via prima ma non ho detto nulla a nessuno e mi sono iscritto lo stesso tanto anche se me ne vado a metà slot va tutto bene uguale, no?” è una buona ragione. Non è una “tradizione” che ci siano buche all’evento del pomeriggio. A me è capitata (questo regolarmente) gente che non poteva sforare neppure di un secondo o gente che doveva andare via in leggero anticipo (che era legata agli orari del treno, del passaggio, della sveglia del mattino dopo, etc.). Ma se qualcuno mi pianta a metà di uno slot sapendolo prima e senza avvertire, non è una “tradizione”. È un’altra cosa.

Le dinamiche del pranzo
Non sono affatto d’accordo per pranzi e cene. Io sinceramente ne ho approfittato a man bassa per parlare con persone che altrimenti avrei fatto fatica anche solo ad incrociare. Se non fossi stato a pezzi avrei approfittato molto volentieri anche dell’aperitivo fuori slot di domenica sera, ma a quel punto a mancare è stato proprio il fisico. Se non ci fossero stati pranzi e cene, avrei fatto fatica anche solo ad incrociare Paolo, Claudia, Cristina, Debora (per dire i primi nomi che mi sono venuti in mente). E non avrei nemmeno avuto materialmente l’occasione occasione di parlare con tutte le altre che ho incrociato per caso. Vuole dire creare un a occasione per parlarsi. Io credo che ai pasti sono stato seduto solo per sforchettare o bere.
 
Nei limiti del possibile, insisterò perché i pranzi rimangano una occasione per incontrarsi, non una “dependance” dello slot. Questo non significa voler creare il momento di animazione modello villaggio turistico, ma significa creare una occasione. Come il sabato sera: se c’è gente che vuole giocare invece di andare a vedere Giacobbo (per dire la primissima cosa che mi ha attraversato il cervello), padronissimo. Ma IMHO in una con molto programmata e "tirata", creare alcune occasioni di chiacchiera (tipo il sabato sera) credo sia doveroso.

Il fluire delle informazioni
Questo è una cosa che da qualche anno non si riesce a sistemare.

La logistica è talmente complessa che si fa davvero fatica a far scorrere le informazioni. Perché sono davvero TANTE, non c’è un albergo (che pur con tutti i problemi che introduceva prima, riduceva significativamente il numero di cose da sapere sul posto), ed i segretari fanno oggettivamente fatica a starci dentro.

Faccio un esempio che mi è restato impresso: nella “cosa bella” qualcuno si è lamentato che c’era solo  pompelmo, mentre alla fine sono rimasti oltre all’acqua – vado a memoria – una ventina di litri fra Fanta e Coca. E un pacco di Sprite non è proprio stato toccato (ed anche delle birre).

Per fare un altro esempio, l’orario della foto (che è significativamente più importante di quello che viene percepita). Lo si sapeva dalla mattina. Lo ho ripetuto come in disco rotto tutto il giorno, a chiunque incontravo. I segretari avevano ordine di fare altrettanto. Quando sono andato ad aiutare a radunare le persone, in diversi mi hanno guardato sorpresi con la faccia “Ah, ma c’è da fare la foto?”. Non mi ricordo le facce di preciso, ma non si trattava di new entry (che non mi avrebbe fatto tanto specie), ma di “professionisti” della INC che minimo minimo se lo dovevano immaginare che prima o poi la si sarebbe fatta.

Il prossimo anno farò un inventario del magazzino viveri, e metteremo una lavagna in segreteria con gli orari degli eventi del giorno, e faremo anche un volantino / programma. Magari così queste due specifiche problematiche le risolvo. Ma il punto è che le informazioni sono tantissime e farle scorrere non è affatto facile****.

Proposte?

La crescita di INC
Il mio scopo è quello di fare crescere INC. Non di fare PLAY, ci mancherebbe, ma crescere sì. Il mio sogno sarebbe stabilizzarla fra le 100 e le 200 persone. Per più di una ragione.

