Premetto che quando ho giocato il ghoul, si nutriva di cadaveri (che aveva lui stesso reso cadaveri, di solito) quindi non ho provato quello che sto dicendo in partita, ma per me, l'importante è dare una risposta, non quale sia la risposta.
Cioè, la cosa di gran lunga peggiore è un generico "beh, la gente ha paura, lui si sazia, no?". No. I libretti delle skins sono un framework, su cui aggiungere dettagli, scelte, colore. Esattamente come scegli il nome, l'aspetto, le mosse, scegli anche come si nutre, usando il libretto come base di partenza.
Per esempio, se si nutre di paura, forse devi fissare la vittima negli occhi da pochi centimetri di distanza mentre è terrorizzata da te. Forse devi baciarla. Forse devi sentire le sue grida di terrore. Ma in ogni caso, in fiction, deve avvenire qualcosa di significativo. Il Ghoul che si nutre di carne la mangia, le prende letteralmente a morsi, non gli basta stare in una stanza con dei cadaveri. Ugualmente, nutrirsi deve essere un azione chiara e precisa.
Il "caos" come opzione è più impersonale, probabilmente io non la sceglierei, essendo un qualcosa non legato ad una vittima ma ad una situazione, da l'idea che il Ghoul possa davvero semplicemente stare in una stanza con del caos. Ma anche qui bisogna "colorare" il libretto con cose significative in fiction. Forse l'atto non è tanto "l'assorbire" il caos, quanto il PROVOCARLO, con il Ghoul che non deve nemmeno essere presente poi ad assistere alle conseguenze. E non è tanto un "nutrirsi" quanto una necessità della sua esistenza.
Insomma, lo deve decidere il giocatore, ma l'importante è che ci pensi e sia qualcosa di concreto, reale, "colorato", non un generico "boh, sto vicino a gente che ha paura...." con il ghoul che si nutre semplicemente andando al cinema in una sala dove danno un film dell'orrore...