Autore Topic: [MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione  (Letto 10536 volte)

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #15 il: 2013-07-03 17:16:12 »
E' tutto molto interessante e i PG sono tutti ben delineati e questo mi convince sempre più che sia uno dei maggiori punti di forza di MotW.
Quindi complimenti a giocatori e Keeper.
 
Continuate a scrivere (sì, anche tanto, ci sono abituata) che io leggo :)

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #16 il: 2013-07-09 19:36:42 »
Non son risucita a fare il solito WOT (Sorry, Fancesca XD), ma lascio un messaggino al volo in risposta a Davide. ;)


quell iche hai elencato, sono aspetti che in parte ho notato anche io. ;)
e del resto non è mai chi dà gli ordini a scendere in prima linea, lui segue dalle retrovie e manda il giusto supporto.

I componenti del gruppo sono TANTO DIVERSI, come MOLTO AMALGAMATI.
Ci sono i due operativi sul campo, per l'azione nuda e cruda, che hanno comunque approci differenti e si compensano;
c'è quella portata per la magia e il misticismo, che nel suo essere deviata risulta comunque umana e ha fatto intenerire TUTTO il gruppo (XD);
e c'è il boss, con gli agganci, pronto a dar supporto ai compagni, che tiene tutto sotto controllo. ;)
a me piace. ;) ma proprio molto!
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Giulia Cursi

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Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #17 il: 2013-07-18 11:38:39 »
Sono riuscita a leggere tutto!
Comunque interessante, l'analisi di Sonia delinea quattro personaggi molto diversi, ma che riescono a lavorare assieme con una certa coerenza, ognuno ha il suo ruolo nel gruppo.
Inoltre vorrei dire che anche nel film degli Avengers c'erano Hulk, Thor e Ironman che picchiavano gli alieni, ma Cap. stava dietro a dare ordini e a preoccuparsi della popolazione che è importante.
Harvey nonostante sia molto staccato dagli altri come scene non risulta fuori dal gruppo, anzi da l'idea di essere proprio un punto fermo per tutti gli altri tre.
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Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #18 il: 2013-07-19 00:39:47 »
*___*

Grazie Giulia,  per aver paragonato questi debosciati agli Avengers! *_*

Ora, però, ho il dubbio su chi sia chi..
che se Cap è Harvey.. chi è Hulk? e Thor? e Ironman? XD

Magari Iron Man è Minerva.. che lui parla con Jarvis, lei con il PO.. sempre vocine nella testa sono..
Non è che Jun può essere la Vedova? XD ci terrebbe tanto non essere Hulk. XD


dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #19 il: 2013-07-19 01:57:28 »
EEEEEEH! Lo so che vi son mancata.. XD
Ho ben due sessioni da recuperare! e va bene che questa settimana abbiam saltato la sessione.. o temo che quello che prevedo sarà l’ennesimo WOT possa diventare ingestibile anche per me.
Sarà quindi un fare il veloce punto della situazione per riprendere le fila.
Sperando di riuscire a tornare regolare nei post.

Nella quarta sessione abbiamo finito il primo mistero ed in rapida sequenza abbiamo iniziato il secondo.

Nello scorso resoconto, ho chiuso lasciando il gruppo separato.
Jun e Harvey da una parte, Nemrod e Minerva da un’altra.

Riprendiamo con Harvey e Jun nella tana del Deep One, che hanno uno scambio di informazioni e opinioni (hanno cmq approcci diversi e priorità differenti). Lui la prende in giro, per allentare la tensione, e lei suggerisce di far tornar su gli altri e di spicciarsi a far fuori il Deep One perchè è uno spirito maligno e porta sfortuna.
E' ancora shockata dalla visione non andata a buon fine e dalla sensazione di disagio che le ha lasciato l'esser osservata da “Chtulhu”.
Spiega che ai suoi tempi si poteva evocare un mostro in una determinata zona, e avendo a disposizione la sua tana e i suoi cimeli, hanno ben più di un focus disponibile per fare l'incantesimo.
Quindi Harvey chiama gli altri alla ricetrasmittente degli agenti operativi, e rende noto il suggerimento di Jun. E l'idea piace. (ha un moto di orgoglio, lo sento.)

Jun ha questo sentore di essere fuori luogo in tutto quel che fa e dice, il fatto che gli altri ci scherzino su non la mette più a suo agio, anzi. Lei è molto “concentrata” sulla caccia, se si dà quello come obiettivo va avanti finchè non lo ottiene – con le dovute e logiche ritirate per riorganizzarsi se le cose non vanno bene e rischia di rimetterci le penne. Essere determinati non significa essere avventati. Al contrario. Cerca di avere sempre un piano di riserva.

Ad ogni modo, il gruppo si riunisce e Minerva, che ha una predisposizione spiccata alla magia, viene scelta come officiante. La stessa Jun la aiuta, che ricorda come si faceva il rituale e quindi sistema il necessario per officiare il rito, condividendo la sua stessa energia con Minerva.
(Help Out, primo tiro, risultato mediocre. 7/9. Mi esporrei ad un pericolo, ma Michela ha fatto millemila coi dadi quindi il rito riesce senza il minimo intoppo.)
Il mostro appare, dentro il cerchio di teschi (gli stessi che poco prima adornavano in festoni la sua tana) predisposto da Jun, in un ribollire di sangue (se non ricordo male, chiesto dal potere oscuro della Spooky come “pegno”, e che ha portato la ragazza a farsi dei seri tagli. Peccato che lì attorno ci sia sempre Jun, che non trova così sbagliato usare il sangue. Ognuno ha pur sempre il suo metodo di fare incantesimi.) e vapore, e ancor prima che qualcuno possa reagire, il Deep One scatta e attacca Minerva.
Nemrod le si apra davanti, ma non abbastanza in fretta.
Il caos che ne nasce, fa spazientire Jun. Intanto Harvey cerca di creare un diversivo ed esorta Nemrod ad entrare in azione.

A questo punto, pensosi a il momento di creare gioco di squadra.

I due “combattenti” devono collaborare tra loro, nonostante gli approcci decisamente diversi che hanno nell'azione. Quindi Jun si mette a copertura di Nemrod. Se il Deep One attacca, lei interviene per sviarlo in modo che l'angelo possa agire indisturbato.
E ci riesce. Devia un colpo del mostro, destinato al compagno, dopo un affondo dell'angelo.
Si muove bene, e sottile e agile.

