Gente Che Gioca > [Archivio] Game Chef 2013: Pummarola Ediscion, La Ripassata

Il Nome di Dio

(1/2) > >>

Alessandro Piroddi (Hasimir):
Chef: Alessandro 'Hasimir' Piroddi
Titolo: Il Nome di Dio
Gioco: link dropbox
Descrizione sintetica: un nanogame di divinità pezzenti, mortali ambiziosi, disagio, sogni, illusioni ... e morte.
Conteggio parole: 1260
Modalità di contatto: alla gmail o su gplus di brom00@gmail.com oppure sul forum GenteCgeGioca
Ammissibilità: si? :)




Enjoy

Alessandro Piroddi (Hasimir):
A gran richiesta (Patrick XD) ecco un link da cui scaricare una versione PDF impaginata un pò più meglio assai del mio nanogame: https://docs.google.com/file/d/0B8SaXb_e5FGiOXo1eHBZUGI0eGs/edit?usp=sharing

Patrick:
fanmail, grazie ^^

Fabio Succi Cimentini:

Il Nome di Dio - Mia valutazione

Questo è un gioco che trasuda ambizione e ispirazioni grosse, e lo si vede. E già la cosa mi piace parecchio.
Nell'ideare e presentarlo non hai sicuramente avuto paura di strafare: il formato di nanogame gli dà evidente voglia di essere un gioco immediato e accattivante, in grado di attirare attenzione, e le meccaniche per quanto minimali vanno dritte al punto ed è improbabile che lascino indifferenti. C'è un odore molto forte di Sandman e atmosfere oniriche, e la meccanica dell'Atto Rituale è tanto semplice quanto spiazzante e in linea con l'atmosfera. Sulla carta mi sembra capace di creare un gran senso di complicità nel tavolo, che grazie all'entrata delle frasi e dell'Om sia un rituale in grado di spezzare la paura del ridicolo e calarsi nella storia di dèi erranti: e l'equilibrio tra Osservatori che propongono i prezzi e Cercatore che apre e chiude il momento dando la sua scelta ci trovo sia poesia che efficacia. Quindi azzeccatissima, una meccanica che da sola mette voglia di giocarlo. Inoltre mi piace l'idea dell'equilibrio fra Osservatori, della collaborazione e volere rischiare costruendo a vicenda dei problemi per il Cercatore.

I problemi principali che vedo sono legati alla forma stringatissima del gioco e alle possibili limitazioni che questa pone. Per esempio non è chiarito (anche se immagino sia scontato) se il gioco finisca quando tutti al tavolo hanno completato tre Atti Rituali e quindi sbloccato l'ascensione. E se è così, temo che possa portare ad un gioco un po' monocorde che va avanti fino a quando ogni piccolo Dio non ha incasinato tre situazioni e finalmente si 'sblocca'. L'hai inteso così fin da principio? Sulla carta - ripeto, poi andrebbe provato - rischia di diventare una corsa degli Osservatori a creare problemi che il Cercatore accetti, e a togliere mordente. L'altra cosa che mi fa alzare un sopracciglio è differenziare i Feticci solo in base all'Atto Rituale (e il fatto che l'Ombra, nell'influenzare il comportamento di un mortale, abbia un ambito d'azione fin troppo intersecato con gli altri.) A naso, una domanda specifica nella fase di creazione del personaggio potrebbe aiutare a dargli quell'unicità in più.

In sintesi, è un gioco che trovo praticamente completo, affascinantissimo nella sua ritualità e a cui aggiungerei una pagina di 'gioco per tutti' in più, magari aprendo più possibilità di scelta per il finale e qualche spunto o esempio per dare meno senso di foglio vuoto alla minimalità di base. Però può fare cose grosse.

Alessandro Piroddi (Hasimir):
vorrei rispondere ad alcune cose, ma penso aspetterò l'arrivo di tutte le review.

nel frattempo un grosso GRAZIE per i millanta complimenti fatti al gioco... l'ho realizzato all'ultimissimo momento, colto dalla voglia di partecipare, a prescindere dal risutato XD

in effetti la meccanica base è "molto derivativa" (basta vedere i nanogames di Ephidia Ravachol per accorgersene) ... ma siccome i cmplimenti erano diretti prevalentemente alla parte più mia del gioco (gli Atti Rituali) allora li incasso volentieri ;)

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa