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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco

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Marco Costantini:
Quando Kazef tornò in sé, sui suoi occhi chiusi sentiva battere forte il sole. Restò sdraiato così sull'erba, ascoltando la ferita al costato pulsare.
Poi, sempre ad occhi chiusi, sentì un rumore distinto di foglie e lo spezzarsi di rami sottili: qualcosa o qualcuno stava avvicinandosi pericolosamente a lui.
Istintivamente afferrò un sasso, pronto a scattare.
Poi ricordò le parole della creatura.
"A che servirà lottare, ora che sono ridotto così? Non posso continuare ad affrontare tutto ciò che incontro solo con la forza delle mie braccia" si disse, ed un ricordo gli affiorò alla mente.

Era nel palazzo del suo padrone, a Garak, e stava facendo da modello per uno scultore straniero la cui fama era arrivata tanto lontano. Lo scultore era un uomo vecchio e sorridente e Kazef non poteva fare a meno di provare affetto per lui. L'uomo stava studiando un grande blocco di marmo; poi alzò il martello, poggiò delicatamente lo scalpello sulla pietra e diede un colpo. Un grosso frammento del blocco si staccò e si infranse al suolo e il sorriso dell'uomo si fece più largo.
"Non occorre essere un ragazzone come te per fare bene questo lavoro" disse divertito.

Così, Kazef aprì gli occhi, pronto a sorridere a qualsiasi cosa si fosse trovato davanti: sapeva che finchè non avesse portato a termine il suo scopo non avrebbe avuto nulla da temere.

Ashrat:
Quando lo straniero apre gli occhi, Ari Eil fa un passo indietro. Si sente avvampare il volto, forse, più che per la nudità dell'uomo, per la curiosità che la spinge a fermarsi, invece di correre via urlando come ci si aspetterebbe da lei.
"Tu..." balbetta. Solo un attimo. L'uomo è straniero. Nudo. Ce n'è abbastanza per far riemergere, dietro la ragazzina che si gode una giornata di sole, la principessa.
"Tu! Cosa stai facendo? E senza vestiti, poi!" sbotta, col tono di chi è abituato a farsi obbedire. Ma ricordandosi finalmente di distogliere pudicamente lo sguardo, e sollevare una mano a protezione del volto.

Marco Costantini:
"E' solo una donna, poco più di una bambina" pensò Kazef con sollievo, e il suo sorriso si allargò per un istante.
Con grande sforzo Kazef tentò di alzarsi, ma riuscì a puntellarsi su un solo ginocchio, con il capo lievemente rivolto a terra; in quella posa, se avesse avuto un aspetto diverso, se non fosse stato uno straniero nudo in una foresta, Kazef sarebbe potuto sembrare un cavaliere inginocchiato davanti alla sua principessa.
Kazef alzò il viso e fissò gli occhi della fanciulla.
"Sono stato attaccato da una belva e..." si interruppe sofferente "...credo di aver bisogno di aiuto".

Mr. Mario:
Ashrat? Luca? Aspettate me per qualcosa?

Luca Veluttini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Ashrat? Luca? Aspettate me per qualcosa?[/p]
--- Termina citazione ---


No, scusa, ma con GC imminente mi era passato completamente di mente....

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