Ma il Deep One non è contento di prenderle, e cerca di scappare, spiccando un salto che nemmeno una giga-rana..
E Jun e Nemrod si buttano addosso, letteralmente, per fermarlo.

(faccio un Help Out per aiutare Nemrod in un Act Under Pressure e trattenere il mostro.)

Jun gli si attacca ad una gamba per trattenerlo, e Nemrod lo tramortisce con un colpo dell'elsa della spada di fuoco sul muso.
Intanto Harvey prova a bloccare il mostro, ma si rende conto che rischia anche di intrappolare Nemrod.
Senza contare che Nemrod va curato, perchè è un sacco ferito, quindi Jun che è la più vicina decide di intervenire al volo con una magia. La sua intenzione è quella di far chiudere almeno l'ultima ferita subita, così che non perda altro sangue. E senza pensarci troppo gli infila una mano sotto la maglia, cerca il taglio e pizzica la pelle, in modo da “chiuderla” avvicinando i lembi, e intanto lancia una preghiera al Serpente Arcobaleno nel dialetto della tribù aborigena in cui è cresciuta.
(Use Magic, 8. successo parziale. Meh. Il glich è che “l'incantesimo ha breve durata”. Basta che non si dissangui qui!!)
Decido di metterci un po' di mio, e aggiungo che la pelle sottile che si forma sulla ferita è squamata come quella dei serpenti. Mi pare carino, visto che è stato invocato il Serpente Arcobaleno!

A questo punto interviene Minerva, che riesce ad intrappolare il mostro con un incantesimo, e Harvey manda i due agenti (Swartz e NONMIRICORDOILNOME) ad incatenarlo e a renderlo innocuo.
Pare che da queste parti usi tenere i mostri in vita, per metterli in gabbia e studiarli. A Jun la cosa non piace. Ma proprio per niente! Sicuramente i suoi avi hanno dovuto studiare ed osservare i mostri da vicino, ma il tenerli in vita proprio non lo concepisce, tanto che potendo non resta nella stessa stanza con il mostro.
Harvey cerca informazioni su Veronica, l'amica scomparsa di Minerva, esaminando il mostro e conferma che deve essere nei cunicoli sotto il forte.
Minerva si spazientisce e decide di usare la magia per trovarla. La vede. È in una stanza, là sotto.
Si viene anche a sapere che il Deep One non è solo, che c'è anche la sua famiglia sparsa in giro per l'isoletta turistica.
E mentre son lì che un po' si scocciano e un po' cercano, si sente il rumore di un elicottero in avvicinamento.
E poco dopo, nella tana del Deep One, compare uno squadrone di para militari tutti in nero.



Qui inizia il secondo Mistero.
Dopo un acceso scambio di opinioni tra Harvey e Numero Uno, il capo del gruppo di paramilitari, i nostri cacciatori sono obbligati a lasciare il campo libero per i nuovi arrivati, che si prendono pure il Deep One.
I quattro hanno l'ordine, dall'Agenzia, di lasciare il posto e tornare a casa.
Ma Veronica è ancora dispersa, Minerva si impunta e chiede aiuto agli altri per trovarla.
Tornano all'hotel dove Harvey aveva precedentemente preso una stanza, lo stesso in cui Veronica aveva una camera, si lavano, si sistemano, si rappezzano un po'.

Mentre Jun si occupa di disinfettare e fasciare le ferite di Minerva, fa ben presente ai due uomini di non guardare, che non è educato. E se Harvey è impegnato al telefono e bada poco a cosa fanno i tre cretinetti in camera, Jun si becca con Nemrod, che ha qualche problema a comprendere certe usanze umane. Senza contare che solo qualche ora prima Jun si era spogliata davanti a lui senza particolari problemi.

Il fatto è che, nel cervello di Jun, lei e Nemrod sono compagni d'arme. Sono “allo stesso livello”. Mentre Minerva è la “signorina da proteggere”, quindi le va riservato un trattamento diverso.
Mi rendo conto che Jun ha qualche problema con la sua femminilità.
Ha anche accettato di buon grado di indossare pantaloni, appena li ha scoperti, che sono più comodi dei gonnelloni a cui era abituata. È stata cresciuta con il culto della caccia e della lotta, educata come i suoi fratelli/parenti a mettere in gioco la propria vita. In questo non è diversa da un uomo, quindi può permettersi di rimanere in biancheria di fronte ad un esponente di sesso opposto.
Mah. Giri mentali bizzarri.

Sta di fatto che Minerva vuole a tutti i costi recuperare Veronica, Nemrod è d'accordo, Harvey anche ma è anche impegnato al telefono.. e l'unica a sostenere che non sono affari loro perchè non conoscono il posto e poi c'è chi quel lavoro lo fa appositamente, è Jun.
Jun, che cerca di far presente agli altri che andare dallo sceriffo non sarebbe poi una cosa così stramba. Jun che inizia a sentire veramente il peso delle tante ore filate a inseguire un rettilone, senza sosta e senza cibo in pancia. Jun che di nuovo non si sente al suo posto e non sa come farlo capire agli altri e quindi si scoccia.
Tanto che prende ed esce, lasciando i tre a confrontarsi tra loro, dopo aver appreso da un ex collega di Harvey attualmente arruolato nella task force dei tizi in nero, che sono tutti in pericolo e che il loro capo ha intenzione di farli fuori.

Ha intenzione di andare lei, se non lo fanno gli altri, a denunciare la scomparsa di una ragazza. E quando arriva all'ufficio dello sceriffo che per fortuna è ancora lì, lo trova che sta animatamente discutendo con uno dei tizi in nero.

Leggo la situazione, che mi pare ben tesa.
Potrei mettermi ad origliare, probabilmente con un acr under pressure, ma so che non è da Jun.
Quindi preferisco leggere la situazione e, con la mia misera unica domanda, sapere come fare ad “entrare” nella discussione, dando supporto allo sceriffoh. (biondo. Gnocco. :Q)
basta intervenire.
Poco male. Jun bussa, si palesa. I due smettono di discutere e lo sceriffo liquida il tizio in nero dicendo che ha da fare.
Jun è a disagio, ma cerca di non passare per tonta e gli spiega che l'amica di Minerva è scomparsa e sanno che è in città, precisamente in uno dei tanti cunicoli sotto il forte.
Lo sceriffo cade dal pero, dicendo che non ne sa nulla del bunker sotterraneo. Le offre anche una fetta di torta, di quelle sofficiose fatte in casa. Jun ha talmente tanta fame, che se la infilerebbe in bocca in un sol boccone.. ma qualcosa la trattiene dal dimostrarsi una piccola idrovora. E NON l'assaggia neppure.
Sciocchina.
Certo che quando lo sceriffo le dice di non aver idea di cosa stia dicendo, quando lei parla del bunker, per un attimo medita di sprofondare, poi infece si fa forza e dice TUTTO, ma proprio TUTTO allo sceriffo.
Parla del Deep One, accenna al fatto che ce ne sono altri, fa anche un disegno su un foglio, per mostrarglielo.
E io uso “Fidati di Me”, mossa appena presa dal libretto del Mundane. Mi pare la situazione più adatta per usarla.
Peccato fare un successo intermedio. =_=
A questo punto il Keeper deve scegliere una delle opzioni, ma non mi ricordo cos'ha scelto Francesco. So che di lì a poco Jun se n'è andata mortificata dall'ufficio dello sceriffo, che al momento di firmare la denuncia di scomparsa.. ha dovuto ammettere che NON sa scrivere. O meglio, scrive MOLTO male. E lo sceriffo ha minimizzato. Cosa che l'ha fata sentire estremamente a disagio, anche se probabilmente era il modo dell'altro per toglierla dagli impicci.


Ho il TERRORE di giocare un personaggio “macchietta”. È una cosa che mi darebbe davvero fastidio, nonostante il clima che ogni tanto si distende, sono comunque cacciatori. Trovo debbano avere un certo modo di porsi. Però Jun è una giovane donna del 1860. Nata e cresciuta per lo più in viaggio, con il clan aborigeno a cui si è affiancata la sua famiglia in fuga, che sa leggiucchiare a mala pena e che praticamente non sa scrivere. Anche se ha un'ottima mano per il disegno, non vuol dire che sappia reggere una biro. Quello che sa sui mostri, lo sa per lo più per quello che viene tramandato oralmente (gli aborigeni tramandavano oralmente di generazione in generazione le loro tradizioni, probabilmente perchè non avevano una lingua scritta ufficiale) e per quello che ha visto sui libri del padre, che magari le ha insegnato a leggere proprio su quelli, ma di cui ha osservato di più le immagini che le didascalie. Tanto che nelle prime sessioni avevo anche specificato che trovando un fascicolo, non capiva molto di quello riportato.

Sa di fatto che se ne torna all'Hotel con la coda tra le gambe e l'aria mogia. E quando in camera trova gli altri che stanno mettendo tutto sottosopra per fare un rito per aprire un varco (tra l'altro, forse l'idea l'aveva lanciata lei, ma non ricordo) e prelevar Veronica, e riporta quanto accaduto con lo sceriffo, gli altri minimizzano il suo disagio.
Sempre peggio. Non sono si sente fuori luogo, ora si sente anche incompresa!
Poco male. Inizia a piluccare e poi a divorare un po' delle patatine e delle schifezze che gli altri hanno recuperato per cena.
Se resta troppo a lungo in questo tempo, diventerà dipendente dal junk food. Eh.
Harvey si separa dal gruppo per andare a fare ricerche ulteriori sugli uomini in nero, dopo che viene accennata la presenza di Temilocoso e Jun fa presente agli altri che è il motivo per cui lei è lì. Fermare lo stregone (che per altro è il mandate dello squadrone in nero, il maledetto!!!)

E mentre Minerva organizza il rito da fare, Jun fa presente che c'è già lo sceriffo ad organizzare una squadra di ricerca. Ma Minerva e Nemrod non sentono ragioni e spingono per far lo stesso il rituale.
Visto che opporsi non serve, abbraccia la politica del “vi aiuto, così la finiamo il prima possibile con sta storia”, e traccia schemi e simboli sul pavimento, seguendo le indicazioni di Minerva. Intanto Nemrod si accorge che c'è un cecchino che lo tiene sotto mira, quindi decide di assentarsi per poco e andare a renderlo innocuo.
Mentre Nemrod non c'è, provo a fare un Manipolare.
   
6. fallimento. Ollè. In pratica le fa ben capire che è un'egoista e che per il suo capriccio di cercare questa benedetta Veronica, sono tutti in    pericolo.    
Anche Minerva Manipola Jun, e le riesce. Tanto che cerca di farle capire che no, non è un capriccio e a Jun non resta altro che abbassate la testa e continuare a portare a termine il rituale.
Poco dopo, Nemrod torna e avvisa le due che stanno arrivando degli uomini armati.

A sto punto ci sta tutto un Leggere la Situazione. Peccato che esca un 5. e con il fallimento, appare un puntino rosso sulla nuca di Jun, mentre si avvicina alla porta per vedere qual'è la miglior via di fuga. Grazie al cielo, è il caso di dirlo, Nemrod interviene per proteggerla e viene colpito al suo posto in modo meno devastante.
Se non fosse intervenuto qualcuno, la testa di Jun sarebbe esplosa come un melone. Yey!

Non c'è tempo da perdere e i tre rinunciano al rituale e si teletrasportano d'urgenza davanti alla Chiesa del paese.
A questo punto, Jun è parecchio nervosa, lo sento. Rischiare così la vita non le piace proprio. E c'è un altro scambio nervoso tra lei e Minerva, in cui le fa presente che se sente nominare ancora questa Veronica, la trova e se la mangia.
È anche il caso che Nemrod si faccia dare un'occhiata, che sanguina, ma lui minimizza e dice che a farsi curare deve essere Jun, che però è illesa e ci vuole qualche minuto per far capire all'angelo che il sangue che ha addosso l'exile non è suo, ma è proprio quello dell'angelo che l'ha protetta.

Minerva si adopera per sistemare Nemrod, ma prima contatta telepaticamente Harvey (con un successo parziale le sue capacità oltre i limiti umani sono limitate, e l'effetto dura poco) per dirgli dove si trovano ed apprende che lui è in compagnia e li raggiungerà.

All'interno della chiesa, vengono raggiunti da un prete che va a controllare cosa stanno facendo e fa presente che la chiesa è chiusa.
Minerva prova a manipolarlo con la telepatia, ma fallisce e lo manda in allarme.
Interviene Nemrod con un Manipolare, per metterci una pezza mostrando le sue ali e la sua essenza divina al prete, ma non basta.
E allora interviene Jun (help out), un po' scioccata da quel che sta accadendo e dagli approcci dei compagni, usando motivazioni più umane e sfoggiando i puppy eyes che fanno capitolare il prete.
Tempo trenta secondi, e Numero Uno, il boss degli uomini in nero, arriva alla chiesa, entra sfondando la porta ed ha la chiara intenzione di farli fuori con le proprie mani visto che gli attentati non sono andati a buon fine e son sfuggiti ai suoi.
È armato di tutto punto, di un coso che lancia flash distruttivi.
Grazie, eh.
E ci tocca di tirare Act Under Pressure per non finire svaporati.
I dadi mi fanno 8, quindi Jun evita la flashata, ma rimane incastrata sotto le macerie della chiesa che sotto l'onda d'urto del flash crolla in parte.
Addio pretino, anche. È stato un piacere. Circa.
Harvey arriva di lì a poco, la cittadina comunque non è enorme, anzi.

Jun prova a fare mente locale su cosa possa essere Numero uno, che nel frattempo si è messo a discutere con Nemrod e gli ha mostrato di possedere un paio di ali anche lui. Ahi! Ha più di un pezzo di mostro, addosso, a dire il vero. Che anche gli occhi rossi e fiammanti sono innaturali.
Facendo mente locale su quello che sa sugli agglomerati mostruosi, le viene in mente il Mostro di Frankenstein, costruito con differenti parti. In questo caso di mostro. Schif.
Si fa aiutare da Harvey e dall'amico, per liberarsi dalle macerie che le imprigionano una caviglia e le rendono impossibile muoversi. Quindi chiede la cravatta di Harvey, con l'intenzione di fare un cappio e usarlo per intrappolare con la magia Numero Uno..
Peccato fare l'ennesimo fallimento ai dadi. E no, non si riesce ad intrappolarlo.

Mi pare che non sia successo molto altro, e abbiam chiuso la sessione qui.
Sta di fatto che i millemila fallimenti non hanno affatto aiutato a tenere il ritmo >.<””

Inoltre sento che la pressione del “tempo che non passa” e degli eventi che si succedono molto rapidamente senza dare il tempo ai pg di rifiatare e riprendersi, mi snerva tantissimo il personaggio.
Ha fame e sonno! Datele un letto! XD

Ecco. Dovrebbe esserci più o meno tutto. Se ho dimenticato qualcosa (e tenendo conto che riporto solo quello che succede con Jun nei paraggi è possibile) aggiungete!!
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #20 il: 2013-07-19 09:26:23 »
Aggiungo solo un paio di cose successe durante l'ultima scena in chiesa.

Quando il Numero Uno spara con il suo Tesla (la pistola si chiamava così, mi pare), Nemrod reagisce velocemente e si scansa, ma Minerva rischia di finire molto male se non fosse per l'intervento dell'Angelo, che le si para davanti e abbracciandola la protegge.
Ed è restando tra le sue braccia che la Spooky gli afferra la mano e la usa per scrivere nell'aria i glifi angelici che lui le ha insegnato. Usando una mossa dello Spooky, Fattura (con un super successo!), Minerva fa cadere e rompere l'arma con cui Numero 1 ha tirato giù metà chiesa! Così non la può riutilizzare, che fa troppo danno! >_>

Ah, a proposito del Numero Uno si è anche scoperto che solo delle gran botte ben assestate lo possono tirar giù, perché la Magia non gli fa il giusto effetto (quindi è andata bene che mi sia concentrata su un oggetto e non su di lui).

E aggiungo anche un paio di considerazioni:
Minerva ci tiene a Veronica per un motivo molto semplice: la ragazza (che è anche la sua coinquilina) ha cercato il suo aiuto prima di sparire e Minerva, che non è proprio un campione di simpatia, le poche amicizie che ha vorrebbe conservarle. Vive.

Non si fida delle autorità, ha fulminato lo sceriffo con lo sguardo e schiaffeggiato il prete che l'ha chiamata Satana (doppo un fallimento su Manipolare), nonostante Jun dica che  lo sceriffo ha avviato delle ricerche per la sua amica, Minerva è convinta che i poliziotti andranno solo a farsi massacrare dalla famiglia di Deep One, e che più tempo passa, più c'è la possibilità che anche Veronica venga trasformata in un mostro.




Darcadia

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Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #21 il: 2013-07-19 10:58:48 »
Un po' di particolari interessanti che non sono evidenti.

I due assaltatori dell'Agenzia sono Schwarz e Beckett. Sono soldati con un addestramento speciale reclutati dalle fila dei Marines.
Schwarz è quello silenzioso, grosso e dall'aspetto cattivo. Beckett è il caposquadra quello che parla e si confronta con Harvey. E' meticoloso e gli importa dare un adeguato supporto ai cacciatori.

L'arma usata da N.1 è un fulminatore Ythiano. Non somiglia ad una pistola ma è della stessa forma di una macchinetta fotografica digitale. Si tratta di un modello ricreato dagli ingegneri del Progetto Black Book. La Grande Razza lo usava per abbattere le piovre volanti. Minerva ha avuto una rivelazione che quell'arma è legata al suo Lato Oscuro.

Harvey ha ricevuto inoltre la chiamata di un suo ex collega ora chiamato n.13 e militante tra gli Uomini in Nero del progetto Black Book che lo avvertiva di fuggire perché N.1 avrebbe messo a tacere i Cacciatori poiché testimoni scomodi.

Gli agenti in nero sono i famigerati Uomini in Nero del Progetto Black Book, un'organizzazione segreta al di sopra del governo di cui N.1 ha rivelato che L'Agenzia di Harvey è solo una branca. Il superiore di Harvey ha confermato senza dirlo apertamente che N.1 può decidere delle azioni dell'Agenzia.

