Autore Topic: Attraverso il buio  (Letto 4216 volte)

Marco Andreetto

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Attraverso il buio
« il: 2013-05-27 07:33:28 »
Attraverso il buio di Marco Andreetto

Un gioco che parla di Apple e Yuki e dalle loro fuga dalla oscura costruzione in cui sono stati imprigionati. Durante l'avventura si costruirà la loro storia passata e futura.
Qualcosa di oscuro giace nei loro animi e all'uscita della loro prigione.
Un gioco sulla fiducia, sulla scoperta e sugli abbracci. ;)


https://www.dropbox.com/s/whsjbuci4somymz/attraverso%20il%20buio%20di%20Marco%20Andreetto%20gamechef%202013.pdf

Spero il link funzioni.
Co-Creatore di Dilemma.  -  A gentile richiesta difficilmente dico di no.  -   You may say I'm a dreamer. But I'm not the only one. I hope someday you'll join us...

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:Attraverso il buio
« Risposta #1 il: 2013-06-05 14:56:21 »
La mia recensione:



Attraverso il Buio


Questo gioco è intrigante perchè mira a ricreare non solo una certa situazione, ma uno specifico stilema di storia e ruoli... proprio come in Hot Giys Making Out (una delle fonti dichiarate di ispirazione).
Ho avuto difficoltà a immaginare lo svolgimento del gioco solo leggendone le regole, il chè però costituisce anche un notevole punto di curiosità: chissà come sarei nel ruolo del forte Apple, o della delicata Yuki?


La cosa che mi spiazza di più è la suddivisione delle scene.
Le scene si alternano tra Dentro e Fuori...
In quelle dentro i PG sono usciti dalla "cella" ma non dalla prigione, e non succede nulla di imprevisto, i PG possono curarsi o conoscersi.
Apple deve descrivere ogni volta la scena, suggetendo l'idea che i PG si muovano in qualche direzione.
Però poi ci sono le scene Fuori in cui (in teoria) i PG sono già evasi dalla prigione e stanno fuggendo (verso dove?) mentre affrontano pericoli e ostacoli.
Però no... perchè le ferite subìte nelle scene Fuori si curano solo facendo azioni nelle scene Dentro... e a fine avventura l'ultima scena vede i PG affrontare il temibile guardiano del cancello della prigione.


Insomma c'è non poca confusione, probabilmente generata dalla nomenclatura... una più banale suddivisione fra scene "Personaggio" e scene "Azione" potrebbe forse risolvere il problema, ammesso e non concesso che io abbia ben capito il senso delle scene nel gioco.


Dalla sola lettura non è poi ben chiara nemmeno la dinamica dei dadi... a inizio manuale si consiglia di averne tanti, ma poi nel gioco pare se ne usino solo 3:
- uno per la minaccia di turno
- uno per Apple
- uno preso dalla mano di Yuki


Non è spiegato che succede se il dado di Yuki viene preso con la forza invece che per spontanea offerta.
Non è spiegato che effetto hanno le ferite di Apple, per cui si potrebbe ignorarle descrivendo un Apple super-duro che, ferito e malmesso ma comunque determinato, affronta le Ombre a denti stretti... cosa che immagino non sia funzionale allo scopo del gioco.


Le carte "Verità Nascosta" presenti nel manuale hanno un numero ma non hanno alcun contenuto, però dalla lettura sembra che invece dovrebbero avere un testo col segreto scritto dentro.
In nessun momento è spiegato se e come creare tale segreto.


In conclusione mi sembra che il gioco possa essere interessante, evocare un tipo di storia ben preciso e per nulla scontato, immergendo i giocatori in ruoli particolari e diversi.
Ma richiede ancora molto lavoro per poter essere giocabile, prevalentemente nel rendere il testo più chiaro ed esplicativo.


Ci sono però un paio di dubbi che, dalla sola lettura, mi saltano agli occhi.
I gesti rituali richiesti in vari momenti del gioco sembrano un pò "posticci" ... è chiaro come essi intendano richiamare in forma fisica alcuni concetti del gioco, ma immaginando di giocare seduti a un tavolo sembrano "scomodi" da realizzare, come se fossero stati appiccicati al regolamento base in un secondo momento... non so come spiegarlo bene.
Il secondo dubbio riguarda l'affrontare le Ombre... ogni Ombra richiede minimo 3 tiri per essere superata, e bisogna superare 5 Ombre per concludere una scena Fuori, e servono sette scene Fuori per terminare il gioco... ogni tiro è una descrizione... non sò, ho paura (forse infondata) che il procedimento possa trascinarsi troppo allungo, risultando ripetitivo.

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Marco Andreetto

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Re:Attraverso il buio
« Risposta #2 il: 2013-06-06 20:42:04 »
Ciao Alessandro, da un lato mi spiace che tu abbia frainteso molte cose del gioco (colpa mia, ho scritto un testo che definire incomprensibile è dire poco  :().
Mi spiace non per il voto ma perchè avrei voluto avere una recensione critica da una persona intelligente come te senza che questa fosse vizita da errori di forma.

Dall'altra parte questo mi da possibilità di spiegare, parlarne, confrontarmi spero. :)
E tutto questo non può che portare miglioramenti al gioco.


Partiamo dal principio, ispiarandomi al videogioco ICO forse ho dato per scontato una descrizione chiara dell'ambiente.
Questoviene lasciato apposta molto aperto alle interpretazioni perchè i giocatori possano inserire i dettagli che amano e immaginano ma una cosa è definita:
Nella loro fuga attraverso questo palazzo-prigione attraverserano  zone all'aperto e zone al chiuso. Ques è la suddivisione delle scene.
Immagina una grande sala come scena al chiuso. La scena all'aperto successiva potrebbe essere sul ponte sospeso che collega la grande sala con la torre di guardia. Che sarà la nuova scena al chiuso. E così via...

Sempre Apple e Yuki.... <3 (scusate ma questi due pg mi hanno conquistato il cuore finchè scrivevo il gioco ;))



I dadi...
Effettivamente ne potrebbero essere usati pochi ma "consiglio" di averne molti per comodità.

Ogni tiro della minaccia potrebbe essere lasciato sul tavolo per promemoria e comodità ;)



Il dado nella mano di Yuki...

Sul serio pensi che aprire quella mano, che non ti sta offrendo il dado liberamente, possa essere semplice e non avere ripercussioni sui personaggi? Non ho voluto inserire niente di legato ai dadi perchè volevo che fosse una meccanica psicologica/fisica. :)


Le ferite di Apple...
Dovrebbe esserci scritto che fanno togliere dal centro del tavolo carte "verità nascosta" carte che non possono essere guardate finchè non saranno rimesse in centro curando leferite di Apple.
Dopo controllo. potrei essermene dimenticato. XD




Le carte "verità nascosta" fonte di panico per tutti quelli che hanno letto il gioco. XD
Non ho avuto il tempo e il modo di approfondirle. XD

Si, in questa versione sono 10 carte diverse l'una dall'altra. Per comodità ho numerato le carte da uno a dieci.
E basta.
In questa versione del gioco servono solo per essere scoperte man mano che si gioca in modo da poter rispondere giusto davanti al guardiano.

Se ci pensi, piu fai scene di approfondimento, più puoi sbirciare carte rimaste sul tavolo quindi pi potrai "conoscere meglio" la carta che l'altro giocatore tiene davanti.
La grafica sulla carta avrebbe potuto essere piu in tono ma a 20 minuti a mezzanotte non avevo molto tempo. XD



le descrizioni e i tiri....

questo dubbio me lo toglierà solo la fase di playtest XD




I gesti rituali...

Ti svelerò un segreto. il gioco è nato sui tocchi e sugli occhi chiusi. Nei jeep vengono usate queste tecniche che sono fortissime percheè coinvolgono e spiazzano il giocatore in modi che la semplice conversazione non può raggiungere.

Yuki che deve tenere gli occhi chiusi e affidarsi ad apple che rischia la vita. che sente la mano di Apple nella sua. Poi non la sente piu. Che sente il rumore dei dadi che rotolano e le descrizioni di Apple. I silenzi.
Quante volte ho visto giocatori che hanno ucciso mille draghi e affrontato i demoni, terrorizzati davanti ad un abbraccio...

Nel gioco l'abbraccio è l'ultimo gesto. di sacrificio o di speranza. E' legato in modo profondo a quello che sta succedendo in gioco.

Pensavo mentre scrivevo il gioco che questo gioco non può essere giocato in hangout. E me ne dispiacevo.
Maio Bolzoni l'ha definito il più grande difetto di questo gioco. (<3)
Attraverso il buio giocato senza i gesti e i tocchi perderebbe quasi tutto il suo valore...

Resto qua per ogni altra domanda o curiosità ;)

"Ti tengo la mano per non farti sentire solo, ti tengo la mano per accompagnarti lontano..."

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Daniele Di Rubbo

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Re:Attraverso il buio
« Risposta #3 il: 2013-06-07 00:45:13 »
La mia recensione:

La prima cosa che colpisce e che piace di questo gioco è che Marco si sia sforzato di introdurre anche meccanicamente quelli che erano i requisiti di accesso al Game Chef di quest’anno: uno dei giocatori tiene gli occhi chiusi, l’altro gli parla, ci sono contatti fisici, visivi, verbali, e il continuo contrasto luce/ombra ombra è una metafora per la cecità mentre quello dentro/fuori lo è per le relazioni umane complicate. Gli elementi LARP non sono da poco e dovrebbero dare un buon impulso all’esperienza. Ha l’aria di essere un gioco intenso: tanto di cappello.

Per il resto va detto che l’esposizione è un po’ confusa, ma nulla che non si possa aggiustare rimettendoci mano. Mi pare che ci sia un errore (di distrazione, credo) sulla conclusione del gioco: in effetti all’inizio c’è scritto «dopo la settima Scena Fuori» mentre, alla fine, «dopo la settima Scena Dentro». Ho ragione di credere che la seconda versione sia quella corretta, siccome sono le Scene Dentro a far maturare i personaggi e gli danno il vero carburante drammatico per riuscire a fuggire. Inoltre non mi è chiarissimo come le carte Verità Nascoste entrino in gioco, poiché non hanno un testo predefinito e non mi pare che il regolamento dica precisamente come e quando i giocatori debbano definirle. Questa è una parte da chiarire. Inoltre, ma è solo una impressione, il gioco ha molte fasi cicliche che tendono ad avere la stessa meccanica di base; bisognerebbe vedere se non rischia di collassare sulla ripetizione di fasi simili, considerando che sono richieste (se ho ben capito) 13 scene totali per finire il gioco.

Il tema e gli ingredienti sono stati usati in maniera particolare, collegata alla natura LARP e sperimentale del gioco. Non ho obiezioni da sollevare. In bocca al lupo allo chef!

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