C’è una ragione pratica: “as is” INC è in una specie di limbo dove siamo abbastanza perché diventi logisticamente un incubo ma non siamo abbastanza perché ci sia un budget per fare tutto. Tutto procede per abnegazione dei singoli, che non è una situazione sana. Per dire bisognerebbe per avere un MINIMO di struttura fissa (anche una persona sola molto, molto, MOLTO part time ma pagata) che possa gestire alcune necessità organizzative nel corso dell’anno: per esempio per cercare in maniera più sistematica patrocini e sponsorizzazioni, e/o organizzare alcune interessanti operazioni internazionali che languono nella carpetta “da fare” da un paio di edizioni. Per come siamo sistemati allo stato e per come è messo il comune di Bertinoro, sarebbe MOLTO più semplice gestire 200 ~ 250 persone (o 30 ~ 40) che gestirne 60 ~ 70.

C’è una ragione “filosofica”: lo scopo ultimo della INC sarebbe essere modellata più sullo stile delle con nordiche (Solmukotha, Knutepunkt, etc.). Che fanno un sacco di belle cose proprio perché essendo in tanti hanno budget, risorse e credibilità per farle.
Per dire al Solmukotha a cui sono andato, una persona (un ospite, non un locale) aveva noleggiato un parcheggio, comprato centinaia di tazze all’ikea ed organizzato un bizzarro evento / gioco / happening peraltro anche ripreso con luci e più telecamere (il tutto a spese dell’Universtità di Non Mi Ricordo). La credibilità ce la abbiamo per organizzare / invitare / generare / attirare eventi simili, ma budget e risorse no. Motivo per cui non mi sto muovendo: se avessero chiesto a me anche solo l’appoggio logistico per una cosa simile alla INC, avrei dovuto dire di no: permessi, elettricità, pulizia, vigili, burocrazia mi avrebbero fatto spallare – al galoppo – il tempo che posso dedicare all’organizzazione di INC nel suo complesso. Se fossimo stati in 200, ci sarebbe stato budget per pagare (anche se poco e male, ma pagare o almeno dare un rimborso spese) qualcuno che seguisse la cosa.

Io lo vedo sinceramente come obbiettivo da perseguire. Anche qui, proposte?

Note:
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* = avevo scelto due aggettivi per i due tipi di evento, ma poi mi sono accorto che come li sceglievo li sceglievo finivano col dare una connotazione di qualche tipo. Ed invece volevo che fossero una cosa il più neutra / scevra di giudizi possibile. Come detto vuole essere una neutra costatazione.

** = ancora una volta: non è detto che sia quello che è successo in questa specifica situazione, è una osservazione in generale.

*** =  tipo: di tutti i motivi per cui ti possa esser stato detto che lo slot saltava, “mancanza di giocatori” è davvero bislacco. Simona c’era ed era puntuale. Gli unici altri iscritti eravate tu e Matteo che giocava con te a Dubbio. E voi due da soli (tu e Simona o tu e Matteo) bastavate a far partire l’evento. Ma, come detto, evidentemente ci deve essere stato in qualche punto un “corto” che ha creato una certa discomunicazione.

**** = incluso il fatto che poi capitano cose come il "matrimonio a sorpresa" che ti costringono a buttare via e rifare da capo tutto il lavoro che hai preparato a casetta. Ma questo è un altro discorso.

***** = per dire, mi è capitato una volta che ho interrotto una partita perché un giocatore si è sentito male ed un altro giocatore sempre al mio tavolo – che era il suo passaggio – lo ha accompagnato a casa facendo mancare il numero minimo. Ma questi sono proprio i casi “principe” dove di dice “speriamo stia bene” e il gioco passa in secondo piano.
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Michele Gelli - Narrattiva
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Mr. Mario

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Re:[SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC
« Risposta #16 il: 2013-07-12 09:20:29 »
Questo post, per le meccaniche dello slow down, è praticamente OT ormai, ma ci terrei a fare la massima chiarezza possibile in modo da sgombrare il maggior numero di equivoci.

Mi dispiace molto della polemica riguardo Sporchi segreti. Prima ho postato i motivi per cui è saltato, ma probabilmente non sono stato abbastanza chiaro. Il motivo principale per cui è saltato è stata la mia mancanza di lucidità. Io sabato notte ho dormito mezz'ora. Mi sono trovato con Simona ben prima dell'inizio ufficiale dello slot, e lei mi aveva espresso il desiderio di finire un po' prima. Se avessi avuto i giocatori di Dubbio, non in orario, ma proprio in anticipo (visto che io e Simona eravamo già pronti) o se si fosse riusciti a fare un po' di preparazione a casa come speravo, non avrei avuto problemi a giocare.