L'obiettivo del Progetto Black Book dichiarato dal N.1 è ottenere la conoscenza occulta e tecnologie esoteriche per dare la supremazia mondiale all'America. ci sono indizi che tracciano l'esistenza di questa organizzazione almeno nel periodo della guerra fredda come testimonia il materiale nel bunker sotto l'sola di Northeast Harbour

Gli uomini in nero vestono tutti rigorosamente in giacca, pantaloni e cravatta neri, con una camicia bianca. non portano cappelli e sono pettinati tutti in modo simile, indossano inoltre occhiali scuri (che sono in realtà dispositivi di Realtà Aumentata, che li tiene in contatto e gli fa accedere tutte le informazioni che gli servono) mantenendo quindi un'aria di stranezza ben calcolata che causi disagio e timore negli interlocutori. In realtà è una farsa: sono solo esseri umani ben equipaggiati e addestrati come ha rivelato n.13.

N.1 indossa un impermeabile nero sopra un completo identico a quello degli Uomini in Nero. Ha mostrato di avere una sola Ala angelica, la sinistra, sufficiente a dargli il potere di spostarsi con teletrasporto e che gli permette di fare le entrate e le uscite teatrali che gli piacciono tanto :D Ha mostrato di essere in combutta con il buon dott. Fletcher (la nemesi di Jun) ma non in che modo. N.1 gli ha fatto avere infatti una valigetta dal contenuto misterioso ma necessaria per qualunque tipo di piano egli voglia mettere in atto.
« Ultima modifica: 2013-07-19 15:20:24 da Darcadia »
Francesco D'Arcadia

sebastian

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Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #22 il: 2013-07-30 13:15:30 »
Riassumo qui alcuni pensieri relativi a Nemrod postati in una discussione privata su G+ perché ne rimanga traccia.

Si tratta di uno spaccato relativo a Nemrod e al suo passato che non è ancora completamente emerso in gioco, ma sul quale mi sono basato per le sue motivazioni, il suo modo d'agire e il suo atteggiamento in gioco, dando una sorta di coerenza di fondo a tutto quello che ha fatto e detto. Stasera, probabilmente, buona parte di quello che riporto qui uscirà in fiction, eventualmente influenzato e "aggiustato" sulla base del contributo degli altri giocatori.

Il vero nome che ho pensato per Nemrod è Nathanael. E' un nome importante perché è uno dei primi angeli ad essere stati creati: il sesto secondo la tradizione ebraica a quanto ho letto ed in realtà sarebbe un arcangelo e un serafino, quindi originariamente era molto potente e molto in alto nella gerachia celeste, idealmente è uno degli arcangeli che contemplavano e vedevano direttamente Dio.
Dal momento che il Vero Nome di un Angelo è una questione molto importante, Nemrod continuerà a farsi chiamare Nemrod e non rivelerà a cuor leggero il suo Vero Nome a chiunque.
Il significato del suo nome è "Dono di Dio". E' uno dei 12 Angeli della Vendetta, che spiega il perché del suo accanimento contro Numero 1 quando lo ha affrontato e, apparentemente, distrutto: aveva usurpato un potere angelico che non gli era proprio.
Nathanael è inoltre uno dei quattro angeli che incarnano un elemento, nel suo caso il Fuoco, e questo definisce molto a fondo il suo modo di porsi ed il suo carattere. Spiega anche perché a Numero 8 ha detto: "Io sono il Fuoco" prima di tagliargli le mani e perché la sua Arma Sacra è una spada composta di puro fuoco divino. In questo Michela è stata bravissima ad intuire come disegnarla nell'illustrazione che ci ha dedicato. Non volevo una spada fiammeggiante, ma una spada fatta essenzialmente e solamente di fuoco sacro. Esattamente come l'ha realizzata lei :-D
L'intimo collegamento tra Nathanael ed il Fuoco spiega anche perché Nemrod tende a buttarsi così di petto nelle situazioni e ad affrontarle con l'atteggiamento brusco e violento che ha. Non è riflessivo come l'Aria, non è mutevole e fuido come l'Acqua, non è stabile come la Terra. E' il Fuoco e come tale arde, in tutti i sensi.

Per completare il curriculum delle competenze, Nathanael viene definito anche come uno dei tre angeli che vegliano sulle cose nascoste, misteriose ed arcane. Questo spiega la sua inclinazione mistica e il fatto che usi il linguaggio degli Angeli per fare incantesimi, lo stesso che ha insegnato, almeno a livello basilare, a Minerva sperando che imparasse a controllare il suo potere per mezzo di esso. Prendendo a prestito qualcosa dal gioco Demon: The Fallen e qualche altra tradizione sparsa, gli Angeli sono il braccio della creazione, l'esternazione della Volontà e del Verbo divini. Incarano il loro ruolo fino ad essere identificati quasi univocamente con esso. Traducono la Volontà divina in materia ed energia e il linguaggio che usano serve a questo scopo... ragion per cui per Nemrod è la forma più pura e potente per praticare Magia.
Poi anche lui si sporca le mani e può usare altri metodi, ma quello per lui rimane il più chiaro e semplice, perché parla la sua lingua usandolo.

Ricapidolando, Nemrod, quindi, è molto diretto e violento quando necessario perché è l'angelo della vendetta e del fuoco. Non ha molta dimistichezza nel rapporto con gli altri e si trova a suo agio a trafficare con le conoscenze mistiche ed arcane perché è anche l'angelo delle cose nascoste ed arcane.

Non ho ancora deciso precisamente per quale ragione Nemrod è in fuga e cacciato, ma sicuramente dovrà avere qualcosa a che fare con la visione che ha avuto di lui e Jun che combattono spalla a spalla contro lo Stregone di lei nemico ed una schiera angelica. E probabilmente questa visione potrebbe essere l'aggancio per una discussione con il suo personaggio in gioco.
« Ultima modifica: 2013-07-30 13:18:12 da sebastian »
"I lost some time once. It’s always in the last place you look for it." ~ Delirium of the Endless

sebastian

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Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #23 il: 2013-07-30 13:58:40 »
All'ultimo resoconto di Sonia aggiungo solo quel che ha fatto Nemrod quando è uscito dalla stanza d'albergo per affrontarte il cecchino.

