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[SLOW DOWN] Le cose che non mi sono piaciute di INC

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Serenello:
Premessa
Questo post arriva ora, 10 luglio 2013, ben 50 giorni dopo la con, perchè è stato sottoposto a varie revisioni.
Ho cercato di essere il più chiaro possibile nel far passare che la mia intenzione, fin dove mi è possibile, è migliorare la con per tutti i partecipanti. Se in qualsiasi momento vi venisse il dubbio che invece sono uno stronzo (plausibilissimo) vi chiedo esplicitamente di applicare charitable reading e di chiedere spiegazioni in questo post. Se poi dopo le spiegazioni salta fuori che secondo voi sono uno stronzo comunque, avete la mia benedizione per dirmelo apertamente in faccia.

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Le cose che non mi sono piaciute di INC

Quest'anno nel 2013, per la prima volta, ho partecipato direttamente all'organizzazione della INC. Vedendola da dentro ci sono state cose che mi hanno particolarmente colpito e che in generale “non mi sono piaciute”. Siccome faccio parte dell'organizzazione mi sento un po' in dovere di fixarle e di fare quanto mi è possibile per migliorare la INC.

Partirò con una premessa che ritengo fondamentale: se mai vi sentirete “menzionati” o “responsabili” di una cosa fra quelle “sbagliate” che scriverò, non abbiatevene a male per favore. Primo perché non ho il diritto per rimproverare nessuno su questi temi che non sia io stesso: tutte queste cose avrei dovuto “cambiarle” io se non mi piacevano, non posso chiedere a nessun altro di fare quello che piace a me. Secondo perché fino a prima della INC nessuna di queste cose era un problema: si sono dimostrate “migliorabili” durante questa INC, e di conseguenza ho intenzione di muovermi per fare queste migliorie. Col senno di poi si decide la strada da intraprendere, ma mai e poi mai si può criticare i comportamenti passati.

Vediamo queste cose da migliorare.

1) La INC non cresce. Il numero di partecipanti è statico e si aggira sempre sui 60~.

2) La presenza femminile è troppo bassa. Quest'anno con 20 donne su 61 partecipanti (quasi il 33%) è il record assoluto, con punte minime solo al 20%.

Queste prime due cose sono facilmente migliorabili con un impegno diretto. Ci si sta ragionando sopra.

3) I doppi slot. Per me chiudersi in una stanza con altre 3 persone per tutta la giornata non è partecipare alla INC. Si viene per vedere persone diverse dal solito e per provare giochi diversi. Stare tutta la giornata con gli stessi 3 ceffi è l'esatto opposto di questo. Tutte le persone che hanno fatto un doppio slot, se quella giornata invece che a Bertinoro fossero andate al mare a farsi i cavoli loro non so se mi sarei accorto della differenza.

4) Gli eventi preparati a tavolino. Che uno dica di voler giocare con Caio o Tizia a quel SINGOLO gioco, e decide di farlo alla INC perché in hangout non si può giocare, mi pare sacrosanto. Che una persona arrivi con TUTTI (o comunque ben più della metà) gli slot chiusi, fatti e finiti, accordandosi con persone che nemmeno si sono iscritte alla INC (“ma che poi forse si o no si iscriveranno” cit.). Se il doppio slot è un elemento di chiusura verso l'esterno, questi slot preconfezionati sono palizzate. Immaginatevi cosa succede se si fa un doppio slot, organizzato a tavolino...

5) ...succede che ci sono persone che le ho incontrate in pausa pranzo, se no non mi sarei nemmeno accorto che c'erano. Questa è la terza INC che faccio. Nella prima ho conosciuto gente nuova. Nella seconda ho conosciuto gente nuova e rivisto vecchi amici. In questa, di nuovo, ho solo conosciuto gente nuova, perché i vecchi amici erano tutti nel loro tavolino assiepati a farsi i cazzi loro, almeno per la maggior parte del tempo.