Allo stato delle cose all'inizio dello slot, una partita al galoppo ci sarebbe forse anche stata, ma io non ne ero proprio in grado a livello mentale. La decisione di staccare la spina è stata mia, e davvero vorrei prendermene io piena responsabilità.

Ho chiesto scusa a tutti i partecipanti, e in particolar modo a Simona, ho offerto di farmi perdonare, e che l'avrei fatta giocare volentieri a Sporchi Segreti alla prima occasione in cui fossi passato da Forlì, di meglio credo che non fossi in grado di fare.

Ho tirato fuori il borsone, abbiamo fatto un brainstorming su cosa si sarebbe potuto davvero invece strizzare agevolmente nel tempo a disposizione, e abbiamo finito per giocare a Fiasco.

Non mi ricordo quindi l'orario preciso in cui sono arrivati Moreno e Matteo, ma non essendo comunque in anticipo sull'orario dello slot, è abbastanza irrilevante. E non mi sembra di ricordare, lì per lì, di essere stato infastidito. Non posso parlare per Simona, ma ricordo che abbia giocato a Fiasco con un certo trasporto, quindi spero che non fosse troppo delusa.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Simone Micucci

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Re:[SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC
« Risposta #17 il: 2013-07-12 14:06:26 »


Intervengo in modo molto generale dando indicazioni su come proseguire:

L'argomento "cosa è successo tra Dubbio e Sporchi Segreti" non è l'argomento principale del topic. È un punto toccato dal thread opener, in molti sono intervenuti a portare i loro dati e i loro punti di vista. Non è scopo del thread risalire a chi è il colpevole di cosa (che oltre che poco utile è anche particolarmente dannoso per il thread stesso) e non credo che sia neanche possibile farlo.
Non continuate a cercare di spiegare ulteriormente la cosa. Se ne avete l'esigenza chiaritevi in privato, ma non continuate in pubblico, perché il risalire a cosa ha esattamente fatto Pincopallino in quel preciso minuto non è utile alla risoluzione di un problema generale.

Se volete parlare di soluzioni per "risolvere eventuali problemi di ritardi negli slot" potete, ma è inutile discutere se il singolo caso era o no un ritardo, era o no giustificato, era o no esistito.

I punti toccati dal thread opener sono molti, e discuterli tutti in un singolo thread è confusionario. Invito chiunque volesse sviscerare una particolare questione ad aprire un thread separato per approfondire.

Invito inoltre tutti a evitare di dire agli altri cosa è una mancanza di rispetto e cosa non lo è. Non siete nella loro testa, e andare a dire "ti sei comportato così quindi manchi di rispetto e educazione" è mancanza di charitable reading. Un conto è dire "ti sei comportato così e non mi è piaciuto" e un conto è dire "ti sei comportato così quindi non rispetti gli altri". La prima è legittima, la seconda è mancanza di charitable reading.
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Serenello

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Re:[SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC
« Risposta #18 il: 2013-08-04 16:44:03 »
Rispondo in ritardo volutamente seguendo quello che è il mio nuovo stile: lasciare le cose lì, se dopo due/tre settimane le ho ancora in mente vuol dire che vale la pena dirle.

Prendo atto che ho sbagliato valutando male i dati che avevo riguardo la partita di Dubbio.
Ho poi sbagliato di nuovo postando questo post senza prima chiedere chiarimenti ai diretti interessati. È evidente ora che non sapevo come si fossero svolti direttamente i fatti e che quindi, se c'è qualcuno che deve vergognarsi, quello sono io.

Mi dispiace molto e mi dispiace di aver rovinato questo thread che speravo potesse essere utile a chiunque organizzerà la prossima INC.

Niccolò

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Re:[SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC
« Risposta #19 il: 2013-08-05 03:22:17 »
Credo che le posizioni espresse, se vorrete tenrle in considerazione, saranno molto utili.

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