S'è velocemente teletrasportato sul tetto del palazzo di fronte dove stava la minaccia usando il Volo e prendendo di sopresa il cecchino, che ha cercato di reagire, chiedendogli anche chi fosse, ma Nemrod è stato più veloce.
Nemrod è tipo di poche parole e secondo la logica del "Prima ti rendo inoffensivo, poi eventualmente parlerai" non va tanto per il sottile e dicendogli "Io sono il Fuoco" gli taglia le mani con la sua spada ardente. Taglio netto, ben cauterizzato (ovviamente...) e Numero 8 non può più sparare a nessuno.
Segue un veloce battibecco tra i due in cui Numero 8 avverte Nemrod che non sa contro chi si è messo (se non ricordo male). Lo fa lagnandosi per il dolore causato dalla perdita delle mani e implorando di non essere ucciso. Nemrod nota con la coda dell'occhio che altri uomini in nero stanno entrando nell'hotel di fronte dove ha lasciato Jun e Minerva e sbuffando lascia lì Numero 8 senza ucciderlo, con lo scopo di arrivere veloce nella camera d'albergo e portare via le altre due ragazze indipendentemente da quanto importante fosse per Minerva il suo rituale. Da morta o prigioniera non avrebbe comunque salvato Veronica.

Visto il successivo colpo di cecchino che poi ha quasi fatto esplodere la testa di Jun, Nemrod si è morso la lingua ed ha pensato tra sé e sé che il prossimo cecchino che incontrerà non rimarrà in vita. Indipendentemente dal fatto che gli abbia tagliato preventivamente le mani o no. Il ragazzo è vendicativo e va capito. Stava passando davvero un brutto quarto d'ora.

Per altro continua a ricevere segnali ambigui dalle due ragazze del gruppo che non sa come interpretare. Almeno Harvey sembra essere un barlume di ragionevolezza per lui. Di solito, almeno.

Relativamente lo scontro con Numero 1, Nemrod ha quasi perso la testa. L'abominio che si presentava davanti a lui (che ha definito "Chimera" + un complemento di specificazione poco edificante da riportare su queste pagine) gli ha fatto scattare la modalità "Angelo della Vendetta Mode ON". Kudos a Francesco per aver citato, con Numero 1 e la sua unica ala scura, Sephirot di FFVII in quel frangente, per altro.
La scena è finita con un lavoro di squadra ben fatto (di cui il resconto ancora non c'è, quindi SPOILER!) e Nemrod non ha nascosto la sua soddisfazione nel ridurre Numero 1 in coriandoli di scintille e cenere. E' un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, no? :-P
« Ultima modifica: 2013-07-30 14:05:00 da sebastian »
"I lost some time once. It’s always in the last place you look for it." ~ Delirium of the Endless

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #24 il: 2013-09-06 03:21:33 »
Ho bisogno un pò spasmodico di fare il punto della situazione con Jun. Un breve insight..
Come al solito, io penso un personaggio in un modo, poi quello mi parte per la tangente adattandosi agli eventi e ai personaggi con cui interagisce.

Siccome sono molto poco costante, ho smesso di fare i riassunti delle giocate. Mi spiace, sono una pessima reporter. :P
Quindi se qualcuno dei miei compari volesse fare un breve riassunto del mistero.. libero di farlo, eh! Non si offende nessuno!


Dall'ultimo post-riassunto, abbiamo finito il mistero con la Chimera/Numero Uno ed iniziato un'altra avventura, stavolta in parte legata al Potere Oscuro che domina Minerva e a creature del Reame dei Sogni (o Incubi, fate voi. ci sta arrivando Cthulhu tra capo e collo...) e siamo quasi agli sgoccioli di questo mistero, in procinto di iniziarne un altro.
E tra la sessione di martedì scorso e la precedente è passato un mese, giorno più o giorno meno, e mi sono accorta di aver non solo perso il filo della storia - credo sia normale con un distacco così lungo - ma anche del personaggio.

L'unica cosa che mi è rimasta dentro è quella sensazione di "fuori posto" e voglia di tornare a casa, tra la sua gente.
Qui è tutto troppo rumoroso, luminoso e puzzolente.
Non sente quasi i suoi stessi pensieri, per il rumore delle macchine e il ronzio degli elettrodomestici; non riesce nemmeno a vedere le stelle, se sta all'aperto col naso per aria; e l'aria stessa è impregnata di troppi odori, più o meno gradevoli, che in qualche modo la rendono irrespirabile.
E immagino sia normale per qualcuno che è nato e cresciuto 150 anni fa.
Quindi provo un momento a ricapitolare.

DUNQUE.

Jun è arrivata a New York con la Rainbow Serpent Airlines (si chiama così, non è colpa mia u.u  http://en.wikipedia.org/wiki/Rainbow_Serpent   ), senza scali intermedi, direttamente dagli anni 60 del 1800.

Non inizia a veder mostri nei mulini a vento come Don Chisciotte, quando si trova ad avere a che fare con una tecnologia completamente sconosciuta, ma di sicuro non si sente serena se deve utilizzare oggetti troppo complessi.
E' arrivata con uno scopo ben preciso, annientare Fletcher in via definitiva e sa che i mostri sono una cosa differente - è stata cresciuta per combatterli. Solo che, mi rendo conto, Jun è incuriosita da questo mondo quasi tanto quanto ne è sorpresa.. e forse ha perso un pò di vista la sua missione, che per un pò ha tenuto se non segreta, comunque privata (solo Harvey sapeva in modo approssimativo il motivo della sua venuta).

