Autore Topic: Matthjis Holter - "My scene is dead"  (Letto 7838 volte)

il mietitore

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Matthjis Holter - "My scene is dead"
« il: 2013-05-22 13:32:01 »
Matthjis Holter ha pubblicato un articolo sul suo blog:


http://norwegianstyle.wordpress.com/2013/05/22/my-scene-is-dead/



in cui parla della drammatica situazione dei giochi di ruolo tabletop in Norvegia. L'ho trovato piuttosto interessante.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
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Giulia Cursi

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #1 il: 2013-05-22 13:34:09 »
Molto interesante e molto triste allo stesso tempo.
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Mattia Bulgarelli

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #2 il: 2013-05-22 13:47:08 »
Stavo per segnalarlo io.

Ho solo un commento: ok sul "reclutare, reclutare, reclutare", ma... il problema credo che sia il "come".

La scena italiana ha delle cose MAGNIFICHE da mostrare: Bertinoro per INC, Montecatini per Etruscon... anche gli eventi più piccoli come LudicÆgo hanno le loro peculiarità locali come il ristorante indo-trentino.

Gli organizzatori hanno puntato sull'accessibilità anche e SOPRATTUTTO per chi non è, per citare l'articolo, “one obnoxious person with zits”, ANZI.

Penso che continuare a ragionare per reclutare "obnoxious persons” sia un gigantesco autogol. Dobbiamo, a mio parere, reclutare "persone carismatiche", con voglia di esprimersi e che a loro volta attirino altra gente simile.
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Giulia Cursi

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #3 il: 2013-05-22 13:56:31 »
Io penso che bisogna reclutare appassionati, persone a cui piaccia giocare e dare loro occasioni come le CON per giocare è uno dei modi migliori, un altro è il giocare via hangout.
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Serenello

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #4 il: 2013-05-22 15:00:36 »
Io penso che non bisogna reclutare.

Io al massimo penso che voglio un bel posto dove spendere tempo e divertirmi. Il mio hobby sono i giochi tabletop, principalmente di ruolo, quindi voglio un bel posto dove potermi divertire giocando tabletop.

Ovviamente, visto che di gioco sociale si tratta, voglio che ci siano altre persone con me a giocare.
Persone con cui sto bene, persone con cui mi piace stare, persone che abbiano un hobby simile al mio.

Però non voglio i numeri. Non voglio 100 persone fra cui, con un pò di culo, ne trovo 50 con cui mi diverto. Voglio solo persone con cui mi diverto. Saranno solo 50 oggi, forse domani saranno di più.

Non voglio più "giovani" che sono più facili da circuire e convincere. Voglio che più 30enni capiscano che se questo hobby gli piace, possono giocarci anche con gli impegni della famiglia a cui tenere dietro. Certo, a volte ci sono scelte. Alcuni amici per queste esigenze (famiglia, lavoro altro) li vedo molto meno, ma fa lo stesso. Molti cercano di tenersi due giorni liberi per una o l'altra CON in giro per l'Italia, così ci ritroviamo a giochiamo. Alcuni ce la fanno un anno e l'anno dopo no. Altri scoprono di non trovarsi bene e se ne vanno.

Sono felicissimo che l'ambiente che ho aiutato a creare sia così robusto e sano da potersi permettere tutte queste cose senza subirne il contraccolpo in nessuna maniera.

Però non è ancora perfetto. Ci sono cose da aggiustare. Bisogna migliorare quello che c'è e fare cose nuove, e cambiare quelle vecchie che non funzionano più.

Su una cosa, in fine, sono completamente d'accordo con Matthjis

Citazione
Why is it dead?
A few of us have been conspicuously absent the last years.

una commuity muore quando non ha più persone. Quindi rimanete e fatevi sentire. Non dico andate alle CON (anche se fra INC, GnoccoCon, ArCONate, Utopia*R, EtrusCON, LudicÆgo, Lucca Palace o Play, solo per citare le più recidive, non trovarne nessuna di proprio gradimento dev'essere difficile). Non dico fate demo su G+ (anche se è così facile e divertente che non riesco più a farne a meno). Non dico andate a far provare i giochi nei negozi o alle fiere (anche se ci ho fatto due delle più belle discussioni di GDR degli ultimi anni, con gente che si affaccia con idee nuove e la mente libera sul argomento). Non dico scrivetene sul vostro blog (anche se è semplicissimo e vi porta a conoscere e discutere con gente sempre nuova).

