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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco
Marco Costantini:
Erano seduti su di una panchina, in un parco ben curato. Ari Eil sgranocchiava un biscotto mentre Kazef se ne stava seduto ad osservarla.
Era strano, ma da quando la Creatura l'aveva colpito gli sembrava di percepire le cose in maniera diversa: guardava questa giovane fanciulla, un fiore appena sbocciato, e non poteva non immaginare quanto sarebbe stato facile ucciderla. Guardava insistentemente il suo collo pallido e sottile e vedeva le sue mani stringerlo e spezzarlo. E scegliere di non toglierle la vita era un atto di una potenza enorme: regalarle un altro giorno ed un altro giorno ancora, lasciare che respirasse, sbagliasse, ridesse. Era il dono della vita. In questi suoi pensieri Kazef vedeva se stesso come la Creatura, e Ari Eil come se stesso. Questo era ciò che quell'essere gli aveva regalato: risparmiandolo gli aveva donato la vita, di nuovo.
Così Kazef era stranamente tranquillo, in pace con se stesso come mai era stato. Aveva ancora chiaro il motivo per il quale era giunto fin lì, e al pensiero della sua gente tenuta schiava il cuore batteva più forte; e avrebbe combattuto come un leone per ottenere la loro libertà. Ma ora era al sicuro. Seduto accanto a quella fanciulla curiosa era sicuro che non gli sarebbe accaduto nulla di terribile.
E così glielo disse. Le raccontò l'intera storia: l'uccisione del fratello del tiranno, la fuga, l'incontro con la Creatura. Ogni cosa.
Quando ebbe finto si chinò, strappò una margherita e fece per appuntargliela fra i capelli.
Ok, non so se mi sono preso troppe libertà: ho tagliato la scena ed ho "mosso" anche Ari. E' che al tavolo avrei risolto dicendovi "va bene se facciamo che?", ma via forum mi sono permesso di fare prima così e poi chiedervi -ed è quello che sto facendo- se la cosa vi va bene o se volete che editi cambiando qualcosa.
Mr. Mario:
--- Citazione ---[cite]Autore: Ashrat[/cite]Era ora, col tuo ostinato naturismo mi stavi traumatizzando la bambina XD
--- Termina citazione ---
Il che probabilmente era lo scopo di Belili nel denudarlo. O c'era dell'altro. Uhmmm.... >:)
--- Citazione ---[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]Ok, non so se mi sono preso troppe libertà: ho tagliato la scena ed ho "mosso" anche Ari. E' che al tavolo avrei risolto dicendovi "va bene se facciamo che?", ma via forum mi sono permesso di fare prima così e poi chiedervi -ed è quello che sto facendo- se la cosa vi va bene o se volete che editi cambiando qualcosa.
--- Termina citazione ---
Per me non ci sono problemi, Marco. Se piace anche a Domenico, la cosa passa in giudicato. Nel frattempo, però, torno un attimo indietro per far vedere che...
Ogni mercante da loro incontrato, al semplice apparire della ragazza sembrava come rabbrividire per un secondo, e anche se poi si comportavano normalmente, rimaneva in loro una grande deferenza, al punto di non opporsi minimamente a nessuno dei suoi desideri. Questa specie di incantesimo sembrava non avere effetto su di lui, però, almeno per il momento.
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Re Zah Eil entrò nella stanza della figlia, e trovò le tende scostate della finestra gonfie di vento. A terra giacevano i nastri con cui si faceva acconciare i capelli dalle sue servitrici, e una boccetta di prezioso profumo, spezzata. Della principessa nessuna traccia.
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Serendib riprese la strada, seguendo il luccichio che rivelava la volontà di Inana, che la condusse fino ad un drappello di guardie reali che stava ispezionando le vie del mercato. In effetti, si posò sul capitano delle guardie, un uomo alto e moro, per poi ritrarsi come disgustato.
L'uomo stava interrogando un mercante di Garak, che appariva piuttosto a disagio, fino a che questi non fece cenno in una direzione, al che il capitano, dopo aver preso per sé una delle mele che il mercante vendeva, la addentò come per sfidarlo a reagire, e ordinò al resto delle guardie di seguirlo.
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Altrove, sui tetti, una creatura silenziosa sorrise. Aveva trovato nel vento l'odore della sua preda.
Luca Veluttini:
Serendib si avvicinò al mercante chiedendo calma e pacata: "Che volevano quei soldati da te?"
Mauro:
Il re rimase un attimo a guardare la stanza della figlia, cercando di capire cosa fosse successo; poi si diresse immediatamente verso le stanze dell'insegnante di liuto, e, appena entrato, chiese quando la principessa avesse terminato la lezione.
--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]L'uomo stava interrogando un mercante di Garak, che appariva piuttosto a disagio, fino a che questi non fece cenno in una direzione, al che il capitano, dopo aver preso per sé una delle mele che il mercante vendeva, la addentò come per sfidarlo a reagire, e ordinò al resto delle guardie di seguirlo
--- Termina citazione ---
Ma questo è Palasar? Non ho chiaro dove sia Serendib.[/i]
Mr. Mario:
La sola voce di Serendib sembra tranquillizzare il mercante, che sospira e smette di sudare.
"Non lo so. Non erano le solite guardie. Quel tipo sembrava credersi il re di Adar, da come parlava. Stava cercando uno schiavo taloniano, ma non possiamo portare i nostri schiavi quando veniamo qui ad Adar, è contro la legge. Gli ho solo detto che mi sembrava di avere visto un taloniano andare in quella direzione, insieme ad una ragazza."
L'uomo parve posare lo sguardo sulle vesti di Serendib e riconoscere il suo ruolo.
"Tu sei una delle guaritrici di Inana. Le tue sorelle hanno salvato mia moglie dalla malattia che hanno portato i soldati. Certo, non è più bella come una volta, ma è viva. Tieni, prendi." disse, porgendole una pesca.
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Nashat, l'insegnante di liuto, era insieme ad un bel giovanetto dalla voce melodiosa. Il giovane cantava, e Nashat, quasi ai suoi piedi, lo stava a contemplare pizzicando languidamente le corde del suo strumento. All'apparire di Zah Eil trasalì come se fosse stato sorpreso con le mani nel tesoro del regno, e si inchinò al suo re.
"M-Mio signore... Mi perdoni, la principessa non è venuta alla lezione di oggi. Credo abbia affermato di essere stanca dei miei esercizi."
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite][p]Ma questo è Palasar? Non ho chiaro dove sia Serendib.[/p]
--- Termina citazione ---
Sì. Gli hai detto di compiere la sua missione in fretta, e lui è uscito per strada a interrogare qualcuno.
Allora: Zah Eil è a palazzo. Kazef e Ari Eil stanno parlando seduti su una panchina in un giardino della città, dopo aver attraversato un tratto di mercato. Serendib, guidata da Inana, e Palasar hanno incrociato il loro percorso. Gli Spettri di Kadashman sono su un tetto poco distante. All'appello manca solo Belili. :)
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