Qui a New York trova un'amica in Minerva, un’amica che va oltre alla scorza di guerriera e vede la donna che c’è sotto, e che poi però si allontana ed inizia ad avere un comportamento strano. E se da una parte si fida di Minerva, dall'altra c'è qualcosa che la rende guardinga. E non è solo il modo in cui usa la magia - per quel che ne sa lei, in 150 anni possono aver trovato altri mille modi di fare incantesimi, è un miscuglio di modi di fare, di sguardi e di cose sospese o non completamente dette. Pezzi di puzzle che si incastrano al loro posto quando si scopre che la Spooky è una sorta di "messia" per gli Ythiani, creature che viaggiano nello spazio-tempo sfruttando il corpo degli umani. E più Minerva prende coscienza di questo, più l'entità che ospita si sveglia, più diventa forte e in qualche modo instabile. Cosa che tiene Jun sempre allerta, perchè Minerva potrebbe diventare pericolosa per gli altri, ma anche per sè stessa. E Jun si sente sbagliata, nel vedere una minaccia nell'amica, quando gli altri due invece si chiudono a guscio, protettivi e comprensivi, sulla ragazza.
Harvey è un suo discendente, ma non le ha mai spiegato nel dettaglio che legami di parentela hanno, anche se lui ironicamente l'apostrofa con nomignoli come "nonnina" e "zietta", e in mezzo a tutte le novità che l'hanno sommersa al suo arrivo , si è approcciata a lui in cerca di quella punta di sicurezza che un legame di sangue dovrebbe dare; ma anche lui è distante. Sempre al telefono, sempre con una battuta pronta quasi a voler celare quello che prova realmente. Jun parla poco (cosa sanno di lei?) e chiede ancor meno, ma ha capito che qualcosa, dentro, lo turba. Solo non sa cosa e nemmeno come chiederlo. Gli ultimi eventi han portato Jun e Harvey a parlare un poco e lui le ha detto che è una sua trisavola. Il che ha dato la speranza di tornare a casa, una volta svolto il proprio compito– visto che è certa di non aver avuto figli prima di partire, e soprattutto ha alimentato la speranza di aver la meglio su Fletcher.
Nemrod è un “fuori posto” come lei, lontano da casa, e vede in lui qualcuno di simile a sè stessa seppur distante. Distante perchè è un angelo, distante perchè è un uomo. Sono sempre fianco a fianco, lui è attento a quello che le succede ed è sempre pronto a supportarla, così come lei non gli fa mancare il proprio appoggio se serve, ma sono comunque su due pianeti diversi. Anche dopo che lui, per rassicurarla in un momento di pesante sconforto, le ha detto il suo vero nome e la sua identità. Anche se ha accorciato le distanze aprendosi a lei, le pare che, allungando la mano, sia sempre appena al di fuori della sua portata.
Con lo sceriffo Drake Carter si sente a disagio, terribilmente. Ha capito che l’ha presa come punto di riferimento in quel gruppo di disadattati (il primo che mi dice che non sono quattro disadattati, lo prendo a calci negli stinchi u.u) e in qualche modo sente la responsabilità di averlo coinvolto in questa guerra che gli appartiene solo di riflesso. Lui non lo sente distante, no. Ma se le venisse il dubbio che oltre ad averla etichettata come “persona più savia del gruppo”, possa guardarla come si guarda una donna (a prescindere che sia vero o meno).. probabilmente diventerebbe rigida come un ciocco di legno lasciato a seccare nel deserto.

Jun non è brava con le persone (è partita con -1 in carisma!), non è stata educata a saper sostenere una conversazione brillante e nessuno le ha mai insegnato a civettare con un uomo - per il grande dispiacere di sua madre. E’ schietta, coraggiosa, determinata. Ogni tanto tira fuori un carattere ruvido e il suo temperamento solitamente contenuto.. vacilla come la terra quando c’è un terremoto, ma ha sempre buone intenzioni.
Appena possibile le hanno messo in mano un pugnale e le hanno detto che, per sopravvivere, doveva imparare ad usarlo. E se la sa cavare egregiamente! Quindi gli uomini sono suoi pari (ha un’ottima resistenza e non teme di affaticarsi come loro) e le donne, che non siano guerriere, sono creature fragili che vanno protette.
Jun non è molto femminile, anche se sa perfettamente di essere una donna e ha movimenti aggrazianti quando combatte; tiene sempre i capelli legati, indossa solo maglioni e pantaloni - da quando ha scoperto che anche le donne li portano, perchè sono più comodi!, e le risulta difficile comportarsi come una "signorina" anche se non è mai maleducata per principio. Le piace andare a cavallo e correre a piedi scalzi, cose che a NY non ha potuto fare, senza contare che non si sente particolarmente interessante. Nessuno è intrigato da una ragazza-guerriero.


Mi accorgo che Jun è un tipo a cui piace stare anche da sola, ma che se può "ragiona per il gruppo". Non per niente è sempre affianco a Nemrod, quando la battaglia si fa più dura, e lo spalleggia e protegge. Così come ha un occhio di riguardo per Minerva, se ha bisogno di supporto in qualche rituale. E punta su Harvey quando è il momento di pianificare qualcosa di concreto senza partire a testa bassa.
Eppure.. eppure lei non si sente al suo posto.
Nemrod le ha confidato che dovranno combattere spalla a spalla, Minerva la cerca quando non si sente sicura, Harvey le ha fatto capire che a lei ci tiene.. ma c’è un’insicurezza di base, che si è fatta spazio dentro di lei, e la fa sentire poco apprezzata.
Le costerebbe ammetterlo - forse non pensava nemmeno di poter provare un tale sentimento, ma invidia a Minerva quel suo status di “creatura da proteggere e rispettare”, il fatto che tutti cerchino di rassicurarla, e non sa cedere all'orgoglio di dover ammettere che un uomo può fare qualcosa al suo posto, anche solo "per coccolarla", e si irrigidisce e sente in imbarazzo se lo fanno.
è una contraddizione nei termini. Le piacerebbe venir vezzeggiata, ma non vuole che nessuno lo faccia perchè sarebbe un pò come se la pensassero una debole.
La cercano per dare una soluzione logica e concreta ai problemi che si presentano. E da quel punto di vista non può lamentarsi, quando arriva il momento cruciale ascoltano quel che ha da dire. Ma nessuno le ha chiesto come si sente, se sia stanca, stranita o provata.

E solo in queste ultime sessioni, sento che alcuni nodi vengono al pettine.
Sento il disagio più pesante e arranco un pò alla cieca nell’approcciarmi agli altri.
Non ho intenzione di forzare la mano con Jun, ho appena smesso i panni della Chosen socievole e voglio esplorare il lato introverso di un pg.
Le piace starsene per conto suo, prendersi tempo per riflettere o semplicemente contemplare il nulla e rilassarsi o allenarsi e sfogare la tensione, e negli ultimi giorni (cioè il periodo intercorso tra i vari misteri) non ha avuto un momento per sè stessa.  Per averlo, ha dovuto fare una sfuriata e andarsene dalla stanza di albergo che condivideva con gli altri.


Inoltre, allevata per cacciare mostri, si sta trovando a doversi confrontare con la sua morale. Se a casa sua non avrebbe avuto dubbio su cosa fare, per esempio, degli ibridi dei Deep One, qui qualche remora se la sta facendo. Invece di aprire in due la pancia del ragazzino chiaramente ibrido che sta ronzando loro attorno, ha pensato che infondo non ha fatto niente di male e si è quasi dispiaciuta per averlo minacciato con il proprio pugnale..

E' anche estremamente perplessa dal comportamento suo e degli altri cacciatori. Se qualche volta è sbottata in malomodo, si è anche trovata nel dovere di intervenire prima che si azzuffassero tra loro. Non è certamente scannandosi che riusciranno ad annichilire la minaccia che aleggia sulle loro teste.


Realizzato questo, a livello emotivo-psicologico, ho DECISO che ha bisogno di avere accanto qualcuno che possa capire il suo straniamento e presto le prenderò un alleato dal suo tempo. E sto pensando di fare un cambio di libretto, appena possibile, e farla diventare un'Iniziata. 
Le basi per esserlo le ha, visto che se c'è una cosa di cui sono certa è che è stata addestrata ad essere una cacciatrice assieme ad un gruppo di altre persone e che è molto legata alla proprie tradizioni.  Ci sarà solo da raffinare il tutto. :P

ps: secondo me se le insegnano a guidare, diventa anche un'autista provetta. ma è un pensiero personale. XD
« Ultima modifica: 2013-09-06 12:26:32 da Sonia Grossi »
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #25 il: 2013-09-06 15:31:50 »
Mi rileggo e mi accorgo di aver inserito nel mio personaggio, uno dei miei più grandi difetti. XD
L'insicurezza. :P

So io, che mi mancano delle reti di sicurezza e sento in modo più "pungente" certe situazioni.
Sfortunatamente per Jun, è nata in un periodo in cui sono più emo del solito. XD (SHAME ON ME!)

Con questo, mi piacerebbe sapere anche cosa frulla nella testa degli altri personaggi, giusto che si è detto che manca quel non so che che in AW, con lo scambio delle ST, porta a spiegare certi ragionamenti/comportamenti/scelte.

quindi.. u.u lo so che almeno 10 minuti liberi li avete. u.u
su, su. u.u
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #26 il: 2013-09-13 10:34:56 »
Ammetto di aver lanciato il sasso "bacio Nemrod" per vedere che sarebbe successo.

A Minerva lui è piaciuto da subito, le ha detto che è lì richiamato da lei, la vuole salvare... che c'è di più bello per una ragazza che si è accorta di aver esagerato con la sete di potere ( Spooky) e che vorrebbe salvarsi?

Minerva è una disadattata che preferisce gestire forze oscure piuttosto che persone e pensa poco prima di agire, quindi gli altri cacciatori sono la sua coscienza (Nemrod), le dettano i tempi ( Jun) e le dicono cosa fare (Harvey).

Un paio di considerazioni sui suoi colleghi di caccia:

Nemrod: Minerva ancora non ci crede che lui le ha restituito il bacio. Lo sente "più suo" ma allo stesso tempo sa che niente è ancora deciso e che ha davvero tanto bisogno di lui, come àncora, per farla sentire bella, per fermare la sua voglia di autodistruzione.

Jun: Minerva guarda a lei per avere un esempio, Jun sa cosa fare, è pratica e non si perde in pensieri. I pensieri rallentano e indeboliscono...

Harvey: Minerva non se lo aspettava che Harvey la vedesse come donna e ora si sente in colpa per non averlo notato, perché Harvey è quello che la protegge e la guida.
Se non fosse che lo ha sempre visto darle la schiena per fronteggiare i problemi e farle da scudo, chissà, magari si sarebbe innamorata di lui.
Però Nemrod la ha sempre guardata in faccia, mentre la difendeva.

Sceriffo Carter: Inizialmente, da sciocca ragazzina coi paraocchi, Minerva detestava questo sceriffo bello e troppo sicuro. Però nelle ore passate con lui (non da soli nella stessa stanza, che lui la teme) si è accorta che è degno di fiducia e che è molto coraggioso, e questo la spinge a cercare di fargli capire che lo rispetta. Non credo ci riuscirà, visto che Minerva è una creatura davvero poco sociale, ma fa parte del suo percorso di crescita. ^^'
« Ultima modifica: 2013-09-13 11:49:34 da MichelaDaSacco »

Re:[MOTW - IMDS] Le stelle hanno ragione
« Risposta #27 il: 2013-09-13 16:04:41 »
aggiungo anche io il contributo di Harvey:
anzitutto un paio di considerazioni: all'inizio questo personaggio lo avevo pensato come una sorta di avvocato tuttofare che gestiva un gruppo di persone strane. Insomma pensavo fosse una persona posata, tranquilla, invece si è mostrato una bella testa calda, con una forte personalità a cui alla fine dei conti, non dispiace sporcarsi le mani per risolvere i problemi.
Si è mostrato decisamente poco propenso ad ascoltare le voci fuori dal gruppo, lo infastidiscono molto le interferenze esterne sulle decisioni e questo è apparso assolutamente palese con lo sceriffo che lui considera come un normale civile (un essere inferiore, tanto per capirci) quando invece lui è un uomo di legge che sta cercando di difendere al meglio delle sue possibilità le persone di cui ha la responsabilità.

Nemrod: sono davvero curioso di vedere la scena dove dovranno spiegarsi, dove sostanzialmente dovranno affrontare il discorso Minerva. Non ho assolutamente idea di come evolverà il loro rapporto, Harvey capisce benissimo che non è stato Nemrod a rubargli la ragazza ma è stata quest'ultima a scegliere l'angelo, ciononostante conoscendo un po' il suo carattere e il suo egocentrismo esasperato, potrebbe succedere qualunque cosa.

Jun: su di lei mi sembra che Harvey abbia perso ogni controllo e francamente credo sia compiaciuto di questa cosa. Adesso lei sembra molto più indipendente, prende decisioni molto difficili anche da sola, e più in generale sembra essere più forte e determinata di quello che poteva apparire nelle prime sessioni. Chissà se ci sarà mai il tempo per confrontarci un po', per capire quale eredità lei le ha lasciato. Inoltre, il fatto che presto o tardi lei farà ritorno "nel suo tempo", sta cominciando a creare una certa agitazione in Harvey che ha paura di perderla per sempre.

Minerva: Harvey deve cercare di digerire il fatto che per Minerva lui altro non è che una sorta di figura paterna, una roccia che l'ha salvata durante la tempesta. Lui aveva sentimenti ben diversi e non sarà semplice convivere con questa cosa ma capisce perfettamente che questa situazione potrebbe diventare pericolosa per il gruppo.
« Ultima modifica: 2013-09-14 11:10:12 da Davide Falzani »