Questi due/tre punti sono maturati ovviamente durante e dopo la INC. Prima non mi sarebbe mai venuto in mente che potessero creare dei problemi. Prova ne è il fatto che sapevo (come tutto il resto dell'organizzazione) che ci sarebbero stati doppi slot e slot programmati prima, ma a nessuno è venuto in mente potesse essere un problema. È diventato un po' evidente per me pochi giorni prima della con, ma a quel momento non aveva senso cercare di cambiare la cosa. Mi sono fatto un appunto in rubrica e ora, un mese dopo, sono qui a scriverlo. A futura memoria.

Altra cosa importante è che queste cose non sono “sbagliate” a prescindere. Sono però al di fuori di come dovrebbe svolgersi la INC per come è pensata ora. Facendo un esempio terra terra, avere 6 slot (più uno clandestino) di cui due molto brevi (sabato e domenica mattina) è pensato nell'ottica di giocare più giochi possibili con più persone possibili. Se questi sei slot noi li prendiamo e li strizziamo in 3 da una giornata, stiamo facendo una cosa che va a rendere inefficiente tutto il resto dell'organizzazione, a partire dal fatto che chi gioca nello slot 1A con Pippo ci giocherà anche nello slot 1B. La INC per come è fatta e pensata ora non gestisce bene queste cose.

Mi rendo conto che la scelta di fare il doppio slot derivi da esigenze sentite (a partire da “voglio poter finire con calma il gioco”). Penso però che la INC possa cambiare e assicurarsi di rispondere a queste esigenze direttamente, invece che ritrovarsi nella paradossale situazione in cui le regole della INC rendono più difficile soddisfare questa esigenza.

Rimane però fermo il fatto che la INC è un posto in cui conoscere gente nuova e giocarci assieme. Arrivare con lo slot già pieno, completato solo dalle proprie cerchie di amici è in netto contrasto con questo. Anche in questo caso la forma attuale della INC però non aiuta. Sono per esempio ancora necessari “luoghi” alternativi per organizzarsi gli slot (come il forum o G+) e non è possibile farlo in maniera automatizzata dal portale/sito della INC.

Queste sono le cose che non mi sono piaciute della INC 13. E non posso fare a meno di notare che molte non si sarebbero verificate con una gestione diversa, che tenesse conto di queste necessità.

Conclusa la “ramanzina”, più dedicata a me stesso che ad altri, vi chiedo di portare pazienza. Normalmente, leggendo un post come questo, mi aspetterei una sfilza di proposte per “migliorare” la con. Non le troverete in questo caso, anche se alcune esistono, perché sono ancora al vaglio dell'organizzazione della INC.




P.S. Infine, c'è un ultimo episodio che mi ha infastidito molto, che considero un po' l'apice dei punti 3, 4 e 5 toccati prima.

6) Quelli che domenica mattina si sono chiusi in una stanza a giocare a Dubbio, facendo saltare lo slot pomeridiano ad altri.

C'è una grossa dose di fiducia quando ci si impegna a trovarsi alla tal ora e al tal posto con dei potenziali sconosciuti per giocare. Mancare a quell'appuntamento è una grave mancanza di rispetto. Non c'è nessuna motivazione che giustifichi un comportamento di questo tipo SENZA PRIMA CHIEDERE alla persone esclusa. Bastava perdere 30 secondi, si chiedeva “oh senti, stiamo facendo la miglior partita del mondo di Dubbio, ti dispiace se ritardiamo/saltiamo lo slot di oggi pomeriggio?”. Questa per me è la dose minima di rispetto fra persone civili. E questa per me è una cosa molto brutta. Lo scrivo perché mi è venuto il dubbio di non averlo detto a tutti durante la INC, e invece penso che sia doveroso toccare l'argomento.

Mattia Bulgarelli:
Io INC l'ho vissuta fin dalla prima edizione "aperta" (2009).

A me il "doppio slot" e l' "organizzarsi prima" non fa problema, mo' spiego.

Il doppio slot permette, come dice Paolo, un'esperienza COMPLETA.
Permette a chi arriva alla 'Con con l'idea di dire "vorrei giocare il gioco XYZ che col mio gruppo non ci riesco" di... beh, di farlo.
Permette di ragionare in termini di "mi faccio spiegare un gioco per bene da capo a piedi", sperando che serva poi per portare questo gioco, capito ed assimilato per bene, altrove. Lo slot singolo rischia di diventare una "demo da fiera" che lascia abbastanza poco "da portare via".

Sono d'accordo, invece, sul promuovere gli "spazi d'incontro". Per cui se anche al sabato mattina e pomeriggio gioco con le stesse altre 3 persone, ho COMUNQUE il pranzo, la cena, il dopocena (e ammetto che quest'anno il "teatrino" dei Reggiani mi è mancato, personalissimamente) per stare con altra gente.

Per quanto mi riguarda, lo spirito "invita gente all'INC" non l'ho mai perso e credo che sia importante mantenerlo: credo di non aver mai fatto un singolo anno senza consumare almeno uno dei miei inviti per qualcuno di "nuovo".

I "tavoli organizzati", invece, per quanto mi riguarda sono UN BENE.
Arrivo alla 'Con bello rilassato, so già con chi giocherò (o quasi), ho preso contatti con persone prima, durante e dopo la 'Con...

...che si chiama "INTER NOS CON": ovvero "giochiamo tra noi che ci conosciamo o che ci vogliamo conoscere, che ci siamo guardati in faccia, che ci presentiamo per nome e cognome" (al punto che sono tentato di mettere, come "filtro alle iscrizioni" ai miei eventi futuri, una cosa tipo "solo iscritti con nome e cognome", viste le esperienze non brutte ma, diciamo, sub-ottimali).

Sono d'accordo sull'utilità di avere dei chiedi-e-gioca, degli spazi "flessibili" che possono essere un "cuscinetto" di accoglienza, ma lo spirito di INC, per come l'ho visto io, include anche una sorta di "responsabilità" verso chi viene invitato.

Io ho invitato, quest'anno, Marco Moretti, novellino assoluto di questo tipo di giochi (e di GdR in generale). Bene. Mi sono preso l'onore e l'onere di fargli da "guida", di spiegargli come si facevano le iscrizioni nel modo giusto, gli ho parlato dei giochi, sul posto l'ho presentato ad un po' di gente e gli ho detto che poteva fare riferimento a me, Manu, MrMac in qualsiasi momento per qualsiasi cosa.
E così ha fatto e s'è divertito molto (a dispetto di tutte le contingenze personali che hanno reso INC 2013 un po' turbolenta).

Per me INC è "diversa": prevede uno spirito di partecipazione (gli inviti, le iscrizioni, gli articoli per l'INCbook, il buffet lodugastronomico...) che a me piace molto e me la rende "speciale". È uno spirito che forse è anche una barriera all'ingresso e non permette di "fare numeroni" (le matte risate per quegli utenti della Tana Dei Goblin che hanno cercato cavilli per far spostare i miei messaggi di invito in una sezione poco letta del forum XD ).

La domanda da fare è: questo spirito è quello che volete voi organizzatori? O volete una fiera "con meno sbattimenti e ingresso facilitato" (come può essere, che so, GnoccoCon, o EtrusCon o perfino DilemmaCon: 34 presenze e niente segretari, slot ufficiali, palinsesto... solo una persona per le magliette, una per gli orari e i tre autori a fare gli onori di casa)?

Moreno Roncucci:

--- Citazione da: Serenello - 2013-07-10 13:49:56 ---P.S. Infine, c'è un ultimo episodio che mi ha infastidito molto, che considero un po' l'apice dei punti 3, 4 e 5 toccati prima.