Dico di fare quel che vi pare, ma fatelo per il vostro hobby, se questo è il vostro hobby.

Non preoccupatevi di strategie di marketing, di reclutare nuovi adepti o di trovare una base di giocatori giovani.

Queste sono le cose che cercano gli editori del secolo scorso (e non solo).

Più giovani che comprino i nostri manuali ora e per i prossimi 10 anni.
Appassionati, che non abbandonino l'hobby e continuino a comprare.
Fan, che non si preoccupino dei diffetti e comprino in buonafede.


Io sono un giocatore. Se voi siete un pò come me, anche voi siete giocatori.
Se siete giocatori, fate cose che piacciono e voi e agli altri giocatori.

Scrivete sul vostro blog. Fate provare giochi alle fiere o nei negosi. Fate demo su G+ in hangout. Andate alle CON.
Scrivete giochi che piacciono a voi e agli altri giocatori.


E ricoratevi che se usate una strategia di marketing, non conta quale sia il vostro obiettivo, otterrete sicuramente più compratori.

Non potete, in nessun modo, avere garanzie di ottenere anche un singolo giocatore.


Scusate il rant, buonagiornata.

Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #5 il: 2013-05-22 15:21:08 »
Ho letto l'articolo. Anche io ho pareri un po' diversi su cosa si dovrebbe fare per vitalizzare una scena ludica. Fondamentalmente la mia filosofia potrebbe riassumersi in "have fun and they will come".


Per avere una scena vivace secondo me bisogna prima di tutto giocare e divertirsi in prima persona, senza farsi troppe paranoie sul reclutare feti o chessoio. Piuttosto è più produttivo rendere il più possibile facile e piacevole giocare, come facendo con, forum su cui discutere o gruppi per facilitare il gioco via hangout.


Prima di tutto pensiamo semplicemente a divertirci, poi magari mostriamo il nostro divertimento al mondo con actual play, report dalle con, ecc. Chi è interessato si affaccerà al nostro mondo e a quel punto dovremo essere accoglienti e aperti.


Se ci si concentra a fare proselitismo, invece, secondo me si perde tutto il piacere del gioco. Ma se non ti stai divertendo tu, come fai a trasmettere il gusto del gioco a chi gioca con te?
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Mr. Mario

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #6 il: 2013-05-22 15:27:11 »
Sono anche d'accordo con Paolo e con Claudia, ma a mio parere gli obiettivi di Matthjis erano un po' diversi. A lui mi pare prema molto di più il lato creativo della comunità, oltre al ritrovarsi tra giocatori. È possibile che questo cresca spontaneamente sull'altro, oppure che vada incoraggiato appositamente, non so.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Giulia Cursi

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #7 il: 2013-05-22 15:34:34 »
Reclutare è il termina sbagliato in effetti, non credo che i giovani siano da circuire, difatti ho giocato e sto giocando con ragazzi che sono ben più maturi di diversi trentenni, inoltre non credo che l'età importi, per me un giocatore nuovo può avere gli anni che vuole, basta che mi diverta a giocarci assieme e voglia giocare.
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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #8 il: 2013-05-22 15:52:51 »
A lui mi pare prema molto di più il lato creativo della comunità, oltre al ritrovarsi tra giocatori. È possibile che questo cresca spontaneamente sull'altro, oppure che vada incoraggiato appositamente, non so.


Probabilmente è vero, Mario, lui si vuole focalizzare su questo nel suo articolo. Resto però convinta che la creatività può nascere solo da un terreno fertile di entusiasmo e piacere del gioco, che è il concetto che volevo esprimere. Si direbbe che i fatti mi cosano, se guardiamo la scena italiana ;)
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Giulia Cursi

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #9 il: 2013-05-22 15:55:04 »
Infatti basare una comunità di gioco di ruolo solo sul game design non può che morire dopo un po', sono felice che qui in Italia la situazione sia diversa.
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Giorgia

