Oggi Marco Andreetto mi ha contattata in chat per chiedermi dei consigli su come giocare il ronin, vorrebbe provare a farlo lui una volta e ha chiesto a me e a Manuela come gestiamo il gioco e altre cose.
Riporto di seguito la discussione in chat con me, spero possa essere utile anche ad altri.
Io: ok che dovevi chiedermi?
Marco: Com'è fare il ronin?
Io: in che senso? come emozioni
come si fa
...?
Marco: Direi di partire da come si fa.
Io: io prima faccio creare il villaggio/luogo di frontiera, anche per dare ai giocatori una base su cui costruire i pg. Poi faccio creare le donne/gli uomini, guardo i loro preferiti, ciò che li caratterizza e inizio a pensare al ronin.
Marco: Ok. Fai un ronin che possa piacere o chi se ne frega?
Io: Inserisco poi nel ronin elementi da ogni pg, nel suo carattere, tra gli oggetti che ha, nelle sue convinzioni... dipende.
Poi una volta che lo visualizzo e capisco come si comporta penso al come arriva lì, forse arriva ferito dopo una fuga disperata, oppure sono giorni che viaggia da solo non trovando nessuno.
Poi decido il suo nome, tutto questo deve creare un ronin in particolare, non uno tra tanti, ma uno speciale, che lo sia perché è discendente di una divinità o che lo sia perché è ribelle.
Deve avere qualcosa che attiri tutti i pg e qualcosa che sia causa di scontro con loro.
Marco: Affascinante, continua...
Io: asp
Poi decido la stagione, descrivo l'ambiente fuori come lo vedono i loro occhi, la figura si avvicina e in base a quello che decido arriva in un modo diverso, ma è preferibile che non riesca ad arrivare dentro magari, così sono costrette/i ad uscire per soccorrerlo. Questo funziona sempre, obbliga un contatto, un prendersi cura di lui. Senso di responsabilità.
Marco: Fammi un esempio.
Scusa se ti chiedo un esempio ma non capisco cosa intendi. Solo chi fa la prima scena potrà a dargli incontro fuori dal villaggio. Le altre lo troveranno già arrivato. O sbaglio?
Io: nella primissima scena c'è l'arrivo di Kagematsu e possono esserci tutti, poi inizia il gioco con i gesti d'affetto.
Marco: Non ricordavo questa prima scena. Pensavo fosse solo descrittiva.
Io: Prima devi narrare con una scena l'arrivo di Kagematsu, e qui puoi anche lasciare un piccolo spazio alle corteggiatrici per fare o dire qualcosa. L'importante è che non duri tanto e che non abbiano informazioni particolari che invalidino gesti d'affetto.
Può essere solo descrittiva, ma a me piace di più così.
Conviene rileggere il manuale poco prima, si tendono a scordare piccole regole importanti o a ricordarle sbagliate.
Marco: Ok capo! Mi segno i consigli.
Io: Poi prendo tutto questo e lo posto sul forum.
Marco: Mi sembra un'ottima idea!!
Come gestisci il fare il ritroso con il cercare di affascinare le donne?
Io: Non deve essere ritroso per forza, a volte magari non capisce bene cosa vuole lei che lui faccia, oppure si prende un momento per riflettere e resta in silenzio a guardarla (questo mette a disagio ^^), ma di solito se iniziano i gesti disperati e lui si ritrova a essere colpito a mal parole su un nervo scoperto o qualcosa a cui tiene può anche sbottare. Oppure invece di vederlo come un tentativo di sedurlo lo prende come un gesto d'amicizia. Ti faccio un esempio di gioco.
Marco: Vai!
Io: sto scrivendo è un po' lungo
Marco: Ntp. Io sono sempre qua
Io: È una scena successa ma non ricordo i nomi dei pg quindi reinvento.
La bella Kasumi ha una locanda-ristorante di cui è molto orgogliosa, perché il suo saké è insuperabile.
Il giocatore vuole andare per il gesto: un tocco.
Frammo la scena nella locanda tardo pomeriggio, sono soli, Kagematsu è ad un tavolo e sta bevendo del saké mentre guarda il tramonto fuori.
Lei si avvicina dicendo "Spettacolo incantevole non è vero?"
"Si, ti prego siediti, non devi servirmi, siamo soli qui."
Lei si siede e bevendo un sorso assieme al ronin allunga la mano sul tavolo, dicendo che nessun uomo l'ha mai trattata così, come se fosse una gemma preziosa.