6) Quelli che domenica mattina si sono chiusi in una stanza a giocare a Dubbio, facendo saltare lo slot pomeridiano ad altri.

C'è una grossa dose di fiducia quando ci si impegna a trovarsi alla tal ora e al tal posto con dei potenziali sconosciuti per giocare. Mancare a quell'appuntamento è una grave mancanza di rispetto. Non c'è nessuna motivazione che giustifichi un comportamento di questo tipo SENZA PRIMA CHIEDERE alla persone esclusa. Bastava perdere 30 secondi, si chiedeva “oh senti, stiamo facendo la miglior partita del mondo di Dubbio, ti dispiace se ritardiamo/saltiamo lo slot di oggi pomeriggio?”. Questa per me è la dose minima di rispetto fra persone civili. E questa per me è una cosa molto brutta. Lo scrivo perché mi è venuto il dubbio di non averlo detto a tutti durante la INC, e invece penso che sia doveroso toccare l'argomento.

--- Termina citazione ---

No, non me l'avevi detto. È la prima volta che sento di problemi legati a quello slot.

Il resto richiede una risposta più meditata, ma a questo voglio rispondere subito.  E le risposte sono su diversi livelli e diversi punti.

Punto 1: "Chiusi in una stanza a giocare a Dubbio": ora, Paolo, non mi ricordo se tu hai mai giocato a Dubbio, ma, o ti chiudi dentro una stanza (o ti isoli in qualunque altra maniera), o Dubbio non lo giochi. Punto.  Quindi se si accetta Dubbio in calendario, mettici pure "con gente chiusa dentro una stanza" come implicito.
E qui mi allargo un po' alla risposta complessiva, ma...  l'isolarsi per me è un requisito ESSENZIALE per il gioco di ruolo. Per certi giochi basta stare in un tavolo isolato senza gente che parli del più o del meno al tavolo con i giocatori, per altri serve una stanza chiusa. NON SI FA COMUNITÀ CON 60 PERSONE MENTRE SI GIOCA. Ci sono momenti per giocare e momenti per fare festa tutti assieme (il sabato sera per esempio), e trovo per esempio la pre-sistemazione dei tavoli del sabato sera in gruppi "chiusi" INFINITAMENTE più problematica del voler stare tranquilli mentre si gioca, perchè tocca proprio un evento "comune". Non si fa comunità ostacolando le cose per cui si fa la CON (i giochi) per poi non farla lo stesso e non parlarne.

Punto 2: "ritardo nello slot pomeridiano".
Quale ritardo nello slot pomeridiano?
La partita di dubbio è stata ostacolata da un sacco di cose (siamo dovuti scendere in piazza due volte interrompendo il gioco), ma a soffrirne è stata la pausa pranzo.  Alle 14:30, orari di inizio dello slot pomeridiano, la partita era FINITA.

Punto 3: "quale slot pomeridiano"?
Alle 14:30, quando mi sono presentato per giocare la partita di "Sporchi Segreti" a cui mi ero iscritto, ho scoperto che... era stata cancellata per mancanza giocatori (alcuni erano dovuti andare via in anticipo)
Ora, perchè IO non sono stato avvertito che il mio slot pomeridiano era saltato, permettendomi di trovare un alternativa per tempo o magari evitando di fare un po' le corse per finire Dubbio?