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #10 il: 2013-05-22 16:26:36 »
Ci sono comunità con lo scopo di giocare e altre con lo scopo di creare giochi.
penso che tenere vivi i diversi tipi di realtà richieda sforzi diversi ma non credo che una comunità 'creativa' sia per forza destinata al fallimento imho richiede però un impegno maggiore
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Mr. Mario

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #11 il: 2013-05-22 16:28:22 »
Probabilmente è vero, Mario, lui si vuole focalizzare su questo nel suo articolo. Resto però convinta che la creatività può nascere solo da un terreno fertile di entusiasmo e piacere del gioco, che è il concetto che volevo esprimere. Si direbbe che i fatti mi cosano, se guardiamo la scena italiana ;)

Che ci debba essere il terreno fertile di entusiasmo sono d'accordo. Non so se basti. La creatività italiana è stata incoraggiata in certi modi importanti: ospiti stimolanti, contest (il game chef si appoggia su uno zoccolo costruito in precedenza), una sezione apposta qui sul forum. Diverse buone idee sono state messe in pratica. :)
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #12 il: 2013-05-22 16:31:59 »
Se vuoi guardare al futuro con ottimismo Samuele -- il mio piccolo di 3 anni -- si diverte coi lego e mi ha già deprivato del mio set di dadi, facendolo suo. Intravedo un pattern....

« Ultima modifica: 2013-05-22 16:33:48 da Massimiliano Lambertini »

Mattia Bulgarelli

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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #13 il: 2013-05-22 16:41:16 »
Se vuoi guardare al futuro con ottimismo Samuele -- il mio piccolo di 3 anni -- si diverte coi lego e mi ha già deprivato del mio set di dadi, facendolo suo. Intravedo un pattern....

Se vuoi scrivere qualcosa in argomento "i dadi dei padri rotolano sui figli", io lo leggerei volentieri. ^_^
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Re:Matthjis Holter - "My scene is dead"
« Risposta #14 il: 2013-05-23 16:31:16 »
Avevo letto pure io questo articolo...(volevo commentare prima... ma sono tre volte che inizio e non arrivo al termine... :( )! Chiedo scusa se magari sono stringato (sto scrivendo allungato e con il t9 lol) ma sta volta voglio finire a scrivere.

Intanto non è bello da leggere (mi spiace) e da un lato sono convinto che in Italia non siamo in queste condizioni, anche proprio perché esistono CON, fiere, ma ci sono ancora luoghi dove ci si incontra a giocare. C'è stato un periodo che davvero ero rimasto senza giocare e gruppo intorno al 2000 (riuscivo saltuariamente), molti amici andati a studiare fuori io ancora qui, lavoro nuovo che mi prendeva un mare di ore etc...etc...

Conoscevo altri gruppi che giocavano ma erano poco aperti a farti entrare nel loro gruppo, probabilmente anche noi eravamo così prima e questo a mio avviso era la piaga di quel periodo storico. Così mi sono rimboccato le maniche, ho iniziato ad invitare a giocare persone che conoscevo e poi il resto lo ha fatto il passa parola! Riuscii per prova a far giocare anche dei signori (che giocano ancora oggi, gli ho regalato Bacchanalia a natale!). L'unica cosa che credo di aver insegnato loro è di non chiudersi in un gruppo, infatti noi non siamo una vera associazione anche per questo (non ci costerebbe nulla diventarlo), il senso è dire siamo un gruppo di amici che si incontra per giocare (per fare anche altro nel tempo libero) e soprattutto di dare la possibilità ad altri amci di provare...

Ammetto che prima era anche più difficile, i regolamenti erano molto simili a wargame e per molti erano ostici e in modo esagerato complicati (molti hanno abbandonati ai tempi per questo). Oggi ammetto che è davvero facile, sono riuscito a giocare sul treno con quattro sconosciuti (perché si erano incuriositi di un discorso che stavo facendo con un amico), gli ho lasciato contatti e con alcuni mi sento ancora (parlando delle loro partite). Insomma penso che oggi gli strumenti ci siano tutti e penso sta a noi farci promotori di questo splendido Hobby, ma senza "reclutare" io penso che l'invito lo faccia l'entusiasmo e il divertimento che si crea attorno al tavolo.

« Ultima modifica: 2013-05-23 16:32:58 da Giovanni Micolucci »

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