Chiedo il tiro, io faccio un 10, lei fa un 8.
Scuoto la testa e proseguo un po' con la reazione di Kagematsu in modo da dare al giocatore uno spunto e "suggerire" se c'è speranza di ottenere il gesto.
Lui guarda la sua mano, prosegue con lo sguardo lungo il suo braccio fino ai suoi occhi, non lo fa di nascosto ma apertamente.
L'odore del saké, la luce del tramonto, lui dice "Ogni donna dovrebbe essere trattata con riguardo, ma solo alcune meritano di essere trattate come preziosi gioielli secondo me." Il suo sguardo è fermo e serio, attende una risposta.
Il giocatore decide di tentare un gesto disperato e di corrompere Kagematsu.
Kasumi si alza un attimo per andare dietro il bancone, ritorna con una bottiglia che sembra molto vecchia.
"Questa è l'ultima bottiglia di saké che mio nonno ha fatto, la tengo per occasioni speciali."
"Non dovresti sprecarla per me, ha un significato affettivo enorme."
"Grazie a te mi sento finalmente una donna, voglio festeggiare questo momento di tranquillità. Bevi con me."
Tira e fa 4, così arriva a 12 e ottiene il gesto.
Kagematsu prende il bicchiere che lei gli offre, però prima che la mano di lei si ritragga la afferra con l'altra sua mano.
Avvicina la mano di lei alla bocca, ma senza sfiorarla se non con la punta del naso, lei sente il suo respiro caldo sulle dita.
"Odori di saké e rose."
"Le mie mani sono rovinate, sono le mani di una donna comune." C'è vergogna nella voce.
Lui la tira a sé e passando il naso e la mano lungo il suo braccio nudo, si alza in piedi e dice "Eppure profumi come il più splendido dei fiori."
Qui probabilmente il giocatore va per un altro gesto... scusa è lungo.
Marco: No problem. è che sono un po' preso.
Io: fai con calma, ho voluto fare un esempio di gioco che fosse anche piacevole da leggere
Marco: L'ho iniziato ed è.... Aaaawwww!!!!!
Obbiettivo centrato!
Ora cerco di leggerlo tutto
Io: Ovviamente questo esempio di gioco rappresenta un gesto che si ottiene andando avanti, si presuppone che Kasumi avesse già ottenuto altri gesti in precedenza. Ad esempio la presentazione dato che si danno del tu.
Marco: Si, ho notato. È splendido come esempio.
Io: altri dubbi?
Marco: Si, uno che mi ha fatto venire in mente Manu. Il ronin non potrebbe sembrare uno facile se inizia a dare segni a tutte? Ti è mai capitato?
Io: Difficile che tutti siano fortunati con i dadi.
A me capita spesso di fare molto alto, e questo rende il ronin difficile da raggiungere.
Inoltre ogni pg è diverso e i miei ronin si approcciano a ognuno di loro in maniera diversa, per questo poi si creano rapporti forti ma diversi.
Non concedere mai troppo, attieniti al gesto. Basta poco, una piccola descrizione e due parole per dare un successo.
Fai che sia significativo, ma non dare troppo.
Inoltre non farti problemi che potrebbero non presentarsi mai, l'importante è seguire la fiction.
Si tratta di un gioco di corteggiamenti e in entrambe le versioni del gioco, Kagematsu non è propenso a far sapere di questi... gesti d'affetto.
Tutto questo è da tenere in conto, altrimenti potresti invalidare la forza di alcuni gesti d'affetto o di alcuni gesti disperati.
Marco: Ok questo me lo stampo in mente.
Mi sembra abbastanza fondamentale.
Io: se tu sei a tuo agio con il fatto di provarci con un uomo, non puoi esserlo anche in pubblico altrimenti il gesto disperato di lui "Minacciare Kagematsu di rivelare la vostra relazione" non ha più senso.
Marco: Deve rimanere sempre la tensione di fare qualcosa di "proibito"?
Io: si, per le donne è il fatto che se si viene a sapere probabilmente non troveranno mai marito e... beh saranno reiette ed etichettate come donne dissolute. Per gli uomini... stiamo parlando di medioevo comunque.
Marco: Posso immaginare! Ora staccò dal lavoro. Se mi vengono altre domande te le posto dopo. A stasera!! E grazie.
Io: di niente.