Punto 4: Perchè nascono i doppi slot?
I Doppi slot nascono perchè devi fare le corse per finire la partita e poi magari scopri che l'hai fatto per niente che lo slot pomeridiano è saltato. E uno pensa "se devo giocare una volta sola nella giornata, tanto vale farlo con calma"
Infatti, subito dopo la partita la richiesta da parte di gran parte dei giocatori è stata di "rigiocarlo, ma la prossima volta in due slot"
Io sono contrario e ho detto che non è vero che a Dubbio serve il doppio slot: serve uno slot SENZA INTERRUZIONI, che devastano il ritmo di gioco. Però è vero che "lo slot della domenica pomeriggio salta" o "lo slot della domenica pomeriggio dura 2 ore perchè metà dei giocatori deve andare via prima" ormai è una tale costante della INC che organizzare eventi in quello slot pare futile (a meno che non ti organizzi prima con gente che sai che rimane, ovvio)

Punto 5 "Di che interruzioni di Dubbio stai parlando?"
Ci siamo trovati ad inizio slot alle 10, tempo di andare alla stanza, spiegare il gioco, fare l'elenco delle scene, erano le 11 passate.
A mezzogiorno ci chiamano "ehi, dovete scendere a fare la foto di gruppo"
E scendi a fare la foto di gruppo (a metà slot? Non il sabato sera? Boh...). Poi finito il rito si torna su a continuare a giocare.
Dopo meno di un ora ci richiamano "ehi, c'è il pranzo" "non è possibile mangiare qui?" "no, dovete andare al Mirastelle". E vai al Mirastelle, che fra discesa, attesa per il cibo (sì, ci hanno chiamato che ancora non c'era), mangiare, e tornare su (e arrivare col fiatone fra salita e rampe di scale subito dopo mangiato) ha portato via più di mezz'ora.
Mentre sono lì chiedo "ma non sarebbe possibile fare come l'anno scorso e avere un po' di piadina nella sala al primo piano, così non devo farmi tre rampe di scale (fra comune e Mirastelle) e la salita/discesa del colle per mangiarmi una piadina", e la risposta è "no, questo è un momento di comunità". Con la fretta con cui mangio per fare in tempo a tornare non mi sento molto comunitario e non ho fatto molta conversazione (complice anche un po' di fiatone per scale e camminata fatte in fretta), e torno su.
Con il senno di poi, Dubbio in uno slot con tante interruzioni non lo metto più. Il problema è che LO SAI IN MATTINATA quando si fa la foto, dove e come si mangia, etc, quindi anche se lo avessi messo di pomeriggio, o il sabato, potevo beccarmi interruzioni, non puoi pianificarle senza sapere queste cose.

Servirebbe magari organizzare le cose "comunitarie" (la foto, i pasti, etc.) in maniera da non danneggiare i giochi (che sarebbero lo scopo principale, anche se non l'unico, della convention). Invece di sacrificare i giochi per un velleitario "comunitarismo".

Velleitario, perchè non è "mettiamo proprio tutti quanti dentro a mangiare nella stessa stanza" che si fa comunità. La comunità la fai anche se c'è un tavolo separato con la piadina al primo piano del municipio.  perchè allora mangi con calma e fai due chiacchiere con le persone che hai attorno, che magari non conosci, ti presenti, etc, invece di fare le corse e ingozzarti insieme a 60 persone con cui non hai il tempo di parlare.
La comunità la fai facendo incontrare due, quattro, sei persone "rompendo" i gruppi, non facendo incontrare 60 persone contemporaneamente, che ovviamente si dividono a parlare fra gente che si conosce già.

Punto 6, riepilogo) Insomma, non è stato Dubbio a danneggiare il senso di comunità, è stato il concepire questo senso in maniera velleitaria e "da aritmetica" ("60 is better than 12, quando devi fare due chiacchiere con una persona che non conosci") e il fargli avere la precedenza sul gioco (la foto a metà slot) che ha danneggiato Dubbio.

Attenzione, non pensare che non abbia avvertito anch'io un certo senso di sfaldamento, di persone che si riunivano in gruppi separati come a fare una convention a parte. Ma a differenza di te mi pare, vedo il favorire il gioco come una maniera di SPEZZARE queste divisioni, e non come una cosa da sacrificare nella vaga speranza che serva a non fare riunire la gente in gruppetti a parte.

Infatti...

Punto 7, post-scriptum): quella partita di Dubbio l'ho giocata con 2 giocatrici con cui non avevo mai giocato prima, e due giocatori con cui ho giocato troppo poco, e a distanza di anni fra una volta e l'altra. Mi ha permesso di conoscere meglio altre 4 persone. E penso sia lo stesso per loro.
Se vuoi avere la mia ricetta per rinsaldare il senso di comunità, è questa: "fai giocare più persone a Dubbio, in tutti gli slot, usando tutte le stanze chiuse ed isolate che puoi". La comunità la fai così, giocando giochi che ti fanno davvero conoscere meglio gli altri. Non facendo una foto, non stando in 60 in una stanza, non facendo brindisi, non con i numeri dei partecipanti.
Invece i momenti che sono stati definiti "di comunità", la comunità la rompono.
Lasciamo stare la foto che serve solo per l'album, ma a cena i tavoli si dividono in gruppi di persone che si conoscono già, e anche se c'è qualcuno che non conosci o che non conosci bene, c'è un casino infernale e non si riesce a parlare. E del pranzo ho già detto.
Ma anche i momenti "liberi", vedono gruppi chiusi riunirsi fra di loro. I momenti in cui NON si gioca sono i momenti in cui la INC è più divisa in gruppi chiusi ed isolati.

Vuoi avere più comunità? Fai giocare di più a Dubbio (e a Witch, e a Montsegur, e a altri giochi dove "ci si chiude in una stanza"), invece di frapporre ostacoli. Favorisci i momenti in cui si trovano insieme solo 6-7 persone (non 60) così riescono a parlarsi, mescola i gruppi.

Perchè non si è mai tanto soli come in mezzo ad una folla. E a volte fra 60 persone mi sono sentito solo io, figurati qualcuno che arriva e non conosce nessuno...

Mr. Mario:
Un piccolo chiarimento: lo slot di Sporchi Segreti della domenica pomeriggio è saltato perché Simona aveva chiesto di non fare tardi, si era paventato che i giocatori di Dubbio avrebbero fatto tardi (e conoscendo il gioco, io avevo dato assolutamente la mia benedizione) e a quel punto farci stare Sporchi Segreti era davvero difficile, e perché io ero davvero cerebralmente esaurito (per motivi che sfuggivano alle mie capacità di previsione). I giocatori invece c'erano tutti.

Ivano Scoppetta:
Io intervengo per amor di correttezza: la domenica pomeriggio avevo uno slot di Dilemma insieme ad altri due giocatori, entrambi impegnati in Dubbio, quella stessa mattina (non c'erano altri coinvolti, eravamo tre in tutto).
Ci tenevo a precisare che sono stato correttamente avvisato per tempo e che, anzi, mi è stato chiesto se volevo che interrompessero la partita per iniziare Dilemma in tempo. Gli ho risposto di non preoccuparsi perché:
1) stavo amabilmente chiacchierando con Simone, Daniele e Fabrizio, gente che, da ultimo arrivato, tenevo a conoscere (e da lì a poco abbiamo messo in mezzo Hot Wars).
2) mi sembrava ridicolo che, con due elementi che si stavano divertendo in uno slot in corso (tra l'altro un Dubbio molto riuscito, mi è stato detto), saltasse tutto per un terzo elemento che Dilemma manco lo conosceva (all'epoca, eh...)

Quindi niente, ci tenevo a dire che la parte lesa nella partita di Dilemma che è saltata no si sente lesa affatto :-)

Purtroppo non conosco bene Matteo Turini (mi dicono tutti che è in gamba ma non riesco mai ad incrociarlo per qualsivoglia motivo), ma so che è un veterano e, quindi, se gli sento dire "la cosa più bella di INC 2013 è stata la giocata a Dubbio", sinceramente mi viene un sorriso a 60 denti e sono più che felice di non aver interrotto nulla, quella domenica pomeriggio.

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